Ma il 2016 riserva a Renzi un’altra sorpresa amara. Il 4 dicembre c’è il referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi. Il sì, di cui il governo e la maggioranza erano promotori, ottiene il 40,88% dei voti con affluenza del 65,47%. Il no ottiene il 59,11%. È una sconfitta per il premier. Il 5 dicembre Renzi annuncia le dimissioni da presidente del Consiglio e le formalizza il 7, dopo l'approvazione della legge di Bilancio. Gli succede a Palazzo Chigi il suo ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni –
Elezioni 2018, lo speciale