Quanto interessano le Cop ai capi di Stato? I numeri

Qualche giorno fa è terminata a Baku la ventinovesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, a cui hanno partecipato più di 55 mila persone tra capi di Stato, delegazioni governative, membri di ONG e gruppi di interesse, giornalisti e altri ospiti. Si è trattato della seconda Conferenza più partecipata di sempre dopo quella dell’anno scorso a Dubai, che vide la presenza di 70mila persone tra cui 150 capi di Stato. Una tendenza crescente negli anni La partecipazione alle COP non è sempre stata così ampia, ma negli anni è andata aumentando di pari passo con la sempre più urgente necessità di contrastare i cambiamenti climatici e la crescente sensibilità intorno al tema a livello globale. Le prime COP vedevano la partecipazione di poche migliaia di persone, per la maggior parte membri di ONG o gruppi di interesse piuttosto che di delegazioni governative. Nei primi quattordici anni di esistenza della Conferenza, dal 1995 al 2008, una sola volta si superò – di pochissimo – quota 10mila partecipanti. Nella maggior parte di queste edizioni non si arrivò nemmeno a 5mila. La COP vide un primo picco di partecipazione nel 2009 a Copenhagen, quando ospitò quasi 30mila persone tra cui molte delegazioni governative . L’intento di queste ultime era quello di fissare degli obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra: i negoziati fallirono, ma per la prima volta la COP suscitò grande interesse a livello globale. Nei cinque anni seguenti, tuttavia, la partecipazione tornò a scendere, senza mai superare le quindicimila presenze. Ma nel 2015, la COP21 di Parigi ospitò nuovamente quasi 30mila persone, per la maggior parte membri di delegazioni nazionali. Durante quella edizione i Paesi partecipanti concordarono di impegnarsi a mantenere l’innalzamento della temperatura sotto gli 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Di lì in poi, le COP non hanno mai visto la partecipazione scendere sotto quota 15mila presenze, grazie anche all’aumento degli eventi e delle iniziative laterali alle negoziazioni ufficiali. Alla COP26 di Glasgow del 2021 si superò per la prima volta quota 30mila partecipanti e quella successiva, a Sharm El Sheikh, vide la partecipazione di oltre 35mila persone. Il record di Dubai A Dubai, come abbiamo visto, si stabilì il record, con la presenza di 70mila persone tra cui 150 capi di Stato. Ma quest’anno, in Azerbaijan, il numero di leader nazionali si è quasi dimezzato: erano presenti solo in 80. Molti tra i capi di Stato dei Paesi che emettono enormi quantità di gas serra, come Stati Uniti e Cina, hanno infatti deciso di non partecipare. Ciò non significa per forza che le delegazioni dei loro Paesi non fossero presenti: gli Stati Uniti, ad esempio, hanno inviato a Baku il consigliere del presidente sulle politiche climatiche. L’assenza dei leader più in vista ha ridotto tuttavia l’interesse nei confronti dell’evento, che infatti è stato meno partecipato e di conseguenza meno seguito dai media rispetto a quello dell’anno scorso.