Guerra Russia-Ucraina, Usa e Ue inviano ancora armi a Kiev: quante e quali sono
Dopo il massacro di Bucha e i missili sulla stazione di Kramatorsk, la risposta dell’Occidente all’invasione russa si fa più pesante e affianca alle sanzioni ulteriori rifornimenti militari diretti agli ucraini. Gli Stati Uniti inviano missili, munizioni, droni, giubbotti anti proiettile ed elmetti. Dal governo britannico arrivano armi anticarro e antiaeree per un valore 100 milioni di sterline, la Slovacchia fornisce un sistema di difesa aerea S-300
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba l’aveva detto alla Nato: "Ho tre richieste per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi". E così l’Occidente, dopo il massacro di Bucha e i missili sulla stazione di Kramatorsk, accelera sulla consegna delle armi a Kiev cercando di rispondere all’invasione russa non solo con le sanzioni ma anche armando sempre di più le forze ucraine
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Gli Stati Uniti si sono impegnati con più di 1,7 miliardi di dollari in assistenza di sicurezza dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio e con oltre 2,4 miliardi da quando Biden ha assunto l'incarico. Impegni che si traducono in più di 1.400 missili antiaerei Stinger, oltre 5.000 Javelin anticarro e oltre 50 milioni di munizioni. Ma anche centinaia di “droni kamikaze” Switchblade in grado di colpire a lungo raggio, oltre a dispositivi per la visione notturna, forniture mediche di primo soccorso e 45.000 set di giubbotti anti proiettile ed elmetti
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Il presidente Usa Joe Biden (nella foto), definendo l'attacco contro i civili a Kramatorsk come "un'altra orribile atrocità commessa dalla Russia", ha anche annunciato il riposizionamento di un sistema di missili Patriot in Slovacchia
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"Quello che le forze ucraine ci chiedono di più sono le munizioni per armi piccole. E gli Stati Uniti e gli alleati ne hanno inviate milioni", ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby (nella foto), in un briefing con la stampa. "Stiamo facendo il possibile per fornire a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi, incluse informazioni di intelligence che possono essere usate per contrattaccare", ha proseguito rispondendo ad una domanda sulla natura, difensiva o offensiva, dell'aiuto all'Ucraina
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In un'intervista a Newsweek l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov (nella foto), ha attaccato le forniture di armi e munizioni all'Ucraina da parte dell'Occidente che causano "ulteriore spargimento di sangue", sono "pericolose e provocatorie" e possono portare "gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto"
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Anche il premier britannico Boris Johnson (nella foto) ha definito "atroce" l’attacco a Kramatorsk, e ha annunciato - dopo un vertice a Londra con il cancelliere tedesco Olaf Scholz - che il suo governo invierà a Kiev nuove armi anticarro e antiaeree per un valore 100 milioni di sterline. Il Paese aveva già fornito all’Ucraina 2mila missili anti carro NLAW e missili anti aerei portatili Stinger
E anche Scholz (nella foto) si è impegnato a continuare a rifornire l'Ucraina con apparecchiature militari, senza però specificare di quale tipo. Al momento il cancelliere tedesco ha messo in stand-by l'invio di carri armati di fascia alta ignorando le pressioni che gli arrivano da più parti. Scholz, secondo indiscrezioni, è convinto della necessità di trovare una posizione comune con gli alleati occidentali prima di consegnare tali attrezzature militari pesanti. La Germania aveva già inviato mille missili anti carro Panzerfaust 3 e 500 missili terra aria Stinger
L'arsenale di difesa ucraino può contare anche su un sistema di difesa aerea S-300 inviato dalla Slovacchia, lodata e ringraziata per il suo gesto da Biden. Un atto di "dovere - ha spiegato il presidente slovacco Eduard Heger - Non possiamo ignorare la perdita di vite umane"
La lista di armi mandate in Ucraina finora dall'Italia è secretata. In generale si sa però che Roma ha inviato a Kiev missili terra-aria Stinger, armi anti-carro, mortai, mitragliatrici pesanti e leggere, armi Browning ed elmetti e giubbotti
"Dovevano essere 125 milioni, ma alla fine - secondo le ultime indiscrezioni - all'Italia costerà 187,5 milioni di euro inviare armi all'Ucraina", ha fatto sapere Milex, l'osservatorio sulle spese militari, facendo riferimento allo European peace facility, lo strumento finanziario “fuori bilancio” stabilito il 22 marzo 2021 dal Consiglio dell'Unione europea a supporto delle iniziative militari internazionali
La quota che ogni Paese deve versare all'Epf, e quindi anche l'Italia, è stabilita in base al Reddito nazionale lordo. "Per questo motivo - ha proseguito il Milex - al nostro Paese spetta circa il 12,5%. Essendo stato messo a bilancio un miliardo, inizialmente erano previsti dunque 125 milioni come spesa per l'Italia. Se, però, dovesse esserci un aumento di 500 milioni, come sembra, l'Italia contribuirà con altri 62,5 milioni. In totale, appunto, 187,5 milioni di euro"
Nelle scorse settimane è stata storica la decisione della Svezia di aiutare l'Ucraina con 5mila armi anti carro. Stoccolma infatti non fa parte della Nato ed è neutrale per tradizione: era dal 1939 che non inviava aiuti militari a Paesi esteri
Altri Paesi, come l’Austria e l’Irlanda, hanno invece deciso di mandare in Ucraina solo materiale difensivo: giubbotti anti proiettile, elmetti e carburante
Nell’Unione europea invece tutt’altra posizione ha assunto l’Ungheria: contraria alle sanzioni alla Russia, non ha concesso aiuti militari all’Ucraina e ha vietato il transito sul suo territorio di armi inviate da altri Stati