Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare. A rivelarlo è stato il quotidiano russo Izvestia, che cita una fonte di alto rango. Emerge anche come il ministro della Difesa turco abbia discusso con l'omologo ucraino riguardo alla creazione di corridoi sicuri per le navi commerciali ferme nei porti ucraini
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondo
Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l'uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano. I militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì, le imbarcazioni incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo. A rivelarlo è stato il quotidiano russo Izvestia che cita una fonte di alto rango (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
I contatti tra Turchia e Ucraina
Intanto, emerge che il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha discusso con l'omologo ucraino Oleksii Reznikov proprio riguardo a come creare corridoi sicuri per le navi commerciali ferme nei porti ucraini. Lo fa sapere la Tv di Stato turca Trt secondo cui, durante il colloquio telefonico, è stato anche discusso di come portare in Turchia aerei A400M fermi in Ucraina. Inoltre, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è atteso mercoledì ad Ankara, per discutere con le autorità turche dei corridoi per il trasporto di prodotti agricoli.
approfondimento
Grano tenero, aumenti del 120% in sette mesi
Coldiretti: corridoio grano per salvare 53 Paesi
Sull'accordo è intervenuta anche la Coldiretti. Secondo l'organizzazione, l'apertura di un corridoio per far uscire le navi cariche di grano da Odessa è importante per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l'alimentazione e risentono quindi in maniera devastante dall'aumento dei prezzi dei cereali causato dalla guerra, ma anche per ridurre l'inflazione in quelli ricchi. Con il via libera alla partenza delle navi cargo, sottolinea la Coldiretti, si libera lo spazio nei magazzini per accogliere i nuovi raccolti di grano in arrivo tra poche settimane per un quantitativo di stimato di 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti per questa stagione, che collocano comunque l'Ucraina al sesto posto tra gli esportatori mondiali di grano.