Migranti, Cdm approva stretta su minori ed espulsioni. Nella Nadef Pil 2024 all'1,2%

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Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che introduce nuove norme sulle espulsioni, controlli sui minorenni e aumenta di 400 unità il contingente militare dell'operazione Strade sicure. Prorogati inoltre lo smart working per i fragli della Pa e le agevolazioni per l'acquisto della prima casa per gli under 36. Ok alla Nadef che abbassa la stima del Pil fissata ad aprile e stima il debito per il 2024 al 140,1%

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Nuovo Consiglio dei Ministri dopo quello di appena due giorni fa che ha approvato le misure del Decreto Energia. Oggi è arrivato il via libera al decreto migranti - che contiene una stretta sulle espulsioni e sul fenomeno dei falsi minorenni e aumenta di 400 unità il contingente militare dell'operazione Strade sicure -, alla Nadef e al dl proroghe (MIGRANTI, LO SPECIALE DI SKY TG24). Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) il Pil è stimato allo 0,8% nel 2023, al 1,2% nel 2024, e rispettivamente all'1,4% e all'1% nel 2025 e nel 2026. Il debito per il 2024 è fissato al 140,1%. Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha già inviato alla Commissione europea la lettera con i dati della Nadef 2023.

Nella Nadef deficit 2023 al 5,3%, poi al 4,3% nel 2024

Deficit che sale al 5,3% nel 2023 per la contabilizzazione del Superbonus e che è fissato nel quadro programmatico al 4,3% nel 2024, liberando 0,7 punti, circa 14 miliardi di deficit, per la manovra. Sono questi gli obiettivi di indebitamento che il governo stima nella Nota. Con l'approvazione della Nadef il governo prevede "l'avvio dell'applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse" e tra le scelte di politica economica indicate c'è la "prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego con particolare riferimento alla sanità".

Giorgetti: "Confermeremo cuneo, natalità e risorse per P.a."

"Per l'anno prossimo abbiamo posto l'asticella" del deficit al 4,3% dovrebbe "permetterci confermare interventi indispensabili a beneficio dei redditi medio bassi, in particolare il taglio cuneo e misure premiali per la natalità oltre a stanziamenti significativi per rinnovo del contratto del pubblico impiego", ha detto poi il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. "Riteniamo di aver fatto le cose giuste", e di essere nella cornice delle regole europee. "Non rispettiamo il 3%" del deficit "ma la situazione complessiva non induce a ritenere di fare politiche procicliche che alimentano la recessione e quindi l'asticella si sposta a un livello di ragionevolezza".

Giorgetti: "debito non diminuisce per il conto del Superbonus"

"Il motivo per cui il debito non diminuisce come auspicato è perché il conto da pagare dei bonus edilizi, in particolare il Superbonus, sono i famosi 80 miliardi, ahimé in aumento, in 4 comode rate - ha aggiunto Giorgetti - In assenza di questo effetto il debito sarebbe più basso di un punto percentuale ogni anno".

Meloni: "In Manovra basta con gli sprechi del passato"

"Abbiamo varato la Nadef, ovvero la cornice che definisce la prossima legge di bilancio. Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all'insegna della serietà e del buon senso. E che mantenga gli impegni che abbiamo preso con gli italiani: basta con gli sprechi del passato, tutte le risorse disponibili destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie", ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando di "alcuni importanti provvedimenti" approvati dal Consiglio dei ministri.

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Terzo decreto sui migranti

Dopo quello Cutro di marzo e quello della scorsa settimana, quello di oggi è il terzo provvedimento sul tema migranti del governo Meloni. Nel decreto si prevede, tra le altre cose, l'espulsione dall’Italia per chi dichiara il falso sulla propria età, nel tentativo di scoraggiare gli stranieri che si dicono fintamente minorenni. Ma in generale - è la linea del governo – si tenta di rendere le espulsioni più facili in ogni caso in cui vi siano "gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato".

Le espulsioni

Il primo obiettivo del governo è quello di allontanare dal Paese gli stranieri ritenuti pericolosi, anche se hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo: l'espulsione "può essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell'Interno", dandone preventiva notizia al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Quando ricorrono gravi motivi di pubblica sicurezza l'espulsione è disposta dal prefetto. Potrà poi essere allontanato dall’Italia anche chi risulta essere destinatario di una misura di sicurezza. E ancora: al questore viene data la possibilità di negare il reingresso di chi è stato espulso se si ritiene che la sua presenza possa procurare "gravi turbative o grave pericolo all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica".

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Stretta sui falsi minorenni

Centrale il tema di chi si dichiara minorenne nel tentativo di usufruire delle facilitazioni previste dalla normativa italiana. Il testo di legge prevede che, in caso di indisponibilità di strutture dedicate, il prefetto possa disporre il provvisorio inserimento del minore - che a una prima analisi appare di età superiore ai 16 anni - per un periodo comunque non superiore a 90 giorni, in una specifica sezione dedicata nei centri ordinari. E ancora: viene previsto che l'autorità di pubblica sicurezza, in caso di arrivi considerevoli, possa disporre lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, in modo da individuare l'età del migrante e poi comunicarla al Tribunale dei minorenni competente a dare l'autorizzazione. Il decreto, spiegano fonti di governo, "prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l'età del minore straniero non accompagnato". Gli accertamenti sono autorizzati dalla procura dei Minorenni. "Se l'età dichiarata non corrisponde al vero - aggiungono - lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall'espulsione dal territorio nazionale".

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No alle domande d’asilo reiterate

Il governo vuole scongiurare inoltre la pratica di reiterare le domande di asilo, a volte presentate anche sulla scaletta dell'aereo che dovrebbe riportare il migrante in patria, che spesso bloccano l’allontanamento già disposto. Se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l'esecuzione di un provvedimento di espulsione, il questore - e non la Commissione territoriale asilo - valuta preliminarmente e immediatamente l'eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. "In questo modo - segnalano fonti di governo - si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie".

L'operazione Strade sicure

C'è, infine, il rafforzamento dell'operazione Strade sicure che vede al momento 5mila militari impegnati nelle città per la vigilanza di siti sensibili: erano 7mila prima del taglio operato dal governo Conte 2. Saranno dispiegati ulteriori 400 militari per il presidio delle stazioni ferroviarie, in primis quelle di Milano, Roma e Napoli. La tassa per i rifiuti non è dovuta per le strutture comunali che ospitano migranti, ed il servizio di smaltimento può essere assicurato dai prefetti.

"Con dl migranti piena tutela per tutte le donne"

"Finora solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti. Il decreto corregge questa grave anomalia e garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l'accesso nelle strutture di maggiore tutela", hanno fatto sapere fonti di Governo.

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Piantedosi: "Non deroghiamo sulle tutele dei minori"

Sui minori "non deroghiamo alle tutele. Semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni" nei centri ordinari, ma "non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa.

Meloni: "Ora espulsioni più veloci per clandestini pericolosi"

"Il secondo provvedimento approvato dal Governo è un decreto su immigrazione e sicurezza. Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull'età reale", ha scritto Meloni sui social. "In più, sulla sicurezza, prosegue il nostro massimo impegno: 400 militari in più saranno impiegati nell'operazione 'Strade Sicure, da destinare alle principali stazioni ferroviarie italiane", ha aggiunto la presidente del Consiglio.

Nordio: "Finora fallimento rimpatri, più tutele ora a minori"

"È stata celebrata la figura del presidente Napolitano e giustamente la sua opera come ministro dell'Interno. La prima normativa sulla disciplina dell'Immigrazione è la legge Turco Napolitano. Abbiamo assistito ad un fallimento normativo negli ultimi 25 anni, interveniamo ora in modo efficace - ha detto anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo il Cdm - Finora abbiamo prodotto norme e carte, ma quanti dovevano essere espulsi venivano raggiunti da un provvedimento cartaceo, ineseguito. Questo decreto viene fatto nel rispetto della normativa internazionale europea e direi anche dell'etica. Anzi sui minori c'è una maggiorazione di tutele nei loro confronti".

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Proroga dello smart working per fragili della Pa

I dipendenti fragili della Pubblica amministrazione potranno continuare a utilizzare lo smart working fino al 31 dicembre. Il termine è stato spostato in avanti di tre mesi dal decreto varato dal Consiglio dei ministri, equiparando così i lavoratori pubblici a quelli privati, come chiedevano da tempo i sindacati. Per permettere lo smart working ai fragili viene stanziato 1,67 milioni di euro. La misura è rimasta in bilico fino alla fine ma poi dal Mef è arrivato il via libera. Potranno usufruire ancora del lavoro agile i dipendenti pubblici affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, secondo quanto previsto dai primi provvedimenti in materia, presi quando esplose la pandemia da Covid. Questa fa seguito ad altre proroghe (l'ultima di tre mesi a giugno), e dispone anche che i docenti in situazione di lavoro agile siano adibiti "ad attività di supporto all'attuazione del Piano triennale dell'offerta formativa". Il nuovo intervento era stato richiesto dai sindacati, anche per porre fine alla disparità con i lavoratori fragili privati, per i quali lo smart working è già stato prorogato alla fine dell'anno. Un appello accolto nel decreto, come proposto dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, per "salvaguardare la salute di persone con patologie plurime o sottoposte a terapie salvavita ed evitare discriminazioni con le lavoratrici e i lavoratori del settore privato".

Stato di emergenza fino al 3 marzo per soccorso a ucraini 

Nel testo approvato anche la proroga fino al 3 marzo 2024 dello stato di emergenza per assicurare soccorso e assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina. Nei limiti delle risorse già stanziate, il provvedimento autorizza a proseguire le forme di accoglienza diffuse, fino a 7mila persone, da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore e i Centri di servizio per il volontariato. Sono prorogate anche le misure di sostentamento per l'assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione, per la durata massima di 90 giorni dall'ingresso in Italia, e per un massimo di 60mila persone. Lo stesso articolo del decreto proroga sempre fino al 3 marzo 2024 lo stato di emergenza per intervento all'estero per la crisi in Ucraina.

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Più tempo per i mutui under 36

Il governo ha deciso poi di allungare i tempi, in questo caso fino a fine dicembre, anche per le agevolazioni per l'acquisto della prima casa per gli under 36. Resta fermo il tetto Isee di 40mila euro per poter accedere agli aiuti.

Approvato pagamento tempestivo supplenze brevi 

Approvato in Consiglio dei ministri anche il pagamento tempestivo delle supplenze. "L'adozione di questa misura, che integra l'insieme di azioni migliorative delle condizioni economiche di tutto il personale scolastico, è una ulteriore conferma della costante attenzione che vogliamo rivolgere ai lavoratori della scuola", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in merito alla norma con la quale si interviene per assicurare il pagamento tempestivo dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico svolti nel mese di settembre, provvedimento che coinvolge oltre 10mila docenti.

Per aziende agricole proroga controlli a saldo P.a 

È prevista inoltre una proroga di un anno dei controlli della P.a. per garantire liquidità alle aziende agricole. "In considerazione del perdurare della crisi energetica collegata alla guerra in Ucraina, all'aumento dei tassi di interesse bancario ed al fine di garantire liquidità alle aziende agricole", si prevede che fino al 31 dicembre 2024 (dal 31 dicembre 2023), "qualora per l'erogazione di aiuti, benefici e contributi finanziari a carico delle risorse pubbliche sia prevista l'erogazione a titolo di anticipo e di saldo", le amministrazioni competenti possano "rinviare l'esecuzione" dei controlli "al momento dell'erogazione del saldo".

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