Ieri la premier ha tenuto il suo discorso alla Camera in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre. Oggi invece è a palazzo Madama. Manovra? "Accordiamoci per il voto senza fiducia" . E sul suo rapporto con il patron di Tesla, la premier chiarisce: "Non consento ingerenze a nessuno, guardo all'interesse nazionale"
Dopo quelle di ieri alla Camera, oggi la premier Meloni è in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre."Il settore dell'automotive è in crisi in tutta l'Ue", ha ricordato la presidente del Consiglio nel suo intervento. "Sono soddisfatta e ottimista", ha però aggiunto, "perché molti Paesi stanno seguendo" l'Italia, "bisogna continuare a lavorare. Si tratta di difendere una
filiera fondamentale dell'industria". Poi, sull'azione europea, ha sottolineato: "L'Ue deve occuparsi di meno cose, e farlo meglio". "Ho buoni rapporti con un sacco di
gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti, sono una persona libera che si confronta con tutti ma non prendo ordini da nessuno", ha poi affermarto la premier risponendo alle domande sulla sua amicizia con il patron di Tesla Elon Musk.
Musk? "Non consento ingerenze a nessuno"
"Non consento ingerenze a nessuno, guardo all'interesse nazionale", ha chiarito Meloni. "Posso essere amica di Musk e allo stesso tempo premier di una nazione che ha fatto una legge per regolamentare l'attività nello spazio". "Io non prendo ordini di nessuno. Sono una persona libera che si confronta con tutti. Non vi seguirò mai in questo racconto secondo il quale con chiunque si parli sembra che stia eseguendo
degli ordini", ha poi aggiunto rivolgendosi all'opposizione. "Sono felice", ha poi detto rivolgendosi la premier ai suoi critici, "che siete sovranisti, difendete la sovranità
nazionale dalle ingerenze straniere: la considero una grandissima impresa di Elon Musk, anche più di essere arrivato sulla luna. Ero abituata quando chiedevate ingerenze di chiunque contro i vostri avversari politici".
"Orban ha idee diverse dalle mie, ma l'Europa sa decidere"
Mentre su Orban, Meloni ha sottolineato che il leader ungherese ha "sicuramente posizioni diverse" dalle sue sull'Ucraina, "ma alla prova dei fatti le decisioni l'Unione europea le ha prese, anche con il sostegno formale e non formale dell'Ungheria". Meloni ha poi bocciato l'ipotesi di chi dice 'cacciamo Orban dall'Europa' perché, ha spiegato, "non mi sembra un'opzione intelligente".
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"Rimuovere le sanzioni alla Siria può avvicinare"
Poi un passaggio anche sulla Siria. "Avrete letto che l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, apre alla rimozione delle sanzioni verso la Siria, un altro strumento che può essere utilizzato per avvicinare. Ma è ovvio che ci muoviamo in una situazione che a nessuno di è chiarissima", ha detto Meloni sull'iniziativa europea. Mentre sul Libano, la premier ha spiegato: "Siamo impegnati in diverse iniziative a livello multilaterale che riguardano la questione principale di cui l'Italia, e non solo, deve occuparsi se vuole garantire la stabilizzazione della sovranità del Libano: la formazione delle forze armate libanesi. Anche qui voglio ringraziare tutti nostri militari".
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"Accordiamoci per il voto sulla Manovra senza fiducia"
Mentre sulle questioni interni, in primis sulla Manovra, la premier ha chiarito: "Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per presentarla prima possibile e ho chiesto che ci fosse per il Parlamento il massimo tempo possibile. Tutti sappiamo che ci sono dei vincoli, anche europei: so che la fiducia è stata posta in accordo con le opposizioni", ma "se ci fosse un accordo sui tempi senza voto di fiducia sarebbe preferibile, sarei contenta se ci mettessimo d'accordo di farlo senza voto di fiducia".