Medio Oriente, raid Idf nel Sud del Libano. Manifestanti dispersi davanti casa Netanyahu

Il premier israeliano e Katz ordinano nuovi rattacchi sul Libano. Fatah invita Hamas a lasciare il potere a Gaza per preservare "la presenza dei palestinesi" nella Striscia, mentre Israele intensifica le operazioni militari, minacciando di sfollare la popolazione e annettere parti del territorio. Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza. Netanyahu: "Noi democrazia anche senza Bar". Lapid minaccia sciopero
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Tregua in bilico in Libano. L'esercito israeliano ha colpito obiettivi di Hezbollah nella parte meridionale del Paese dopo che l'Aeronautica militare dello Stato ebraico ha intercettato questa mattina tre razzi provenienti da oltreconfine. Il premier Netanyahu ha ordinato all'Idf di agire con forza contro 'decine di obiettivi terroristici'. 'Rischiamo una nuova guerra', è l'allarme del primo ministro libanese Nawaf Salam. 'Preoccupati per l'escalation' la missione Onu Unifil e il ministro degli Esteri Tajani. Due dimostranti sono stati arrestati a Gerusalemme dopo gli scontri a seguito della manifestazione per chiedere la liberazione degli ostaggi davanti alla residenza del premier, Benyamin Netanyahu. Dopo che la maggior parte dei dimostranti è stata dispersa, alcune decine hanno marciato verso la residenza privata del premier più avanti lungo la strada, scontrandosi con la polizia dopo aver sfondato le barriere di controllo. I due dimostranti arrestati sono stati portati dalla polizia alla stazione di Moriah. Sale la tensione anche in Turchia dopo l'arresto del sindaco di Istanbul: oltre 340 persone sono state fermate, si registrano nuovi scontri con le forze dell'ordine ed è stato prorogato il divieto di manifestare. 'Le accuse contro di me sono immorali e infondate', denuncia Imamoglu.
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Due arresti dopo protesta davanti a residenza di Netanyahu
Due dimostranti sono stati arrestati a Gerusalemme dopo gli scontri a seguito della manifestazione per chiedere la liberazione degli ostaggi davanti alla residenza del premier, Benyamin Netanyahu. Lo riferisce Times of Israel. Dopo che la maggior parte dei dimostranti è stata dispersa, alcune decine di dimostranti hanno marciato verso la residenza privata del premier più avanti lungo la strada, scontrandosi con la polizia dopo aver sfondato le barriere di controllo. I due dimostranti arrestati sono stati portati dalla polizia alla stazione di Moriah.
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Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"
A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. I DETTAGLI
Conflitto Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza era scattato inizialmente il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO
Manifestanti davanti casa Netanyahu dispersi con la forza
Decine di manifestanti che marciavano a Gerusalemme verso la residenza del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, hanno abbattuto un posto di blocco della polizia che era stato eretto sul posto, mentre sul luogo erano presenti pochi poliziotti. Lo riferisce Ynet. Successivamente, il posto di blocco è stato ricostruito e coloro che avevano superato la zona protetta sono stati allontanati con la forza. In seguito, gli agenti hanno iniziato a respingere anche altri manifestanti che si avvicinavano al posto di blocco. Michal Deutsch, una delle leader della protesta, che aveva pure abbattuto il posto di blocco, è stata arrestata.
Media Houthi: raid Usa all'aeroporto di Hodeida
Il canale televisivo dei ribelli Houthi nello Yemen ha riferito di attacchi all'aeroporto internazionale di Hodeida, nell'ovest del paese, attribuendo la responsabilità agli Stati Uniti. Riferendosi a "un'aggressione americana", Al-Massirah ha parlato di "tre attacchi contro l'aeroporto internazionale di Hodeida".
In centinaia marciano per protesta verso casa di Netanyahu
Centinaia di manifestanti stanno marciando a Gerusalemme verso la casa del primo ministro, Benyamin Netanyahu, a Gaza Street. Nella zona non ci sono forze di polizia. Lo riferiscono i media israeliani pubblicando anche le foto. Intanto, migliaia di persone stanno manifestando contro il governo in piazza Habima a Tel Aviv. Oltre a chiedere il ritorno a casa degli ostaggi, i manifestanti protestano contro il tentativo di Netanyahu di licenziare il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il procuratore generale Gali Baharav-Miara, e contro la ripresa delle ostilità a Gaza, che ha posto fine al cessate il fuoco durato settimane.
Su Libano Francia invita Israele a moderazione
La Francia ha condannato il lancio di razzi dal territorio libanese verso Israele, ma ha invitato Israele a mostrare "moderazione" nel lanciare attacchi in risposta. "La Francia invita tutte le parti a rispettare gli impegni assunti nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco raggiunto nel novembre 2024, per evitare un'escalation che potrebbe avere gravi conseguenze per la sicurezza del Libano, di Israele e dell'intera regione", ha affermato una dichiarazione del ministero degli Esteri.
Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"
Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LEGGI L'ARTICOLO
Netanyahu: noi Stato democratico anche senza Ronen Bar
Israele "rimarrà uno Stato democratico" nonostante la decisione del governo di licenziare il capo dello Shin Bet. Lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu in un video diffuso stasera mentre migliaia di israeliani protestano a Tel Aviv contro questa decisione. "Ronen Bar non rimarrà a capo dello Shin Bet, non ci sarà alcuna guerra civile e Israele rimarrà uno stato democratico", ha dichiarato Netanyahu nel messaggio. Una sfida aperta alla Corte Suprema - a cui sta cercando di limitare i poteri - che ha congelato la decisione del governo di licenziare Bar.
Siria nel caos, video choc di esecuzioni di massa contro alawiti
Tre mesi dopo la fuga di Assad la Siria sembra essere ripiombata nel caos. Miliziani sunniti siriani e stranieri, affiliati alle forze governative, hanno compiuto nelle ultime ore una serie di esecuzioni di massa contro decine di uomini, accusati di esser stati membri dei servizi del passato regime, nelle regione costiera di Latakia e nell'entroterra della regione di Hama. Altre notizie parlano di uccisioni di civili, tra cui donne e bambini. Lo mostrano una serie di filmati di cui è stato possibile certificare l'autenticità tramite una serie di testimoni e fonti sul posto. Il leader siriano Ahmad Sharaa (Jolani) ha esortato questa sera gli insorti della minoranza alawita del deposto presidente Bashar al-Assad a deporre le armi "prima che sia troppo tardi", dopo che secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 162 civili del gruppo sciita sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. LA SITUAZIONE
Lapid: 'Sciopero generale se Netanyahu non sente Corte su capo Shin Bet'
Sciopero generale in Israele se il premier Benjamin Netanyahu non rispetta la decisione della Corte suprema di congelare la destituzione del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Lo ha minacciato il leader dell'opposizione, Yair Lapid, parlando davanti a migliaia di manifestanti a Tel Aviv: se il governo "decide di disobbedire alla decisione della Corte, sarà un governo fuori dalla legge, se questo succede, l'intero Paese dovrà fermarsi".
Lapid: "Sciopero se Netanyahu non si ferma su caso Bar"
Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha chiesto uno sciopero generale se il premier, Benjamin Netanyahu, andrà avanti con il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, nonostante la Corte Suprema abbia congelato la decisione del governo. "Se il governo del 7 ottobre decide di non obbedire alla decisione della corte, quel giorno stesso diventera' un governo fuorilegge", ha detto Lapid rivolto a diverse migliaia di manifestanti a Tel Aviv. "Se ciò accade, l'intero Paese deve fermarsi. L'economia deve scioperare, il Parlamento deve scioperare, i tribunali devono scioperare, le autorità devono scioperare, e non solo le università, ma anche le scuole", ha aggiunto l'ex primo ministro.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto .IL PUNTO
Netanyahu e Katz ordinano nuovi raid di Israele sul Libano
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato all'esercito di condurre "una seconda ondata di attacchi contro decine di obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano". Lo ha annunciato l'ufficio del ministro della Difesa, scrive Times of Israel. Questi attacchi sono "una risposta al lancio di razzi verso Israele e in continuazione della prima ondata di raid condotta questa mattina" che aveva come obiettivo il Libano meridionale, ha aggiunto il ministero.
Tajani: "Preoccupati per Libano, parti rispettino impegni"
"Il governo italiano segue con preoccupazione la situazione nel Libano meridionale. Tutte le parti devono rispettare i propri impegni e difendere i progressi raggiunti. Ulteriori escalation rappresenterebbero un grave rischio per la regione. Sosteniamo il ruolo di Unifil e la sicurezza di tutti i militari impegnati in questa importante missione di pace". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Leader di Hamas vede il ministro degli Esteri turco a Istanbul
Khalil al-Hayya, uno dei leader di Hamas e membro dell'ufficio politico del gruppo palestinese, ha incontrato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Ankara su X, pubblicando una foto dell'incontro. Secondo l'agenzia Anka, i colloqui si sono tenuti a Istanbul tra Fidan e una delegazione di Hamas guidata da al-Hayya.
Corteo pro Pal a Milano, slogan contro Trump e Meloni e Israele 'entità sionista'
Si è concluso senza incidenti il corteo pro Palestina a Milano, partito da piazza Cairoli. Circa 500 persone, molte con bandiere palestinesi in mano e kefiah al collo, hanno sfilato per le vie della città fino a piazzale Luigi Cadorna. Durante la manifestazione, non si sono verificati momenti di tensione con le Forze dell'Ordine. I partecipanti hanno scandito diversi slogan tramite megafono, tra cui duri attacchi contro Giorgia Meloni e Donald Trump, definiti "assassini". Non sono mancati canti a sostegno della lotta armata per la liberazione del popolo palestinese, come: "Ma quale pacifismo, ma quale non violenza: ora e sempre resistenza". Inoltre, è stato chiesto ad Abu Mazen di "stare zitto e non giudicare la resistenza armata palestinese” mentre Israele è sempre definita ‘entità sionista’. Gli organizzatori hanno annunciato un nuovo appuntamento per il 12 aprile a Milano, in piazza Duca d'Aosta dalle 14:30, per protestare contro i recenti bombardamenti israeliani e il piano di riarmo europeo.
Esercito libanese apre un'inchiesta su lancio razzi in Israele
Il ministro della Difesa libanese Michel Menassa ha riferito che l'esercito ha aperto un'inchiesta sulle circostanze del lancio di razzi contro Israele avvenuto questa mattina, che ha provocato la reazione dell'Idf con bombardamenti nel sud del Libano. Lo riporta Al Jazeera. Menassa ha sottolineato "il rifiuto del Libano di un ritorno alla situazione precedente al cessate il fuoco nel novembre 2024 e la sua forte opposizione ai tentativi di minare gli sforzi dello Stato per consolidare la sicurezza e la stabilità in tutto il territorio libanese", e ha invitato gli Stati che sponsorizzano il cessate il fuoco a "dissuadere il nemico israeliano dalle sue continue violazioni e attacchi con falsi pretesti". Hezbollah ha negato di aver lanciato razzi contro il nord di Israele stamattina.