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Terzo mandato, Salvini: "Da soli non possiamo farlo, Zaia meglio in Europa"

Politica
Ansa/Ipa

Il leader della Lega lancia l’idea di un ruolo europeo per il governatore del Veneto, che dal canto suo dice: "Non ho l'ansia e non perdo il sonno per il terzo mandato", e il futuro "lo programmerò io, quando sarà ora". E c’è chi parla di una certa freddezza fra i due durante la visita del segretario del Carroccio. Intanto, in vista delle regionali del 2025, Tajani lancia il nome dell’ex leghista Flavio Tosi

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Continuano a rincorrersi voci di tensioni all’interno della Lega. L’ultimo segnale è l'"idea europea" di Matteo Salvini per Luca Zaia, alcuni ipotizzano un ruolo di commissario dato che il governatore del Veneto non vuole correre per l’Europarlamento: "Potrebbe fare tutto quello che vuole - dice il segretario del Carroccio - ovviamente lui ama il Veneto. Se portiamo a casa l'autonomia, le Olimpiadi, le ristrutturazioni e altri progetti suoi e della Regione sarebbe utile un difensore del Veneto in terra d'Europa". Ma c’è anche chi ipotizza sia una mossa per escludere Zaia da eventuali partite per la segreteria.

Salvini: "Terzo mandato? Non possiamo farlo da soli"

Per il momento infatti una riconferma di Zaia alla guida della Regione Veneto sembra esclusa. Salvini, in una due giorni veneta, ha ammesso che il partito non si impunterà sul terzo mandato: "Se gli altri hanno detto di no è chiaro che da soli non ce la possiamo fare. Se il 90% dei partiti è contro...". "Non ho l'ansia e non perdo il sonno per il terzo mandato", taglia corto Zaia, che sul suo futuro ribadisce: "Lo programmerò io, quando sarà ora". Ma è chiaro che l'archiviazione della partita lascia strascichi in una forza politica alle prese con più di qualche malumore interno, nonostante secondo Salvini "sono solo due o tre, su migliaia di amministratori, quelli che hanno qualche problema".

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Tensione fra Salvini e Zaia?

Ma nella visita veneta di Salvini non manca qualche dettaglio che farebbe pensare a una certa freddezza tra lui e Zaia. La cena del segretario con 11 dei suoi fedelissimi fuori Padova a Camposampiero - ad esempio - alla quale non avrebbero partecipato, però, secondo quanto viene riferito, amministratori leghisti di peso vicini al governatore come il sindaco di Treviso Mario Conte. O, ancora, il fatto che al termine della conferenza stampa dopo l'evento alla Fiera Salvini si sia avviato all'incontro con le categorie locali seguito da tutti i suoi, mentre Zaia e Conte se ne sono andati.

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Nel frattempo ribadisce il no sul terzo mandato anche Forza Italia che da tempo ha ormai messo nel mirino la Lega nella competition in vista delle europee, con l'obiettivo di arrivare al 10%. È anche in questa chiave forse che si può leggere la proposta di Flavio Tosi per la corsa in Veneto il prossimo anno. Il nome dell'ex leghista viene messo sul tavolo da Tajani. Mentre un altro ex leghista è al lavoro per una candidatura europea nelle liste di FI: Marco Reguzzoni. Tra Lega e FI - almeno sul fronte del Veneto - c’è poi Fratelli d'Italia. Da tempo un nome che circola nel partito per il Veneto è quella di Luca De Carlo, sindaco di Calalzo. C'è ancora molto tempo fino alle elezioni in Veneto ma in ogni caso il partito ha fatto capire in tutte le salse che rivendica per sé la guida della Regione. Lo ha ribadito il leader, Matteo Salvini. E lo dice più di qualche big a microfoni spenti. "Noi non abbiamo certo vinto di duemila voti", osserva un parlamentare leghista ricordando l'esito delle elezioni Sardegna.

Operazioni di voto per l'elezione del presidente della Regione a Carbonia, 25 Febbraio 2024. ANSA / FABIO MURRU (seggio, generica, simbolica, elezioni, voto, sardegna, urne, scheda, uomo, maschio, mano)

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A Roma il 23 marzo la convention leghista

Intanto gli occhi sono comunque puntati alle europee, con la Lega che prepara per il 23 marzo una convention a Roma dal titolo: Winds of change - Towards a Europe of Cooperation, ossia Venti di cambiamento, verso un'Europa della cooperazione. Andrà in scena nella cornice degli Studios di via Tiburtina, a quasi quattro mesi dalla manifestazione sovranista di Identità e democrazia, la famiglia europea della Lega, che si è tenuta a inizio dicembre a Firenze.

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