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Migranti, vertice Meloni-Crosetto-Piantedosi: ipotesi coinvolgimento della Marina militare

Politica

In un secondo momento all'incontro hanno partecipato in collegamento anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Torna in campo l'ipotesi di un maggior coordinamento sulla sorveglianza marittima per l'individuazione dei barconi che trasportano migranti in acque extraterritoriali

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Un vertice sul tema dei migranti si è tenuto stamattina a Palazzo Chigi. Alla riunione, a quanto si è appreso, hanno partecipato la premier Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Difesa Guido Crosetto e i vertici dei Servizi segreti, la direttrice del Dis Elisabetta Belloni e il direttore dell'Aise Giovanni Caravelli. In un secondo momento all'incontro hanno partecipato in collegamento anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Durante il vertice è tornata l'ipotesi di un maggior coordinamento sulla sorveglianza marittima per l'individuazione dei barconi che trasportano migranti in acque extraterritoriali, con il coinvolgimento quindi della Marina militare, che ha gli strumenti tecnologici adeguati.

Le decisioni prese nel Cdm di Cutro

Il possibile intervento della Marina è uno degli scenari presi in considerazione, come si apprende da più fonti di governo, dal vertice di Palazzo Chigi. Una misura che andava in questa direzione era stata prevista nelle prime bozze del decreto sul contrasto all'immigrazione irregolare, poi stralciata prima del varo del testo definitivo da parte del Consiglio dei ministri a Cutro. Il vertice si è svolto a pochi giorni dal Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro, comune simbolo del naufragio in cui sono morte oltre 70 persone. Nel Cdm è stato dato il via libera ad alcuni provvedimenti da adottare in tema migranti: il ripristino del decreto flussi, pene più severe per gli scafisti (fino a 30 anni, nei casi più gravi) e procedure snellite per l’ingresso legale in Italia. Nel testo anche misure contro il caporalato, sanzioni per i Centri migranti non conformi e il potenziamento delle strutture per i rimpatri. L'obiettivo è "fermare la tratta di essere umani", ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm.

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La manifestazione dell'11 marzo

Per chiedere di "fermare la strage subito", sabato 11 marzo sono scese in piazza circa 5mila persone che hanno partecipato al corteo partito poco dopo le 15 a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Alla manifestazione, promossa da Rete Asilo, hanno aderito decine di associazioni e movimenti, da Emergency a Medici Senza Frontiere, oltre a rappresentanze sindacali e alcuni giornalisti che negli ultimi giorni hanno coperto la vicenda dalla Calabria. Insieme a loro anche esponenti della politica, tra cui il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

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