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Crisi di governo, Meloni: “Da Conte delirio di onnipotenza”. VIDEO

Politica

La leader di Fratelli d'Italia alla Camera: “Inscenato un mercimonio”. Attacchi anche dagli altri esponenti di opposizione. Rosato (Iv): “Non c’è stata volontà di costruire agenda condivisa”. Molinari (Lega): “Spettacolo indegno”. Gelmini (Fi): “Se non ha i numeri, il premier si dimetta”

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Opposizioni all'attacco di Conte alla Camera. Il premier ha ottenuto la fiducia con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. Ma durante le dichiarazioni di voto in Aula l'operato del presidente del Consiglio è stato criticato dagli esponenti del centrodestra e da Italia Viva. A lanciare l'offensiva è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia,  che ha definito il premier uno "sconosciuto" in preda a un "delirio di onnipotenza". Ma anche Ettore Rosato (Iv), Riccardo Molinari (Lega) e Mariastella Gelmini (Fi) non hanno risparmiato stoccate al capo dell'esecutivo (CRISI DI GOVERNO, AGGIORNAMENTI).

Meloni (Fdi): "Inscenato un mercimonio"

"Avvocato Conte, stamattina mi sono vergognata per lei e non solo per quell''Aiutateci' che tradiva la sua disperazione ma per il mercimonio inscenato in quest'aula nel tentativo di dare una profondità a quella supplica", ha detto Meloni. "Avvocato Conte - ha continuato la deputata - lei un tempo diceva 'Noi voliamo alto'. Sì, con la Mastella airlines! Lei pensa di risolvere tutto questo aggiungendo Mastella e di Maio? L'Italia non può permettersi improvvisati, ricattatori, l'Italia ha bisogno di visione, di forza, coraggio e capacità di indicare la rotta. Ma lei non è in grado. Se avesse a cuore il destino di questa nazione, si sarebbe già fatto da parte".

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Rosato (Iv): "Non c'è stata volontà di costruire agenda condivisa"

"La nostra non è stata una crisi sui posti, ma sulle idee. Non abbiamo fatto una crisi sul consenso ma sulle idee. La crisi non è nata oggi, non è dovuta a qualche dichiarazione di Renzi o Rosato e nemmeno per le dimissioni delle nostre ministre. Non c'è stata volontà di costruire una agenda condivisa e lei non si puo' esimersi di assumersi la responsabilità", ha detto in Aula alla Camera Ettore Rosato annunciando l'astensione di Iv sulla fiducia.

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Molinari (Lega): "Spettacolo indegno, calciomercato parlamentari"

"Gli italiani sono di fronte a uno spettacolo disarmante, immondo e indegno: una sorta di calcio mercato dei parlamentari con improbabili talent scout come Mastella, e lo dico non tanto per esprimere un giudizio morale su Mastella ma pensando al giudizio che dava su quelli che ora chiamate 'costruttori', la principale forza politica del suo governo cioè il M5s. I termini più gentili allora erano traditori, venduti, voltagabbana. Come si può conciliare quello che si diceva allora con ora?", ha detto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.

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Gelmini (Fi): "Se Conte non ha i numeri abbia coraggio di dimettersi"

"Se Conte avrà i numeri vada avanti. Se, come noi crediamo i numeri non ci sono abbia il coraggio di dimettersi e di lasciare nelle mani del presidente Mattarella la gestione della crisi. Ma basta perdite di tempo", è stato l'intervento di Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha annunciato il no del suo gruppo alla fiducia. "Resteremo orgogliosamente alla opposizione e con il centrodestra costruiremo le condizioni per tornare al governo", ha concluso Gelmini.

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