Medio Oriente, raid Idf nel Sud del Libano. Manifestanti dispersi davanti casa Netanyahu

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Il premier israeliano e Katz ordinano nuovi rattacchi sul Libano. Fatah invita Hamas a lasciare il potere a Gaza per preservare "la presenza dei palestinesi" nella Striscia, mentre Israele intensifica le operazioni militari, minacciando di sfollare la popolazione e annettere parti del territorio. Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza.  Netanyahu: "Noi democrazia anche senza Bar". Lapid minaccia sciopero

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Tregua in bilico in Libano. L'esercito israeliano ha colpito obiettivi di Hezbollah nella parte meridionale del Paese dopo che l'Aeronautica militare dello Stato ebraico ha intercettato questa mattina tre razzi provenienti da oltreconfine. Il premier Netanyahu ha ordinato all'Idf di agire con forza contro 'decine di obiettivi terroristici'. 'Rischiamo una nuova guerra', è l'allarme del primo ministro libanese Nawaf Salam. 'Preoccupati per l'escalation' la missione Onu Unifil e il ministro degli Esteri Tajani. Due dimostranti sono stati arrestati a Gerusalemme dopo gli scontri a seguito della manifestazione per chiedere la liberazione degli ostaggi davanti alla residenza del premier, Benyamin Netanyahu. Dopo che la maggior parte dei dimostranti è stata dispersa, alcune decine hanno marciato verso la residenza privata del premier più avanti lungo la strada, scontrandosi con la polizia dopo aver sfondato le barriere di controllo. I due dimostranti arrestati sono stati portati dalla polizia alla stazione di Moriah. Sale la tensione anche in Turchia dopo l'arresto del sindaco di Istanbul: oltre 340 persone sono state fermate, si registrano nuovi scontri con le forze dell'ordine ed è stato prorogato il divieto di manifestare. 'Le accuse contro di me sono immorali e infondate', denuncia Imamoglu.

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Due arresti dopo protesta davanti a residenza di Netanyahu

Due dimostranti sono stati arrestati a Gerusalemme dopo gli scontri a seguito della manifestazione per chiedere la liberazione degli ostaggi davanti alla residenza del premier, Benyamin Netanyahu. Lo riferisce Times of Israel. Dopo che la maggior parte dei dimostranti è stata dispersa, alcune decine di dimostranti hanno marciato verso la residenza privata del premier più avanti lungo la strada, scontrandosi con la polizia dopo aver sfondato le barriere di controllo. I due dimostranti arrestati sono stati portati dalla polizia alla stazione di Moriah.

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Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"

A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. I DETTAGLI

Conflitto Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza era scattato inizialmente il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO

Manifestanti davanti casa Netanyahu dispersi con la forza

Decine di manifestanti che marciavano a Gerusalemme verso la residenza del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, hanno abbattuto un posto di blocco della polizia che era stato eretto sul posto, mentre sul luogo erano presenti pochi poliziotti. Lo riferisce Ynet. Successivamente, il posto di blocco è stato ricostruito e coloro che avevano superato la zona protetta sono stati allontanati con la forza. In seguito, gli agenti hanno iniziato a respingere anche altri manifestanti che si avvicinavano al posto di blocco. Michal Deutsch, una delle leader della protesta, che aveva pure abbattuto il posto di blocco, è stata arrestata.

Media Houthi: raid Usa all'aeroporto di Hodeida

Il canale televisivo dei ribelli Houthi nello Yemen ha riferito di attacchi  all'aeroporto internazionale di Hodeida, nell'ovest del paese,  attribuendo la responsabilità agli Stati Uniti. Riferendosi a  "un'aggressione americana", Al-Massirah ha parlato di "tre attacchi  contro l'aeroporto internazionale di Hodeida".

In centinaia marciano per protesta verso casa di Netanyahu

Centinaia di manifestanti stanno marciando a Gerusalemme verso la casa del primo ministro, Benyamin Netanyahu, a Gaza Street. Nella zona non ci sono forze di polizia. Lo riferiscono i media israeliani pubblicando anche le foto. Intanto, migliaia di persone stanno manifestando contro il governo in piazza Habima a Tel Aviv. Oltre a chiedere il ritorno a casa degli ostaggi, i manifestanti protestano contro il tentativo di Netanyahu di licenziare il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il procuratore generale Gali Baharav-Miara, e contro la ripresa delle ostilità a Gaza, che ha posto fine al cessate il fuoco durato settimane. 

Su Libano Francia invita Israele a moderazione

La Francia ha condannato il lancio di razzi dal territorio libanese verso  Israele, ma ha invitato Israele a mostrare "moderazione" nel lanciare  attacchi in risposta. "La Francia invita tutte le parti a rispettare gli  impegni assunti nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto  nel novembre 2024, per evitare un'escalation che potrebbe avere gravi  conseguenze per la sicurezza del Libano, di Israele e dell'intera  regione", ha affermato una dichiarazione del ministero degli Esteri.

Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"

Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LEGGI L'ARTICOLO

Netanyahu: noi Stato democratico anche senza Ronen Bar

Israele "rimarrà uno Stato democratico" nonostante la decisione del governo di licenziare il capo dello Shin Bet. Lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in un video diffuso stasera mentre migliaia di israeliani protestano a Tel Aviv contro questa decisione. "Ronen Bar non rimarrà a capo dello Shin Bet, non ci sarà alcuna guerra civile e Israele rimarrà uno stato democratico", ha dichiarato Netanyahu nel messaggio. Una sfida aperta alla Corte Suprema - a cui sta cercando di limitare i poteri - che ha congelato la decisione del governo di licenziare Bar. 

Siria nel caos, video choc di esecuzioni di massa contro alawiti

Tre mesi dopo la fuga di Assad la Siria sembra essere ripiombata nel caos. Miliziani sunniti siriani e stranieri, affiliati alle forze governative, hanno compiuto nelle ultime ore una serie di esecuzioni di massa contro decine di uomini, accusati di esser stati membri dei servizi del passato regime, nelle regione costiera di Latakia e nell'entroterra della regione di Hama. Altre notizie parlano di uccisioni di civili, tra cui donne e bambini. Lo mostrano una serie di filmati di cui è stato possibile certificare l'autenticità tramite una serie di testimoni e fonti sul posto. Il leader siriano Ahmad Sharaa (Jolani) ha esortato questa sera gli insorti della minoranza alawita del deposto presidente Bashar al-Assad a deporre le armi "prima che sia troppo tardi", dopo che secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 162 civili del gruppo sciita sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. LA SITUAZIONE

Lapid: 'Sciopero generale se Netanyahu non sente Corte su capo Shin Bet'

Sciopero generale in Israele se il premier Benjamin Netanyahu non rispetta la decisione della Corte suprema di congelare la destituzione del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Lo ha minacciato il leader dell'opposizione, Yair Lapid, parlando davanti a migliaia di manifestanti a Tel Aviv: se il governo "decide di disobbedire alla decisione della Corte, sarà un governo fuori dalla legge, se questo succede, l'intero Paese dovrà fermarsi".

Lapid: "Sciopero se Netanyahu non si ferma su caso Bar"

Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha chiesto uno sciopero generale se il premier, Benjamin Netanyahu, andrà avanti con il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, nonostante la Corte Suprema abbia congelato la decisione del governo. "Se il governo del 7 ottobre decide di non obbedire alla decisione della corte, quel giorno stesso diventera' un governo fuorilegge", ha detto Lapid rivolto a diverse migliaia di manifestanti a Tel Aviv. "Se ciò accade, l'intero Paese deve fermarsi. L'economia deve scioperare, il Parlamento deve scioperare, i tribunali devono scioperare, le autorità devono scioperare, e non solo le università, ma anche le scuole", ha aggiunto l'ex primo ministro.

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco  del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente  offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto .IL PUNTO

Netanyahu e Katz ordinano nuovi raid di Israele sul Libano

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato all'esercito di condurre "una seconda ondata di attacchi contro decine di obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano". Lo ha annunciato l'ufficio del ministro della Difesa, scrive Times of Israel. Questi attacchi sono "una risposta al lancio di razzi verso Israele e in continuazione della prima ondata di raid condotta questa mattina" che aveva come obiettivo il Libano meridionale, ha aggiunto il ministero. 

Tajani: "Preoccupati per Libano, parti rispettino impegni"

"Il governo italiano segue con preoccupazione la situazione nel Libano meridionale. Tutte le parti devono rispettare i propri impegni e difendere i progressi raggiunti. Ulteriori escalation rappresenterebbero un grave rischio per la regione. Sosteniamo il ruolo di Unifil e la sicurezza di tutti i militari impegnati in questa importante missione di pace". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Leader di Hamas vede il ministro degli Esteri turco a Istanbul

Khalil al-Hayya, uno dei leader di Hamas e membro dell'ufficio politico del gruppo palestinese, ha incontrato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Ankara su X, pubblicando una foto dell'incontro. Secondo l'agenzia Anka, i colloqui si sono tenuti a Istanbul tra Fidan e una delegazione di Hamas guidata da al-Hayya. 

Corteo pro Pal a Milano, slogan contro Trump e Meloni e Israele 'entità sionista'

Si è concluso senza incidenti il corteo pro Palestina a Milano, partito da piazza Cairoli. Circa 500 persone, molte con bandiere palestinesi in mano e kefiah al collo, hanno sfilato per le vie della città fino a piazzale Luigi Cadorna. Durante la manifestazione, non si sono verificati momenti di tensione con le Forze dell'Ordine. I partecipanti hanno scandito diversi slogan tramite megafono, tra cui duri attacchi contro Giorgia Meloni e Donald Trump, definiti "assassini". Non sono mancati canti a sostegno della lotta armata per la liberazione del popolo palestinese, come: "Ma quale pacifismo, ma quale non violenza: ora e sempre resistenza".  Inoltre, è stato chiesto ad Abu Mazen di "stare zitto e non giudicare la resistenza armata palestinese” mentre Israele è sempre definita ‘entità sionista’. Gli organizzatori hanno annunciato un nuovo appuntamento per il 12 aprile a Milano, in piazza Duca d'Aosta dalle 14:30, per protestare contro i recenti bombardamenti israeliani e il piano di riarmo europeo.

Esercito libanese apre un'inchiesta su lancio razzi in Israele

Il ministro della Difesa libanese Michel Menassa ha riferito che l'esercito ha aperto un'inchiesta sulle circostanze del lancio di razzi contro Israele avvenuto questa mattina, che ha provocato la reazione dell'Idf con bombardamenti nel sud del Libano. Lo riporta Al Jazeera. Menassa ha sottolineato "il rifiuto del Libano di un ritorno alla situazione precedente al cessate il fuoco nel novembre 2024 e la sua forte opposizione ai tentativi di minare gli sforzi dello Stato per consolidare la sicurezza e la stabilità in tutto il territorio libanese", e ha invitato gli Stati che sponsorizzano il cessate il fuoco a "dissuadere il nemico israeliano dalle sue continue violazioni e attacchi con falsi pretesti". Hezbollah ha negato di aver lanciato razzi contro il nord di Israele stamattina. 

Media, governo Usa invia portaerei Carl Vinson nel Mar Rosso

Il governo americano invierà in Medio Oriente la portaerei 'Carl Vinson' per rafforzare le operazioni contro gli Houthi dello Yemen al momento coordinate a partire dalla portaerei 'Harry S. Truman', il cui dispiegamento verrà prolungato di un mese. Fonti del Dipartimento della Difesa hanno confermato a 'Politico'la decisione del segretario alla Difesa Pete Hegseth. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato esattamente una settimana fa l'inizio di "un'azione militare decisa e risolutiva" contro gli Houthi dello Yemen, come ritorsione per la campagna di attacchi contro la navigazione nel Mar Rosso. La Vinson, che da settimane sta conducendo esercitazioni nel Mar Cinese Meridionale con Giappone e Corea del Sud, arriverà nell'area "nelle prossime settimane", secondo le fonti di Politico. Poco dopo l'inizio dei bombardamenti, gli Houthi hanno effettuato un contrattacco contro la Harry S. Truman. L'assalto aereo alla portaerei non ha causato vittime tra l'equipaggio americano.

Media siriani, "raid israeliano vicino a Damasco"

I media siriani riportano un raid aereo israeliano nei pressi della cittadina di Najha, alle porte di Damasco. Lo rilancia Times of Israel sottolineando che non vi è al momento un commento da parte dell'Idf. 

Blitz contro Israele al Cosmoprof di Bologna

Slogan e striscioni contro Israele e i suoi prodotti, oltre a scritte sul tappeto che conduce all'ingresso della fiera di Bologna. E' la protesta inscenata in mattinata dal gruppo Giovani Palestinesi al Cosmoprof, il grande salone della cosmetica in corso nel quartiere fieristico. "I cosmetici israeliani sono sporchi di sangue. Boicotta le aziende israeliane. Stop genocidio" si leggeva su uno striscione esposto dagli attivisti, insieme a bandiere della Palestina. Il lungo tappeto viola sul quale camminano i visitatori per entrare nei padiglioni della kermesse è stato imbrattato con le scritte: "Israel out from Bologna. Palestina Libera". 

Tenenti (Unifil): "In Libano situazione fragile, allarmati per possibile escalation"

"Rimaniamo sicuramente allarmati dalla possibile escalation di violenza, dopo il lancio di quattro proiettili questa mattina dal Libano verso Israele, nei pressi di Metula, che hanno provocato una risposta immediata da parte dell’Idf". A dirlo all'Adnkronos è il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti. "Stiamo dialogando con le parti per evitare di mettere a rischio i progressi compiuti negli ultimi mesi, anche se le violazioni della risoluzione 1701 da parte israeliana sono state numerose. La situazione rimane molto fragile e questi eventi potrebbero avere gravi conseguenze per l’intera regione. L'Unifil - prosegue Tenenti - continua ad assistere il dispiegamento dell'esercito libanese in tutte le posizioni che erano occupante da Israele. Ma gli israeliani devono ritirarsi per fare sì che l’esercito libanese possa riportare al sud l’autorità dello Stato. La situazione rimane estremamente fragile e incoraggiamo entrambe le parti a rispettare i propri impegni. I peacekeeper di Unifil restano presenti in tutte le loro posizioni". 

Usa inviano un'altra portaerei in Medio Oriente contro Houthi

Gli Stati Uniti inviano una seconda portaerei in Medio Oriente, nell'ambito della campagna di raid contro i ribelli Houthi in Yemen. Secondo quanto riferito da due funzionari del Pentagono a Politico, infatti, non solo il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha esteso di un altro mese il dispiegamento della USS Harry S. Truman, attualmente operativa nel Mar Rosso, ma ha ordinato alla USS Carl Vinson e ai suoi cacciatorpedinieredi unirsi alla portaerei nelle prossime settimane dopo aver condotto esercitazioni nel Mar Cinese Orientale con i giapponesi e i sudcoreani. 

Media siriani, "raid di Israele nei pressi di Damasco"

Media siriani, ripresi da Times of Israel, riferiscono di raid aerei israeliani vicino alla città di Najha, nei pressi di Damasco.

Starmer e re Abdallah II per stop attacchi e blocco umanitario, ripresa trattative

Il primo ministro britannico Keir Starmer e il re Abdullah II di Giordania hanno avuto un colloquio telefonico incentrato sulla situazione a Gaza. Starmer ha espresso al monarca giordano "la sua profonda preoccupazione per la ripresa dell'azione militare israeliana a Gaza e per la mancanza di aiuti umanitari" e ha concordato sulla necessità per entrambe le parti di "ripristinare il cessate il fuoco", secondo un comunicato di Downing Street. Il re di Giordania, da parte sua, ha chiesto a Starmer di fare pressione sulla comunità internazionale affinché "agisca immediatamente" per fermare "gli attacchi israeliani a Gaza e si impegni a consolidare il cessate il fuoco". Abdallah II "ha sottolineato l'importanza di riprendere gli aiuti umanitari a Gaza per mitigare l'aggravarsi della catastrofe umanitaria", secondo il resoconto dell'incontro riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Petra.

Iran, liberato turista francese in carcere dal 2022 per "spionaggio"

Lo ha confermato, attraverso un post su X, il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Il turista 34enne era stato condannato a cinque anni di prigione ma la sua pena era stata ritenuta arbitraria dalle autorità di Parigi, che avevano puntato il dito sulla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi di Stato” di Teheran. LA VICENDA

Fatah ad Hamas: "Cedi il potere per il bene dei palestinesi"

Al Fatah, partito del presidente dell'Anp Abu Mazen, invita Hamas a lasciare il potere a Gaza per preservare "la presenza dei palestinesi" nella Striscia, mentre Israele intensifica le operazioni militari, minacciando di sfollare la popolazione e annettere parti del territorio. "Hamas deve mostrare compassione per Gaza, i suoi bambini, le sue donne e i suoi uomini. Mettiamo in guardia da giorni difficili, duri e dolorosi per la popolazione", ha detto Mounther al-Hayek, portavoce di Fatah, invitando Hamas  "a lasciare la scena e a rendersi conto che la battaglia imminente porterà alla fine dell'esistenza dei palestinesi" a Gaza.

Fatah: "Hamas lasci potere per salvare esistenza palestinesi"

Fatah ha lanciato un appello ad Hamas, esortandolo a lasciare il potere a Gaza per salvaguardare "l'esistenza dei palestinesi". "Hamas deve mostrare compassione per Gaza, i suoi bambini, le sue donne e i suoi uomini", ha affermato da Gaza Mounther al-Hayek, portavoce del partito del presidente palestinese Abu Mazen, invitando il movimento islamista "a lasciare la scena governativa". Hamas deve "rendersi pienamente conto che la battaglia imminente", se decide di restare al potere, "portera' alla fine dell'esistenza dei palestinesi" nella Striscia, ha aggiunto Hayek. 

Hezbollah nega di aver lanciato razzi contro Israele

Hezbollah nega di aver lanciato razzi contro il nord di Israele stamattina. Il lancio ha provocato la reazione israeliana che ha ripreso i raid sul sud del Libano. In una dichiarazione, Hezbollah "ha negato qualsiasi coinvolgimento nel lancio di razzi dal Libano meridionale" e ritiene che "le accuse del nemico israeliano facciano parte dei pretesti per continuare i suoi attacchi contro il Libano, che non si sono fermati dall'annuncio del cessate il fuoco", entrato in vigore il 27 novembre scorso. 

Hezbollah: "Impegnati in rispetto cessate il fuoco con Israele"

Hezbollah è ''impegnato nel rispetto del cessate il fuoco'' raggiunto con Israele e ''non si discosta da esso''. Lo hanno dichiarato fonti di Hezbollah citate da al-Jadeed News.

Media: "Almeno 4 morti nei raid dell'Idf nel sud del Libano"

Sarebbero almeno quattro le persone che hanno perso la vita nei raid aerei che l'Idf ha condotto nel sud del Libano come rappresaglia per il lancio di razzi verso il nord di Israele. Lo scrive l'Orient le jour citando il sindaco di Touline, Malek Aouali, secondo il quale il raid israeliano ha colpito un centro commerciale.

Idf: "Colpiti decine di lanciarazzi nel sud del Libano"

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver "colpito decine di lanciarazzi di Hezbollah e un centro di comando da cui operavano nel Libano meridionale". L'Idf ha definito il lancio di razzi stamane dal paese dei Cedri verso lo Stato ebraico come "una palese violazione degli accordi" e "una minaccia diretta per i cittadini dello Stato di Israele". Per l'Idf, "lo Stato libanese ha la responsabilità di far rispettare l'accordo". 

Libano, una donna uccisa nei raid di Israele nel sud

Una donna è stata uccisa in un attacco israeliano nel sud del Libano: lo riportano i media ufficiali del Paese. 

Hamas: "Noi scelto la guerra? Gli Usa distorcono la realtà"

Hamas ha accusato gli Stati Uniti di distorcere la realtà dopo che Washington ha sostenuto che il gruppo palestinese ha "scelto la guerra" rifiutandosi di rilasciare gli ostaggi. "L'affermazione che 'Hamas ha scelto la guerra invece di rilasciare gli ostaggi' è una distorsione dei fatti", ha sottolineato in una dichiarazione. Dopo la rottura della tregua da parte di Israele martedi', il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, Brian Hughes, aveva affermato che Hamas "avrebbe potuto liberare gli ostaggi per prolungare il cessate il fuoco, ma ha invece scelto il rifiuto e la guerra". 

Libano, smantellate tre rampe di lancio razzi nel sud

L'esercito libanese ha dichiarato di aver smantellato tre batterie per il lancio di razzi nel sud del Paese dei Cedri, dopo che Israele ha minacciato una dura risposta ai raid di questa mattina. "L'esercito ha scoperto tre rampe di lancio di razzi artigianali nella regione a nord del fiume Litani" e "ha proceduto al loro smantellamento", ha affermato l'esercito di Beirut in una nota.

Allarme dell'Unifil per l'escalation: "Non rischiare la tregua"

L'Unifil si è detta "allarmata per la possibile escalation di violenza in seguito al lancio" stamane di cinque razzi dal sud del Libano verso Israele, che hanno "innescato un'immediata rappresaglia da parte dell'Idf". La missione Onu nel Paese dei Cedri ha esortato "tutte le parti a evitare di mettere a repentaglio i progressi compiuti, soprattutto quando sono a rischio le vite dei civili e la fragile stabilità osservata negli ultimi mesi". "Qualsiasi ulteriore escalation in questa situazione volatile potrebbe avere gravi conseguenze per la regione. La situazione rimane estremamente fragile e incoraggiamo entrambe le parti a rispettare i propri impegni", ha aggiunto Unifil, che mantiene le posizioni del sud del Libano.

Netanyahu: "L'Idf agirà con forza in Libano"

Il primo ministro israeliano Benyamin Nateyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato all'esercito del Paese (Idf) di agire con forza contro decine di obiettivi terroristici in Libano: "Israele non permetterà alcun danno ai suoi cittadini e alla sua sovranità". E' quanto si legge in un comunicato dell'ufficio di Netanyahu. "Il governo libanese è responsabile di tutto ciò che accade sul suo territorio", prosegue la nota, sottolineando che Israele "agirà in ogni modo per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e delle località nel nord del Paese". Il comunicato segue il lancio di razzi dal Libano verso Israele questa mattina.

Idf: "In corso raid contro Hezbollah nel sud del Libano"

L'esercito israeliano (Idf) "sta colpendo adesso obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale": lo rende noto su Telegram l'Idf.

Soldato Idf

©Ansa

Wafa: "9 palestinesi, tra i quali 5 bambini, uccisi in raid a Gaza City"

Almeno nove palestinesi, tra i quali cinque bambini, sono stati uccisi in un raid israeliano oggi a Gaza City. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. Il raid, su cui non è ancora arrivata una comunicazione dell'esercito israeliano, ha colpito un edificio residenziale del quartiere di Al Tufá, aggiungono le fonti dell'agenzia. 

Hamas: "130 palestinesi uccisi a Gaza nelle ultime 48 ore"

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che 130 palestinesi deceduti e 263 feriti sono arrivati ;;negli ospedali della Striscia nelle ultime 48 ore e "diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade". Nel complesso, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram, dal 7 ottobre 2023 "il bilancio dell'aggressione israeliana è salito a 49.747 vittime e 113.213 feriti". 

Liberman: "Netanyahu è una minaccia per la sicurezza di Israele"

"Razzi da Gaza, Yemen e Libano in un giorno. Il primo ministro del 7 ottobre è una minaccia alla sicurezza di Israele". E' il messaggio postato su X da Avigdor Liberman, leader del partito di opposizione Yisrael Beytenu, facendo riferimento a Benjamin Netanyahu. 

Media, sorvolo di jet israeliani e rastrellamenti nel sud del Libano

L'agenzia di stampa libanese Ani ha riferito che aerei israeliani hanno sorvolato il settore orientale del sud del Libano e che missili intercettori sono esplosi nella zona, dopo il lancio di razzo verso il nord di Israele. Inoltre, le truppe di terra dell'Idf stanno conducendo operazioni di rastrellamento con armi automatiche sulle colline di Hamames, ha aggiunto l'agenzia che riferisce anche di fuoco d'artiglieria israeliana sul distretto meridionale di Nabatiyeh e sulla città di Khiam, dove sono caduti "tre proiettili (sparati da) carri armati Merkava". L'esercito ha preso di mira anche i villaggi di confine di Houla, Markaba e Kfar Kila con armi automatiche, conclude Ani. 

Le Idf confermano: "Attaccato sito di lancio di razzi in Libano"

Le Idf hanno confermato di aver risposto con il fuoco di artiglieria al lancio di razzi proveniente dal sud del Libano verso il nord di Israele. In particolare, l'esercito israeliano ha detto di aver colpito il sito da cui sono stati lanciati i razzi nelle prime ore di oggi. Si è tratta di ''una risposta immediata'', hanno sottolineato le Idf come riporta il sito di Haaretz.

Il capo di Stato Maggiore delle Idf Eyal Zamir ha affermati che i militari israeliani ''risponderanno con severità all'attacco di stamattina'' con il lancio di razzi dal Libano.

Onu, Israele aumenta gli insediamenti in Cisgiordania

L'escalation di violenza e l'aumento delle violazioni del diritto internazionale nei Territori palestinesi occupati sono stati denunciati dall'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Sigrid Kaag che ha evidenziato l' accelerazione delle attività di insediamento israeliane nei territori palestinesi occupati. Nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Medio Oriente, è stato reso noto che, tra il 7 dicembre 2024 e il 13 marzo 2025,  le autorità israeliane hanno approvato la costruzione di circa 10.000 unità abitative nella Cisgiordania occupata, quasi la metà delle quali a Gerusalemme Est. Questa tendenza, è stato ricordato, viola la risoluzione 2334, adottata dal Consiglio nel 2016, che esorta Israele a cessare immediatamente tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi occupati. Il Coordinatore speciale ha anche reso noto che le demolizioni e i sequestri di strutture palestinesi sono aumentati, a un ritmo di 460 edifici nello stesso periodo, causando lo sfollamento di 576 persone, metà delle quali bambini. Per giustificare queste demolizioni, Israele cita la mancanza di permessi di costruzione, che secondo Kaag sono "quasi impossibili" da ottenere per i palestinesi. Secondo quanto riferito, inoltre, dall'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ormai concluso, è aumentata anche la violenza in  Cisgiordania, dove 123 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 19 bambini e 6 donne, durante le operazioni militari israeliane o negli scontri a fuoco.  Gli attacchi dei coloni israeliani contro i villaggi palestinesi hanno ferito 118 persone. Secondo Sigrid Kaag, sul fronte diplomatico poi gli sforzi per rilanciare un processo di pace credibile sono in un vicolo cieco. "Le tendenze negative sul campo stanno minando la soluzione dei due Stati", ha concluso, esortando la comunità internazionale ad agire per impedire un'ulteriore escalation.

Il premier del Libano: "Evitare rischio di una nuova guerra con Israele"

Il primo ministro del Libano Nawaf Salam ha messo in guardia dal rischio di essere trascinati in ''una nuova guerra'' dopo che Israele ha annunciato l'intenzione di rispondere al lancio di razzi dal sud del Paese dei Cedri verso il nord di Israele. In una nota diffusa dal suo ufficio, "Salam ha messo in guardia dal rischio di nuove operazioni militari al confine meridionale, a causa del rischio che esse trascinino il Paese in una nuova guerra, che porterà guai al Libano e al popolo libanese".

Idf: "Risponderemo severamente all'attacco dal Libano"

L'esercito israeliano (Idf) "risponderà severamente all'attacco di questa mattina" dal Libano: lo scrive l'Idf su Telegram riferendosi ai tre razzi intercettati a Metula (nord). "Il Capo di Stato Maggiore, Eyal Zamir, ha condotto una valutazione della situazione in seguito al lancio di razzi dal Libano questa mattina. L'Idf risponderà severamente all'attacco di questa mattina - si legge in un comunicato -. Lo Stato del Libano ha la responsabilità di rispettare l'accordo (di cessate il fuoco, ndr). Non ci sono cambiamenti nelle linee guida difensive dell'Home Front Command". 

Media, raid dell'Idf sul sud del Libano

Le Idf hanno condotto raid aereo nel sud del Libano in risposta ai razzi lanciati per la prima volta in tre mesi verso il nord di Israele. Lo riportano i media libanesi affermando che attacchi israeliani sono stati registrati nei pressi dei villaggi di Hula e Markaba nel Libano meridionale.

Missili dal Libano contro Israele, Katz: "Pagheranno"

Cinque razzi sono stati lanciati dal Libano contro la comunità israeliana di Metula, al confine settentrionale. Secondo l'Idf, tre sono stati intercettati dalle difese aeree e gli altri due sono precipitati in territorio libanese. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni sul suolo israeliano. E' stato il primo attacco missilistico dal Libano da dicembre.

L'Idf, riporta il Times of Israel, ha risposto con il fuoco di artiglieria contro il Libano meridionale. "Non permetteremo che il fuoco dal Libano colpisca le comunita' della Galilea. Abbiamo promesso loro sicurezza ed è esattamente quello che avranno" ha detto il ministro della Difesa Israel Katz. "Il destino di Metula sarà lo stesso di Beirut", ha aggiunto minacciando di colpire la capitale libanese, "Il governo libanese è responsabile di qualsiasi colpo provenga dal suo territorio. Ho dato istruzioni all'Idf di rispondere di conseguenza". 

Israele, in migliaia in piazza contro il governo Netanyahu. VIDEO

Idf, lanciati 5 razzi dal Libano verso Israele: è la prima volta in 3 mesi

Le Idf hanno intercettato almeno tre razzi dei cinque provenienti dal sud del Libano verso il nord di Israele. A seguito dei lanci a Metulla, nel nord di Israele, sono state attivate le sirene di allarme antiaereo. Si tratta del primo attacco missilistico dal Libano in tre mesi, l'ultimo risale a dicembre. Al momento non si segnalano feriti o danni materiali, precisa il Jerusalem Post.

Da Francia, Germania e Gb un "immediato ritorno al cessate il fuoco"

Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto un "immediato ritorno al cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza, affermando di essere "indignati" per il numero di vittime tra i civili da quando Israele ha violato la tregua".

Conflitto Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza era scattato inizialmente il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO

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A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. I DETTAGLI

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