
Guerra Ucraina, come i piani della Nato potrebbero cambiare la difesa dell'Europa
In un'intervista a The Telegraph, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto che l'alleanza sta elaborando un piano per schierare una presenza militare permanente ai confini con la Russia. L'obiettivo sarebbe quello di prevenire un eventuale attacco russo alla luce di questa "nuova normalità" in Europa

In un’intervista al quotidiano britannico The Telegraph, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha rivelato che l’alleanza sta elaborando un piano per dispiegare ai suoi confini una forza militare su vasta scala per fronteggiare una futura aggressione russa
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Più nel dettaglio, riporta il giornale, Stoltenberg ha detto che la Nato è nel mezzo di una “trasformazione fondamentale”, che rifletterà le conseguenze sul lungo termine delle azioni del presidente russo Vladimir Putin, e ha rivelato che la presenza relativamente piccola dell’alleanza sul fronte orientale sarà sostituita da forze sufficienti a respingere un eventuale tentativo di invasione di Stati membri dell’alleanza, come l’Estonia, da parte della Russia
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Il segretario generale ha sottolineato che il numero delle truppe attualmente presenti in quella zona è già aumentato in modo significativo da quando è iniziata l’invasione. Ora però, si pensa di spingersi oltre. “Abbiamo chiesto ai nostri comandanti di fornirci delle opzioni per quello che noi chiamiamo un 'resettamento', un adattamento a lungo termine della Nato. Mi aspetto che i leader dei Paesi membri prendano delle decisioni a questo proposito al summit di Madrid previsto a giugno”, ha aggiunto nell’intervista
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Come spiega The Telegraph, il piano prevede che Paesi come la Lettonia e l’Estonia non ricevano più rinforzi nel caso di un attacco, bensì che le truppe già presenti nell’area siano in grado di respingere un eventuale attacco
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Rispondendo ad alcune domande, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha detto che ai confini dell'Ue si stanno già potenziando "gli strumenti di deterrenza che servono a scoraggiare Putin ad avvicinarsi". E ancora: "Abbiamo visto, durante il discorso di Biden in Polonia i russi bombardare aree vicine a Leopoli, a poche decine di chilometri dai confini della Nato; in questo momento solo grazie agli ucraini abbiamo cacciato via i russi dalla regione di Kiev allontanandoli ancora di più dai nostri confini"
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Al momento, non si conoscono con certezza i piani di Putin. Da quando è iniziato il conflitto, gli Stati che un tempo facevano parte dell’Unione sovietica o condividono un confine con la Russia hanno però percepito come più concreta la possibilità di un attacco da parte di Mosca. “Che la Russia abbia iniziato una guerra contro un vicino più piccolo può solo rafforzare la consapevolezza della nostra vulnerabilità”, ha detto al Financial Times Teija Tiilikainen, direttrice del Centro europeo di eccellenza per contrastare le minacce ibride
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Come riporta Reuters, l’invasione russa ha però portato le nazioni occidentali a rivedere le loro politiche in materia di difesa. Molti Paesi, inclusa l’Italia, hanno annunciato di voler aumentare le spese militari fino a portarle al 2% del Pil entro i prossimi anni. Al tempo stesso, i timori sempre più forti di uno scontro con gli Usa avrebbero convinto la Cina ad accelerare l’espansione del suo arsenale nucleare secondo quanto riferisce il Wall Street Journal
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La trasformazione della Nato riflette questo scenario. Come ha detto Stoltenberg, "quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea". L’alleanza continuerà tuttavia a ruotare attorno al pilastro della deterrenza. Il duplice obiettivo è infatti quello di prepararsi a un attacco e, soprattutto di prevenirlo

Anche per questo motivo, la Nato si è schierata dalla parte di Kiev ma ha sempre cercato di evitare lo scontro diretto con Mosca, rifiutandosi per esempio di imporre una no fly zone in Ucraina e ricorrendo ad altri tipi di aiuto. "Siamo determinati a continuare a rafforzare il nostro sostegno all'Ucraina. La Nato e la Ue sono uniti e solidali con il popolo ucraino", ha scritto di recente Stoltenberg su Twitter

Il Telegraph scrive che nell’intervista Stoltenberg ha anche invitato i Paesi a seguire l’esempio del Regno Unito - che ha di recente promesso l’invio di altri armi a Kiev - e ha rivelato che, per la prima volta, la minaccia proveniente dalla Cina sarà sancita nel documento strategico della Nato dal momento che Mosca e Pechino sembrano “lavorare sempre più a stretto contatto”