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Meloni dal Giappone: "Fatto il massimo per gli agricoltori. Sgarbi? Accolgo le dimissioni"

Politica
©Ansa

Questi due dei temi trattati dalla premier, in visita a Tokyo. "Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui abbiamo rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse. E abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi" i fondi per l'agricoltura, ha spiegato. Poi sul sottosegrtario dimissionario: "Trovo corretta dopo il pronunciamento dell'Antistrust" la scelta di dimettersi "per cui accolgo le dimissioni"

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"Trovo corretta dopo il pronunciamento dell'Antistrust la scelta di dimettersi per cui accolgo le dimissioni" di Vittorio Sgarbi. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando ai cronisti dal Giappone, dove si è recata in visita per una serie di incontri, tra cui il bilaterale con il premier Fumio Kishida a Palazzo Kantei, sede del governo nipponico, rispondendo ad alcune domande sul caso che riguarda il sottosegretario dimissionario. 

Pubblicata la delibera dell'Antitrust su Sgarbi

Meloni ha fatto riferimento a quanto pubblicato in queste ore proprio dall'Autorità Garante della concorrenza e del mercato all’interno del bollettino settimanale nel quale è apparsa la delibera  che riguarda Sgarbi. "Il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi - si legge nel testo stilato dall'Antitrust - ha esercitato attività professionali in veste di critico d'arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell'articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215" ovvero la Legge Frattini sul conflitto di interesse". Solo pochi giorni fa (era il 2 febbraio) Sgarbi aveva annunciato: "Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni". Era  stato segnalato nello scorso autunno all'Antitrust dal ministro Sangiuliano e l'organismo aveva aperto un procedimento per l'incompatibilità di alcune sue attività, per lo più di conferenziere, con il suo incarico. L'atto, originato da alcune lettere anonime, sembrava avere un percorso segnato, visto che da subito l'Autorità aveva ravvisato che "dalle prime evidenze" emergevano "elementi" che lo ponevano in contrasto con i dettami della legge Frattini sul conflitto di interessi. Diversi i fronti su cui Sgarbi è al centro delle inchieste, tra questi quella che lo accusa di aver approfittato dell'indigenza di una persona per acquistare a poco, e poi esportato, un Valentin de Boulogne che il critico afferma invece essere una copia. C'è poi la disputa attorno ad un dipinto rubato di Rutilio Manetti, per il quale è indagato per riciclaggio, e quella attorno ad alcuni quadri di grandissimo valore, e quindi che dovevano essere vincolati, della collezione Agnelli. Tutte "menzogne", aveva sottolineato Sgarbi.

Sgarbi: “Dimissioni in due tempi. Farò quello che chiede Meloni”

"Io mi sono dimesso, ma i tempi delle dimissioni sono in due tempi. Per ora sono autosospeso, non ho deleghe attive". Queste le ultime dichiarazioni del sottosegretario dimissionario, intervenuto all'Aria che Tira, in onda su La7. "Se il governo ritiene di chiedermi le dimissioni immediate, può chiedermelo e io le darò. Ma in questo momento per presentare il ricorso" contro la delibera dell'Antitrust, è necessaria "una procedura che richiede il suo tempo", ha sottolineato. "Meloni non mi ha chiamato, ma se vuole chiamarmi mi chiami e io farò quello che mi dice", ha aggiunto. Poi, a commento delle parole di Meloni dal Giappone: "Sono felice che abbia accolto le mie dismissioni ma io pongo una questione di tipo giuridico: quella della legittimità del ricorso al Tar da dimissionario", ha detto all'Ansa. "La questione che io ho posto oggi non riguarda il mio rapporto con lei: io mi attengo a quello che mi dice, il problema è quello che dicono gli avvocati. Però  - aggiunge - il ricorso lo farò in ogni caso". 

Meloni: “Fatto il massimo per gli agricoltori, rimodulati i fondi del Pnrr”

Un altro tema caldo affrontato da Meloni è quello che riguarda gli agricoltori, in protesta da diversi giorni sia in Italia sia in Europa. "Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse, abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi" i fondi per l'agricoltura, "abbiamo fatto lo sforzo incentivi sul gasolio: abbiamo fatto il massimo possibile, un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza come la famosa norma che vieta il cibo sintetico", ha sottolineato da Tokyo. "Si può sempre lavorare per fare meglio e di più, sono sempre disposta ad ascoltare le istanze".

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