Berlusconi: "Ottenni da Putin ok a ingresso Russia in Europa"
"Noi ci sentiamo cittadini di un'Europa che vorremmo più forte in politica estera e in politica militare". E' quanto ha detto oggi il presidente di FI, Silvio Berlusconi, intervenendo a Milano. L'Europa "oggi purtroppo non conta sul piano internazionale ma, cambiando il sistema di voto da quello all'unanimità a quello di maggioranza qualificata, come io chiedo dal 2000, potrebbe darsi, come succede negli Stati Uniti con la libertà assoluta di tutti gli Stati, una politica di difesa comune con una voce sola di quel coordinamento delle forze militari dei singoli paesi europei". Berlusconi ha spiegato: "Speravamo di poter convincere la Russia, che è assolutamente un paese europeo per storia, per tradizione, per religione, per la sua letteratura, per la sua musica, per il suo stile di vita, ad entrare nella nostra Europa, mettendo così fine al pericolo che incombe su di noi di un'espansione del globalismo cinese anche sul nostro continente. Ottenni da Putin il via su questa operazione, tutti i paesi europei furono d'accordo eccetto Germania e Francia, che si opposero temendo, bisogna dire a ragione, con l'ingresso della Russia nell'Unione Europea, di perdere la loro primazia in Europa. E' stato un gran peccato e oggi purtroppo la situazione è tornata quella della guerra fredda".