Comunali 2017, nelle città torna la sfida centrodestra-centrosinistra
PoliticaSono 43 gli aspiranti alla poltrona di sindaco, per 22 città capoluogo di provincia da aggiudicare: l'alleanza Forza Italia-Lega-Fdi ne ha 19, quella guidata dal Pd 18, mentre sono 2 i pentastellati e 4 gli appartenenti alle civiche. LO SPECIALE
Saranno 22 i capoluoghi di provincia chiamati al ballottaggio del prossimo 25 giugno. I risultati del primo turno di votazioni tenutosi lo scorso 11 giugno, hanno lasciato in corsa 43 candidati: 19 del centrodestra, 18 del centrosinistra, 2 del Movimento 5 stelle e 4 appartenenti alle liste civiche.
Le città in cui è avanti il centrodestra
Il centrodestra, che al primo turno è riuscito ad aggiudicarsi Frosinone con Nicola Ottaviani, corre per il ballottaggio in 19 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L'Aquila, Rieti, Lodi, Oristano, Verona, Padova, Lecce, Catanzaro e Gorizia. Fra questi sono 12 quelli che al primo turno hanno consegnato il maggior numero di preferenze a un candidato di centrodestra. A Genova, la sfida è fra Marco Bucci che al primo turno ha ottenuto il 38,8% dei voti, e Gianni Crivello con il 33,39%. Sempre in Liguria, a La Spezia, Pierluigi Peracchini arriva alla sfida finale con il 32,61% dei voti contro il 25,07% dello sfidante Paolo Manfredini del centrosinistra. Ad Asti il candidato Maurizio Rasero (47,62%) affronterà il pentastellato Massimo Cerruti che al primo turno ha ottenuto il 15,30% dei voti. A Como la sfida è fra Mario Landriscina che parte da un 34.77%, e il dem Maurizio Traglio con il 26.89%. Sfida aperta a Verona fra Federico Sboarina, centrodestra con il 29,26% dei voti al primo turno, e Patrizia Bisinella di Fare con il 23,54%. A Padova il sindaco uscente di centrodestra Massimo Bitonci (40,25%) se la vedrà con Sergio Giordani che detiene il 29,20% dei voti. La sfida di Gorizia oppone il candidato di centrodestra Rodolfo Ziberna, 49,88%, a Roberto Collini che ha ottenuto il 22,68%. In Emilia, a Piacenza, Patrizia Barbieri del centrodestra con il 34.78% dei voti è rincorsa da Paolo Rizzi con il 28.19%. La sfida di Oristano vede opposto Andrea Lutzu, 29,60%, alla candidata del centrosinistra Maria Obinu 21,84%. Il ballottaggio di Rieti vede confrontarsi Antonio Cicchetti che ha il 47,29% delle preferenze, e Simone Petrangeli con il 41,78%. Infine le tre sfide del Sud che a Lecce vedono avanti il centrodestra di Mauro Giliberti con il 45.29% sul candidato del Pd, Carlo Maria Salvemini col 28,90%; mentre a Taranto la candidata Stefania Baldassari (22,27%), appoggiata da Forza Italia, ma con il simbolo Forza Taranto, è opposta al dem Rinaldo Melucci, 17,92%. Infine Catanzaro con il candidato Sergio Abramo avanti con il 39,72% dei voti sul dem Vincenzo Antonio Ciconte, col 31,04%.
Le città in cui è avanti il centrosinistra
Il centrosinistra che al primo turno è riuscito a conquistare Palermo con Leoluca Orlando, e Cuneo con Federico Borgna, corre per il ballottaggio in 20 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, L'Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Oristano, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Gorizia e Parma. Attualmente i candidati appoggiati dalle liste Pd sono in vantaggio in 6 sfide. A Lodi il dem Pd Carlo Gendarini è avanti con il 30,62% dei voti sulla candidata di Fi Sara Casanova ferma al 27,32%. A Monza una trentina di voti dividono Roberto Scanagatti (39,91%), da Dario Allevi con il 39,84%. Alessandria è contesa da Maria Rita Rossa, uscita dal primo turno con il 31,94%, e Gianfranco Cuttica Di Revigliasco con il 30,25%. Le due sfide toscane sono quella di Lucca con Alessandro Tambellini (37,48%) in vantaggio su Remo Santini (34,96%) e quella di Pistoia con Samuele Bertinelli avanti con il 37,52% dei voti su Alessandro Tomasi fermo a 26,68%. All'Aquila, Americo Di Benedetto è uscito dal primo turno con il 47,07% dei voti e ora affronterà Pierluigi Biondi secondo con il 35,84%. Nella lista dei candidati di centrosinistra in vantaggio rientra anche il candidato di Trapani, Pietro Savona, che al primo turno aveva ottenuto il 26,27% delle preferenze e che domenica correrà da solo dopo la decadenza della candidatura di Mimmo Fazio che aveva conquistato il 31,79% dei voti. Savona deve ottenere un'affluenza del 50% al ballottaggio e almeno il 25% dei consensi.
Le città in cui sono avanti le liste civiche
Sono infine due le città in cui i candidati delle liste civiche partono con un vantaggio di preferenze del primo turno rispetto ai loro diretti avversari. A Parma, il sindaco uscente Federico Pizzarotti (ex M5s) parte dal 34,78% dei voti nella sfida che lo vede concorrere per la riconferma contro Paolo Scarpa del centrosinistra che aveva ottenuto il 32,73%. A Belluno la sfida è tutta civica e vede opposti Jacopo Massaro con il 46,19% dei voti del primo turno, e Paolo Gamba con il 25,10%.