
Detta anche Manovra economica, è una legge della Repubblica italiana che contiene il bilancio del nostro Paese. All’interno il governo illustra nel dettaglio come vuole spendere i soldi nell’anno successivo e come intende reperire i fondi per le misure. Il testo definitivo deve essere approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore dal primo gennaio

La Legge di Bilancio, detta anche Manovra economica, è una legge della Repubblica italiana che contiene il bilancio del nostro Paese. All’interno il governo illustra nel dettaglio come vuole spendere i soldi nell’anno successivo e come intende reperire i fondi per le misure. Ecco cosa c’è da sapere
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La Legge di Bilancio è prevista dall'art. 81 della Costituzione. Il testo viene messo a punto dal governo in autunno, passa in Parlamento e deve essere approvato definitivamente entro il 31 dicembre, per poi entrare in vigore dal primo gennaio. La Manovra del governo Meloni è la più tardiva della storia della Repubblica (anche a causa delle elezioni politiche che si sono tenute il 25 settembre 2022): approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre 2022, è sostanzialmente blindata visto che rimane poco tempo per l’esame di Camera e Senato
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Nel testo messo a punto dal governo, l’esecutivo illustra quali saranno le entrate-uscite e le coperture finanziarie per l’anno successivo. In sostanza, spiega come saranno spesi i soldi pubblici e dove si troveranno le risorse. In particolare, le coperture di bilancio possono essere reperite in tre modi: aumentando il debito pubblico, aumentando le entrate (cioè le tasse), riducendo un’altra spesa. Non si tratta solo di un documento tecnico ma anche molto politico, perché mette in luce quali sono le priorità economiche del governo
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Il testo della Legge di Bilancio deve essere approvato dal Parlamento, che in questo modo - come spiega il Mef - “autorizza il governo a prelevare e utilizzare le risorse pubbliche necessarie per l’esecuzione delle politiche pubbliche e delle attività amministrative dello Stato”. La Manovra, continua, è “un atto con forma di legge, predisposto su base annuale e pluriennale, sia in termini di competenza che di cassa” e “rappresenta il principale documento contabile per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio delle risorse finanziarie dello Stato”
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In passato la Legge di Bilancio era affiancata dalla Legge di Stabilità. A partire dalla Manovra per il triennio 2017-2019, poi, la Legge di Stabilità è stata eliminata e “contestualmente la Legge di Bilancio assume natura di legge sostanziale”. Come spiega il Mef, la Legge di Bilancio è composta da due sezioni: la prima, “dedicata alle innovazioni legislative, definisce il quadro di riferimento finanziario e contiene le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nel Def (e nella Nota di aggiornamento al Def)”
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“La Sezione II – continua il Mef – espone, per l'entrata e per la spesa, le unità di voto parlamentare e riporta le variazioni non determinate da innovazioni normative (ad es., rimodulazioni compensative verticali - tra capitoli di spesa - ed orizzontali - su uno stesso capitolo di spesa, nonché rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti)”
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“La Manovra di finanza pubblica, ovvero l’insieme degli interventi volti a modificare la legislazione vigente, si compone degli interventi previsti dalla legge di bilancio nella Sezione I e nella Sezione II. In particolare, quest’ultima, deve esporre gli stanziamenti complessivi ottenuti dall’integrazione delle due sezioni, dando separata evidenza agli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative contenute nella Sezione I, nonché agli altri interventi di modifica della legislazione vigente previsti”, spiega il ministero dell’Economia e delle Finanze

La Legge di Bilancio per il 2022 valeva circa 32 miliardi di euro, quella per il 2023 quasi 35. Ma il valore della Manovra indica solo gli interventi aggiuntivi alla legislazione vigente e non la spesa complessiva dello Stato: per il 2022, ad esempio, la spesa pubblica era stimata a oltre 900 miliardi

Prima di arrivare alle Legge di Bilancio ci sono altri passaggi, che coinvolgono anche l’Unione europea. Il governo, ad esempio, entro il 10 aprile deve presentare ogni anno al Parlamento il Def (Documento di economia e finanza): con riferimento almeno al triennio successivo, illustra gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economico-finanziarie. Entro il 27 settembre deve essere presentata alle Camere la Nadef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza che recepisce anche le eventuali raccomandazioni formulate dall’Ue

Il governo, entro il 15 ottobre, deve presentare alla Commissione europea, all'Eurogruppo e alle Camere il Documento programmatico di bilancio, che illustra il disegno di legge di bilancio per l’anno successivo. Entro il 20 ottobre di ogni anno, poi, deve presentare al Parlamento la Legge di Bilancio: inizia così l’iter normativo che porterà, entro il 31 dicembre, all’approvazione del testo definitivo. Le eventuali modifiche apportate nel corso della discussione parlamentare vengono inserite in una nota. Infine la Manovra viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale

Questo calendario può subire delle modifiche in base alle dinamiche politiche, com’è successo nel 2022: visto che il governo Meloni si è insediato a fine ottobre, è tutto slittato in avanti. L’unica data fissa resta quella del 31 dicembre: se la Manovra non viene approvata si potrebbe entrare nel cosiddetto esercizio provvisorio. Uno scenario che non solo potrebbe portare al blocco della Pa, ma farebbe anche apparire il Paese come instabile e inaffidabile davanti agli investitori e ai partner internazionali (con il rischio, ad esempio, di aumento dello spread)
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