
Ucraina: altri generali russi morti, ci sarebbe anche Berdnikov. Perché sono al fronte?
Aumenta il numero delle alte cariche dell'esercito russo cadute in guerra. Le cifre sono inusuali: solitamente, infatti, non combattono in prima linea. La scarsa preparazione dei soldati, insieme alle previsioni di un conflitto lampo che si sono rivelate sbagliate, potrebbe aver spinto sul campo anche i ranghi militari più importanti. A spiegare le perdite anche falle nel sistema di comunicazione russo e le efficaci tecniche di combattimento delle truppe di Kiev. E Putin starebbe cercando di nascondere alcune morti

Secondo fonti ucraine, sarebbero decine gli alti ufficiali russi ad aver perso la vita nella guerra in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Non è chiaro quale sia il numero esatto. Alcune fonti internazionali riportano che tra i morti ci sarebbero oltre 10 generali. Le cifre non sono solo alte, ma anche inusuali: raramente membri dell’esercito tra i ranghi più alti cadono così velocemente in battaglia. Intanto, secondo alcuni Putin starebbe cercando di nascondere alcune morti, tra cui quella del generale Berdnikov
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La conta degli ufficiali uccisi dai combattenti ucraini, insieme all’alto numero di soldati di Mosca già caduti, sembra confermare – spiegano diversi analisti militari – le voci secondo cui il piano del Cremlino di invadere velocemente l’Ucraina non sia stato accompagnato da un’adeguata preparazione del suo esercito
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Per l’ex ministro della Difesa e ammiraglio Giampaolo Di Paola uno dei motivi alla base delle morti delle alte cariche militari sarebbe l’impreparazione di quelle meno prestigiose. "Tra i bassi ranghi c'è meno libertà di azione, meno preparazione, soprattutto meno capacità di leadership e intraprendenza e questo può portare i livelli di comando superiori a essere impiegati più vicini alla linea del fronte", dice Di Paola
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Inoltre, siccome la previsione di una “guerra lampo” da parte di Mosca non si è realizzata, “può essere che ci sia stato bisogno" di impiegare anche "i generali nelle battaglie". In altre parole, il Cremlino non si aspettava una risposta così efficace e organizzata da parte di Kiev e ha dovuto spostare in prima linea anche cariche che solitamente non scenderebbero sul campo
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Un report acquisito da ufficiali del Pentagono, scrive il New York Times, ha messo in luce come lo stato d'animo dei soldati russi sia via via crollato. Le alte perdite di uomini sul campo "influiscono sul morale e sulla coesione, specialmente perché questi soldati non capiscono per cosa stanno combattendo”, dice l’ex ufficiale per la Russia e per l’Ucraina del Pentagono Evelyn Farksas
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Il generale di Corpo D’Armata Luigi Chiapperini, su FanPage, ha spiegato che il coinvolgimento sul campo di generali e alti ufficiali avviene ad esempio “quando ci si accorge che il morale tra i soldati è basso”
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Chiapperini sottolinea poi come circolino voci di uno “stile di combattimento dell’esercito russo" caratterizzato da "un processo decisionale molto centralizzato”. Presunti inconvenienti e disagi nelle comunicazioni avrebbero reso difficile ai generali svolgere il loro ruolo di coordinamento, soprattutto se “distanti dalla linea di contatto”

C’è poi il nodo delle comunicazioni segrete. Lo scorso 8 marzo le forze armate di Kiev hanno pubblicato una chiamata tra gli avversari russi che erano riusciti a intercettare

Nella telefonata, riporta Sky News, si sentono membri dell’esercito parlare della morte del Generale Vitaly Gerasimov. L’incidente dimostrerebbe le difficoltà che i russi stanno incontrando nel proteggere i propri dati e le proprie comunicazioni. Riuscendo a intercettare i discorsi dell’armata di Mosca, i militanti ucraini sarebbero riusciti a scoprire più volte dove si trovavano i generali avversari, organizzando di conseguenza attacchi mirati per ucciderli

Sia Chiapperini su FanPage che Di Paola individuano poi un’ulteriore spiegazione per la morte delle alte cariche russe, questa volta più legata alle tecniche di combattimento dell’esercito ucraino

È probabile che i militari di Kiev abbiano operato spesso “nelle retrovie dell’esercito russo”, spiega Chiapperini. Sarebbero così stati in grado di colpire anche da distanze notevoli, grazie all’ausilio di armi ad alta precisione, obiettivi strategici come i luoghi dove si trovavano gli alti ranghi russi

L’ammiraglio Di Paola spiega infatti che i posti di comando mobili dell’esercito russo “si trovano su mezzi che sono abbastanza vicini alla linea del fronte”. Tenuto conto che “le forze ucraine hanno attaccato molto le retrovie" con raid "mordi e fuggi", è "ragionevole” concludere che tra i vari mezzi “abbiano distrutto anche posti di comando con i loro occupanti"

Come riporta Sky News, tra le alte cariche russe uccise dagli ucraini ci sarebbero anche il Generale Magomed Tushayev, comandante del 141° Reggimento Motorizzato della Rosguard; il Generale Vitaly Gerasimov, vice Comandante della 41° Armata del Distretto Militare Centrale; il generale Andrei Kolesnikov, comandante della 29° Armata del Distretto militare orientale

E ancora: il generale Andriy Sukhovetsky, vice comandante sempre della 41ma armata del distretto militare centrale; Oleg Mityaev, comandante della 150a divisione di fucili a motore e Andriy Mordvichev, comandante dell'8a armata generale delle guardie dell'esercito meridionale Quartiere

L’Ucraina ha poi annunciato la morte del generale russo Yakov Rezantsev: l’alto ufficiale sarebbe stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale di Kherson, secondo quanto riferito dal ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc
Inoltre un comandante di brigata russo in Ucraina sarebbe stato ucciso dai suoi stessi uomini dopo le pesanti perdite subite dal reparto. Lo riportano diversi media fra cui anche il Financial Times e il Guardian. Si tratterebbe di un colonnello che era alla guida della 37esima Brigata fucilieri motorizzata
Morto anche il maggiore generale Vladimir Frolov, vicecomandante dell'ottava Armata: lo riporta la Cnn. Frolov è deceduto nella settimana dall’11 al 17 aprile, ha reso noto l'ufficio stampa del sindaco di San Pietroburgo, città dove si è tenuto il funerale
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Anche il generale Anton Simonov, specialista per la guerra elettronica di Mosca, sarebbe stato ucciso dai soldati ucraini. Ad annunciarlo, con una diretta su YouTube, è stato Alexey Arestovych, consigliere di Zelensky. Simonov sarebbe stato ucciso durante un assalto alle forze di Mosca in cui la Difesa ucraina ha detto di essere riuscita a distruggere 30 veicoli russi

Tra i caduti illustri di Mosca ci sarebbe anche il generale Roman Berdnikov, 47 anni, uno dei nomi più temuti dell'esercito russo: richiamato dalla Siria per dirigere le operazioni nel Donetsk, sarebbe morto in un attacco avvenuto il 5 giugno, poco dopo il suo arrivo nel Donbass. Secondo un gruppo di giornalisti indipendenti sia russi sia ucraini, Putin starebbe cercando di insabbiare il decesso di Berdnikov, personalità molto conosciuta in Russia, dando invece risalto a un altro capo dell’esercito russo deceduto nello stesso attacco e meno noto, Roman Kutuzov

Secondo dati diffusi il 4 giugno dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, le forze di Kiev hanno ucciso 31.050 i soldati russi, oltre ad aver distrutto 1.376 carri armati, 3.366 mezzi corazzati, 680 sistemi d'artiglieria, 207 lanciarazzi multipli, 95 sistemi di difesa antiaerea, 210 aerei, 175 elicotteri, 2.337 autoveicoli, 13 unità navali e 540 droni (cifre che non è possibile verificare in modo indipendente). I comandanti di alto grado uccisi sarebbero almeno 12, una cinquantina i colonnelli