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Elezioni regionali, Sardine: “Ora inizia fase più dura, saremo ovunque si voterà”

Politica

Con un lungo post su Fb, il movimento antisovranista ha commentato l’esito del voto del 26 gennaio: “Inizia la fase più dura. Saremo attenti e vigili. Ci saremo sempre, non ci siamo montati la testa”. Poi una stoccata alla Lega: “Avete suonato un campanello di troppo”

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"Non ci siamo montati la testa quando abbiamo riempito 142 piazze in tutta Europa, non ce la monteremo adesso che arriva la prima buona notizia da tanto tempo a questa parte". Le “sardine” (CHI SONO), sulla pagina ufficiale del movimento, hanno commentato con un lungo post l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE REGIONALI - MAPPA), che hanno decretato la riconferma di Stefano Bonaccini come governatore e la sconfitta della candidata leghista Lucia Borgonzoni (IN CALABRIA VINCE SANTELLI). Ora "inizia la fase più dura. Saremo attenti e vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà”, promettono le “sardine”. “Soprattutto se lo stile a cui ci avete abituato in Emilia Romagna e Calabria verrà ripresentato in Puglia, Campania, Marche, Toscana, Liguria, Valle d'Aosta, Napoli, Trento e tutte le volte che gli elettori saranno chiamati a scegliere (ZINGARETTI: DATO PD STRAORDINARIO).

“Le sardine ci saranno sempre”

I fondatori del movimento antisovranista scrivono che le “sardine non vanno date per scontate, ma ci saranno. Sempre. Con i loro corpi non manipolabili, con cervelli che non abboccano, con orecchie che pretendono rispetto e con occhi che si accenderanno solo per assistere a spettacoli degni della parola bellezza" (SALVINI: VITTORIA SOLO RIMANDATA).

“Nati 'contro', possiamo essere ‘meglio'"

Il lungo post, accompagnato da uno scatto di una delle tante manifestazioni in piazza organizzate in questi mesi (CHI È MATTIA SANTORI - IL CONCERTO A BOLOGNA - IL COMIZIO A BIBBIANO), inizia dicendo: "Siamo nati dicendo che eravamo contro il populismo. Oggi siamo consapevoli che, se lo vogliamo, oltre che 'contro' possiamo essere 'meglio'. E possiamo esserlo con mezzi sconosciuti a chi fa propaganda di mestiere: gratuità, relazioni umane, creatività ed empatia. L'esperienza dell'Emilia-Romagna dimostra che le sardine servivano come l'ossigeno - proseguono - l'esperienza della Calabria dimostra che le sardine da sole non bastano, che la domanda di politica si risveglia se l'offerta è adeguata, coraggiosa e coesa" (CONTE: NON ERA VOTO SU GOVERNO).

“Slogan 'liberiamo' a Bologna offensivo”

"Il 14 novembre avevamo annunciato che stava prendendo avvio una campagna elettorale difficile. Lo avevamo intuito quando abbiamo letto quel 'liberiamo' così offensivo per le strade di Bologna. Ne abbiamo avuto la conferma definitiva quando la memoria di Kobe Bryant è stata associata ad una candidata governatrice il giorno stesso del voto, in pieno silenzio elettorale”, hanno scritto le “sardine” nel post.

“Avete suonato un campanello di troppo”

Il post si conclude con una stoccata a Salvini e alla Lega: "Avete suonato un campanello di troppo e chiesto uno 'scusa' di meno. Ma alla fine avete perso. Sonoramente. Nonostante la marea di soldi che continuiamo a non sapere da dove provengano. Nonostante la sregolatezza e i media ossessionati dalle 'salvinate' di turno. Ora ci aspettiamo che i media passino al setaccio ogni vostra imprudenza, ogni vostro errore, ogni vostra leggerezza - aggiungono - un trattamento che tocca a chi perde. E che a maggiore ragione è doveroso quando a perdere è chi ha giocato sporco. Secondo il vostro mantra del consenso che tutto concede - concludono - dovreste chiedere permesso prima di entrare a Bibbiano o a Riace, la prossima volta".