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Tajani: "Inflazione? Su tassi di interesse consiglierei a Bce maggiore prudenza"

Politica

Intervenendo al Festival Euromediterraneo dell'Economia, che si svolge a Napoli, il vicepremier ha affermato che "in Italia e in Europa si abbatte l'inflazione mettendo il tetto al prezzo del gas, non mettendo il tetto al costo del denaro"

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"Non si combatte un'inflazione esogena continuando ad alzare i tassi di interesse, perché poi a pagare un prezzo è la crescita. In Italia e in Europa si abbatte l'inflazione mettendo il tetto al prezzo del gas, non mettendo il tetto al costo del denaro". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento al Feuromed, Festival Euromediterraneo dell'Economia, che si svolge a Napoli. Parlando dell'aumento dei tassi di interesse (COME CAMBIANO I MUTUI) Tajani ha precisato che "nella sua indipendenza, consiglierei maggiore prudenza alla Bce, come hanno fatto molti rappresentanti di quella libera istituzione perché questo influisce anche sull'azione del Mediterraneo, dove le imprese devono essere messe in condizione di poter competere". In ogni caso, ha poi affermato a margine dell'evento, "durante l'annuncio dell'aumento dei tassi di interesse di 0,50 l'altro giorno non si è parlato più di nuove decisioni in questa direzione e quindi si va nella direzione indicata dal governatore della Banca d'Italia Visco, che condivido, così come quella del presidente dell'associazione bancaria italiana Patuelli".

Antonio Tajani al Festival Euromediterraneo dell'Economia - ©Ansa

"Su migranti inaccettabile scaricabarile"

Nel suo intervento Tajani ha affrontato il tema dei migranti sottolineando che "a proposito di quello che accade ogni giorno nel Mediterraneo voglio dire che la Guardia di Finanza, la Marina Militare e la Guardia Costiera hanno sempre fatto il loro dovere e non hanno mai lasciato morire nessuno e che siamo loro grati per la loro opera". Il ministro considera "inaccettabile" il fatto che "venga scaricata su chi serve il Paese la responsabilità di scafisti criminali che non sapevano gestire un peschereccio". Parlando poi di Africa, il vicepremier ha dichiarato che "stiamo lavorando perché la presenza italiana sia più forte in questa parte del mondo, guardando all'Africa non con l'occhio del colonizzatore, ma con quello del popolo amico, aiutando e favorendo la crescita di quei territori per poi acquistare materie a prezzi vantaggiosi ma solo in virtù di accordi sottoscritti".

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"Con instabilità nel Mediterraneo c'è il rischio di migliaia di morti

Sempre in tema migranti, Tajani ha lanciato un allarme che riguarda "l'area del Mediterraneo", la quale "vive una fase di instabilità" che comporta "un rischio di crisi migratorie enormi con migliaia di morti da quelle rotte, oltre che da quelle balcaniche". A fronte di una situazione internazionale molto complicata "l'Italia può svolgere un ruolo non secondario - ha spiegato il ministro -. Noi a volte sbagliando ci rappresentiamo come spaghetti e mandolino, ma come ministro degli Esteri girando il mondo sento arrivare da più parti la richiesta di più Italia, di una maggiore presenza dell'Italia nel Mediterraneo, nei Balcani o in Africa così come nell'area dell'Indo-Pacifico".

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"La pace non può essere la resa dell'Ucraina"

Il ministro ha anche parlato della guerra in Ucraina sottolineando che "bisogna lavorare per la pace in Ucraina ma dobbiamo capire che la pace non può essere la resa dell'Ucraina". Tajani ha affermato che "come prima reazione Putin dovrebbe ritirare le truppe russe dall'Ucraina, sarebbe la cosa più giusta che favorirebbe la pace e sarebbe un segnale positivo per tutti". Il vicepremier ha poi commentato la notizia del mandato d'arresto (COSA SIGNIFICA) emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja nei confronti del Presidente russo in quanto "responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina in Russia". Parlando a margine di Feuromed, Tajani ha spiegato che "i crimini di guerra devono sempre e comunque essere perseguiti dalla giustizia. Bisogna sempre accertare i fatti e i responsabili, dopo un processo, devono essere condannati soprattutto quando i crimini di guerra sono compiuti nei confronti di bambini che devono sempre essere tutelati in maniera anche superiore agli adulti perché non hanno possibilità di difendersi come potrebbero e vorrebbero".

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"Il governo continuerà ad aiutare Ischia"

Tajani ha parlato anche di Ischia, colpita lo scorso novembre da una frana di fango, precisando che "noi abbiamo seguito fin dall'inizio con grande attenzione il dramma che ha colpito l'isola, che sta a cuore a tutti noi. Continueremo ad aiutare laddove è necessario un territorio che ha sofferto, che ha visto molti danni. Lavoriamo intensamente e la visita ieri del ministro Musumeci è segnale di questa attenzione". Il governo riserva attenzione "a questo territorio come a tutti i territori del Paese - ha aggiunto - ma quando un'area è ferita da vicende naturali, con la morte di tante persone, il governo ha il dovere di stare vicino alle popolazioni che soffrono e così è stato fatto fin dal primo minuto e siamo sempre presenti non solo i giorni successivi alla tragedia, anche nella fase in cui bisogna ricostruire e fare in modo che il territorio non subisca altri danni a causa di un assetto idrogeologico che deve essere seguito con particolare attenzione".

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Il Ponte sullo Stretto renderà il Sud competitivo

"Il Ponte sullo Stretto permetterà a Sicilia e Calabria di essere connessi col resto del Paese - ha affermato Tajani -. Significherà inoltre ridurre non poco le emissioni Co2, incrementare le presenze turistiche e creare lavoro. Inoltre permetterà a tutto il Sud di essere competitivo". Secondo il ministro il centrodestra "è stato sempre determinato, poi sono cambiati i governi e non si è proceduto alla sua realizzazione. Adesso siamo determinati a fare i lavori, che potranno cominciare il prossimo anno. Questo significa dare prospettiva a tutto il Meridione, significa lavoro, crescita delle presenze turistiche, alta velocità, riduzione forte dell'inquinamento tra la Calabria e la Sicilia e nelle aree dello Stretto".

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