
Ius Scholae, i programmi elettorali a confronto: cosa ne pensano i partiti
Fra i temi della campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre c'è anche quello della proposta di riforma alla legge sulla cittadinanza, per concederla ai bambini stranieri che abbiano frequentato almeno un ciclo scolastico in Italia e siano nati nel nostro Paese o arrivati prima dei 12 anni. Le forze politiche si dividono sia sulla questione in sé che sui possibili metodi di applicazione

In tema di diritti, nella campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre si è discusso anche di Ius Scholae. Un argomento su cui i partiti si dividono, con posizioni diverse anche all'interno di una stessa coalizione. Ecco cosa pensano in merito le diverse forze politiche in campo
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PARTITO DEMOCRATICO - Il programma del Pd propone l'introduzione dello Ius Scholae "per superare le ingiustificate discriminazioni che ancora oggi vediamo nelle classi italiane. Chi è figlio di genitori stranieri e studia in Italia diventa cittadino italiano"
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SINISTRA ITALIANA E VERDI - A favore anche Verdi e Sinistra Italiana, che vorrebbero però una legge che comprenda anche lo Ius Soli "per restituire piena dignità ai tanti e alle tante cittadine che 'da straniere/i' contribuiscono alla ricchezza del nostro Paese"
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+ EUROPA - Il partito guidato da Emma Bonino ha inserito nel programma una riforma della cittadinanza "che dia seguito alla Proposta di Legge sullo 'Ius Scholae', affinché sia garantito l'ottenimento della cittadinanza italiana ai minori che abbiano intrapreso un percorso scolastico in Italia"
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MOVIMENTO 5 STELLE - Anche nel programma del partito di Giuseppe Conte si prevede l'approvazione dello Ius Scholae "per riconoscere la cittadinanza al minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso, qualora abbia completato regolarmente uno o più cicli di studi"
Fine vita, programmi elettorali a confronto: cosa ne pensano i partiti
AZIONE E ITALIA VIVA - Il programma dei partiti di Carlo Calenda e Matteo Renzi prevede lo "Ius Scholae (acquisizione di cittadinanza) per chi abbia frequentato per almeno 5 anni un percorso di formazione in Italia". Inoltre, si ripropone di "concedere la cittadinanza a tutti gli studenti stranieri che hanno svolto e completato gli studi universitari in Italia"
Salario minimo, i programmi elettorali a confronto: cosa ne pensano i partiti
IMPEGNO CIVICO - La lista guidata da Luigi Di Maio non ha inserito lo Ius Scholae nel suo programma, ma è favorevole: "Una legge di civiltà, va fatta ora. Dobbiamo includere e non rendere invisibili tutti quei bambini e ragazzi che crescono in Italia"

CENTRODESTRA - Nel programma di coalizione non viene menzionata alcuna riforma della cittadinanza. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, si è sempre detto contrario, mentre secondo la leader di Fratelli d'Italia sarebbe necessario che gli studenti stranieri completassero tutti i 10 anni di scuola dell'obbligo. Forza Italia, ha spiegato Tajani, è "favorevole al principio, ma i 5 anni che propone la sinistra non bastano, dev'esserci un percorso di 8 anni con l'esame di terza media"

COS'È LO IUS SCHOLAE - Si tratta di una proposta di riforma alla legge sulla cittadinanza per dare lo status di cittadino italiano ai bambini figli di extracomunitari che abbiano frequentato almeno un ciclo scolastico in Italia, senza che debbano aspettare di compiere 18 anni. I bambini devono essere nati in Italia o essere arrivati nel nostro Paese prima di aver compiuto 12 anni
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