
Manovra, lunedì arriva alla Camera. Per le coperture spunta un’ipotesi sulle assicurazioni
L’ultima versione della legge di Bilancio è arrivata a 155 articoli. Continuano a mancare però le coperture: la lettura delle tabelle del Documento programmatico di bilancio non ha permesso di ricavare un quadro chiaro delle risorse a disposizione

La manovra arriverà alle Camere lunedì 28 novembre: a questo punto le misure, grandi e piccole, acquisteranno la loro completezza, nei dettagli normativi ma anche negli importi, con costi e coperture. L’ultima versione della legge di Bilancio è arrivata a 155 articoli
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Il Mef – il ministero dell' Economia e delle Finanze – ribadisce che i contenuti sono quelli già approvati nel Cdm di lunedì scorso e rinvia ogni valutazione al testo definitivo che arriverà in Parlamento
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Nel capitolo infrastrutture compare, come annunciato da Matteo Salvini, la rapida ricostituzione della Società Stretto di Messina, a cui è associato lo stop ai contenziosi pregressi legati alla mancata realizzazione del Ponte e la possibilità di un aumento di capitale di Anas e Rfi

Una netta accelerazione arriva anche per la Tav, con la scadenza del 31 marzo per ottenere l'autorizzazione del Cipess al terzo lotto, mentre tra le misure a favore dei territori colpiti dai terremoti degli ultimi anni compare anche la proroga delle agevolazioni previste per Ischia, nelle scorse ore martoriata dalla frana di Casamicciola

Continuano ancora a mancare però nei vari capitoli le coperture. La lettura delle tabelle del Documento programmatico di bilancio non ha permesso di ricavare un quadro chiaro delle risorse a disposizione, aggiuntive rispetto a quelle in deficit. E anche quest'ultima bozza non definisce quali saranno le fonti di finanziamento a cui il governo attingerà

Ci saranno sicuramente risparmi di spesa, come quelli sul Reddito, ma la norma sugli extraprofitti, che dovrebbero salire al 35% cambiando la base imponibile dal fatturato agli utili, rimane ancora vuota. Allo stesso tempo quella sul contributo di solidarietà temporaneo, indicato da indiscrezioni al 33%, non viene più riportata

Invece, come forma di copertura della manovra spunta nell'ultima bozza una nuova proposta sulle assicurazioni. L'imposta sulle riserve matematiche dei rami vita introdotta nel 2002, inizialmente allo 0,20% e modificata negli anni per arrivare fino allo 0,45% attuale, salirà allo 0,50%

Si tratta di un'anticipazione, effettuata dalle imprese, del prelievo sui rendimenti delle polizze che alla fine del contratto ricade sugli assicurati. Nonostante la caratteristica di anticipo di imposta, gli importi pagati dal 2002 non sono mai stati del tutto recuperati e la somma non rientrata nelle casse delle compagnie ammonta ad oggi a circa 10 miliardi

L'aumento interviene modificando l'aliquota ormai ferma allo 0,45% da 10 anni, andando in controtendenza rispetto agli interventi normativi che, dopo il 2002, avevano parzialmente corretto il tiro evitando un peso eccessivo sulle compagnie di assicurazione. L'incasso derivante dal rialzo allo 0,50% potrebbe valere qualche centinaio di milioni

Sempre come forma di copertura, in un altro articolo della bozza è infatti prevista per le polizze vita ramo I e V la possibilità di affrancare, con una sostitutiva ad hoc al 14% la cui provvista è fornita dall'assicurato, il rendimento latente maturato sino al 2022. Una misura che, secondo primi calcoli, potrebbe garantire un gettito anche in questo caso di qualche centinaio di milioni di euro
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