Migranti e sbarchi, qual è il ruolo e il peso delle Ong sul totale dei salvataggi
Secondo i dati del Ministero dell’Interno italiano, quest’anno la maggioranza delle persone sbarcate nel nostro Paese è stata salvata da Guardia costiera e Frontex. Solo il 4% è stato soccorso da navi Ong. L’Italia inoltre non è tra i Paesi che in proporzione alla popolazione ha ricevuto più domande per richiesta d’asilo. Di questo si è occupata la puntata di Numeri di Sky TG24 del 26 settembre
- Il tema dei migranti continua a fare discutere in Italia e nell’Ue. E sarà uno dei focus su cui anche le forze politiche dovranno misurarsi in vista delle elezioni Europee del 2024. Secondo i dati del Ministero dell’Interno italiano, quest’anno la maggioranza dei migranti sbarcati nel nostro Paese è stata salvata da Guardia costiera e Frontex. Solo il 4% è stato salvato da navi Ong. Di questi aspetti si è occupata la puntata di Numeri di Sky TG24 del 26 settembre
- Come si nota, tra gennaio e luglio, il ruolo delle Ong nei salvataggi è numericamente minoritario, rispetto al totale degli sbarchi, anche facendo un confronto con gli anni passati si nota una diminuzione percentuale
- Nel 2023 sono stati 3.777 i migranti salvati in mare da navi Ong nei primi 7 mesi dell'anno. Sono quasi la metà rispetto allo stesso lasso di tempo dell'anno prima
- Alla data del 24 settembre, la gran parte dei migranti è partita dalla Tunisia (ma non si tratta spesso di tunisini), nonostante l'ipotesi di accordo che c'è con l'Ue. Altri luoghi di partenza sono Libia e Turchia
- L'Italia non è tra i Paesi europei con più richiedenti asilo: in rapporto alla popolazione, quelli con più richieste sono spesso (come nel caso della Germania o dell’Austria) Stati che non hanno alcun confine esterno dell’Ue. Le persone che arrivano lì hanno attraversato altri Paesi, che in linea teorica avrebbero dovuto accogliere i richiedenti asilo
- Questa situazione ha crato un clima di tutti contro tutti in Europa, perché ogni Paese vuole monitorare i confini per evitare che entrino migranti che avrebbero dovuto registrare il primo accesso in altri luoghi. La Polonia sta sorvegliando il confine con la Slovacchia
- A sua volta la Slovacchia sta mandando soldati al confine con l'Ungheria per monitorare i flussi migratori
- L'Ungheria aumenta i controlli al confine con l'Austria
- Infine, anche i leader di Austria e Germania hanno concordato che i controlli alla frontiera tra i due Paesi siano "indispensabili"
- Berlino sta monitorando la situazione anche ai confini con Polonia e Repubblica Ceca