
Elezioni e Covid, dal voto di positivi e ricoverati alle mascherine ai seggi. Cosa sapere
Chi è contagiato doveva fare richiesta di votare presso il proprio domicilio entro lo scorso 20 settembre. Il problema si pone quindi per chi ha scoperto di essere infetto tra il 21 settembre e oggi. Intanto si vota fino alle 23 anche negli ospedali

Alle 7 di questa mattina si sono aperti i seggi elettorali: fino alle 23, l’Italia è chiamata a votare per il rinnovo del Parlamento. La pandemia da Covid-19, seppur con i numeri dei contagi in rialzo, non sta correndo come negli scorsi mesi e questo facilita le operazioni di voto. Parte della popolazione è però positiva, tra chi è ricoverato in ospedale e chi si trova a casa in isolamento domiciliare. Il diritto di voto è garantito anche a loro?
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I POSITIVI AL COVID-19 E IL VOTO – Come comunicato dal Ministero dell’Interno, in linea di massima chi è sottoposto a trattamento domiciliare o in condizioni di isolamento presso la propria abitazione può esprimere la propria preferenza elettorale. Per farlo, i contagiati dovevano però far pervenire al sindaco del Comune di residenza una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio
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La dichiarazione andava inviata entro lo scorso 20 settembre. Chi lo ha fatto entro i termini, nella giornata di oggi riceverà a casa due scrutatori a cui consegnare la scheda elettorale con il voto espresso. Il problema si pone quindi per chi è risultato positivo al coronavirus dal 20 settembre in poi. La questione riguarda una buona fetta di elettori. Il bollettino di ieri, 24 settembre, segnalava 22.265 nuovi contagi. Il giorno prima le nuove infezioni erano state 21.085. Gli attualmente positivi in Italia sono 422.999
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Come regola generale, per queste persone non sarà quindi possibile votare, a meno che il proprio Comune di residenza non abbia deciso di prorogare i termini per la richiesta di voto a casa. L’eventualità va quindi verificata caso per caso
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I POSITIVI DA PIÙ DI 14 GIORNI – Tra i positivi al Covid-19 bisogna però fare una distinzione. Chi è infetto da oltre due settimane può infatti uscire di casa e andare al proprio seggio elettorale. La normativa Covid-19 permette ai positivi da più di 14 giorni di uscire di casa, indossando però obbligatoriamente la mascherina Ffp2
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I RICOVERATI – Oggi si vota anche negli ospedali, compresi i reparti Covid-19, fino alle 23. Il Ministero dell’Interno precisa però che le votazioni in questo caso sono ammesse soltanto se le strutture che ospitano i pazienti Covid hanno una disponibilità di almeno 100 posti letto. Chi è invece ricoverato in ospedali con un numero inferiore di posti letto, spiega il Viminale, riceverà una visita di alcuni scrutatori nella propria struttura di ricovero. I voti verranno poi raccolti in appositi seggi speciali
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LE REGOLE COVID-19 PRESSO I SEGGI – Per questa tornata elettorale non è stata invece prevista alcuna regola particolare da seguire all’interno dei seggi. Indossare una mascherina protettiva è infatti soltanto raccomandato. Gli unici a doverla avere obbligatoriamente sono gli scrutatori e i presidenti di seggio
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