Cesare Battisti, Bonafede: “Ha cercato protezione dalla Bolivia ma non l'ha trovata”

Politica

Il ministro della Giustizia intervistato da Sky Tg24 commenta gli accordi conclusi dal suo predecessore Orlando che escludono l’ergastolo per l’ex terrorista: “Era l'unica condizione”. Poi aggiunge: “Dalla Bolivia piena collaborazione”

"Parlare del passato non ha senso: in quel momento è stata fatta una valutazione dall'allora ministro della Giustizia e si è ritenuto che era meglio averlo per fagli scontare una pena di 30 anni piuttosto che non averlo: era l'unica condizione da accettare". Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervistato da Sky TG24, commenta così gli accordi conclusi con il Brasile quando al suo posto c’era Andrea Orlando, e che prevedevano che a Cesare Battisti non fosse applicato l'ergastolo. L’ex terrorista (CHI È), arrestato in Bolivia, verrà presto estradato in Italia. “Quello che è importante è che poi il ministero ha insistito perché Battisti aveva fatto reclamo e c'è stato un percorso giudiziario che si è concluso a fine 2018 in cui sono state accolte le argomentazioni portate avanti dall'Italia", ha aggiunto Bonafede (LE REAZIONI ALLA CATTURA - COME FUNZIONA L'ESTRADIZIONE).

“Dalla Bolivia piena collaborazione”

Nell’intervista, il ministro ha poi sottolineato che "dalla Bolivia non c'è stato nessun atteggiamento remissivo alle richieste di appoggio di Battisti: non ha avuto alcun sostegno e noi abbiamo trovato piena collaborazione dalle autorità boliviane e brasiliane. Anche le richieste di asilo avanzate da Battisti non sono state ascoltate" (IL VIDEO DEL PEDINAMENTO). “Per tanti anni non solo i familiari delle vittime, ma tutto il Paese, venivano mortificati da governi che proteggevano un terrorista come Battisti. Oggi invece è stato un momento in cui l’Italia è stata rispettata. È un momento bello per l’Italia”, ha aggiunto Bonafede (LE FOTO DELLA CATTURA), che ha fatto sapere che al rientro in Italia "Battisti sarà portato nel carcere più vicino allo scalo di atterraggio. Presumibilmente Rebibbia” (I TERRORISTI ITALIANI DI SINISTRA ALL'ESTERO).

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