
Governo Draghi al lavoro sulle nomine dei sottosegretari: tutti i possibili nomi
È accesa la partita tra le forze politiche per i 40 posti che completeranno la squadra di governo. L'esecutivo ha chiesto che per almeno il 60% siano donne e nel frattempo lavora affinché vengano rispettati i pesi dei partiti in parlamento. Le deleghe più contese sono quelle all’Interno, Economia e Giustizia

Garantire che vengano rispecchiati i pesi dei partiti registrati nel voto di fiducia in parlamento e fare in modo che per il 60% almeno siano donne. È questo il metodo con cui sta lavorando il governo Draghi per arrivare alla nomina dei 40 sottosegretari, ultimo passaggio per completare la squadra dell’esecutivo
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La partita si gioca tra i partiti dell'ampia maggioranza, con un braccio di ferro su quote e nomi che potrebbe portare a ridurre, se non annullare, la presenza di tecnici. Le deleghe più contese sono quelle a Interno, Economia e Giustizia (nella foto il Viminale)

Ma si discute anche di numeri: il M5s, dopo la spaccatura sulla fiducia, vedrà ridotta la sua rappresentanza, la Lega fa sapere di aspettarsi una decina di sottosegretari, o comunque più del Pd
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Quanto alla presenza di “non politici', si ipotizza che a un tecnico possa andare la delega ai Servizi, se Draghi deciderà di non tenerla per sé

E alla fine, sostiene più di una fonte, per garantire presenza a tutti i partiti, anche all'Economia potrebbero andare tutti politici (Laura Castelli dell'M5s, Antonio Misiani del Pd, Massimo Bitonci della Lega)

Tra le riconferme per il M5s si citano Stefano Buffagni (Mise o Transizione), Giancarlo Cancelleri (Mit), Pier Paolo Sileri (Sanità) e Angelo Tofalo (Difesa)

Altri nomi per Forza Italia potrebbero essere i deputati Valentino Valentini, Andrea Mandelli, Giorgio Mulè