
Guerra in Ucraina, le mine antiuomo “intelligenti” russe: rilevano passaggio delle persone
Il tipo innovativo di arma sarebbe stato trovato per la prima volta dall’esercito ucraino vicino alla città di Kharkiv, nell’est del Paese. Queste mine hanno un sensore sismico che riconosce i passi e sa distinguere fra esseri umani e animali: quando la mina rilevano il passaggio di una persona vicina, lancia una carica esplosiva che detona in aria

Le forze armate russe impegnate nell’invasione dell’Ucraina starebbero utilizzando un nuovo tipo di arma: mine a terra equipaggiate con sensori capaci di percepire il passaggio di persone e distinguerle dagli animali
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A riportare la notizia è il New York Times, secondo cui queste mine (chiamate POM-3) sarebbero state individuate per la prima volta dall’esercito ucraino la scorsa settimana vicino alla città di Kharkiv. La scoperta sarebbe stata confermata anche da Human Rights Watch
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I più tradizionali tipi di mine esplodono quando una persona ci cammina sopra, oppure quando tocca i cavi a essa collegata: POM-3 invece sarebbe equipaggiata di sensori capaci di rilevare i passi in avvicinamento e distinguere se si tratta di essere umani o animali
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POM-3 viene lanciata in territorio nemico tramite un lanciarazzi, e cade a terra senza esplodere con l’aiuto di un paracadute. Quando la mina rileva il passaggio di una persona vicina, lancia una carica esplosiva che detona in aria
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I frammenti prodotti da questa esplosione, secondo quanto riportato dal Nyt, sarebbero capaci di colpire e uccidere le persone a una distanza di 15 metri dalla mina

James Cowan, direttore dell’organizzazione HALO Trust che aiuta i Paesi a riprendersi dai conflitti ripulendo il terreno dalle mine antiuomo, ha detto che “queste armi pongono una minaccia per la quale non siamo attualmente preparati”

“Avremo bisogno di qualche donatore che ci permetta di procurarci dei robot, così da poter disinnescare queste mine a distanza”, ha aggiunto Cowan

James Cowan, che già in passato aveva lavorato nel Donbass per ripulire il terreno dalle mine inesplose, ha anticipato che potrebbero volerci oltre 2mila lavoratori per ripulire l’Ucraina dalle armi non esplose

L’utilizzo delle mine antiuomo, che rimangono attive anche al termine dei conflitti e pongono rischi per la popolazione civile, è stato proibito nel 1997 da 164 paesi: tra questi non ci sono però la Russia e gli Stati Uniti