
Difesa, quanto spende l’Unione Europea senza un esercito comune? I DATI
I leader europei riuniti in un Consiglio straordinario a Bruxelles hanno dato il via libera al testo sulla difesa a pochi giorni dal varo del piano Rearm Europe. Fino ad oggi l'Europa ha investito risorse analoghe alla Russia ma pesano la frammentazione a livello nazionale e la scarsità di progetti comuni. Anche di questo si è parlato nella puntata del 6 marzo di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24

VERSO UNA DIFESA COMUNE EUROPEA?
- I 27 leader europei riuniti a Bruxelles in un Consiglio europeo straordinario sulla difesa hanno dato luce verde al piano "Rearm Europe" annunciato nei giorni scorsi dalla Commissione Ue dopo gli ultimi sviluppi nello scenario internazionale. Si tratta di un primo passo verso la costituzione di una difesa comune che però vede sulla propria strada ostacoli di lungo corso, a partire dalla frammentazione degli eserciti. Di questo si è occupato "Numeri", approfondimento di Sky TG24 nella puntata del 6 marzo 2025

INTESA SULL'UCRAINA, NO DI ORBAN
- Il summit straordinario di Bruxelles è stata anche l'occasione per ribadire il sostegno all'Ucraina di Volodymyr Zelensky, ospite ai lavori (nella foto insieme ad Antonio Costa e Ursula Von Der Leyen). Alla fine, i leader Ue hanno approvato le conclusioni del vertice a 26, senza l'ok dell'Ungheria di Viktor Orban

- Come mostrano i dati forniti da Nato, Commissione Ue e governi nazionali, l’Ucraina destina il 26% del suo prodotto interno lordo in spese per la difesa. In 3 anni di conflitto anche la Russia ha virato verso un’economia di guerra seppur a livelli inferiori, pari al 6,7% del Pil. In tutta l’Unione Europea le spese militari incidono invece per il 2%, mezzo punto in più dell’Italia che figura tra i Paesi che non hanno ancora raggiunto il target fissato dalla Nato

CONFRONTO RUSSIA-EUROPA
- Eppure, in valore nominale, l’Europa ha investito per la difesa molti più soldi rispetto alla Russia. Secondo un’analisi condotta dall’International Institute for Strategic Studies, nel 2024 l’Ue e il Regno Unito hanno messo a bilancio complessivamente 457 miliardi di dollari, il triplo dei russi (145,9 miliardi)

SPESE RUSSIA-EUROPA A PARITA' DI COSTI
- Ipotizzando invece un confronto a parità di costi che in Russia tra produzione e salari sono assai inferiori, lo scorso anno Mosca ha speso leggermente di più: 461,6 miliardi contro i 457 dell’Europa (Uk incluso)

QUANTI CARRI ARMATI VENGONO IN PRODOTTI IN EUROPA?
- Più che ai finanziamenti, un ostacolo alla difesa comune è rappresentato dalla frammentazione negli armamenti. Come si vede nella mappa, i principali eserciti del Vecchio Continente producono differenti tipi di carri armati da combattimento, come i Leopard tedeschi, i Leclerc francesi, i Pt-91 polacchi e gli Ariete italiani. Ad essi si aggiungono i Challenger prodotti dal Regno Unito che, pur non facendo più parte dell’Ue, propone una missione di peacekeeping in Ucraina insieme alle forze armate europee

IN CHE MODO L'UE SPENDE PER LA DIFESA?
- Secondo il rapporto Draghi, nel 2022 solo il 18% della spesa per la difesa proviene da progetti comuni mentre l’82% poggia su piani nazionali, spesso uno sovrapposto all’altro

COSA PREVEDE IL PIANO REARM EU?
- Il piano Rearm Europe, annunciato il 4 marzo dalla presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen, prevede fino a 800 miliardi di euro di investimenti in difesa, 150 dei quali finanziati tramite prestiti europei mentre la restante quota, pari a 650 miliardi, da bilanci statali fuori dal patto di Stabilità

L'IMPATTO DEL PIANO REARM EU IN ITALIA
- Per l’Italia l’eventuale incremento di spesa per la difesa senza il rischio di incappare in procedure di infrazione da parte di Bruxelles potrebbe tradursi in un balzo pari a 40 miliardi di euro all’anno. Entro il 2029 Roma arriverebbe a spendere fino a 70 miliardi dagli attuali 33

QUANTO PESANO GLI STIPENDI DELLE FORZE ARMATE?
- Nei bilanci per la difesa l’Italia spende meno di altri Paesi ma su alcune voci l’investimento risulta superiore. Secondo dati Nato, il 59% dei fondi sono destinati a sostenere le retribuzioni del personale appartenente alle Forze Armate, venti punti in più rispetto alla Francia (39%). In Germania la spesa per gli stipendi dell’esercito copre un terzo (30%), nel Regno Unito il 28% mentre negli Stati Uniti è appena il 25%