Elezioni Usa 2020, dagli orari al sistema elettorale: le 10 cose da sapere
Il 3 novembre negli Stati Uniti si vota per eleggere il nuovo presidente che rimarrà in carica per 4 anni. Donald Trump corre per conquistare il suo secondo mandato, sfidato dal democratico Joe Biden. Dai candidati ai grandi elettori, ecco come funziona la corsa alla Casa Bianca
Negli Usa arriva l’Election Day: il 3 novembre i cittadini americani scelgono il nuovo presidente degli Stati Uniti, che guiderà il Paese dalla Casa Bianca per i prossimi 4 anni. In corsa per il Partito repubblicano l’uscente Donald Trump, mentre i democratici schierano l’ex vicepresidente di Obama, Joe Biden. Quest'anno in moltissimi hanno optato per il voto anticipato (early voting) oppure per quello via posta, anche per contenere i rischi legati alla pandemia di Covid-19. Ma come funzionano le elezioni negli Usa?
Usa 2020, per i sondaggi Biden avanti su Trump. Ma in alcuni Stati chiave è testa a testa
Chi può candidarsi - Possono correre per la Casa Bianca tutti i cittadini americani dalla nascita, dunque non i naturalizzati, che hanno almeno 35 anni e risiedono negli Usa da almeno 14 anni. (Foto Ipa)
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Chi può votare - Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 18 anni
Quando si vota - Le elezioni si devono svolgere il martedì successivo al primo lunedì di novembre. In questo modo si evita che il giorno delle elezioni possa cadere l'1 novembre, giorno dei Santi, considerato festivo
Il voto avviene ogni quattro anni, sempre in anni bisestili
Gli orari - I primi seggi a chiudere il 3 novembre saranno nella costa Est alle 19.00 (l'una di notte in Italia). Nel 2016 Donald Trump ebbe la certezza di aver vinto intorno alle 2.30 di notte (le 8.30 in Italia). (Foto Ipa)
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Il sistema elettorale - Quella del presidente Usa è un'elezione indiretta. I cittadini votano il candidato presidenziale ma così facendo il loro voto va ai cosiddetti "Grandi elettori" indicati nella lista che presenta quel candidato. (Foto Ipa)
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Il numero di Grandi elettori che ogni Stato elegge varia in base alla popolazione. Il minimo è di 2 grandi elettori. Gli Stati con il maggior numero di Grandi elettori sono la California (55) e il Texas (38), seguiti da New York e Florida (29 ciascuno). (Foto Ipa)
Il candidato presidenziale con il maggior numero di voti di uno Stato ottiene tutti i grandi elettori in gioco in quello Stato. (Foto Ipa)
Le eccezioni - In Maine e Nebraska il voto funziona con il sistema proporzionale. Il candidato presidenziale ottiene due grandi elettori se riporta la maggioranza dei voti dello Stato. (Foto Ipa)
In Maine ne vengono assegnati altri due in base al voto nei due distretti. In Nebraska tre. (Foto Ipa)
I grandi elettori - I grandi elettori sono 538. Il loro numero equivale a quello di Senatori (100), Rappresentanti della Camera (435) più i 3 grandi elettori che rappresentano il distretto di Columbia, dove si trova la capitale Washington. Per diventare presidente bisogna ottenere almeno 270 grandi elettori. (Foto Ipa)
Il collegio elettorale - Una volta eletti, i grandi elettori vanno a formare il grande collegio elettorale che proclama il vincitore. Non è mai successo che i grandi elettori di un candidato votassero in massa per l'avversario, mentre qualche raro episodio individuale c'è stato. In quel caso vengono chiamati "faithless electors", elettori infedeli. I grandi elettori votano a scrutinio segreto sia il presidente sia il vice. (Foto Ipa)
Il voto del collegio - Il voto del collegio si tiene il primo lunedì successivo al primo mercoledì di dicembre. Quest'anno cadrà il 14 dicembre. (Foto Ipa)
Il mandato del presidente - Il mandato per presidente degli Stati Uniti dura 4 anni. L'incarico inizia formalmente il 20 gennaio successivo al giorno delle elezioni. Il presidente non può andare oltre due mandati. In caso di morte o dimissioni, è il vicepresidente ad assumere l'incarico. (Foto Ipa)