Elezioni Francia, Letta: "Con i populisti all'Eliseo Europa a rischio"

Politica
©Ansa

Il segretario del Pd si dice soddisfatto del primo risultato alle elezioni in Francia, poi parla del rischio del populismo in Italia, del ruolo fondamentale dell'Ue e dell'errore strategico di Putin in Ucraina

ascolta articolo

Enrico Letta ha parlato delle elezioni in Francia, dove ha vissuto fino all’anno scorso prima di tornare in Italia. Per il segretario del Pd il risultato del voto per l'Eliseo, che vede il presidente uscente Emmanuel Macron davanti a Marine Le Pen, è incoraggiante: "È in vantaggio chi crede in un’Europa più unita e forte, non chi punta a sfasciarla”, ha precisato. Letta vede di buon occhio anche l’intervento di Melenchon che per il ballottaggio del 24 aprile ha invitato i suoi elettori a votare contro Le Pen, definendo la scelta dell'esponente della sinistra francese “un passo in avanti rispetto all’altra volta, quando non disse nulla e parte del suo elettorato si spostò a destra”. 

"Sostenere Le Pen è contrario ai nostri interessi nazionali"

“Il fatto che la destra italiana, in primis Salvini, parteggi per una come Le Pen, che ha come obiettivo sfasciare l’Europa, trovo sia un atteggiamento contrario ai nostri interessi nazionali”, ha poi dichiarato Letta. “Vuol dire tifare per mandare gambe all’aria chi ci dà i 200 miliardi del Recovery e ci sta proteggendo”, ha aggiunto.

francia

leggi anche

Elezioni Francia, Macron favorito al ballottaggio con Le Pen

Per Letta ci sono analogie tra Italia e Francia

Per il segretario del Pd c’è un’analogia tra Italia e Francia rappresentata dai partiti di destra che in passato hanno espresso grande sintonia con Putin e che rappresentano metà dell’elettorato complessivo di entrambi i Paesi. "Da noi Salvini, Meloni e Berlusconi; di là Le Pen, Melenchon e Zemmour” , ha sottolineato Letta. 

From left, Silvio Berlusconi, and Matteo Salvini addresse a rally in Rome, Saturday, Oct. 19, 2019. Thousands of protesters are gathering in Rome for a so-called "Italian Pride" rally, which brings together the right-wing League of Salvini, the far-right Brothers of Italy of Giorgia Meloni and former premier Silvio Berlusconi's Forza Italia. on October 19, 2019 in Rome, Italy. (Photo by Andrea Ronchini/NurPhoto via Getty Images)

leggi anche

Salvini: Berlusconi lungimirante, Forza Italia perno del Centrodestra

"Il populismo figlio del disagio sociale"

«L’esistenza oggi in Europa di un forte populismo è figlia di tante cose”, ha spiegato il leader dem. “Innanzitutto di una oggettiva situazione di disagio sociale, provocato dall’impatto della pandemia alla quale ora si è aggiunta l’impennata del caro-vita” . Fattori che hanno portato incertezza “a vantaggio di chi soffia sulle paure per lucrare consenso. È quel che insegnano pure le elezioni francesi".  Per il segretario del Partito democratico "Con i populisti all'Eliseo l'Europa è rischio".

Marine Le Pen (RN)
Emission politique "La France face a la guerre" anime par Anne-Claire Coudray et Gilles Bouleau.
Saint-Denis, 14/03/2022

leggi anche

Elezioni in Francia, Le Pen: "Multeremo donne che indossano il velo"

Per Letta serve una riforma dei trattati europei

«Bisogna presidiare le inquietudini dell’elettorato per evitare che l’ansia per il futuro, il lavoro, la precarietà, il ridotto potere d’acquisto delle famiglie accentui la radicalizzazione”, ha spiegato Letta. Per questo secondo il segretario del Pd è fondamentale il ruolo dell’Europa che deve accelerare per dare risposte forti e unitarie: “Se non arrivassero queste risposte, si farebbe il gioco dei vari Le Pen e Orban”. Per Letta serve al più presto una riforma dei trattati europei affinché le decisioni vengano prese non più all’unanimità ma a maggioranza, "altrimenti gli Orban di turno l’avranno sempre vinta”.

collage nato

approfondimento

Guerra Ucraina, come potrebbe cambiare il piano di difesa dell'Europa

L’errore strategico di Putin

A proposito della guerra in Ucraina, Enrico Letta ha parlato di un errore strategico di Putin che pensava di indebolire l’Occidente e invece ha ridato forza a un’alleanza che non era in grande forma. “Due anni fa fu Macron a dire che la Nato era in stato di morte cerebrale”.

Politica: I più letti