Youtuber, il governo starebbe pensando di introdurre il reato di istigazione sul web
Il guardasigilli Carlo Nordio ipotizza di metterlo a punto entro la fine di quest’anno. Nello specifico, definirebbe l’istigazione a delinquere e l’apologia tramite gli strumenti digitali. Fra i punti cruciali il “contrasto alla produzione e diffusione di video che esaltino condotte illegali”
Il governo Meloni sta lavorano all’introduzione di un nuovo reato per punire chi esalta condotte illegali o istiga alla violenza. Il ragionamento è partito a seguito dell’incidente a Casal Palocco, a Roma, che ha visto il coinvolgimento di alcuni youtuber e in cui è morto un bambino di cinque anni
Incidente Roma, youtuber TheBorderline interrompono attività. Perizia su velocità Suv
La notizia è riportata da Il Messaggero. A Radio24 ne ha parlato anche il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto: “Su questo punto bisognerà intervenire. I termini e i modi è prematuro dirli. Io sono sempre convinto che le pene eccessive non servano per evitare i reati: ci vogliono delle condotte di anticipazione del reato, degli strumenti di prevenzione, qualche volta anche non penali, perché poi la sanzione arriva sempre troppo tardi, quando si punisce qualcuno il reato è già accaduto”
Incidente Roma, il 20enne alla guida del Suv è risultato positivo ai cannabinoidi
“Una specificazione di questi reati per queste nuove condotte che hanno la capacità di essere veloci, rapide e persuasive, o una riflessione, certamente è necessaria", ha proseguito
Incidente Roma, chi sono gli youtuber TheBorderline che hanno causato lo schianto
Il reato potrebbe finire nel disegno di legge sulle baby gang della Lega, che è stata appena incardinata in commissione giustizia al Senato
GUARDA IL VIDEO: Il governo pensa a una stretta per gli youtuber
Il guardasigilli Carlo Nordio ipotizza di metterlo a punto entro la fine di quest’anno. In questo caso sarebbe modificato l’articolo 44 del Codice Penale (Condizione obiettiva di punibilità). Le pene andrebbero da uno a cinque anni e sarebbero rivolti a tutti, sia maggiorenni sia minorenni
Il nuovo reato in questione, nello specifico, definirebbe l’istigazione a delinquere e l’apologia tramite gli strumenti digitali
Il Messaggero ha intervistato il sottosegretario leghista alla Giustizia Piero Ostellari, che ha spiegato il funzionamento e ha individuato un punto cruciale nel “contrasto alla produzione e diffusione di video che esaltino condotte illegali”
Si ragiona adesso sull’estensione della fattispecie di reato prevista per i minori nel ddl a “tutte le condotte illegali che vengano riprese e celebrate attraverso l’uso dei social, benché compiute da persone adulte, da cui ci si aspetterebbe una maturità che evidentemente non è scontata”
Sicurezza, la ricerca: “Gli incidenti stradali? Per gli italiani sono colpa degli altri”