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Trump: "Chiesto di evitare massacro truppe Kiev nel Kursk". Putin: "Salvi se si arrendono"

©IPA/Fotogramma
Guerra in Ucraina, si attende colloquio Trump-Putin
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Guerra in Ucraina, si attende colloquio Trump-Putin
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"Migliaia di truppe ucraine sono completamente circondate dall'esercito russo. Ho chiesto a Putin che le loro vite vengano risparmiate", ha scritto il presidente americano su Truth. Putin ha accettato l'invito di Trump, assicurando che a chi si arrenderà verrà garantita la vita e un trattamento dignitoso. Ha inoltre invitato Kiev a ordinare ai suoi soldati di deporre le armi per adempiere alla richiesta di Trump. Zelensky: "Condizioni inaccettabili"

in evidenza

Il Cremlino si dichiara 'cautamente ottimista' sulla tregua in Ucraina dopo il colloquio tra Putin e l'inviato della Casa Bianca Witkoff a Mosca. Inviate a Trump le condizioni dello zar, mentre si lavora a una telefonata tra i leader. Il presidente americano parla di un 'confronto produttivo' e chiede a Mosca di 'evitare massacri nel Kursk'. 'Se si arrendono saranno salvi', la risposta dello zar. Zelensky non si fida: 'Putin sabota la pace, condizioni inaccettabili'. Il G7 si ricompatta: 'Sanzioni a Mosca se rifiuta la tregua alle stesse condizioni di Kiev', si legge nella dichiarazione dei ministri degli Esteri dopo la riunione in Quebec: 'Sostegno incrollabile all'integrità dell'Ucraina'. Zakharova ancora contro Mattarella e Tajani: 'L'Italia attacca perché non ha nulla per difendersi'. Domani la videocall dei 'volenterosi' promossa da Starmer. Meloni non ha ancora deciso se partecipare.

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Ucraina, vertice virtuale domani di 25 leader alleati

Circa  25 leader della cosiddetta "Coalizione dei Volenterosi" terranno domani  una riunione virtuale convocata dal primo ministro britannico Keir  Starmer per discutere della guerra in Ucraina e dei modi per aumentare  la pressione sul presidente russo Vladimir Putin. All'incontro  dovrebbero partecipare il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, e i leader  dei principali Paesi dell'Unione Europea, della NATO, del Canada,  dell'Australia e della Nuova Zelanda, ha dichiarato Downing Street in un  comunicato. Nel corso della conferenza, prevista per le 11 italiane, Starmer  sottolineerà che è giunto il momento di adottare "impegni concreti",  mentre Putin cerca di adottare tattiche dilatorie per evitare  l'attuazione del piano di pace proposto dal Presidente degli Stati Uniti  Donald Trump.

Starmer accusa Putin: non prende sul serio la pace

Il  primo ministro britannico Keir Starmer ha accusato il presidente russo  Vladimir Putin di "non prendere sul serio la pace", dopo che Mosca ha  espresso riserve sulla tregua con l'Ucraina poosta dagli Stati Uniti.  "Il totale disinteresse del Cremlino per la proposta di cessate il fuoco  del presidente Trump dimostra solo che Putin non prende sul serio la  pace", ha dichiarato in un comunicato il leader britannico, che per  domani sta organizzando un vertice in videoconferenza sull'Ucraina.

Sondaggio, italiani prudenti su intervento in Ucraina, divisi su spese militari

Secondo l’ultima rilevazione dell’istituto di ricerca YouTrend per Sky TG24, il 38% degli intervistati è contrario a qualsiasi invio di truppe. Poca la fiducia nei leader internazionali coinvolti: ne hanno molta/abbastanza il 28% per Zelensky, il 25% per Macron e il 20% per Trump. Sui dazi il 48% vorrebbe un rafforzamento dell’Europa, il 37% preferirebbe un compromesso per mantenere un rapporto con gli Usa. Nelle intenzioni di voto FdI rimane primo partito ma cala dell’1%, crescono leggermente Pd e M5S. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Ucraina Russia, cosa prevede la tregua di 30 giorni

Un cessate il fuoco temporaneo nella guerra russo-ucraina sarà discusso "la prossima settimana", ovvero tra il 17 e il 23 marzo. Lo ha riferito ai giornalisti il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita. COSA SAPERE

Estonia: 'Ue tolga il diritto di voto all'Ungheria'

"L'Ungheria sta lavorando sistematicamente contro gli interessi di sicurezza comune dell'Europa. Abbiamo pertanto il dovere di adottare urgentemente misure concrete per procedere con l'applicazione dell'articolo 7 dell'Ue e sospendere i diritti di voto dell'Ungheria". Lo ha affermato oggi il ministro degli esteri estone, Margus Tsahkna, in un comunicato stampa ufficiale. Il Paese baltico ha a più riprese criticato fortemente la politica ostruzionistica di Budapest accusando esplicitamente Budapest di fare le veci di Mosca.

Lituania: 'Va discussa possibilità deterrenza nucleare'

La Lituania "deve avviare un dibattito per capire, nel caso in cui ve ne fosse bisogno, se e come ospitare armi nucleari sul proprio territorio". Lo ha affermato stasera la ministra della Difesa lituania, Dovile Sakaliene, nel corso di un'intervista alla televisione di stato, Lrt. Sakaliene ha sottolineato che, per poter mantenere armamenti nucleari sul suo territorio, la Lituania dovrebbe procedere a delle modifiche della carta costituzionale. La ministra ha aggiunto di aver già discusso di tali questioni con il capo delle forze armate lituane e di ritenere indispensabile avviare quanto prima una riflessione pubblica a vari livelli per discutere i termini non solo giuridici, ma ugualmente finanziari, militari e infrastrutturali di una tale eventualità.

Ucraina, Crosetto: "Vogliamo una pace duratura che tolga il pericolo della guerra"

"Se arriverà una tregua di 30 giorni come quella ipotizzata a Gedda, in quei 30 giorni bisognerà muoversi per garantire che sia l'inizio della pace", ha detto il ministro della Difesa in conferenza stampa a Parigi al termine della riunione con gli omologhi di Francia, Gran Bretagna, Germania e Polonia. LEGGI L'ARTICOLO

Ambasciatore russo a Roma: ‘Reazione a falsità Mattarella è legittima difesa’

E’ "legittima difesa" la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova agli "attacchi immotivati" e alle "falsità" che arriverebbero dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ quanto ha detto l’ambasciatore russo a Roma, Alexei Paramonov, ai suoi interlocutori alla Farnesina dove è stato convocato oggi su istruzione del ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’ennesimo “attacco verbale” arrivato a Mattarella.

“L’utilizzo in pubblici interventi da parte del capo dello Stato italiano, di comparazioni e interpretazioni notoriamente false е dubbie sul piano storico ed etico, che risultano offensive per la Russia, per il suo Governo e per il suo popolo, ancor più inasprisce l'atmosfera opprimente dei rapporti bilaterali", sostiene Paramonov. Che dice di aver "suggerito ai diplomatici italiani di considerare la reazione del ministro degli Esteri russo non come un ‘attacco verbale’, ma come una legittima difesa di fronte ai ripetuti e immotivati attacchi alla Russia".  L’ambasciatore fa poi sapere di avere "comunemente concordato che sia importante un uso più produttivo dei canali diplomatici disponibili allo scopo di prevenire, nei rapporti tra i due Paesi, gravi incomprensioni e situazioni conflittuali"

Trump: ho avuto notizie davvero buone da Russia

“La  Russia ha circondato un grosso gruppo di soldati ucrainai e sono in  grave pericolo. Tu non vuoi combattere con qualcuno molto più grande di  te, neanche se hai avuto tutti i soldi che abbiamo dato loro”. E’ uno  dei passaggi sul conflitto tra Russia e Ucraina del presidente degli  Stati Uniti, nel suo discorso al dipartimento di Giustizia. Trump ha  confermato di avere avuto “buone notizie” dai colloqui con la Russia.  “Prima di venire qui - ha detto - ho avuto alcune notizie davvero  buone”.

Guerra Ucraina-Russia, Kiev in ritirata dal Kursk. Cosa sta succedendo

Prosegue l'avanzata russa nella regione di Kursk, dove Mosca ha dichiarato di aver riconquistato cinque villaggi. Come riferisce l'emittente nazionale ucraina Suspilne, sono attualmente in corso combattimenti nella città di Sudzha, dove le truppe russe sono entrate dopo aver preso il controllo di una delle principali arterie stradali provenienti dalla provincia ucraina di Sumy. IL PUNTO

Macron a Berlino il 18 marzo, focus su Ucraina ed Europa

Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà a Berlino martedì prossimo 18 marzo: è quanto riferisce l'Eliseo, precisando che l'incontro sarà incentrato sulla preparazione del prossimo consiglio europeo, in programma i 20 e 21 marzo. Macron, precisa l'Eliseo, parlerà col cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in particolare, dell'agenda per la competitività europea, nel "solco del contributo franco-tedesco adottato a Meseberg nel maggio scorso". Ma anche di "Ucraina, difesa europea in seguito a quanto proposto dalla Commissione europea, ma anche dell'accelerazione sulla risposta europea alle sfide di competitività, semplificazione, decarbonizzazione e produzione industriale europea, riduzione delle dipendenze strategiche, unità nella risposta alle tensioni commerciali".

Video summit dei "volenterosi", Starmer sente Macron e Store

Il premier britannico Keir Starmer ha sentito oggi il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store in preparazione al meeting virtuale da lui convocato per domani con altri leader della cosiddetta "coalizione dei volenterosi" impegnati a garantire la sicurezza dell'Ucraina dopo un'eventuale pace con la Russia. Lo riferisce una portavoce di Downing Street, senza entrare nel dettaglio dell'agenda né dei partecipanti. Starmer, secondo la fonte, ha concordato con Macron nel definire "una svolta significativa" la recente proposta di tregua concordata da Usa e Ucraina. Secondo Downing Street, la videocall di domani dovrà rappresentare - su questo sfondo - "un altro momento importante per dare impulso al sostegno (a Kiev) e mantenere vivo l'impeto" del progetto della "coalizione dei volenterosi": presentato da Starmer, assieme a Macron e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai leader di un quindicina di Paesi euroatlantici (Italia compresa) riunitisi a Londra il 2 marzo scorso in un precedente vertice svoltosi (in quel caso in presenza) alla Lancaster House.

Meloni ragiona su volenterosi, pressing per cambiare focus summit

Nell'agenda ufficiale, a sera, l'appuntamento ancora non c'è. Perché Giorgia Meloni alla vigilia non avrebbe ancora deciso definitivamente se partecipare o meno alla riunione dei "volenterosi" convocata dal primo ministro inglese Keir Starmer. Il formato per la premier non risponde davvero alle esigenze del momento ma sfilarsi, ragionano alcuni, potrebbe sembrare un segnale di rottura rispetto ai principali partner europei altrettanto inadatto. Nel pomeriggio secondo il Foglio online la bilancia pendeva verso il sì alla partecipazione. Un orientamento confermato da alcune fonti. Anche se, confermano dall'esecutivo, una decisione definitiva sarà presa in nottata. I canali diplomatici tra Roma e Londra sono rimasti attivi per tutta la settimana. E secondo alcune indiscrezioni la premier avrebbe ottenuto di non focalizzare il confronto sull'idea di un invio di truppe in Ucraina lanciato da Starmer e da Emmanuel Macron, o quantomeno di distinguere il tema da quello della sicurezza di Kiev. Premessa per una sua partecipazione al summit in videocollegamento. Se ne discute da settimane, e all'invio di truppe europee Meloni ha espresso la sua "forte contrarietà" in tutti i consessi. La situazione peraltro, osservano dall'esecutivo, cambia di ora in ora, nelle trattative aperte dagli Usa con Mosca e Kiev ma anche sul campo. E diventa difficile, al di là del formato, immaginare di discutere e magari ipotizzare anche delle decisioni con uno scenario in costante evoluzione. Anche per questo, si ragiona nella maggioranza, è ancora acerbo il testo della risoluzione da votare martedì e mercoledì dopo le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo. Certo, il fatto che sulla Difesa ci sia solamente la presentazione del Libro Bianco, aiuta un po' nell'impresa di tenere insieme le tre anime della maggioranza, che a Strasburgo hanno marciato decisamente divise. La premier potrebbe trovarsi a dire delle cose "martedì al Senato, e delle altre mercoledì alla Camera" osservano alcuni meloniani per dare il senso di una situazione più che fluida. Anche per questo la risoluzione dovrebbe essere composta solo a ridosso, con un confronto di maggioranza che potrebbe avvenire lunedì. A trattare per la Lega, dicono i suoi, è direttamente Salvini con la premier. E l'ordine di scuderia sarebbe stato quello di abbassare i toni nei prossimi giorni sui temi della difesa e delle armi. L'obiettivo che tutte le forze della coalizione confermano resta quello di non aprire crepe interne. Anche per questo potrebbe essere inserito un passaggio sul lavoro per la pace in appoggio all'amministrazione Trump. E bisognerà anche tenere conto, fanno notare da Forza Italia, della dichiarazione finale del G7 dei ministri degli Esteri. Costruita altrettanto faticosamente, potrebbe fare da base anche per la risoluzione da votare a Roma.

Attivista ultranazionalista ucraino assassinato a Odessa

Un attivista ultranazionalista ucraino, noto per le sue azioni anche violente contro i russofoni e contro chi critica la mobilitazione militare, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco a Odessa, hanno annunciato venerdì le autorità. Demyan Ganul, 31 anni, è stato colpito in strada da un killer poi fuggito ma arrestato poche ore dopo. "Un uomo sospettato di aver ucciso un attivista è stato preso in custodia. Un'arma presumibilmente utilizzata per commettere il crimine è stata trovata nell'appartamento in cui si nascondeva", ha detto il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, su Telegram. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato in un post sui social media che l'uomo assassinato era Demyan Ganul. Secondo l'Sbu, i servizi segreti ucraini, il presunto omicida è un disertore dell'esercito, ha 46 anni e avrebbe commesso l'omicidio sponsorizzato dalla Russia. Ex membro dell'organizzazione ultranazionalista Pravy Sektor ("Settore Destro"), Demyan Ganul è noto soprattutto per aver preso parte ai gravi episodi di violenza che hanno visto opposti attivisti filo-russi e filo-ucraini a Odessa nel maggio 2014, secondo i media ucraini. Negli scontri hanno perso la vita più di 40 persone, per lo più filo-russe, tra cui molte bruciate vive nell'incendio della Casa dei sindacati di Odessa, dove si erano rifugiati e che ha preso fuoco. L'omicidio di Ganul è avvenuto il giorno dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva stabilito che le autorità ucraine non avevano fatto abbastanza per prevenire o fermare lo scoppio della violenza in quell'occasione. Ha anche affermato che "la disinformazione e la propaganda" russe hanno avuto un ruolo nelle tensioni. Dopo la tragedia del maggio 2014, Demyan Ganul ha creato la propria organizzazione, "Street Front", ed è stato promotore di numerose azioni contro la lingua e la cultura russa a Odessa, tra cui lo smantellamento di monumenti imperiali e sovietici e la presa di mira di persone di madrelingua russa. Più di recente, si è battuto contro coloro che denunciano la mobilitazione militare: una questione scottante in Ucraina. Nel giugno 2024 aveva picchiato un uomo che aveva criticato le forze armate ucraine, costringendolo poi a presentarsi all'ufficio di leva.

Guerra Ucraina-Russia, quali sono le condizioni di Putin per una possibile tregua

È arrivata la risposta di Mosca alla proposta di tregua mediata tra Stati Uniti e Ucraina. A rispondere è stato il presidente russo, Vladimir Putin, che ha espresso un sì di principio a uno stop alle ostilità con Kiev, ma solo a patto che l'accordo promosso da Washington porti a una "pace duratura" e "rimuova le cause alla radice della crisi". Ecco quali sono i paletti che ha posto. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky si congratula con Carney: "Rafforziamo cooperazione"

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky si è congratulato con il nuovo primo ministro canadese, Mark Carney, chiedendo che Kiev e Ottawa rafforzino i loro legami. "Sono grato al Canada per il suo incrollabile sostegno nel dissuadere l'aggressione militare della Russia. Non vedo l'ora di rafforzare la cooperazione tra i nostri Stati", ha scritto Zelensky su X.

Sanchez sarà a vertice coalizione volenterosi indetto da Starmer

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, parteciperà domani al nuovo vertice convocato in videoconferenza dal primo ministro britannico, Keir Starmer, con una ventina di leader della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi', disposti a contribuire a gestire la pace in Ucraina, dopo un eventuale accordo di cessate il fuoco con la Russia. La partecipazione di Sanchez è stata confermata da fonti della Moncloa riprese dall'agenzia Efe. La riunione seguirà quella in presenza fra i vertici militari e ministri della difesa che si è svolta a Parigi, proposta dal presidente Emmanuel Macron. Sanchez aveva già preso parte al precedente summit indetto dal primo ministro britannico il 2 marzo a Lancaster House, al quale aveva partecipato il presidente ucraino Volodymyr Zelenzky, per discutere dell'obiettivo di una "pace duratura in Ucraina" e aprire la porta a un piano di pace europeo. La riunione di domani aggiornerà sugli sviluppi verso una possibile tregua di 30 giorni, accordata da Stati Uniti e Ucraina a Gedda, in attesa di una risposta di Putin. Ieri Pedro Sanchez si è riunito al Palazzo della Moncloa con i leader delle forze politiche - tranne Vox - per confermare che la Spagna "è pronta" a portare al 2% del Pil la sua spesa in difesa, obiettivo al quale si è impegnato a Bruxelles. Nei colloqui, tuttavia, Sanchez non ha ottenuto gli appoggi dei partiti della sinistra che sostengono la maggioranza progressista, né un impegno concreto da parte del leader del Partito Popolare all'opposizione, Alberto Nunez Feijoo, che chiede che l'aumento della spesa militare sia discusso e votato nel Congresso spagnolo.

Massari: "Bene tentativo Trump ma pace in Ucraina sia giusta"

"Il tentativo di Trump di avviare un dialogo anche con la Russia, per un negoziato che possa portare all'interruzione della guerra, in sé è un fatto positivo: naturalmente però bisogna poi guardare ai termini di questa pace". Lo ha affermato Maurizio Massari, rappresentante permanente dell'Italia all'Onu, sottolineando che "come Italia e come europei abbiamo sempre insistito per una pace giusta, dove anche i diritti dell'Ucraina in quanto stato sovrano, indipendente e avente diritto alla propria integrità territoriale, siano rispettati". Secondo Massari, intervenuto in una sessione online della scuola di politiche europee Akademeia, "se anche dovesse esserci, per arrivare a un cessate il fuoco, un qualche sacrificio territoriale da parte dell'Ucraina, comunque questo non potrebbe essere riconosciuto dal punto di vista del diritto internazionale, quindi della stragrande maggioranza della comunità internazionale: non potrebbe essere riconosciuto perché contrario alla Carta delle Nazioni Unite, ai principi del diritto internazionale. Su questo la posizione europea, ma di gran parte del mondo, credo sia abbastanza ferma".

Il G7 si ricompatta: "Incrollabile sostegno a Kiev"

Il G7 canta vittoria nella prova dell'unità, ricompattandosi sotto una posizione comune alla ministeriale Esteri di Charlevoix, nel Quebec canadese. Ma se il lavoro notturno degli sherpa ha scongiurato il rischio di non raggiungere un accordo su una dichiarazione finale, arrivato ufficialmente nelle ore successive, il testo di quattro pagine approvato dai capi delle diplomazie nasconde tra le righe un compromesso tra le obiezioni americane su Ucraina e Medio Oriente e la richiesta dei partner di una posizione più netta a favore di Kiev. Così, mentre i ministri ribadiscono "il loro incrollabile sostegno all'Ucraina nella difesa della sua integrità territoriale, sovranità e indipendenza" e minacciano "ulteriori costi alla Russia nel caso in cui il cessate il fuoco non venga concordato, anche attraverso ulteriori sanzioni", chiedono a Mosca "di accettare un cessate il fuoco a parità di condizioni" con Kiev, e non più "incondizionatamente" come recitava una precedente bozza di comunicato. In ogni caso, il G7 "ha accolto con favore gli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco" in Ucraina con i colloqui a Gedda, ed ha "applaudito l'impegno di Kiev per un cessate il fuoco immediato, passo essenziale verso una pace globale, giusta e duratura in linea con la Carta Onu".

Vaticano: Parolin-Zelensky hanno parlato soprattutto dei bambini

La sala stampa vaticana conferma che c'è stato oggi un colloquio telefonico tra il Segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al centro del colloquio soprattutto la questione del rientro in Ucraina dei bambini che sono stati deportati in Russia, tema sul quale la diplomazia vaticana è stata particolarmente impegnata in questi anni.

Guerra in Ucraina, si attende colloquio Trump-Putin. VIDEO

Merkel: "Non è sbagliato provare a capire Putin"

In un'intervista al quotidiano Berliner Zeitung l'ex cancelliera Angela Merkel sostiene che è sbagliato utilizzare in senso dispregiativo il termine tedesco Putin-Versteher, che equivale a "persona che comprende Putin". "Non è sbagliato capire cosa sta facendo Putin e mettersi nei suoi panni", ha detto Merkel al quotidiano tedesco. Si tratta di un compito fondamentale della diplomazia e di qualcosa di diverso dai sostenitori di Putin. "Non c'è alcuna giustificazione all'invasione di un altro Paese. Ma deve essere consentito discutere sugli interessi della Russia". Se chi lo fa viene accusato di essere un "simpatizzante di Putin" , questo è "un argomento micidiale che annulla ogni discussione".

Prodi: "Incontro Trump-Zelensky? Così si uccide la diplomazia"

"L'incontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca? Cose così non ne avevo mai viste. Quel colloquio prima di tutto uccide la diplomazia. Mai visto in vita mia discutere di cose così importanti, così vitali volutamente di fronte alle telecamere e volutamente con la commedia preparata. Questa è stata la cosa che ha fatto un'impressione enorme perché questo è già un passaggio oltre la democrazia in cui si discute, si tengono presenti diverse posizioni. Questo invece non è stato così". Lo ha detto Romano Prodi, intervenendo al Festival Euromediterraneo dell'economia. "L'atlantismo classico - secondo l'ex presidente della Commissione Europea - è finito. Perché l'atlantismo riconosceva un certo ruolo dell'Europa in quanto Europa, cioè erano le due sponde dell'Atlantico. Adesso invece c'è una parte che frammenta le altre e non le vuole sentire parlare tutte assieme, ma ne vuole sentire parlare una. Questa è la fase in cui stiamo vivendo. La reazione europea è interessante, nel senso che ha compattato Francia e Germania, almeno nelle parole. La minaccia dello champagne e del Parmigiano Reggiano? Se si articola e diventa fatto concreto allora lo spezzettamento diventa definitivo".

Macron sente Zelensky e Starmer: "Russia non prenda tempo"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha invitato la Russia ad accettare la proposta di cessate il fuoco in Ucraina avanzata da Washington e Kiev e a smettere di rilasciare dichiarazioni volte a "ritardare" il processo. In un post su X, Macron ha anche invitato Mosca a interrompere i suoi "atti di violenza" in Ucraina, affermando di aver discusso questa mattina la proposta di cessate il fuoco con il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Ministro Ucraina vede Crosetto: "Auspichiamo tregua"

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato oggi a Roma al ministero il suo omologo ucraino Rustem Umjerov. Nel corso del cordiale colloquio, a quanto si apprende, il ministro ucraino ha ringraziato l'Italia per il suo supporto a Kiev, auspicando la tregua, che rappresenterebbe un primo passo verso la pace.

Ucraina, Tajani: Inconcepibili minacce russe a Mattarella. VIDEO

Prodi: sull'Ucraina "giochi ed esitazioni, però il dialogo c'è"

"Con tutte le esitazioni, con tutti i giochi che ci sono, però il dialogo c'è". Così l'ex premier Romano Prodi, a margine del Festival Euromediterraneo dell'economia, sul conflitto russo-ucraino e gli incontri promossi dagli Stati Uniti.

Medvedev: “Se gli ucraini non si arrendono a Kursk, saranno distrutti”

“Se gli ucraini non si arrendono a kursk, saranno distrutti senza pietà”. Lo ha dichiarato Dmitri Medvedev.

Putin: “Trump fa tutto per ripristinare rapporti Usa-Russia”

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che "la nuova amministrazione" Usa "guidata dal presidente Trump sta facendo di tutto per ripristinare almeno qualcosa di ciò che", a suo avviso, "è stato praticamente ridotto a zero e distrutto dalla precedente amministrazione americana" e che "in generale, la situazione" nei rapporti tra Mosca e Washington "sembra iniziare a muoversi". Putin ha però anche affermato che la ripresa delle relazioni con Washington è "un processo che non è facile, per non dire complicato". Lo riporta la Tass.

Rubio ribadisce: "Sia Russia che Ucraina devono fare concessioni"

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha ribadito la necessità che Ucraina e Russia scendano a compromessi. "L'unico modo per porre fine a questa guerra è attraverso un processo di negoziati", ha detto ai giornalisti dopo il G7 Esteri in Canada. "I negoziati, che siano di affari, commercio o geopolitica, implicano che entrambe le parti cedano qualcosa, entrambe le parti facciano concessioni", ha detto Rubio, dopo che nella dichiarazione della riunione dei ministri degli Esteri è stato menzionato il sostegno alla "integrità territoriale" dell'Ucraina.

Putin: "Gli ucraini nel Kursk depongano le armi"

Per esaudire il desiderio espresso da Trump di risparmiare i soldati ucraini nella regione di Kursk, il presidente russo Vladimir Putin ha invitato Kiev ad ordinare ai suoi soldati di deporre le armi.

Putin accoglie invito Trump a risparmiare ucraini in Kursk

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di aver accolto l'invito di Donald Trump a risparmiare i soldati ucraini nel Kursk e ha assicurato che a chi si arrenderà verrà garantita la vita e un trattamento dignitoso. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Putin: “Bene ripristino delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian”

Il presidente russo Vladimir Putin ha rassicurato telefonicamente il primo ministro armeno Nikol Pashinyan che Mosca "è interessata a ripristinare le relazioni tra Baku e Yerevan ed è pronta ad assisterla in ogni modo possibile": lo afferma il Cremlino citato dalla Tass. In una nota si precisa che Pashinyan ha informato Putin della finalizzazione del testo del trattato di pace tra Armenia e Azerbaigian e della volontà di Yerevan di firmare il documento. "Vladimir Putin ha sottolineato a questo proposito che la Russia ha sempre sostenuto e continua a sostenere la normalizzazione delle relazioni armeno-azerbaigiane nell'interesse di garantire sicurezza, stabilità e sviluppo socioeconomico sostenibile nella regione transcaucasica. Sia l'Armenia che l'Azerbaigian possono sempre contare su qualsiasi possibile assistenza da parte russa per raggiungere questi obiettivi", ha affermato il Cremlino. La conversazione ha avuto luogo su richiesta della parte armena, precisa la Tass.

L'ambasciatore russo alla Farnesina ricevuto da Guariglia

L'ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov è stato ricevuto alla Farnesina dal segretario generale del Ministero degli Esteri Riccardo Guariglia. La convocazione del diplomatico era stata annunciata ieri dal ministro Antonio Tajani, in seguito all'attacco lanciato dalla portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Putin a Maduro: “Pronto a accordo di partenariato Mosca-Caracas”

Il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una conversazione in videoconferenza con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, ha dichiarato che "è stato pienamente definito un accordo di partenariato e cooperazione strategica" tra Mosca e Caracas. Lo riporta la Tass. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa, Putin ha detto a Maduro che l'accordo "creerà", secondo lui, "una solida base per un'ulteriore espansione di legami multiformi a lungo termine" e lo ha invitato a firmarlo durante una futura visita in Russia. Putin ha inoltre invitato Maduro alle celebrazioni in programma a Mosca il 9 maggio per l'80mo anniversario della vittoria delle truppe sovietiche nella Seconda Guerra Mondiale.

Kallas: "Se Mosca non accetta tregua altre sanzioni"

"In Canada, abbiamo riaffermato il nostro sostegno all'Ucraina nel difendere la sua integrità territoriale. Abbiamo elogiato l'impegno dell'Ucraina per un cessate il fuoco immediato. La Russia deve ora ricambiare a parità di condizioni. In caso contrario, potremmo imporre ulteriori sanzioni e limiti ai prezzi del petrolio". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. 

Kiev smentisce Trump: "Nel Kursk non siamo accerchiati"

L'esercito ucraino ha respinto le affermazioni pubblicate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha affermato che migliaia di truppe di Kiev erano circondate da truppe russe. "Non c'è alcuna minaccia che le nostre unità vengano circondate", ha scritto lo stato maggiore in una dichiarazione sui social media, riferendosi specificamente alla regione russa occidentale di Kursk. 

Zelensky: "Putin sabota pace, pone condizioni inaccettabili"

Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "la potenza dell'America può forzare" Vladimir Putin a mettere fine alla guerra in Ucraina, in quanto il leader del Cremlino sta "sabotando la diplomazia" con le sue condizioni. Secondo un posto di Zelensky su X, Putin "sta facendo tutto il possibile per sabotare la diplomazia, ponendo condizioni estremamente difficili e inaccettabili fin dall'inizio, anche prima di un cessate il fuoco". 

Russia, ripreso il controllo di 28 località nel Kursk

La Russia afferma di aver ripreso il controllo di 28 località nella regione del Kursk, teatro lo scorso agosto dell'offensiva dei militari ucraini. Il ministero della Difesa di Mosca, con un aggiornamento che riguarda l'ultima settimana e viene rilanciato dai media russi, riferisce della "liberazione" di 28 centri abitati nella regione russa, compresa Sudzha, e rivendica anche il controllo di un insediamento nella regione ucraina di Sumy.

Onu accusa Russia di crimini contro l'umanità

La commissione d'inchiesta indipendente della Nazioni Unite sull'Ucraina ha pubblicato un rapporto nel quale accusa la Russia di aver commesso crimini contro l'umanità in Ucraina. In particolare, Mosca è ritenuta responsabile di sparizioni forzate e torture, "perpetrate nell'ambito di un attacco vasto e sistematico contro la popolazione civile e ai sensi di una politica statale coordinata". 

Zelensky: "Colloquio con Parolin sui nostri prigionieri"

"Ho parlato con il Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin. Ho augurato a Papa Francesco una pronta guarigione e l'ho ringraziato per le sue preghiere e il suo sostegno morale al nostro popolo, nonché per i suoi sforzi nel facilitare il ritorno dei bambini ucraini deportati illegalmente e sfollati dalla Russia. La Santa Sede ha ricevuto un elenco di ucraini detenuti nelle prigioni e nei campi russi. Contiamo sul sostegno per la loro liberazione". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "Condizioni Mosca complicano e ritardano"

Le condizioni poste da Mosca per il cessate il fuoco "complicano e ritardano" il negoziato. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Ora il mondo vede la Russia deliberatamente proporre condizioni che non fanno altro che complicare e ritardare tutto, perché la Russia è l'unica entità che vuole che la guerra continui e che la diplomazia fallisca", scrive Zelensky, il quale ha assicurato che Kiev è pronta a una tregua. 

Trump: "Parlato con Putin, colloquio produttivo, buone chance mettere fine a guerra"

"Ieri ho avuto discussioni molto positive e produttive con il Presidente russo Vladimir Putin, e ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine". Lo ha scritto il presidente americano, Donald Trump, in un post su Truth. 

"In questo momento, migliaia di truppe ucraine sono completamente circondate dai militari russi e in una posizione molto vulnerabile - ha proseguito - ho chiesto con forza al presidente Putin di risparmiare le loro vite". "Sarebbe un massacro orribile, mai visto dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Che Dio li benedica!!", ha concluso. 

Guerra in Ucraina, Mosca: truppe Kiev in fuga dal Kursk. VIDEO

Trump: "Ho chiesto a Putin di evitare massacro delle truppe di Kiev"

"In questo momento, migliaia di truppe ucraine sono completamente circondate dall'esercito russo, in una posizione molto difficile e vulnerabile. Ho chiesto con forza al Presidente Putin che le loro vite vengano risparmiate. Questo sarebbe un massacro orribile, uno come non si vedeva dalla seconda guerra mondiale. Dio li benedica tutti!". Così Donald Trump su Truth. 

Trump: "Discussioni molto produttive con Putin"

"Abbiamo avuto delle discussioni molto buone e produttive ieri con Vladimir Putin ieri e ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine". Lo ha scritto su Truth Donald Trump, che poi ha chiesto al leader del Cremlino di fermare il massacro delle truppe ucraine. 

G7: "Incrollabile sostegno all'Ucraina nella difesa dell'integrità"

"I membri del G7 hanno ribadito il loro incrollabile sostegno all'Ucraina nella difesa della sua integrità territoriale e del suo diritto a esistere, nonché della sua libertà, sovranità e indipendenza". Così recita la dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix. 

G7: "Ulteriori sanzioni a Mosca se non accetta la tregua"

I membri del G7 "hanno discusso di imporre ulteriori costi alla Russia nel caso in cui tale cessate il fuoco non venga concordato, anche attraverso ulteriori sanzioni, limiti ai prezzi del petrolio, nonché ulteriore supporto all'Ucraina e altri mezzi. Ciò include l'uso di entrate straordinarie derivanti da beni sovrani russi immobilizzati". Così recita la dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix. "I membri del G7 hanno sottolineato l'importanza di misure di rafforzamento della fiducia in un cessate il fuoco, tra cui il rilascio di prigionieri di guerra e detenuti, sia militari che civili, e il ritorno dei bambini ucraini. 

Bozza G7: "La Russia accetti la tregua a parità di condizioni per Kiev"

Il G7 "ha accolto con favore gli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco" in Ucraina, in particolare l'incontro Usa-Kiev in Arabia Saudita. "I membri del G7 hanno applaudito l'impegno dell'Ucraina per un cessate il fuoco immediato, passo essenziale verso una pace globale, giusta e duratura in linea con la Carta Onu. I membri del G7 hanno chiesto alla Russia di ricambiare accettando un cessate il fuoco a parità di condizioni e di attuarlo pienamente". Così si legge nella bozza della dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix. Una bozza precedente chiedeva a Mosca di accettare la tregua "senza condizioni".

Ucraina, Scholz riceverà Macron martedì

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz riceverà il presidente francese Emmanuel Macron martedì per discutere di diverse tematiche. A darne notizia è stato il portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit. L'incontro avverrà alla vigilia del vertice Ue di giovedì e venerdì a Bruxelles e affronterà le stesse tematiche che saranno sul tavolo dei leader europei, dalla situazione in Ucraina al rafforzamento della capacità difensiva dell'Europa. Secondo il portavoce il possibile dispiegamento di truppe "occuperà un posto minore", perché Scholz ritiene che questo sarebbe un passo da compiere solo successivamente ad altri e al raggiungimento di un cessate il fuoco permanente.

Kallas: piano volontario fino a 40 miliardi per armi a Kiev

Il piano dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas per rafforzare militarmente Kiev - nell'ambito di un'iniziativa volontaria da affiancare ad altre - prevede che gli Stati forniscano all'Ucraina aiuti per "un valore provvisorio di almeno 20 miliardi di euro" che potrebbe poi salire a "40 miliardi, in base alle esigenze". Lo si legge nell'ultima bozza che include anche l'ipotesi di una ripartizione dei contributi "in linea con il peso economico" (ad esempio il Reddito nazionale lordo)". Come "primo passo gli Stati aderenti si impegnerebbero al Consiglio europeo di marzo a fornire 2 milioni di munizioni d'artiglieria pesante nel 2025". 

Guerra in Ucraina, Mosca: truppe Kiev in fuga dal Kursk

Cina: sosteniamo accordo di pace duraturo

Pechino sostiene un accordo di pace duraturo in Ucraina ed è pronta a svolgere un ruolo nella trattativa. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, secondo quanto riporta Tass. "Ci auguriamo che attraverso il dialogo e i colloqui, le parti possano raggiungere un accordo di pace equo, duraturo e vincolante, accettabile per tutte le parti", ha affermato Mao in una conferenza stampa, a proposito della cauta apertura mostrata ieri dal presidente russo, Vladimir Putin. "La Cina è pronta, in cooperazione con la comunità internazionale, a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi e nel raggiungimento di una pace duratura", ha aggiunto Mao Ning

Kiev accoglie con favore la condanna in Finlandia di un russo

L'ufficio del procuratore generale ucraino ha salutato la sentenza di un tribunale finlandese che ha condannato un neonazista russo all'ergastolo per crimini di guerra in Ucraina nel 2014. "Questo caso segna una pietra miliare fondamentale nel ritenere responsabili gli autori di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale. L'Ucraina rimane impegnata a collaborare con i partner in tutto il mondo per garantire che non vi sia impunità per i criminali di guerra", ha affermato in una dichiarazione pubblicata sui social media. 

Mosca: "Conquistati 28 centri del Kursk in una settimana"

Le forze armate russe hanno dichiarato di aver preso il controllo nell'ultima settimana di 28 centri abitati della regione russa di Kursk e del villaggio di Novenkoe, nella regione ucraina di Sumy. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia Interfax. 

Berlino: "Putin non ha interesse ad un cessate il fuoco duraturo"

"Dubitiamo dell'interesse del presidente russo a lavorare per un cessate il fuoco duraturo" lo ha detto Kathrin Deschauer, portavoce del ministero degli Esteri tedesco, commentando la risposta del presidente russo Vladimir Putin alla proposta americana di una tregua. Nel corso dell'odierna conferenza stampa di governo, la portavoce ha anche affermato che la risposta di Putin è "nella migliore delle ipotesi di un tentativo di prendere tempo". 

Putin

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Peskov: "Kellogg rimosso? Assurdo pensare che interferiamo negli affari degli Usa"

"E' una loro decisione" chi partecipa o meno ai negoziati sull'Ucraina, la Russia "non interferisce". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano se potesse confermare le notizie secondo cui l'inviato americano per l'Ucraina, Keith Kellogg, sarebbe stato rimosso su richiesta del Cremlino per le sue posizioni considerate troppo filo Kiev. "E' una loro decisione chi c'è e chi no - ha detto Peskov - Non posso confermarlo affatto. Sarebbe assurdo pensare che la parte russa possa interferire negli affari interni degli Stati Uniti. Non abbiamo intenzione di farlo. Ogni relazione dovrebbe essere costruita sulla base del reciproco rispetto".

Peksov: "Putin allineato a Trump ma c'è ancora molto da fare"

La posizione del presidente russo Vladimir Putin ''è allineata'' con quella del presidente americano Donald Trump, ''ma c'è ancora del lavoro da fare''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti.

Putin "è allineato" rispetto alla posizione di Trump, ma ha anche sottolineato che ci sono "una serie di domande a cui è necessario rispondere insieme. C'è ancora molto da fare".

Ucraina, von der Leyen: "Con le sanzioni aumenta la pressione sulla Russia"

L'Ue "aumenta la pressione sulla Russia". Lo sostiene la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, via social. Oggi, "estendiamo le nostre sanzioni a circa 2,400 individui ed entità per l'aggressione in corso della Russia contro l'Ucraina, tra cui: divieti di viaggio, congelamento dei beni, divieto di finanziamenti/risorse. La nostra determinazione a sostenere l'Ucraina è decisiva". 

II numero dei soggetti sanzionati dall'Ue oggi è iniziato a diminuire: dietro insistenza dell'Ungheria, che minacciava il veto, 4 nomi oggi sono stati rimossi dalla lista, oltre a tre persone nel frattempo decedute. Nessun nuovo nome è stato aggiunto, anche perché era in discussione il rinnovo di misure già prese e l'adozione di nuove misure non era possibile. 

Putin: "Sì a una tregua, ma non a quella proposta". VIDEO

Cremlino: "Cautamente ottimisti per la pace in Ucraina"

Secondo il Cremlino c'è ragione di essere "cautamente ottimisti" su una soluzione del conflitto in Ucraina, dopo un colloquio la scorsa notte tra il presidente Vladimir Putin e l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff a Mosca. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Una decisione su un nuovo colloquio telefonico fra Putin e il presidente americano Donald Trump verrà presa dopo che Witkoff avrà riferito a Washington un messaggio di Putin, ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Cremlino: "Putin ha visto Witkoff, nuovi messaggi a Trump"

Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto ieri sera l'inviato americano Steve Witkoff, e attraverso di lui "ha trasmesso informazioni e segnali ulteriori al presidente Trump". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

Mosca: "Liberato un altro insediamento nel Kursk"

Le truppe russe hanno liberato un altro insediamento nella regione di Kursk, quello di Goncharovka. Lo ha annunciato il ministero della Difesa. 

Zakharova: "Italia attacca perchè non ha nulla per difendersi"

Con la convocazione dell'ambasciatore russo in Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha "solo attirato maggiore attenzione" sui "problemi" dell'Italia. Lo ha affermato oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Perché una tale reazione?", ha chiesto Zakharova in una intervista al giornale Izvestia, ripresa dalle agenzie russe. "Apparentemente, perché abbiamo di nuovo colpito il cuore del problema: abbiamo colto la stessa persona a mentire". "Non hanno nulla con cui difendersi e quindi hanno deciso di attaccare. Ma lo hanno fatto invano. In primo luogo, hanno solo attirato più attenzione sui loro problemi. E in secondo luogo, lo scoprirete più avanti".

In fiamme deposito petrolio russo colpito a Tuapse

Incendio in un deposito diprodotti petroliferi a Tuapse, nel territorio russo di Krasnodar, dove un'area di oltre 1.000 mq sta bruciando dopo essere stato colpito da un attacco ucraino. Lo ha riferito il governatore della regione, Veniamin Kondratyev. "Il regime di Kiev ha attaccato una struttura del settore petrolifero a Tuapse la scorsa notte. Uno dei serbatoi di benzina ha preso fuoco.

Media: l'inviato Usa Witkoff è ripartito da Mosca

L'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff è ripartito da Mosca, dove era arrivato ieri per colloqui con le autorità russe. Lo scrive la Tass. Il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, aveva annunciato ieri un suo incontro riservato con il presidente Vladimir Putin che doveva avvenire in serata. Sul colloquio non è stata fornita alcuna notizia.

Riad a Putin: "Sostegno a ogni iniziativa per fine guerra"

l sovrano de facto dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman ha detto al presidente russo Vladimir Putin che il regno sostiene "tutte le iniziative" per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo rende noto in una dichiarazione ufficiale il ministero degli Esteri saudita, dopo che i colloqui Usa-Ucraina a Gedda hanno proposto un cessate il fuoco di 30 giorni. Mohammed bin Salman, nel corso di una telefonata con Putin, ha ribadito "l'impegno dell'Arabia Saudita a facilitare il dialogo e sostenere tutte le iniziative volte a raggiungere una risoluzione politica" , ha precisato il ministero degli Esteri.

Raid russo nel Kharkiv: fiamme sul tetto ospedale a Zolochiv

"Gli occupanti russi hanno attaccato la notte scorsa il villaggio di Zolochiv, nella regione di Kharkiv. A seguito di un attacco di droni, il tetto dell'ospedale ha preso fuoco e una persona è rimasta ferita". Lo ha reso il governatore regionale, Oleg Synegubov, su Telegram, precisando che "grazie all'intervento dei servizi di emergenza il rogo è stato spento". Lo riporta l'Ukrainska Pravda.

Sindaco di Mosca: "Respinto un attacco con quattro droni"

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha riferito sul suo canale Telegram che le "forze della difesa aerea hanno respinto un attacco di quattro droni che volavano verso Mosca". Il sindaco ha poi aggiunto che "sul posto dove sono caduti i detriti sono al lavoro le squadre dei servizi di emergenza". Testimoni hanno raccontato di avere "sentito delle esplosioni e di avere visto del fumo" nella regione della capitale. Lo riporta Ria Novosti.

Guerra Ucraina Russia, cosa prevede la tregua di 30 giorni

Un cessate il fuoco temporaneo nella guerra russo-ucraina sarà discusso "la prossima settimana", ovvero tra il 17 e il 23 marzo. Lo ha riferito ai giornalisti il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita. COSA SAPERE

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