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Elezioni, Meloni attacca: senza accordo su premier alleanza cdx inutile

©Ansa

La leader di Fdl: "Se non dovessimo riuscire a metterci d'accordo" sul nodo della premiership nel centrodestra "non avrebbe senso andare al governo insieme". Salvini: "Chi ha un voto in più decide". Calenda apre ai dem e incontra Renzi, ma chiude a Di Maio. E sul prossimo presidente del Consiglio: "C'è solo Draghi".  I dem: tema non è in agenda. Gelmini verso Azione. Intanto Annalisa Baroni e Giusy Versace lasciano FI. Martedì direzione nazionale del Pd

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Coalizioni senza pace a due mesi dal voto. Meloni avverte il centrodestra: 'Senza accordo sulla premiership l'alleanza per governare insieme è inutile'. 'Chi ha un voto in più indica il premier', afferma Salvini. Calenda presenta con Bonino il Manifesto del fronte repubblicano (IL PROGRAMMA), apre a Letta ('è una persona seria'), chiude a Di Maio e accoglie Gelmini: 'Come premier c'è solo Draghi'. 'Il tema non è in agenda', risponde il Pd. Forza Italia perde altri pezzi: lasciano le deputate Annalisa Baroni e Giusy Versace e l'assessore lombardo Mattinzoli. Fontana avvia una verifica per sostituirlo. Zingaretti è pronto a candidarsi al Parlamento, il Lazio verso il voto nel 2023: 'Si riproponga il campo largo per vincere', dice il presidente della Regione. Intanto Annalisa Baroni e Giusy Versace lasciano FI. Il Pd convoca la direzione nazionale il 26 luglio alle 9.

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Welt, 'Italia rischia governo più a destra dopo Mussolini'

"Secondo i sondaggi, i populisti di destra guidati da Giorgia Meloni potrebbero vincere le nuove elezioni in autunno" in Italia e "Meloni non solo sarebbe il primo premier donna del Paese, ma anche il più a destra dopo il dittatore fascista Benito Mussolini". Lo scrive oggi Virginia Kirst sulla versione online del quotidiano liberal-conservatore tedesco Welt. "Gli effetti della presa di potere dei populisti di destra in Italia si farebbero probabilmente sentire in tutta l'Ue. Meloni riuscirebbe a fare quello che Marine Le Pen ha mancato per poco in Francia con il Rassemblement National: governare come estrema destra uno dei più grandi Paesi europei", spiega l'articolo, che aggiunge che "se Meloni venisse eletta, ci sarebbero tempi turbolenti per l'Ue: l'unità appena trovata tra Germania, Francia e Italia rischia di rompersi".
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Elezioni, Calenda apre a ex FI e vede Renzi: "Un Patto repubblicano con Draghi premier”

Azione e Più Europa hanno presentato la loro proposta di coalizione per le elezioni del 25 settembre: "Un Patto Repubblicano che riassuma i modi in cui si deve governare questo Paese". Tensione con il Pd, Di Maio starebbe lavorando a una lista autonoma nell'ambito del centrosinistra
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Governo: atteso Cdm domani alle 11

E' attesa per domani, alle 11, a quanto si apprende, una riunione del Consiglio dei ministri.
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Forza Italia, chi sono i fuoriusciti dal partito dopo la mancata fiducia a Draghi

La scelta di Silvio Berlusconi di non partecipare alla votazione per verificare la tenuta del governo non è piaciuta a tutti. Hanno così abbandonato la forza politica i ministri Mariastella Gelmini e Renato Brunetta. A dire addio agli azzurri anche Andrea Cangini, Giusy Versace e Annalisa Baroni

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Elezioni, Renzi: a me non frega delle alleanze 

"Non so se Letta mi chiamerà e sinceramente mi sembra l'ultimo dei problemi. Se facciamo un discorso sulle alleanze la gente cambia canale. Dobbiamo stare sui temi. Tutti pensano alle alleanze ma io sono un po' pazzo, ho perso la poltrona per cambiare la Costituzione. A me delle alleanze non me ne frega posso anche andare da solo". Così Matteo Renzi, leader di Italia viva, in diretta a Zona Bianca su Rete4.
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Elezioni, Lorenzin: voto determinante, finanziare la sanità 

"La sanità è un tema che riguarda la coesione sociale del nostro Paese. Dal palco della Festa dell'Unità di Roma ho sottolineato l'urgenza di cambiare il paradigma che ci ha accompagnato negli ultimi 15 anni. Tra due mesi esatti ci aspetta un appuntamento importante, sarà il momento per ribadire che questo modello va adeguatamente finanziato. Sarà un voto determinante per il nostro Paese, attraverso il quale dobbiamo difendere i nostri diritti: avremo di fronte a noi uno scontro durissimo in cui il diritto alla salute rappresenterà uno degli elementi cruciali". Lo ha detto la deputata dem Beatrice Lorenzin.
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Centrosinistra, Renzi: se Letta mi chiama? L'ultimo dei problemi

"Non lo so, e sinceramente mi sembra l'ultimo dei problemi". Matteo Renzi risponde così a chi, a Zona Bianca su Rete4, gli domanda se sarà coinvolto da Enrico Letta nell'alleanza di centrosinistra. "Io posso anche andare da so-lo", scandisce il leader Iv. 
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Lombardia, Fontana nomina sostituto Mattinzoli: uscito da Fi 

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha nominato l'azzurro Alan Rizzi assessore alle Casa e all'Housing sociale al posto di Alessandro Mattinzoli, che oggi gli ha riconsegnato le deleghe annunciando la decisione di lasciare Forza Italia, in polemica con il mancato sostegno al governo Draghi. Rizzi lascia il ruolo di sottosegretario alle relazioni internazionali ora affidato a Gabriele Barucco, consigliere regionale che era subentrato a Mattinzoli quando questo era entrato in giunta. "Il presidente - sottolinea una nota della Regione - ha ringraziato l'assessore Mattinzoli per l'impegno profuso nei quattro anni di lavoro in Giunta, apprezzandone le capacità e l'impegno, e confermandogli la stima anche personale".
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Elezioni, Brugnaro (Ci): 'Noi nel centrodestra, bene Salvini e Meloni su premiership'

"Noi ci saremo, saremo nel centrodestra con il nostro marchio, se ci vorranno. Fanno bene Salvini e Meloni a ribadire che la regola sulla premiership è quella". Lo ha detto il leader di Coraggio Italia Luigi Brugnaro a Tg2 Post. "Noi siamo civici, abbiamo sostenuto Draghi - ha aggiunto il sindaco di Venezia - sono stato tra i primi firmatari dell'appello perché pensavo che fosse giusto finire la legislatura, mi sono autoaccusato. Ora però non ho nessuna paura del voto, troveremo la quadra sulle cose: rigassificatori, infrastrutture, tap, chiedere agli immigrati di rispettare la costituzione. Noi siamo nel centrodestra", ribadisce Brugnaro.
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Elezioni, Fitto (FdI): Emiliano candidato? Penso a guai Puglia 

"Se Emiliano si candiderà o meno è un problema del Pd e di Emiliano". Lo ha detto l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Raffaele Fitto, rispondendo a margine dell'apertura della campagna elettorale in Puglia per le prossime Politiche alla domanda dei giornalisti sulla possibile candidatura del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Se parliamo di Emiliano - ha aggiunto - parlerei di altre cose, non della campagna elettorale, ma di sanità, dei guai di questa regione e della incapacità di spendere i fondi comunitari, di qualcosa che incredibilmente non ha visto ancora una risposta, perché Emiliano non ha detto nulla sulle vicende note dalle quali emerge un sistema clientelare di gestione del potere in questa regione che è sicuramente indecente". 
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Elezioni: Conte: M5s diverso da Meloni, da Brunetta e da Renzi 

"Questa è sempre stata la nostra idea, distante anni luce da quella di chi, mentre intasca 500 euro al giorno, vorrebbe togliere 500 euro a chi non arriva a fine mese - afferma il leader del M5s Giuseppe Conte in un post su Facebook. -. Noi siamo un'altra cosa rispetto a questo, agli insulti di Brunetta ai lavoratori in piazza, alle politiche disastrose di Renzi che hanno generato licenziamenti e precarietà. Siamo quelli delle 230mila nuove assunzioni con contratti stabili per i giovani in un anno grazie agli sgravi per gli under 36; quelli dei mutui garantiti dallo Stato; dell'assegno unico per ogni figlio garantito anche a chi prima non percepiva nulla. Siamo quelli che si battono per il salario minimo per 4,5 milioni di lavoratori, per buona parte giovani; quelli dello stop ai tirocini e agli stage gratuiti; quelli che vogliono fermare la giungla dei contratti di un giorno o di una settimana; quelli della pensione di garanzia per chi ha una carriera lavorativa fatta di stenti e precariato perenne, quelli che non lasceranno sole le imprese attente ai giovani e i ragazzi che sbarcano il lunario con tutti i problemi di una partita Iva". "Con voi - è la conclusione del leader del M5s - possiamo farlo, faremo sentire la voce di chi è invisibile, di chi non conta". 
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Welt: 'Italia rischia governo più a destra dopo Mussolini' 

"Secondo i sondaggi, i populisti di destra guidati da Giorgia Meloni potrebbero vincere le nuove elezioni in autunno" in Italia e "Meloni non solo sarebbe il primo premier donna del Paese, ma anche il più a destra dopo il dittatore fascista Benito Mussolini". Lo scrive oggi Virginia Kirst sulla versione online del quotidiano liberal-conservatore tedesco Welt. "Gli effetti della presa di potere dei populisti di destra in Italia si farebbero probabilmente sentire in tutta l'Ue. Meloni riuscirebbe a fare quello che Marine Le Pen ha mancato per poco in Francia con il Rassemblement National: governare come estrema destra uno dei più grandi Paesi europei", spiega l'articolo, che aggiunge che "se Meloni venisse eletta, ci sarebbero tempi turbolenti per l'Ue: l'unità appena trovata tra Germania, Francia e Italia rischia di rompersi". L'articolo aggiunge che "la stessa Meloni ha una volta attestato un 'rapporto rilassato con il fascismo', ma oggi evita di prendere una posizione chiara sul tema. Fa spallucce e dice che non vuole parlare sempre degli stessi problemi. Questa strategia è la pietra angolare del suo successo'". Da una parte Meloni sarebbe l'erede degli estremisti di destra italiani, dall'altra attira anche elettori "meno estremi e conservatori". L'articolo, che contiene anche le analisi della politologa italiana Sofia Ventura, sottolinea inoltre le amicizie di Meloni con leader euroscettici come l'ungherese Viktor Orbán e il polacco Jaroslaw Kaczynski.
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Elezioni, Conte: Meloni per multa a chi rifiuta primo lavoro 

"Attenzione, ragazze e ragazzi. Quando finite le superiori o l'Università un attimo dopo, in base alle proposte di cui discutono altre forze politiche, potreste trovarvi puntato addosso l'occhio dello Stato, con un sistema informatico di controllo. Se non accetterete la prima offerta di lavoro che vi capita perderete ogni sostegno e vi beccherete anche una multa. È scritto nero su bianco in un documento presentato ad aprile nella conferenza programmatica della Meloni, 'appunti per un programma conservatore'". Lo afferma il leader del M5s Giuseppe Conte, in un post su Facebook. "La Meloni sa che molti giovani una multa nemmeno la possono pagare perché gli vengono proposti contratti anche di un giorno e da 2 o 3 euro l'ora? Chiusa da decenni nei Palazzi, con un impiego assicurato e ben retribuito, l'ex Ministra per la Gioventù Meloni poco sa dei giovani che vivono in equilibrio sul filo della precarietà - aggiunge l'ex premier -. I giovani che hanno vissuto la crisi economica del 2008, la pandemia e la guerra hanno bisogno di uno Stato che gli tenda una mano, non che li punisca. Quella generazione ha bisogno di essere risarcita di un futuro scippato".
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Elezioni, Fitto (FdI): se non vince Meloni perde democrazia 

"La macchina del fango che è prontamente partita ha un unico obiettivo: spaventare gli italiani e condizionare il voto del 25 settembre, visto che già oggi si parla esplicitamente di un Draghi bis anche dopo il responso delle urne. Ma questa volta non ci riusciranno, perché se non vince la Meloni, in Italia perde la democrazia e la Costituzione che cita chiaramente che la sovranità appartiene al popolo italiano". Lo ha detto l'eurodeputato Raffaele Fitto, aprendo a Giovinazzo (Bari) la campagna elettorale pugliese di FdI in vista delle prossime Politiche del 25 settembre. "L'Italia - ha detto Fitto - ha bisogno oggi più che mai di un governo legittimato dal voto popolare e non frutto di giochi di palazzo: Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni hanno forza, volontà, coerenza e lealtà per guardare negli occhi l'elettorato non per fare promesse, ma per prendere impegni". "Questo è un momento decisivo - ha aggiunto - di cui il Paese avrebbe avuto bisogno anche in anticipo, perché di fatto siamo reduci da una legislatura nella quale abbiamo visto diversi governi con diverse formule politiche non in grado di affrontare i problemi degli italiani". Rispondendo alla domanda sulla sua candidatura, Fitto ha risposto: "Faremo le valutazioni in questi giorni con il partito, ma il mio impegno prescinde dalla candidatura o meno in prima persona".
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Elezioni, Calenda: facciamo di tutto per tenere Draghi a Chigi 

"Io penso che dobbiamo fare di tutto per cercare di tenere Draghi a Palazzo Chigi. Io vengo dalle aziende, è come se la Ferrari avesse detto a Schumacher, 'spostati perché dobbiamo fare guidare Meloni'. È una cosa folle, Draghi è la persona più capace di guidare l'italia, poi se lui non vuole ci candideremo io e Bonino". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, al Tg1.
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Elezioni, Renzi: 'Uno vale uno' è stato errore della politica 

"Noi abbiamo consegnato non solo la classe dirigente ma anche l'elettorato a una visione superficiale se non populista della politica". Lo dice in diretta a Zapping su Radio1 Matteo Renzi, leader di Italia Viva. "Volete quelli che vi fanno gli slogan semplici - aggiunge Renzi -, che vi dicono che hanno abolito la povertà e i banchi a rotelle e tutte le belle mascherine cinesi e i ventilatori malfunzionanti? Votate i grillini. Volete quelli che vi raccontano tutte le volte che la sicurezza si risolve con i decreti immigrazione e che sono da decenni sono sempre loro al Governo? Ricordo tra l'altro che la Meloni ha giurato come ministro nel 2008. Votate la destra. Se invece - dice ancora l'ex premier - avete in mente che la politica sia una cosa un po' più complessa di un tweet, ed è il motivo per cui abbiamo mandato a casa Conte e abbiamo voluto Draghi, bene forse è il tempo delle serie e competenti e non di quelli che si limitano a fare gli spot e gli slogan .Uno vale uno è stato un errore della politica", conclude Renzi.
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Calenda: veti solo su M5s e sovranisti 

"Io non ho veti, tranne il M5s con cui non mi sono mai alleato, e i sovranisti che hanno fatto cadere Draghi assieme al M5s. Per il resto siamo disponibili a discutere con tutti quelli che condividono le cose, sennò si fanno solo le coalizioni minestrone contro gli altri e non si riesce a fare mai una cosa in questo Paese". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, al Tg1, parlando del patto repubblicano. "Il patto repubblicano sono le regole secondo cui ci proponiamo di governare. Ad esempio, noi diciamo che chi lo firma si impegna di candidare nei posti di sottosegretario o ministro solo persone che abbiano grande esperienza e competenza amministrativa o gestionale. Oppure - ha aggiunto -, che se non si riescono a fare i rigassificatori, le zone in cui vanno fatti vanno militarizzate e bisogna farli: non possiamo essere un Paese in cui mancano 112 termovalorizzatori, due rigassificatori..." Del patto repubblicano, ha spiegato, "farà parte chi vuole, noi lo abbiamo rivolto a cittadini e tutte forze politiche che non hanno votato la sfiducia a Draghi coprendo il Paese di ridicolo, dando un'immagine indecorosa". 
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Elezioni, Lanièce (Uv): non do disponibilità a ricandidarmi 

Il senatore valdostano Albert Lanièce, vicepresidente e segretario del gruppo Aut (Svp-Patt, Uv) annuncia che non si ricandiderà alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. "Dopo 15 anni di politica attiva - scrive in un tweet - questa volta non darò la mia disponibilità per candidarmi alle prossime elezioni politiche; ancora qualche settimana di impegni istituzionali poi seguirà il mio bilancio di legislatura con i dovuti ringraziamenti e saluti".
- di Redazione Sky TG24