Comunali, Fazio decade dal ballottaggio a Trapani

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Indagato per corruzione e traffico di influenze, al primo turno era stato il più votato con il 31,79% delle preferenze. Per essere eletto ora lo sfidante, Pietro Savona (Pd), avrà bisogno di un'affluenza alle urne che superi il 50% e del 25% di consensi. SPECIALE

Il candidato a sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, decade dal ballottaggio del 25 giugno: non ha presentato entro le 14 di sabato - termine ultimo previsto dalla legge - la lista degli assessori. Il suo avversario, Pietro Savona, non ha dunque uno sfidante ma per essere eletto avrà bisogno di un'affluenza alle urne che superi il 50% e del 25% di consensi del corpo elettorale. Martedì Fazio aveva invitato gli elettori a non votarlo e poi si era dimesso da deputato regionale. Fazio è indagato per corruzione e traffico d'influenze nell’inchiesta "Mare Monstrum".

Doppio sbarramento per Savona

A Trapani gli iscritti nelle liste elettorali sono 60.023 e per essere eletto Savona dovrà ottenere 15.006 preferenze. Sulla sua strada, dunque, c'è un doppio sbarramento: superamento del 50% dell'affluenza e del 25% dei consensi.

Com’era andata l’11 giugno

Al primo turno il candidato del Pd ottenne 8.714 voti, quando alle urne si recarono 35.377 elettori, il 58,94%. Savona raccolse il 26,27%, contro il 31,79% di Fazio (SPECIALE - TUTTI I RISULTATI).

L’ipotesi commissariamento

In caso di mancata elezione del sindaco, il Consiglio comunale resterebbe in carica e cambierebbe soltanto il sistema di attribuzione dei seggi: non più il 60% ai candidati della coalizione vincente e il restante 40% all'altra, ma la suddivisione secondo il sistema proporzionale puro. L'amministrazione, invece, sarebbe guidata da un commissario.

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