
Da Alessandro Di Battista a Roberta Lombardi, da Stefano Patuanelli a Chiara Appendino: si sono aperti i giochi nel Movimento per il ruolo di capo politico. Il nodo dovrebbe essere sciolto agli Stati generali pentastellati del prossimo marzo

Dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico, si è aperta nel M5s la corsa alla sua successione. Uno scossone interno a pochi giorni dalle Regionali in Emilia Romagna e Calabria, che dovrebbe trovare la sua soluzione a marzo con gli Stati Generali che riorganizzeranno il Movimento. Nel frattempo, è Vito Crimi il reggente del M5s. Ecco chi potrebbe succedere a Di Maio alla guida dei pentastellati
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Il primo nome in lizza per il ruolo che è stato di Di Maio è quello di un altro pentastellato della prima ora, Alessandro Di Battista. Intransigente, ha sempre rappresentato l'anima più appassionata del Movimento. Il rapporto con Di Maio ultimamente ha vissuto alti e bassi
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Potrebbe farsi strada fino al ruolo di capo politico anche Stefano Patuanelli, attuale ministro dello Sviluppo economico. È considerato moderato e vicino al centrosinistra
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Anche un nome femminile potrebbe essere preso in considerazione. Tra questi, quello di Roberta Lombardi, tra gli esponenti storici del Movimento

Un altro nome femminile è quello della sindaca di Torino Chiara Appendino

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Ha assunto le funzioni di capo politico reggente in quanto componente più anziano del Comitato di garanzia, ma potrebbe anche mantenere la sua posizione in modo "definitivo". Anche Vito Crimi è nella rosa dei possibili successori di Di Maio
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Potrebbe essere un candidato autorevole anche Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, che però ha recentemente parlato di "leadership collettiva" per guidare il Movimento

Il suo è un nome più da dietro le quinte, ma potrebbe aspirare al ruolo di capo politico: si tratta di Max Bugani, veterano dell'associazione Rousseau che di recente ha rotto con Di Maio dimettendosi dal ruolo di suo vice-caposegreteria