Guerra Israele, oltre 100 ong denunciano "carestia di massa" in atto a Gaza. LIVE

live Mondo
©Ansa

In una dichiarazione 111 firmatari, tra cui Medici Senza Frontiere, Save the Children e Oxfam hanno avvertito che "i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo". L'Onu parla di "orrore senza precedenti nella storia recente". Sfollati palestinesi sono stati sorpresi da colpi esplosi da tank israeliani contro le loro tende nel campo di al-Shati, a Gaza City. Condanna dall'Ue, Israele si difende: "Hamas spara sui civili". Inchiesta Idf: "Attacco a Chiesa accidentale"

in evidenza

Oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno denunciato che una "carestia di massa" si sta diffondendo nella Striscia di Gaza e che anche i loro operatori stanno soffrendo gravemente a causa della carenza di cibo. In una dichiarazione, i 111 firmatari, tra cui Medici Senza Frontiere (MSF), Save the Children e Oxfam, hanno avvertito che "i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo".

A Gaza "si consuma un orrore senza precedenti nella storia recente. La malnutrizione sta esplodendo. La carestia bussa a ogni porta", è l'allarme del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, con il numero delle vittime della guerra scoppiata il 7 ottobre 2023 che ha superato, secondo i dati di Hamas, i 59.000 morti. 

Nel frattempo, l'Idf ha chiuso la sua inchiesta sull'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City: la struttura sarebbe stata colpita in modo "accidentale", dice l'esercito israeliano su Telegram. "L'indagine ha rivelato che, durante le operazioni delle truppe israeliane nell'area di Gaza City, la chiesa è stata colpita accidentalmente a causa di una deviazione accidentale di munizioni", scrive Idf su Telegram. "L'impatto ha causato danni alla struttura e il ferimento di diversi civili di Gaza. Durante l'operazione, sono state apportate modifiche per migliorare la precisione del fuoco e, a seguito dell'incidente, sono state ulteriormente chiarite le linee guida per l'apertura del fuoco in prossimità di edifici religiosi, rifugi e altri siti sensibili".

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Continua a seguire gli aggiornamenti nel liveblog del 24 luglio di Sky TG24

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Onu: una catastrofe di madri e neonati morti a Gaza

Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, Unfpa, ha dichiarato che la "grave mancanza di cibo, un sistema sanitario distrutto e un immenso stress psicologico stanno portando a esiti catastrofici per le donne incinte e i neonati" nella Striscia di Gaza. "Da gennaio a giugno di quest'anno - ha dichiarato un portavoce dell'Onu - le nascite sono drasticamente diminuite e 220 madri sono morte, piu' di venti volte il numero totale di morti materne registrate nel 2022". "Almeno venti neonati - ha aggiunto - sono morti entro ventiquattr'ore dalla nascita e un terzo dei bambini è nato prematuro, sottopeso o ha avuto bisogno del ricovero in terapia intensiva neonatale, laddove tali strutture erano disponibili".

Uccisi due palestinesi che tiravano molotov in autostrada

Secondo quanto riferito dall'esercito, due palestinesi, che avrebbero lanciato delle molotov contro un'autostrada nei pressi della citta' di al-Khader, in Cisgiordania, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle truppe israeliane. Secondo le IDF, le truppe della 636th Combat Intelligence Collection Unit, hanno avvistato un gruppo di palestinesi che lanciava bombe incendiarie su un'autostrada vicina. Secondo quanto dichiarato dall'IDF, le truppe hanno aperto il fuoco sui sospettati, uccidendone due, aggiungendo che nessun soldato e' rimasto ferito.

L'Iran minaccia di morte la vincitrice del premio Nobel per la pace Narges Mohammadi

Narges Mohammadi, Nobel per la Pace 2023, ha ricevuto minacce di morte dal regime iraniano per il suo impegno a favore dei diritti umani e della democrazia; il Comitato del Nobel lancia l’allarme sulla sua sicurezza.

L'Iran minaccia la vincitrice del premio Nobel Narges Mohammadi

L'Iran minaccia la vincitrice del premio Nobel Narges Mohammadi

Vai al contenuto

Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese

La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato - almeno per il momento - la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.

Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese

Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese

Vai al contenuto

Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0

Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.

Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0

Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0

Vai al contenuto

Tajani: "Bisogna convincere Netanyahu a concludere questa guerra"

"Bisogna convincere Netanyahu a concludere questa stagione di guerra e arrivare a un cessate il fuoco". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a "4 di Sera News" su Retequattro. "Abbiamo dato messaggi chiari a Israele da amici di Israele. Ma attenzione: interrompere qualsiasi relazione con Israele vuol poi dire non poter aiutare la popolazione civile", ha aggiunto. 

Gaza, l’OMS mostra gli attacchi alle sue strutture. VIDEO

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato martedì 22 luglio un video che mostra gli attacchi israeliani contro le strutture dell'OMS nella zona di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza. "I militari israeliani sono entrati nella struttura, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi nel pieno di un conflitto in corso. Il personale maschile e i familiari sono stati ammanettati, spogliati, interrogati sul posto e sottoposti a controlli con le armi da fuoco", ha affermato l'OMS.

Witkoff incontrerà le parti in Europa per cessate fuoco

L'inviato speciale Steve Witkoff "e' diretto in Europa", dove incontrera' i principali leader del Medio Oriente per discutere la proposta di cessate il fuoco in corso "volta a porre fine al conflitto a Gaza e a ottenere il rilascio degli ostaggi". Lo ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Si tratta - ha aggiunto - di negoziati estremamente delicati attualmente in corso. Ho parlato con l'inviato speciale Witkoff ieri sera a riguardo. Lascero' che sia lui a fornire ulteriori dettagli sulla questione". "Ma il Presidente e l'inviato speciale Witkoff - ha continuato - hanno chiarito gli obiettivi dell'amministrazione: vogliamo che questo cessate il fuoco avvenga il prima possibile e che gli ostaggi vengano rilasciati". 

Siria, spari contro autobus che evacuano i civili da Sweida. VIDEO

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana: nave va a Cipro

Ipasseggeri sarebbero dovuti sbarcare a Syros, ma a causa delle proteste non è stato loro permesso e la nave ha proseguito il suo viaggio verso Limassol. 

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana

Vai al contenuto

Herzog: "A Gaza rispettiamo le norme del diritto umanitario"

"Israele è fermamente impegnato nel rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario. Anche nel mezzo di una guerra, stiamo facendo tutto il possibile per aiutare i civili in difficoltà, in conformità con il diritto internazionale e i nostri valori israeliani ed ebraici". Lo ha sottolineato il presidente israeliano Isaac Herzog in un post su X in cui rende noto di essersi recato oggi a Gaza.   "Oggi ho visitato la Striscia. Ho parlato con comandanti e soldati dell'Idf in prima linea", ha spiegato. "Ho ricevuto un aggiornamento completo e dettagliato sugli sforzi compiuti per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione di Gaza", ha aggiunto sottolineando di aver "posto molte domande e verificato i fatti. Ciò che è assolutamente chiaro è che il vero ostacolo agli aiuti umanitari è Hamas". 

Katz: "Hamas liberi gli ostaggi o a Gaza sarà l'inferno"

"I fratelli Sinwar hanno distrutto Gaza. Izz ad-Din al-Haddad la trasforma in un mare di rovine. Alti funzionari di Hamas all'estero stanno festeggiando nei palazzi e negli hotel di lusso e si rifiutano di rilasciare gli ostaggi. Se non verranno rilasciati presto, si apriranno le porte dell'inferno". Lo scrive su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

Teheran: "Team Aiea in Iran nelle prossime settimane"

L'Iran ha accettato di consentire a una squadra tecnica dell'Aiea di visitare il Paese nelle prossime settimane per discutere "una nuova modalità" sulle relazioni tra l'agenzia internazionale per l'energia atomica  dell'Onu e Teheran: lo ha dichiarato il viceministro degli esteri iraniano Kazem Gharibabadi ai giornalisti durante una visita a New York, precisando che il team dell'Aiea non andrà, in Iran per recarsi sui siti nucleari. 

Il capo dell'Idf: "La guerra a Gaza in fase molto significativa"

La guerra d'Israele a Gaza è "in una fase molto significativa che avrà un impatto sulla continuazione della campagna". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, durante una visita alle truppe. "Non c'è mai stata una guerra come questa nella storia dell'Idf. Stiamo operando a Teheran, Sana'a, Beirut, in Siria, a Jenin e nel principale centro di gravità, la Striscia di Gaza", ha sottolineato. 

Dichiarazione congiunta Italia-Algeria: "Tregua immediata e duratura a Gaza"

"Le due parti hanno espresso profonda preoccupazione per l'evolversi della situazione in Medio Oriente e hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza e un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli, in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza", si legge nella dichiarazione congiunta firmata al termine del vertice intergovernativo Italia-Algeria.

Roma e Algeri hanno inoltre chiesto "misure credibili verso una soluzione giusta e duratura del conflitto, basata sulla soluzione dei due Stati", riaffermando il proprio sostegno al diritto del popolo palestinese a vivere in pace e sicurezza accanto a Israele.

Il vice di Abu Mazen condanna la mozione su annessione della Cisgiordania

Il vice presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Hussein al-Sheikh, ha condannato l'approvazione da parte della Knesset di una mozione non vincolante a favore dell'annessione della Cisgiordania da parte di Israele. L'iniziativa, che non ha valore legale ma simbolico, equivale a una "pericolosa escalation che mina le prospettive di pace, stabilita' e la soluzione dei due Stati", ha affermato il numero due dell'Anp. Il voto inoltre e' "un attacco diretto ai diritti del popolo palestinese", ha aggiunto al-Sheikh, esortando la comunità internazionale a intervenire per porre fine alle "violazioni" israeliane e a rispondere riconoscendo uno Stato palestinese. 

Padre Faltas: "A Gaza bloccate le necessità vitali, strage diventa massacro"

“A Gaza non entrano cibo, farmaci, elettricità da mesi, queste necessità vitali sono bloccate a pochi chilometri da chi ne ha bisogno e questo è disumano. Il suono delle sirene delle ambulanze ha prodotto un lungo e assordante rumore che voleva svegliare le coscienze addormentate di chi assiste in silenzio ad una strage che diventa massacro se non si consente di dare cibo a chi ha fame e acqua a chi ha sete. È questo lo scandalo più grande, l’incancellabile vergogna di un mondo che ha messo, nella scala dei valori, al primo posto gli interessi economici e l’avidità di potere e all’ultimo posto il rispetto della vita e la negazione dei diritti umani”. Lo denuncia padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, sull’Osservatore Romano.   

“Il mondo - osserva Faltas - vede in diretta la morte evitabile di bambini che muoiono di fame: dei 900 morti, uccisi mentre in fila elemosinavano umiliati un pezzo di pane, la maggioranza erano padri che cercavano cibo per la propria famiglia. Chi di loro è tornato a casa con qualcosa per sopravvivere, spesso non ha trovato vivi i propri bambini. Un video ci ha mostrato il dramma di un uomo anziano e fragile, che mentre era in fila per ricevere cibo, è morto per la fame e per il caldo. Questa è la triste cronaca quotidiana dei miei amici di Gaza, delle tante persone che fanno parte di un popolo stremato, di esseri umani, di bambini che hanno diritto al rispetto senza nessuna preclusione di nazionalità e di fede, come tutti i bambini del mondo”.   

Oms: "Gran parte della popolazione di Gaza sta morendo di fame"

Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che "gran parte" della popolazione di Gaza sta morendo di fame. "Non so come altro definirlo se non persone che muoiono di fame in massa, ed è una cosa provocata dall'uomo. È chiarissimo, ed è a causa del blocco", ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa a Ginevra. "I 2,1 milioni di persone intrappolate nella zona di guerra di Gaza stanno affrontando un altro killer, oltre a bombe e proiettili: stanno morendo di fame. Stiamo assistendo a un aumento fatale dei decessi legati alla malnutrizione", ha aggiunto. "Il tasso globale di malnutrizione acuta supera il 10% e oltre il 20% delle donne incinte e in allattamento sottoposte a screening soffre di malnutrizione, spesso grave", ha spiegato il direttore generale dell'OMS. "Chiediamo pieno accesso e cessate il fuoco, e chiediamo una soluzione politica, una soluzione duratura, e chiediamo anche il rilascio degli ostaggi, come abbiamo sempre detto", ha aggiunto. 

Gaza, Meloni: "Impegnati per fermare le ostilità"

"Ribadisco che la situazione a Gaza è drammatica e che nessuna azione militare può giustificare attacchi contro civili. Siamo tutti impegnati affinché' cessino le ostilità e si possa ricominciare un processo serio verso la prospettiva dei due Stati". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il presidente dell'Algeria Abdelmadjid Tebboune, al quinto vertice intergovernativo tra i due Paesi. 

Gaza, Meloni: "Impegnati per fermare le ostilità" | Video Sky - Sky TG24

Gaza, Meloni: "Impegnati per fermare le ostilità" | Video Sky - Sky TG24

Vai al contenuto

Israele e Ucraina annunciano "colloqui" per contrastare Teheran

Israele e Ucraina hanno dichiarato di aver concordato l'avvio di una serie di colloqui per contrastare la “minaccia” rappresentata dall'Iran. Entrambi i paesi, come riporta Afp, vedono l'Iran, stretto alleato della Russia, come una minaccia sulla scena mondiale. Israele accusa l'Iran di sviluppare armi nucleari, mentre l'Ucraina viene regolarmente attaccata dalla Russia mediante droni di progettazione iraniana.

Il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiga, ha descritto l'Iran come una "minaccia esistenziale" per la sicurezza globale, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Kiev con il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar. "I nostri Paesi devono affrontare sfide di sicurezza comuni. Oggi abbiamo deciso di avviare un dialogo incentrato sulla minaccia iraniana", ha detto Sybiga. Il ministro israeliano ha affermato che ogni sforzo per limitare l'accesso di Teheran alle armi e alla tecnologia "contribuisce alla sicurezza dell'Europa e dell'Ucraina" ribadendo la posizione secondo cui "l'Iran non deve avere armi nucleari".

Onu, 145mila sfollati dopo gli scontri nel sud della Siria

Secondo l'Onu sono 145mila i civili siriani sfollati a causa degli scontri nel sud della Siria verificatisi dal 13 al 19 luglio scorsi tra governativi, ausiliari beduini e loro rivali miliziani drusi. La maggior parte di questi sfollati sono beduini originari dei villaggi attorno a Sweida e che sono stati costretti a scappare dopo le rappresaglie da parte dei miliziani drusi sotto attacco da parte di forze tribali e governative di Damasco. 

Katz: "Se Hamas non libera ostaggi si aprono porte inferno"

"Se (gli ostaggi) non verranno presto libearti si apriranno le porte dell'inferno". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, sostenendo che i "fratelli Sinwar" - Yahya e Mohammed - "hanno rovinato Gaza" e che Izz al-Din al-Haddad, il nuovo leader del braccio militare di Hamas nella Striscia, "la sta trasformando in un mare di rovine". "I leader di Hamas all'estero stanno festeggiando in palazzi e hotel di lusso e si rifiutano di rilasciare gli ostaggi", ha sottolineato Katz. Secondo fonti israeliane e palestinesi ai media, Hamas ha consegnato la sua risposta alla proposta di tregua ai mediatori, i quali tuttavia l'hanno considerata insoddisfacente, chiedendo di modificarla per permettere un esito positivo ai negoziati in corso a Doha.

Herzog a Gaza, Israele agisce secondo diritto internazionale

Il presidente israeliano Isaac Herzog si è recato per la prima volta in visita a Gaza mentre aumentano le pressioni sul Paese affinché metta fine alla guerra e permetta un afflusso ingente di aiuti di fronte a una popolazione palestinese stremata che rischia di morire di fame. Nel conflitto nella Striscia, Israele agisce secondo "il diritto internazionale" e sta "fornendo aiuti umanitari", ha affermato il capo dello Stato, accusando "Hamas e il suo popolo" di "aver tentato di sabotare questi aiuti" nel tentativo di ostacolare la campagna militare dell'Idf.

Israele, ok mozione non vincolante su annessione Cisgiordania

Con 71 voti favorevoli e 13 contrari, è passata alla Knesset una mozione non vincolante a favore dell'annessione della Cisgiordania da parte di Israele. "La terra di Israele appartiene al popolo di Israele", ha dichiarato il presidente del Parlamento Amir Ohana dopo il voto, aggiungendo che "gli ebrei non possono essere gli occupanti" della loro patria ancestrale. Nella mozione, presentata dai deputati del partito di estrema destra Sionismo Religioso Simcha Rothman, del Likud Dan Illouz e di Yisrael Beitenu Oded Forer, si fa riferimento a Giudea e Samaria (termini biblici per la Cisgiordania), insieme alla Valle del Giordano, come "parte inscindibile della patria storica del popolo ebraico" e si chiede l'applicazione della sovranità israeliana a queste aree. Alcuni membri dell'opposizione, tra cui i parlamentari di Unità Nazionale di Benny Gantz, hanno votato a favore della mozione, mentre i deputati dei partiti di centro e di sinistra Yesh Atid e I Democratici si sono astenuti. Le mozioni all'ordine del giorno non hanno implicazioni pratiche e non ci sarà alcun impatto sullo status giuridico della Cisgiordania, ma lanciano un segnale. Analogamente L'anno scorso, la Knesset ha approvato una mozione contraria a uno Stato palestinese, approvata con 68 voti favorevoli e 9 contrari.

Israele: crisi leva, Likud caccia Edelstein e nomina Bismuth

Boaz Bismuth è stato nominato alla guida della Commissione Esteri e Difesa della Knesset al posto di Yuli Edelstein. Nel gruppo parlamentare del Likud, in 29 hanno votato per Bismuth e quattro per Edelstein, tra cui Eli Dallal, David Bitan e Shalom Danino. Edelstein è finito nel mirino per la sua opposizione a presentare un disegno di legge che prevedesse l'esenzione degli ultraortodossi dalla leva militare obbligatoria. I partiti haredi hanno reagito dimettendosi dal governo che è diventato così un esecutivo di minoranza, con solo 50 voti su 120. Prima della votazione interna, Edelstein ha ribadito di essere sempre "rimasto fedele ai valori e ai principi" per i quali ha combattuto. "Fin dai tempi dell'Unione Sovietica comunista, ho sempre pagato un prezzo per la mia ideologia. Per la mia lotta per la Terra d'Israele, il popolo d'Israele e la Torah d'Israele", ha affermato. "Non avevo paura allora e non ho paura oggi", ha aggiunto, sottolineando che né la guerra ne' la questione degli ostaggi hanno portato alla convocazione di una riunione del gruppo parlamentare, solo il suo licenziamento. Bismuth, dopo essere stato nominato alla guida della cruciale commissione Esteri e Difesa, ha assicurato che è possibile tenere insieme "esercito e Torah, è possibile combinare le due cose. Mano nella mano, l'una rafforza l'altra".

Capo Oms: "Gran parte popolazione Gaza sta morendo fame"

"Gran parte della popolazione di Gaza sta morendo di fame. Non so come definirla se non fame di massa, ed è causata dall'uomo". Lo ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sottolineando che le consegne di cibo nella Striscia devastata dalla guerra sono "ben al di sotto di quanto necessario per la sopravvivenza della popolazione". 

Mediatori ad Hamas: "Modificare risposta"

La risposta di Hamas è stata consegnata ai mediatori di Qatar ed Egitto che tuttavia hanno chiesto al gruppo militante palestinese di apportare modifiche affinché la sua risposta sia positiva. Lo ha riferito al Arabiya, citando fonti palestinesi. La risposta di Hamas, che non è stata quindi trasmessa a Israele, includeva commenti sul meccanismo di aiuti, sul ritiro e sulla garanzia di un cessate il fuoco a Gaza.

Tebboune: "Porre fine alle ostilità contro il popolo palestinese"

"E' giunto il tempo che la comunità internazionale si assuma la responsabilità per porre fine alle ostilità contro il popolo palestinese. Noi esprimiamo preoccupazione forte per quanto sta accadendo in Medio Oriente", e servono "soluzioni urgenti per porre fine all'instabilità della regione". Lo ha detto il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune in dichiarazioni congiunte accanto alla premier Giorgia Meloni al vertice intergovernativo Italia-Algeria. Il presidente ha quindi riferito che nei colloqui sono stati affrontati i temi del Sahel, sul quale è necessario "incrementare gli sforzi per la sicurezza", e anche il Sahara occidentale, in merito al quale "è importante raggiungere una soluzione politica che rispetti il diritto internazionale". 

Israele: non è colpa nostra carestia a Gaza ma di Hamas

Il governo israeliano ha sostenuto di non essere responsabile della fame a Gaza, accusando invece Hamas di aver deliberatamente creato una crisi alimentare. "A Gaza oggi non c'e' carestia causata da Israele", ha affermato il portavoce del governo David Mencer, dopo l'allarme di organizzazioni umanitarie per una "carestia di massa". "C'è una carenza artificiale, progettata da Hamas", ha aggiunto, accusando i miliziani palestinesi di impedire la distribuzione di cibo e di saccheggiare gli aiuti. 

Al-Jazeera, almeno 41 morti da alba, 10 aspettavano aiuti

Secondo fonti mediche citate da al-Jazeera, almeno 41 palestinesi sono morti a Gaza dall'alba. Tra di loro, dieci erano in attesa di aiuti umanitari. 

Gaza del futuro, il video shock della ministra israeliana

"Ecco come sarà Gaza nel futuro. O noi o loro!". È il controverso post pubblicato su X della ministra israeliana dell'innovazione, Gila Gamliel, accompagnato da un video realizzato con l'intelligenza artificiale. Immagini che mostrano la Striscia dalle cui macerie nasce una lussuosa riviera con yacht, spiagge da sogno, resort, locali, vita notturna, e uno skyline fatto di grattacieli avveniristici tra cui svetta una Trump Tower. Sul lungomare del futuro si vedono passeggiare sorridenti anche Benjamin Netanyahu e Donald Trump accompagnato dalla moglie Melania, prima del finale con spettacolari fuochi d'artificio. "La migrazione volontaria dei gazawi può avvenire solo con Netanyahu e Trump", scrive quindi la ministra, con molti commenti al post che parlano di incitamento alla pulizia etnica.

Gaza del futuro, il video shock della ministra israeliana

Gaza del futuro, il video shock della ministra israeliana

Vai al contenuto

Fonte Israele, risposta Hamas non ha soddisfatto mediatori

Qatar ed Egitto, coinvolti nei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, hanno ricevuto la risposta di Hamas all'ultima proposta ma "non li ha soddisfatti e l'hanno respinta". Lo ha dichiarato a Yedioth Ahronoth una fonte della sicurezza israeliana, precisando che i due Paesi mediatori hanno chiesto al gruppo militante palestinese "una serie di miglioramenti", fornendo una risposta "più pertinente" per consentire la prosecuzione dei colloqui. "Hamas semplicemente non accetta le mappe" del ritiro delle truppe israeliane da Gaza, e "sorgono dubbi sulla loro volontà di raggiungere un accordo". La risposta di Hamas non è stata trasmessa a Israele, quindi manca ancora una risposta ufficiale del gruppo militante palestinese. La squadra negoziale israeliana resta a Doha. 

Francia: rischio carestia a Gaza dovuto a blocco Israele

Il ''rischio di carestia'' a Gaza è ''il risultato del blocco israeliano'': è quanto denuncia il ministero degli Esteri della Francia. 

Gaza del futuro, il video shock della ministra israeliana

Hamas, 113 morti a Gaza in 24 ore, 59.219 da inizio guerra

Gli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore hanno ucciso 113 palestinesi e ne hanno feriti 534. Lo ha dichiarato il ministero della Salute guidato da Hamas, precisando che in 34 erano in attesa di ricevere aiuti umanitari. Dall'inizio della guerra, dopo l'attacco del 7 ottobre, il bilancio totale nella Striscia è di 59.219 morti.

L?Idf si ritira da Deir al-Balah

Le Idf si sono ritirate da Deir al-Balah, appena tre giorni dopo essere entrate nell'area per la prima volta dall'inizio della guerra. Secondo quanto riportato dai palestinesi, i veicoli dell'esercito israeliano "si sono ritirati completamente da Deir al-Balah meridionale", nella Striscia di Gaza centrale. I palestinesi hanno accusato l'esercito israeliano "di aver causato un'estesa distruzione di terreni agricoli e abitazioni durante il ritiro".

Wafa, 31 palestinesi uccisi in raid israeliani a Gaza

Almeno 31 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti dal fuoco israeliano in diverse zone della Striscia di Gaza, secondo fonti mediche citate da Wafa. Aerei da combattimento israeliani hanno condotto un attacco aereo su un punto di ritrovo per sfollati nei pressi di un centro di distribuzione alimentare nella zona di Wadi Gaza, nella parte centrale di Gaza, uccidendo quattro persone. Nel frattempo, a Bani Suheila, a est di Khan Younis, tre palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in seguito a un attacco aereo su un gruppo di civili. Nella città meridionale di Rafah, due persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite dal fuoco nemico nei pressi del centro di assistenza Shakoush, a nord della città. Un altro palestinese è morto per le ferite causate da un attacco di un drone israeliano nella zona di Umm Zohair, a sud-est di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. In un altro incidente, un attacco israeliano ha ucciso un uomo fuori dalla sua casa in via 20, nel campo profughi di Nuseirat. Dal 7 ottobre 2023, oltre 201.000 palestinesi sono stati uccisi o feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini. Più di 9.000 persone risultano ancora disperse e centinaia di migliaia sono state costrette a sfollare. 

Mo: presidente Tunisia mostra foto bimbi Gaza a inviato Trump

Sono "in agonia". Durante la visita al consigliere di Donald Trump per l'Africa, il presidente tunisino Kais Saied gli ha mostrato foto di bambini affamati a Gaza, dicendo che è "ora che tutta l'umanità si svegli". "Penso che conosciate bene queste foto. Un bambino che piange, che mangia sabbia nella Palestina occupata", ha detto Saied a Massad Boulos, secondo un video pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook dell'ufficio presidenziale. Il capo di Stato tunisino ha mostrato al consigliere del presidente degli Stati Uniti diverse altre foto di bambini scheletrici, che ha descritto come "agonia". Oltre un centinaio di organizzazioni umanitarie hanno lanciato l'allarme oggi: una "carestia di massa" si sta diffondendo nella Striscia di Gaza, nella morsa di una guerra scatenata da un attacco senza precedenti sul suolo israeliano da parte del movimento islamista palestinese Hamas il 7 ottobre 2023.

Idf chiude inchiesta, accidentale colpo su chiesa Gaza

"Ieri (martedì), il Comando Sud ha completato un'indagine relativa al colpo di mortaio contro la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, giovedì 17 luglio 2025. L'indagine ha rivelato che, durante le operazioni delle truppe israeliane nell'area di Gaza City, la chiesa è stata colpita accidentalmente a causa di una deviazione accidentale di munizioni", lo scrive l'Idf su Telegram. "L'impatto ha causato danni alla struttura e il ferimento di diversi civili di Gaza. Durante l'operazione, sono state apportate modifiche per migliorare la precisione del fuoco e, a seguito dell'incidente, sono state ulteriormente chiarite le linee guida per l'apertura del fuoco in prossimità di edifici religiosi, rifugi e altri siti sensibili".

Media, le mogli dei Sinwar fuggite con documenti falsi e soldi

Le mogli dei fratelli Sinwar, con i loro figli, sono uscite con un passaporto falso e molti soldi dalla Striscia e sono fuggiti in Turchia. Lo riporta Ynet, citando fonti palestinesi. "Ci voleva un alto livello di coordinamento, una rete che il cittadino medio di Gaza non ha", hanno detto le fonti mentre la rabbia nelle strade palestinesi cresceva: "Stanno mandando i loro figli all'estero, e i nostri alla tomba". All'inizio di quest'anno, un portavoce dell'Idf ha diffuso un raro filmato che mostra Samar Abu Zammar, la vedova di Yahya Sinwar , mentre si precipita in uno dei tunnel di Hamas con i suoi figli. Inizialmente, si è pensato che si fosse rifugiata sottoterra, ma secondo fonti a Gaza, aveva lasciato definitivamente la Striscia. "Non è più qui, è in Turchia con i bambini", ha dichiarato una fonte di Gaza a Ynet. "Ha attraversato il valico di Rafah con un passaporto falso appartenente a un'altra donna di Gaza. Ciò ha richiesto assistenza logistica, un coordinamento di alto livello e molti soldi che il cittadino medio di Gaza non ha". Secondo la stessa fonte, Samar si è risposata in Turchia, pochi mesi dopo la morte del marito. La persona che avrebbe organizzato la fuga è Mehmet Hamad, figura di spicco dell'ufficio politico di Hamas. Secondo fonti vicine alla vicenda, Hamas ha da tempo messo in atto un sistema organizzato per le famiglie dei suoi alti dirigenti: passaporti falsi, documenti medici fittizi, coordinamento segreto con gli egiziani, scorta logistica e assistenza da parte delle ambasciate di paesi sostenitori come Turchia e Qatar. 

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana: nave va a Cipro

Ipasseggeri sarebbero dovuti sbarcare a Syros, ma a causa delle proteste non è stato loro permesso e la nave ha proseguito il suo viaggio verso Limassol.

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana

Grecia, manifestanti pro-Pal impediscono sbarco a crociera israeliana

Vai al contenuto

Nyt, Iran sospetta ci sia Israele dietro misteriose esplosioni

Per oltre due settimane, misteriose esplosioni e incendi hanno devastato l'Iran, incendiando complessi residenziali e raffinerie di petrolio, una strada fuori da un importante aeroporto e persino una fabbrica di scarpe. Secondo il resoconto del New York Times, in pubblico i funzionari iraniani hanno liquidato gli eventi come una semplice coincidenza o attribuito la colpa all'invecchiamento delle infrastrutture, cercando di calmare i nervi tesi di una popolazione ancora traumatizzata dalla guerra del paese con Israele e gli Stati Uniti di giugno. Ma in privato - scrive il quotidiano - tre funzionari iraniani, tra cui un membro del potente Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, hanno affermato di ritenere che molti di questi atti fossero atti di sabotaggio. Sebbene il governo iraniano abbia molti nemici che vorrebbero vederlo vacillare, i funzionari hanno concentrato i loro sospetti su Israele, sottolineando la sua storia di operazioni segrete in Iran, tra cui esplosioni e omicidi. E dopo la campagna di bombardamenti israeliana di 12 giorni del mese scorso in Iran, un alto funzionario dell'intelligence israeliana aveva promesso di continuare a operare in Iran. 

Media, Witkoff vedrà funzionari Israele-Qatar domani a Roma

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe incontrare domani a Roma alti funzionari del Qatar e di Israele per proseguire i negoziati sulla tregua a Gaza e gli ostaggi. Lo riferisce Axios, citando due fonti a conoscenza dell'incontro. L'incontro si svolgerà mentre i negoziatori di Hamas e Israele stanno conducendo negoziati indiretti a Doha sugli ultimi punti critici. Witkoff a Roma vedrà il ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer e un importante inviato del Qatar. Secondo una fonte Usa e una fonte israeliana, se ci saranno progressi Witkoff poi si recherà a Doha nel finesettimana. 

Gaza, l’OMS mostra gli attacchi alle sue strutture. VIDEO

Iran, attenzione a tentativi reclutamento da parte di Israele

L'unità di intelligence delle Guardie Rivoluzionarie ha avvertito gli iraniani dei "crescenti tentativi da parte dei servizi segreti nemici, principalmente di Israele, di reclutare iraniani per attività di spionaggio". Lo riportano i media iraniani. L'Iran è preoccupato maggiormente per l'infiltrazione del Mossad israeliano, dopo l'assassinio di decine di suoi comandanti militari e scienziati nucleari durante la recente guerra di 12 giorni con Israele. Secondo i media statali, oltre 700 persone sono state arrestate e almeno sei giustiziate per spionaggio a favore di Israele dall'inizio della guerra, il 13 giugno. 

Iran, consiglio di Sicurezza Onu non sa affrontare Israele

"L'incapacità del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adempiere alla propria responsabilità legale contro le aggressioni e i crimini del regime israeliano, derivante dal continuo ostruzionismo degli Stati Uniti, ha portato all'incoraggiamento del regime e alla normalizzazione dei malintenzionati", ha dichiarato il Ministero degli Esteri iraniano in una nota, riferendosi ai recenti attacchi israeliani a Gaza. "Il totale sostegno militare, politico ed economico degli Stati Uniti e di alcuni paesi europei, in particolare della Germania, non solo ha creato un'immunità assoluta per Israele, ma ha anche preparato il terreno per ulteriori crimini israeliani, che mirano alla pulizia etnica e allo sfollamento forzato dei palestinesi", si legge nella dichiarazione, citata dall'IRNA. "I sostenitori di Tel Aviv dovrebbero essere ritenuti responsabili della loro complicità nei suoi crimini", ha aggiunto. 

IDF, colpiti 120 obiettivi a Gaza: continua operazione terra

L'aeronautica militare israeliana ha colpito circa 120 obiettivi "terroristici" nella Striscia di Gaza nel corso della giornata appena trascorsa, tra cui cellule di agenti, edifici dotati di trappole esplosive, tunnel e altre infrastrutture. Lo afferma l'esercito in un aggiornamento quotidiano rilanciato dai media israeliani. I media hanno riportato decine di vittime a Gaza nelle ultime 24 ore, ma non ci sono ancora dati immediati da parte del Ministero della Salute, guidato da Hamas, né da altri funzionari sanitari. Gli attacchi si verificano mentre cinque divisioni dell'IDF continuano le operazioni di terra lungo la Striscia riportano i media israeliani. 

Forze israeliane: in 24 ore colpiti 120 obiettivi a Gaza

L'Aeronautica militare israeliana ha attaccato in 24 ore circa 120 "obiettivi terroristici" nella Striscia di Gaza, anche "cellule di terroristi", tunnel e altre "infrastrutture terroristiche". Lo riferisce il Times of Israel, sulla base di quanto reso noto dai militari, precisando che intanto proseguono le operazioni di terra nell'enclave palestinese che vedono mobilitate cinque divisioni delle Idf. 

Ong chiedono cessate il fuoco immediato

Le ong chiedono un cessate il fuoco "immediato e negoziato", l'apertura di tutti i valichi di frontiera e il libero flusso di aiuti attraverso i meccanismi guidati dalle Nazioni Unite. Ieri le Nazioni Unite hanno affermato che le forze israeliane hanno ucciso più di 1.000 palestinesi che cercavano di ottenere aiuti alimentari da quando la Fondazione Umanitaria per Gaza, sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le operazioni a fine maggio, mettendo di fatto da parte l'attuale sistema guidato dalle Nazioni Unite.    Israele afferma che gli aiuti umanitari sono autorizzati a entrare a Gaza e accusa Hamas di sfruttare le sofferenze dei civili, anche rubando cibo per venderlo a prezzi gonfiati o sparando a chi è in attesa di aiuti.

Oltre 100 Ong denunciano "carestia di massa" in atto a Gaza

Oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno denunciato che una "carestia di massa" si sta diffondendo nella Striscia di Gaza e che anche i loro operatori stanno soffrendo gravemente a causa della carenza di cibo.    In una dichiarazione, i 111 firmatari, tra cui Medici Senza Frontiere (MSF), Save the Children e Oxfam, hanno avvertito che "i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo". "Mentre l'assedio del governo israeliano affama la popolazione di Gaza, gli operatori umanitari si uniscono alle stesse file per il cibo, rischiando di essere colpiti solo per sfamare le loro famiglie", si legge nella dichiarazione. 

Mondo: I più letti