Audizioni del Comitato Vigilanza della Camera su IA. Ascani: "Italia investa nel settore"

Politica

Si tratta di un ciclo di confronti organizzati dal Comitato di Vigilanza sull'attività di documentazione della Camera dei deputati, presieduto dalla vicepresidente della Camera, con lo scopo di capire le potenzialità dell'intelligenza artificiale, il suo avanzamento e quello degli algoritmi, per studiare la loro possibile applicazione all'interno della documentazione parlamentare, a supporto dell'attività del Parlamento stesso

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Continuano le audizioni del Comitato di Vigilanza sull'attività di documentazione della Camera dei deputati, presieduto dalla vicepresidente della Camera Anna Ascani, con al centro il tema dell'intelligenza artificiale.

Mercoledì 28 giugno presso l'Aula della Commissione Esteri della Camera si sono svolte le audizioni di Anna Makanju - Head of Public Policy OpenAI e di Boris Power - OpenAI. L’indagine del Comitato, presieduto dalla Vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha l’obiettivo di conoscere l’avanzamento dell'intelligenza artificiale e degli algoritmi e di studiare la loro possibile applicazione all’interno della documentazione parlamentare, a supporto dell’attività del Parlamento.

Ascani: intelligenza artificiale cancelli compiti e non posti di lavoro

“L’intelligenza artificiale generativa come prodotto straordinario dell’intelletto umano deve restare a supporto dell’attività umana non sostituirla”. Lo ha dichiarato Anna Ascani, Vice Presidente della Camera dei deputati, al termine dell’audizione di Anna Makanju di OpenAi, l’azienda ideatrice di ChatGPT, al Comitato di vigilanza sull’Intelligenza artificiale. “Il lavoro fatto dall’Unione europea con il Regolamento sull’intelligenza artificiale - continua - è la strada da percorrere: garantisce un utilizzo attento al bene pubblico e impedisce usi distorti commerciali o, peggio, sulla sicurezza. È molto importante che gli attori più importanti del mercato condividano l’approccio europeo a questi temi. Ad OpenAi - prosegue - abbiamo chiesto anche l’impatto della loro tecnologia sui posti di lavoro e la risposta è stata che l’intelligenza artificiale cancellerà “compiti” non posti di lavoro. Prepararsi a questo non è semplice e per farlo occorre anzitutto che la politica abbia piena consapevolezza della portata delle sfide che abbiamo davanti. Anche a questo serve il nostro ciclo di audizioni”.

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Le precedenti audizioni

L'incontro organizzato a Montecitorio fa parte di un ciclo di confronti promossi dal Comitato di Vigilanza della Camera con lo scopo di capire le potenzialità dell'intelligenza artificiale. Nel precedente incontro del 6 giugnoi erano stati ospiti altri esperti del settore IA come Pier Luigi Dal Pino, senior regional director, government affairs western Europe di Microsoft, e Mattia De Rosa, direttore dell'unità specialistica Data & AI di Microsoft. Nei mesi di aprile e maggio invece, tra gli altri, Maurizio Ferraris, Università di Torino, Gianluca Misuraca, Università politecnica di Madrid, Rita Cucchiara, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e Paolo Benanti, docente della Pontificia Università Gregoriana, tutti esperti del tema IA.

In precedenza la vicepresidente della Camera Anna Ascani avevo spiegato l'obiettivo degli incontri organizzati: "Se è vero che non possiamo regolare le singole tecnologie perché il processo dello sviluppo tecnologico corre troppo veloce, è però compito della politica continuare a interrogarsi e a comprendere le implicazioni di quanto sta accadendo, anche attraverso attività di ascolto e confronto costante con gli stakeholder del settore". Il ciclo di audizioni del Comitato di Vigilanza sull'attività di documentazione della Camera dei deputati riguardante l'intelligenza artificiale punta, secondo Ascani, a comprendere "applicazioni, rischi, opportunità e possibilità di sperimentazione, applicabili alla documentazione parlamentare. Lo abbiamo fatto partendo dalle basi: dalla tecnica e dall'etica".

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La vicepresidente della Camera Anna Ascani durante una delle audizioni

L'obiettivo delle audizioni sull'IA

L’intelligenza artificiale basata sui nuovi modelli linguistici come quelli usati dalla ChatGpt di OpenAi e da Bard di Google può cambiare la scienza, la medicina, il business. Ma cosa può fare l’intelligenza artificiale per le istituzioni e, in particolare, per il Parlamento italiano? Su questo si concentra il ciclo di audizioni promosso dal Comitato di vigilanza sulla documentazione della Camera dei deputati. L’approfondimento sul tema dell’intelligenza artificiale e dell’apporto delle nuove tecnologie allo svolgimento dell’attività di documentazione parlamentare punta a individuare possibili ambiti nei quali l’uso delle nuove tecnologie possa favorire l’ampliamento delle basi di conoscenza. Le audizioni si concentrano su tre categorie principali del sistema: le esperienze nel settore pubblico e nelle pubbliche amministrazioni, quelle dei principali player industriali nel mondo e, infine, quelle del mondo dell’università e della ricerca. Le audizioni con gli esperti vanno a esplorare vari aspetti: le potenzialità e i limiti delle nuove tecnologie digitali, dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi, applicate al mondo della conoscenza; gli scopi applicativi delle diverse soluzioni (data mining, text mining o text analytics, machine learning, intelligenza artificiale) con specifico riguardo alla valutazione e categorizzazione delle fonti di conoscenza e dei dati disponibili, valutazione ed estrazione della conoscenza, ricerca e categorizzazione delle fonti; analisi dei profili etici connessi all’uso dell’intelligenza artificiale; individuazione ed esame di casi ed esperienze particolarmente significative in altri Parlamenti o in altri contesti assimilabili.

Lo scopo è quindi raccogliere elementi conoscitivi per meglio individuare quali tipi di strumenti queste stesse tecnologie possono mettere a disposizione delle strutture di documentazione. Uno degli aspetti a cui si guarda è il potenziamento e la strutturazione del patrimonio informativo per i fini istituzionali del Parlamento. Risulta fondamentale quindi estrarre informazioni utili dall’enorme quantità dei dati che vengono prodotti con ritmi esponenziali. Sfida che può essere affrontata utilizzando le elevate capacità di calcolo dei computer e l’applicazione di algoritmi e soluzioni software avanzate. Altri Parlamenti stanno già sviluppando iniziative in questo ambito (come, ad esempio, nel campo dell’analisi dei testi, dei motori di ricerca semantici o dell’intelligenza artificiale) che possono essere prese a riferimento (ad esempio, il parlamento inglese).

epa10511143 An illustration picture shows the login page of ChatGPT, an interactive AI chatbot model trained and developed by OpenAI, on its website in Beijing, China, 09 March 2023. According to the White Paper on the Development of Artificial Intelligence Industry released by Beijing economy and information technology bureau on 13 February 2023, the capital city will support leading enterprises in developing artificial intelligence (AI) models that can challenge ChatGPT.  EPA/WU HAO

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