Ad incastrare Antonio Micarelli sarebbe stato un video. Non sarebbe stata legittima difesa secondo il gip che nell'ordinanza d'arresto ha scritto: "Dalla dinamica dei fatti ricostruita dalle immagini della telecamera di videosorveglianza e, in particolare, dal fatto che l'indagato si sia portato a distanza ravvicinata prima di fare fuoco (ripetutamente, a braccio teso e ad altezza d'uomo) si desume la volontà omicida dell'indagato"
I carabinieri hanno arrestato Antonio Micarelli, il vigilante di 56 anni che ha ucciso il 6 febbraio scorso, con un colpo di pistola, Antonio Ciurciumel, il ladro romeno di 24 anni, sorpreso a rubare a casa della vicina in via Cassia, a Roma. L'accusa, nei confronti di Micarelli, è quella di omicidio volontario. Decisive, secondo quanto si apprende, sono state le immagini di videosorveglianza del posto. Per il gip Rosalba Liso non sarebbe stata legittima difesa: "Dalla dinamica dei fatti ricostruita dalle immagini della telecamera di videosorveglianza e, in particolare, dal fatto che l'indagato si sia portato a distanza ravvicinata prima di fare fuoco (ripetutamente, a braccio teso e ad altezza d'uomo) si desume la volontà omicida dell'indagato", ha scritto nell'ordinanza d'arresto. "Quel che appare ancora più grave - ha aggiunto - è la circostanza che il Micarelli"... si è "'atteggiato' a giustiziere, puntando l'arma contro i rapinatori, sino a colpirne mortalmente uno".
"Le immagini restituiscono un uomo con un braccio ben teso verso l'obiettivo. Lo sparo avviene a breve distanza tra lo sparatore e la vittima e vengono esplosi in totale ben dieci colpi". Che, "si ribadisce, smentiscono totalmente sia l'aggressione con la mazza ferrata sia il doppio tentativo di investimento", si legge ancora nell'ordinanza in cui viene sottolineato che la guardia giurata non si è limitata "a sparare dei colpi in aria per allontanarli", ma si è lanciato "senza scrupoli di sorta in una vera e propria caccia all'uomo".

Le indagini
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i ladri si trovavano nello stabile accanto alla guardia giurata e, dopo aver tenuto ferma la proprietaria, hanno tentato di smurare la cassaforte. I rumori hanno quindi allarmato il vigilante che è intervenuto mettendo in fuga i quattro ladri che hanno anche cercato di investirlo. Li ha poi affrontati nel cortile: lì avrebbe sparato circa dieci colpi, alcuni anche mentre i ladri erano in fuga e uno di questi ha ferito uno dei quattro. L'uomo ha poi tentato la fuga ed è caduto a terra mentre cercava di scavalcare un cancello. La pistola del vigilante è stata sequestrata.
