Medio Oriente, video di Hamas mostra un ostaggio israeliano vivo

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Si tratta, precisa Haaretz online, di Matan Angrest. Il Forum delle Famiglie degli ostaggi e degli scomparsi ha chiesto di non condividere il filmato o parti di esso finchè la famiglia Angrest non abbia dato il suo consenso. In programma una nuova tornata di negoziati sul cessate il fuoco. Il presidente Usa: "Bisogna lavorare alla soluzione dei due Stati". Poi dà "l'ultimo avvertimento" ai miliziani palestinesi perché liberino tutti gli ostaggi. Altrimenti "ci sarà l'inferno da pagare"

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Hamas ha diffuso un video in cui mostra un uomo israeliano tenuto in ostaggio, vivo. Si tratta, precisa Haaretz online, di Matan Angrest. Il Forum delle Famiglie degli ostaggi e degli scomparsi ha chiesto di non condividere il filmato o parti di esso finchè la famiglia Angrest non abbia dato il suo consenso. "Cambiare lo status di Gaza con la forza non porterà la pace ma solo nuovo caos". dice il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in merito alla proposta del presidente americano Donald Trump di prendere il controllo della Striscia. "Bisogna lavorare alla soluzione dei due Stati", ha affermato. Trump dà "l'ultimo avvertimento" ad Hamas perché liberi subito tutti gli ostaggi vivi e restituisca i cadaveri di quelli uccisi. Altrimenti "ci sarà l'inferno da pagare".

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Lettera ex rapiti a Netanyahu: fai liberare ostaggi rimasti

Un gruppo di oltre 50 ex ostaggi di Hamas ha inviato una lettera al premier Benyamin Netanyahu chiedendo a Israele di continuare con l'accordo di cessate il fuoco in modo che i prigionieri rimasti a Gaza possano tornare a casa. Lo riferisce il Times of Israel. "Noi, che siamo stati rapiti durante il massacro del 7 ottobre, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle l'inferno da cui i nostri cari devono ancora tornare. Abbiamo visto l'oscurità, sentito gli orrori, respirato la paura", scrivono gli ostaggi liberati. "Sappiamo e non stiamo [solo] descrivendo cosa stanno attraversando gli ostaggi rimasti. Torture brutali, fame umiliante, malattie senza cure, solitudine abissale: questa è la loro realtà in questi momenti. Ogni minuto che è l'inferno, ogni momento in più è una potenziale condanna a morte", scrivono. Gli ex prigionieri esortano il premier a dare priorità al ritorno degli ostaggi rispetto alla ripresa dei combattimenti, affermando che dall'accordo di tregua di una settimana del novembre 2023 "sono stati assassinati più ostaggi di quanti ne siano stati salvati nelle operazioni militari". "Israele è stata fondata per difendere il popolo ebraico, ma il 7 ottobre ha fallito", continuano. "L'unico modo per iniziare a espiare questo clamoroso fallimento è riportare a casa tutti gli ostaggi, i vivi per la riabilitazione e i morti per una degna sepoltura nel suolo di Israele. Questa potrebbe essere l'ultima possibilità", concludono gli ostaggi rilasciati

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA

Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno  firmato un "trattato di partenariato strategico globale" con cui è  stata potenziata la cooperazione militare e d'intelligence. Un accordo  definito "una vera svolta" che amplierà la proiezione russa nel settore  dell'energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

Moschea storica di Nablus danneggiata in operazione israeliana

Una moschea storica a Nablus, in Cisgiordania, è stata danneggiata durante un'operazione militare israeliana. Lo affermano le autorità locali, denunciando la "profanazione" di un luogo sacro. L'operazione militare ha avuto luogo tra le 2:00 e le 6:30 del mattino nella moschea di Al-Nasr, secondo alcuni testimoni intervistati dall'Afp. Le riprese tv mostrano sedie e pavimenti carbonizzati in un angolo dell'edificio e una copia parzialmente bruciata del Corano. L'esercito israeliano, contattato dall'Afp, non ha rilasciato dichiarazioni sulle sue attività in città. Secondo le autorità religiose locali, sei moschee storiche della città sono state prese di mira in queste operazioni. Il direttore degli Affari islamici (Aqwaf) di Nablus, lo sceicco Nasser al-Salman, ha denunciato in una nota la violazione da parte dell'esercito "dei santuari islamici e delle moschee a un ritmo accelerato". Si tratta di "un attacco grave per portata e tempistica", il primo venerdì del mese di Ramadan, ha affermato il ministero degli Affari religiosi palestinese, condannando "un piano sistematico (...) di profanazione dei nostri luoghi santi". Il sindaco della città, Hossam al-Shakhshir, ha affermato che l'esercito ha ritardato l'intervento dei vigili del fuoco locali, il che ha "causato danni significativi alla moschea"

Idf, colpiti siti militari Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha annunciato di aver condotto attacchi contro siti militari nel sud del Libano appartenenti al gruppo islamista Hezbollah. "In base a informazioni di intelligence, l'Idf ha colpito strutture militari in cui sono stati identificati armi e lanciarazzi appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah", si legge in un comunicato.

L'esercito ha inoltre affermato che tali obiettivi rappresentano una "palese violazione degli accordi tra Israele e Libano". 

Trump, 'scioccato da brutalità Hamas, nessuna gentilezza verso ostaggi'

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere rimasto sorpreso nell'apprendere dagli ostaggi da poco rilasciati da Hamas che nessuno dei loro carcerieri abbia mostrato segni di gentilezza durante la prigionia. 

"Ho chiesto: ‘Avete visto qualcuno tra le centinaia di persone di Hamas che vi hanno sorvegliato essere gentile? Qualcuno che vi abbia fatto l’occhiolino e detto ‘Non preoccuparti, andrà tutto bene’ o vi abbia dato un pezzo di pane?’ E la risposta è stata ‘No’", ha raccontato Trump parlando con i giornalisti nello Studio Ovale. 

Siria, video choc di esecuzioni di massa contro alawiti

Miliziani sunniti siriani e stranieri, affiliati alle forze governative, hanno compiuto nelle ultime ore una serie di esecuzioni di massa contro decine di uomini, accusati di esser stati membri dei servizi del passato regime, nelle regione costiera di Latakia e nell'entroterra della regione di Hama. Altre notizie parlano di uccisioni di civili, tra cui donne e bambini. Lo mostrano una serie di filmati di cui è stato possibile certificare l'autenticità tramite una serie di testimoni e fonti sul posto. Intanto, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il bilancio delle esecuzioni è salito a 90 civili uccisi.

Starmer riceve ostaggio israeliano Sharabi, 'odissea indicibile'

Un faccia a faccia commovente con Eli Sharabi, 53enne ex ostaggio israeliano rilasciato la settimana scorsa dopo oltre un anno di prigionia nella Striscia di Gaza, la cui famiglia (moglie, due figlie e un fratello) è stata falcidiata nell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2022. Così Downing Street tratteggia l'incontro avuto oggi a Number 10 dal premier britannico Keir Starmer. "Il primo ministro - si legge in un comunicato - ha ricevuto Eli Sharabi stamattina" e "ha reso omaggio al suo coraggio e alla sua forza d'animo fenomenali". Ha poi "espresso il proprio cordoglio dal profondo del cuore per la perdita di sua moglie Lianne, delle sue figlie Noiya e Yahel e del fratello Yossi", della cui morte Eli ha saputo con certezza solo dopo la liberazione. "Dopo aver ascoltato il racconto di prima mano di un'odissea durata 16 mesi", Starmer ha ammesso di non poter "nemmeno immaginare ciò che Eli ha passato". Ha quindi notato come questa testimonianza rappresenti "un richiamo brutale su cosa stiano soffrendo gli ostaggi rimasti" a Gaza. Il Regno Unito, ha concluso il premier, è impegnato a "raddoppiare l'intenso sforzo condotto a tutti i livelli per assicurare il rilascio dei 59 ostaggi" israeliani che tuttora mancano all'appello, in modo che possano finalmente "riunirsi tutti ai loro cari": epilogo da raggiungere attraverso "una piena attuazione delle fasi restanti dell'accordo di cessate il fuoco" tessuto dai mediatori internazionali fra Israele e la fazione palestinese. 

Teheran, nessun colloquio con Usa finché ci minacceranno

L'Iran non riprenderà "nessun negoziato diretto con gli Stati Uniti" sul suo programma nucleare "finché continueranno con la loro politica di massima pressione e le loro minacce". Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi a margine di una riunione dell'Organizzazione per la cooperazione islamica a Jedda. Il ministro ha aggiunto che "Il programma nucleare iraniano non può essere distrutto tramite operazioni militari. Questa è una tecnologia che abbiamo raggiunto, e la tecnologia è nei cervelli e non può essere bombardata", ha detto in un'intervista alla France Presse. 

Video di Hamas mostra un ostaggio israeliano vivo

Hamas ha diffuso un video in cui mostra un uomo israeliano tenuto in ostaggio, vivo. Si tratta, precisa Haaretz online, di Matan Angrest. Il Forum delle Famiglie degli ostaggi e degli scomparsi ha chiesto di non condividere il filmato o parti di esso finchè la famiglia Angrest non abbia dato il suo consenso.

Hamas avverte: nuovi raid di Israele un rischio per ostaggi

Hamas avverte che nuovi attacchi israeliani a Gaza metteranno in pericolo la vita degli ostaggi ancora nella Striscia. Lo riferisce Al Jazeera, ricordando che si ritiene siano 24 gli israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 ancora in vita e 35 quelli deceduti. L'avvertimento arriva mentre sono fermi i negoziati tra Hamas e Israele per passare alla fase due dell'accordo sul cessate il fuoco raggiunto a gennaio.

Hamas a Trump: "Incontri anche i detenuti palestinesi"

Hamas ha esortato Donald Trump a incontrare i prigionieri palestinesi liberati durante la tregua in corso a Gaza, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha avuto un incontro con gli ostaggi israeliani. Proprio come ha parlato della "sofferenza insopportabile" degli ostaggi israeliani, il presidente degli Stati Uniti dovrebbe "mostrare lo stesso livello di rispetto per i prigionieri politici palestinesi liberati e dedicare del tempo per incontrarli e ascoltare le loro storie", ha scritto il leader di Hamas Basem Naim in una lettera aperta indirizzata a Trump. Ieri Trump ha incontrato nello Studio Ovale otto ex ostaggi israeliani che sono stati rilasciati come parte dell'accordo di tregua entrato in vigore il 19 gennaio. Delle 251 persone rapite durante l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, 58 sono ancora trattenute a Gaza, 34 delle quali sono state dichiarate morte dall'esercito israeliano.

Siria, scontri con forze leali ad Assad. Almeno 70 i morti

Violenti scontri nel nordovest della Siria tra membri delle forze di sicurezza e combattenti  "leali"al deposto presidente Bashar al-Assad, ha riferito su X  l'Osservatorio siriano per i diritti umani. LEGGI QUI

Cina: "Trasformare Gaza con la forza porterà solo nuovo caos"

"Continueremo a batterci con determinazione per giustizia, pace e sviluppo per le popolazioni del Medio Oriente". Lo ha detto il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, affermando il sostegno della Cina al piano per il futuro della Striscia di Gaza sostenuto dall'Egitto e da altri Paesi arabi come alternativa alle idee sostenute dal presidente americano, Donald Trump, che prevedono l'allontamento dei gazawi dalle loro terre e la trasformazione dell'enclave palestinese in una 'Riviera del Medio Oriente'. Per la Cina, "Gaza appartiene ai palestinesi" e "cambiare lo status di Gaza con la forza non porterà pace, ma solo nuovo caos". 

Wang ha insistito sulla necessità di lavorare per un "cessate il fuoco globale e duraturo", dopo mesi di conflitto tra Israele e Hamas, con le operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. E ha anche ripetuto l'imperativo di "aumentare" l'assistenza umanitaria e contribuire alla ricostruire, nel rispetto del principio "dei palestinesi che governano la Palestina" e della soluzione dei due stati.

Wang a Trump: "Gaza è dei palestinesi"

"Gaza è dei palestinesi: cambiare il suo status con la forza non porterà la pace ma solo nuovo caos". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in merito alla proposta del presidente americano Donald Trump di prendere il controllo della Striscia. "Bisogna lavorare alla soluzione dei due Stati", ha affermato Wang in una conferenza stampa a margine dei lavori del Congresso nazionale del popolo. "Senza pace in Medio Oriente non c'è stabilità nel mondo", ha aggiunto. 

Wang: "Cessate fuoco duraturo e globale per Gaza"

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto un cessate il fuoco "duraturo" nella Striscia di Gaza, dove è in vigore una tregua tra Israele e Hamas. "Se le grandi potenze si preoccupano veramente della popolazione di Gaza, dovrebbero promuovere un cessate il fuoco globale e duraturo a Gaza e aumentare gli aiuti umanitari", ha detto Wang Yi in una conferenza stampa a Pechino.

Wang: cessate fuoco duraturo e globale per Gaza

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto un cessate il fuoco "duraturo" nella Striscia di Gaza, dove e' in vigore una tregua tra Israele e Hamas. "Se le grandi potenze si preoccupano veramente della popolazione di Gaza, dovrebbero promuovere un cessate il fuoco globale e duraturo a Gaza e aumentare gli aiuti umanitari", ha detto Wang Yi in una conferenza stampa a Pechino. 

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA

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