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Il ministro Tajani a Live In Bergamo: “A gennaio conferenza su Balcani a Trieste”. VIDEO

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Il ministro degli Esteri ha parlato del ruolo da protagonista che l'Italia sta avendo per evitare che la situazione tra Serbia e Kosovo degeneri. Sullo scandalo Qatargate ha commentato: "Sono disgustato ma non confondiamo il comportamento indegno di alcuni con l'istutuzione europea"

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L’intervista con il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è aperta parlando dello scandalo Qatargate. “Ho provato disgusto - ha commentato il vicepresidente del Consiglio - ma sono convinto che si tratti di mele marce che hanno fatto delle scelte inaccettabili. Sono garantista quindi le responsabilità penali le accerteranno i giudici. Non bisogna confondere il comportamento indegno di alcuni parlamentari con l’istituzione europea”. Il timore di molti è che la corruzione in Ue possa dilagare fino a raggiungere anche la Commissione, ma per Tajani “non sono arrivate indicazioni in questo senso”. Lo scandalo ha coinvolto l’Italia, fino al punto che a Bruxelles si parla di ‘Italian job’. “Certamente - ha affermato il ministro - lo scandalo non ha fatto bene ma sono coinvolti anche parlamentari di altri Paesi. Se ci sono tre italiani che non rispettano le regole e si comportano in modo indegno non vuol dire che tutti gli italiani siano coinvolti. La responsabilità non è di tutta l'Italia: non cadiamo nelle solite retoriche”. E sulla possibilità che ci sia una talpa nel Parlamento Ue ha aggiunto: “Non lo so. Io mi riconosco in tutta l’azione della presidente Metsola che sta avendo un atteggiamento serio e credibile. Bisognerà irrigidire le regole per le lobby che frequentano il Palazzo ma si tratta di palazzi enormi dove entrano migliaia di persone ogni giorno: un posto trasparente e aperto ai cittadini. Questo è lo spirito con cui il Parlamento è stato costruito; poi se c’è qualcuno che si approfitta di questa apertura delle istituzioni questo va punito". (LIVE IN BERGAMO. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)

Guerra in Ucraina? "Grande unità di Occidente e Ue"

Sono trascorsi quasi 10 mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. Il timore è che possa iniziare ad esserci stanchezza anche da parte dell’Occidente. “Intanto - ha affermato in merito il ministro Tajani - mi pare che ci sia grande unità da parte di Occidente e Unione europea che continuano a sostenere Kiev dal punto di vista militare e di materiali, ad esempio per rimettere in piedi la rete elettrica. L’Italia ha a tal proposito deciso di stanziare altri 10 milioni a organizzazioni che il governo ucraino ci dirà; continuiamo a finanziare l'esportazione di grano e l'Italia continua a sostenere come può”. E in merito alla possibilità di negoziati di pace ha detto: “C’è una proposta fatta dall’Ucraina che ci sembra ragionevole e che l’Occidente sostiene nella sostanza ma prima di parlare di contenuti bisogna sedersi al tavolo e poi vedere quali obiettivi raggiungere. Prima di tutto bisogna fermare la guerra con il cessate il fuoco. Facciamo sedere i rappresentanti e fermiamo la morte delle persone e la distruzione del Paese”.

Tassi di interesse e inflazione

Antonio Tajani ha parlato poi della Banca centrale europea, da lui criticata per aver deciso di alzare i tassi di interesse. “Da noi - ha specificato - l’inflazione è determinata solo dalla guerra”. L’Ue però, secondo il ministro, non può permettersi una linea pro austerity. decisione bce: a francoforte prende sopravvento linea pro austerity? “Viviamo momento di difficoltà: c’è rischio recessione”, ha aggiunto Tajani. “Alzare i tassi di interesse vuol dire che le famiglie pagano di più i mutui, le imprese pagano di più le banche per i prestiti. Dobbiamo impedirlo e io ritengo che sia sbagliato in questo momento alzare i tassi di interesse. Ma voglio essere ottimista: se l’innalzamento era previsto del 0,75% e invece è stato dello 0.50% forse vuol dire che dagli Usa arriva un vento positivo”.

Serbia-Kosovo: "A gennaio Conferenza a Trieste"

Altre zone di conflitto sono i Balcani, Kosovo e Serbia. “C’è molta tensione”, ha affermato Antonio Tajani. L’Italia sta giocando un ruolo da protagonista e stiamo cercando di fare di tutto per evitare che la situazione degeneri. Ci sono militari italiani al confine che garantiscono pace e che sono apprezzati da entrambi i Paesi. L'Italia vuole essere protagonista in quanto si tratta di territori vicini ai nostri confini e in quanto parte dell'Europa. Noi abbiamo anche dato parere favorevole per l’adesione della Bosnia Erzegovina come candidato all’Unione europea. Nei Balcani ci sono anche tante opportunità: io sono a Verona proprio per presentare queste opportunità al mondo imprenditoriale”. Il ministro ha poi annunciato: "Organizzeremo business forum e a Trieste a gennaio una Conferenza italiana sui Balcani per preparare iniziative politiche. Lavoreremo sul ‘Corridoio VIII’ puntando a un accordo con Macedonia del Nord, Albania e Bulgaria. Garantire stabilità vuol dire anche ridurre flussi migratori perché il corridoio balcanico è motivo di cruccio e servono scelte condivise”. 

Tajani: "Indignazione per situazione in Iran"

Infine uno sguardo alla situazione in Iran. E’ possibile, nella visione della Farnesina, un cambio di regime a Teheran? “Dipende da quello che accade lì”, ha risposto Tajani. “Noi condanniamo ciò che accade: la repressione, la pena di morte per chi manifesta. Appena ci sarà il nuovo ambasciatore dell'Iran lo convocherò per manifestare l’indignazione dell’Italia. Intanto siamo riusciti a riportare in Italia Alessia Piperno e questo è risultato positivo: se fosse rimaste in carcere in Iran avrebbe sicuramente rischiato”.

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