Medio Oriente, Hamas libera 6 ostaggi. Israele ritarda rilascio dei detenuti palestinesi

A Nuseirat liberati Omer Shem Tov, che ha dichiarato di essere stato costretto a baciare sulla testa due miliziani di Hamas, Omar Wankert e Elia Cohen. Prima la stessa sorte era toccata a Rafah ad Avera Mengistu e Tal Shoham. Hisham al-Sayed, è stato consegnato alla Croce Rossa in un terzo luogo di rilascio, nella città di Gaza, senza alcuna cerimonia. Israele ritarda la liberazione di 602 detenuti palestinesi in risposta alla mancata consegna del corpo della madre della famiglia Bibas. Hamas protesta
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Gli israeliani Omer Shem Tov, Omar Wankert e Elia Cohen sono stati liberati a Nuseirat dai miliziani di Hamas. Poco prima lo stesso è successo a Rafah per gli ostaggi Tal Shoham e Avera Mengistu, consegnati alla Croce Rossa e dopo all'Idf. Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio, è stato consegnato da Hamas alla Croce Rossa in un terzo luogo di rilascio, nella città di Gaza, ma senza cerimonie.
Omer Shem Tov ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media: l'uomo ha poi detto di essere stato costretto a farlo. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, il ragazzo ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio.
La liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa di sei ostaggi israeliani è stata ritardata da Israele, in risposta alla mancata consegna del corpo della madre della famiglia Bibas.
Hamas parla di accordi violati.
Approfondimenti:
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- Tregua Israele-Hamas: ecco chi sono gli ostaggi liberati finora
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Hamas pubblica video con due ostaggi
Hamas ha diffuso un video degli ostaggi Guy Gilboa-Dalal ed Evyatar David questa sera, in cui si vedono i due uomini rivolgersi al Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, da un veicolo di Hamas. "I nostri amici se ne vanno dopo 500 giorni e vogliamo solo che tutto questo finisca", hanno detto. E' probabile - scrive 'Ynetnews' - che parti del messaggio siano state dettate dai loro rapitori come parte del tentativo di Hamas di guerra psicologica
Media Palestina: rilascio prigionieri comincia stanotte
Il notiziario palestinese Quds News riferisce che Hamas si aspetta che Israele inizi a liberare i prigionieri in base all'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi entro mezzanotte e trenta minuti (ora locale). La rete riferisce che Hamas ha ricevuto un segnale da mediatori internazionali in merito all'imminente rilascio. Non vi è alcuna conferma della notizia da parte di fonti ufficiali. Ci si aspettava che Israele rilasciasse i prigionieri in mattinata, ma ha dichiarato di aver rimandato l'operazione finche' il primo ministro Benjamin Netanyahu non avra' ultimato le consultazioni sulla sicurezza in merito al ritorno degli ostaggi israeliani rimasti. Non e' stata fornita alcuna ragione per il ritardo, ma e' avvenuto in un clima di rabbia per la sorte degli ostaggi Shiri Bibas e dei suoi due figli piccoli.
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Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L'APPROFONDIMENTO
Medico legale: sui Bibas no ferite da bombardamento
L'autopsia di Shiri Bibas e dei suoi due figli, ostaggi morti i cui corpi sono stati restituiti a Israele, non ha rivelato alcun indizio "di ferita causata da un bombardamento". Lo ha detto Chen Kugel, capo dell'Istituto nazionale di medicina legale. "Abbiamo identificato i resti di Shiri Bibas due giorni dopo aver identificato i suoi figli. Il nostro esame non ha trovato alcun segno di ferita causata da un bombardamento", dice il dottor Kugel in un video messaggio.
Rubio: Hamas rilasci tutti gli ostaggi o sarà distrutto
"Il trattamento riservato da Hamas agli ostaggi, compreso il brutale assassinio della famiglia Bibas, è un'ulteriore dimostrazione della loro ferocia e rappresenta un'ulteriore ragione per cui affermiamo che questi terroristi devono rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, altrimenti saranno distrutti". Così su X il segretario di Stato americano Marco Rubio.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO
Israele attacca confine tra Siria e Libano
L'Idf afferma di aver effettuato attacchi aerei lungo il confine tra Siria e Libano "colpendo le rotte utilizzate da Hezbollah per il contrabbando di armi". I tentativi di introdurre illegalmente armi in Libano "rappresentano una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", afferma l'esercito israeliano.
Hamas: ritardo scarcerazioni chiara violazione tregua
Hamas ha accusato Israele di avere violato l'accordo di tregua con la mancata liberazione dei 620 detenuti palestinesi che avrebbero dovuto essere scarcerati oggi dopo la restituzione di 6 ostaggi israeliani. Si tratta di "una flagrante violazione", ha dichiarato il movimento. Il governo ha deciso di far slittare la scarcerazione dei prigionieri, senza indicare quando potrebbe avere luogo.
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI
La situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Restituiti gli ultimi sei ostaggi israeliani
Netanyahu: "Riporteremo a casa tutti i nostri rapiti'"
"Il governo israeliano si impegna a continuare a lavorare con determinazione per riportare a casa tutti i nostri rapiti: i vivi alle loro famiglie e i caduti a una degna sepoltura nel loro Paese". Lo ha ribadito su X il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel giorno in cui sono stati rilasciati altri sei ostaggi. "Finora abbiamo rimpatriato in Israele 192 persone rapite. Di questi, 147 sono vivi e 45 sono morti", ha ricordato Netanyahu, secondo cui "Hamas detiene ancora 63 ostaggi" nella Striscia di Gaza.
Ex detenuto palestinese è morto a Gerusalemme Est
Nael Obeid, terrorista palestinese liberato nei giorni scorsi nello scambio con gli ostaggi, è morto dopo essere caduto da un edificio nei pressi della sua casa a Gerusalemme est, come riferiscono i media palestinesi. La causa della caduta non è chiara. E' stato dichiarato morto presso l'Hadassah Medical Center, vicino al Monte Scopus. Obeid era stato condannato a sette ergastoli e 30 anni per aver preso parte a un attentato nel 2003 al Café Hillel di Gerusalemme in cui erano rimaste uccise sette persone. Aveva scontato 21 anni prima di essere rilasciato. La causa della caduta non è chiara, dicono i media israeliani.
Media: Israele ritarda rilascio detenuti palestinesi
Israele sta ritardando il rilascio dei detenuti palestinesi come parte del settimo round dell'accordo sugli ostaggi. Il canale televisivo qatariota Al-Arabi ha riferito che la polizia palestinese è stata informata di un ritardo nel rilascio dei terroristi.
Hamas: "False accuse Israele sui Bibas, gioca con sentimenti famiglie"
Hamas ha respinto con fermezza le ''false accuse'' mosse da Israele secondo cui Ariel e Kfit Bibas sarebbero, secondo le Idf, ''stati assassinati brutalmente a mani nude''. In una nota rilasciata sabato, Hamas ha ''condannato le false accuse dell'occupazione riguardo all'uccisione dei bambini della famiglia Bibas da parte dei rapitori e i tentativi di incolparci'' per la loro morte. Dal novembre del 2023 Hamas sostiene che i due bambini siano stati uccisi insieme alla loro madre in un raid aereo israeliano. Hamas sostiene che le affermazioni delle Idf non sono altro che "menzogne e diffamazioni infondate, volte a infangare la reputazione della resistenza e a legittimare i crimini dell'occupazione". Inoltre, ha aggiunto, "la resistenza ha mantenuto gli ostaggi al sicuro con lealtà e responsabilità, nel rispetto dei valori islamici e umanistici". Quindi, prosegue la nota, "le false affermazioni sono il palese tentativo dell'occupazione di giocare con i sentimenti delle famiglie degli ostaggi e di mitigare il risentimento del popolo".
In Israele anche il sesto ostaggio liberato oggi da Hamas
Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio israeliano liberato oggi da Hamas dopo aver trascorso quasi un decennio in prigionia a Gaza è entrato in territorio israeliano, dopo essere stato preso in custodia dall'esercito. "Dopo quasi un decennio di lotta per il ritorno di Hisham, il momento tanto atteso è arrivato", hanno scritto i parenti in una dichiarazione condivisa dal Forum delle famiglie.
Il sesto ostaggio consegnato alla Croce Rossa
Il sesto ostaggio, Hisham al-Sayed, è stato consegnato alla Croce Rossa. Il convoglio è in viaggio verso le forze armate israeliane. La liberazione e' avvenuta senza cerimonia, come annunciato da Hamas in segno di rispetto per la famiglia beduina dell'ostaggio e per gli arabo-israeliani.
Croce Rossa sta andando a recuperare l'ostaggio Hisham al-Sayed a Gaza City
La Croce Rossa è in viaggio per recuperare l'ostaggio Hisham al-Sayed a Gaza City. Al-Sayed, affetto da schizofrenia, è entrato a Gaza nel 2015 ed è stato catturato da Hamas, che ha falsamente affermato che era un soldato. Nel 2022 Hamas ha diffuso il primo segno di vita in sette anni: un video che mostrava l'uomo attaccato a un respiratore. Dopo il 7 ottobre, il suo caso è riemerso e suo padre si è unito all'Hostage Families Forum per riportare la sua storia all'attenzione pubblica.
Herzog: "Completare l'accordo per la liberazione degli ostaggi"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha diffuso un messaggio di gioia per la liberazione di sei ostaggi e ha esortato a continuare l'attuazione dell'accordo per il cessate il fuoco, nella fase due, in modo da ottenere la liberazione di tutti i rapiti. "Il completamento dell'accordo sugli ostaggi e' un atto umano, morale ed ebraico. Come abbiamo sentito dalle testimonianze dei rapiti che sono tornati nelle ultime settimane, sono tutti in una condizione 'umanitaria' che richiede il nostro immediato rientro", ha sottolineato il capo dello Stato. I negoziati per la fase due non sono ancora cominciati e i familiari degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia temono che verranno lasciati lì. Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di tergiversare e diversi critici sostengono che non abbia intenzione di proseguire nell'accordo che implica la fine della guerra e il ritiro delle truppe da Gaza, due condizioni che rischierebbero di portare alla caduta del suo stesso esecutivo.
Gaza, Hamas libera altri due ostaggi israeliani. VIDEO
Famiglia Bibas: "I dettagli degli omicidi non siano diffusi"
La famiglia Bibas ha rilasciato una dichiarazione chiedendo di non condividere ulteriori dettagli sull'omicidio di Shiri e dei suoi due figli, Ariel e Kfir, da parte di Hamas a Gaza. "Yarden Bibas e la famiglia vogliono che il mondo sappia che si è trattato di un omicidio, ma senza entrare nei dettagli. Ogni pubblicazione di dettagli (inclusi i riferimenti alla profanazione dei corpi) è fatta contro il volere della famiglia, e chiediamo che ciò venga evitato. La famiglia non ha ricevuto alcuna informazione del genere da fonti ufficiali. Ogni pubblicazione del genere aggiunge profondo dolore in questo momento", hanno detto i familiari ma senza specificare di quali dettagli si tratti.
Tre ex ostaggi in Israele, oggi si arriva ai 33 vivi dell'accordo
Gli ex ostaggi Omar Wankert, Elia Cohen e Omer Shem Tov sono entrati in territorio israeliano dopo essere stati liberati da Hamas. L'ultimo dei sei rapiti vivi ad essere rilasciato sarà il beduino israeliano Hisham al-Sayed. Con il suo ritorno alla libertà si chiude la lista di 33 ostaggi ancora in vita che secondo l'accordo dovevano essere liberati nella prima fase dell'intesa. La conclusione della prima fase era prevista per il primo marzo, ma le parti si sono accordate attraverso i mediatori per un unico rilascio di sei ostaggi oggi.
Nonna ex ostaggio Omer: "Questo è lui, lo amano anche a Gaza"
La nonna di Omer Shem Tov, Sara, guardando in tv il suo rilascio, comprese le scene in cui sorride e saluta dal palco durante la cerimonia di propaganda di Hamas, ha commentato: "Quello è Omer. Va d'accordo con tutti. Anche con Hamas... Lo amano anche lì". Lo riporta Channel 12. I cameraman del gruppo terroristico, che hanno filmato gli ostaggi e i miliziani armati sul palco, si sono avvicinati a Omer di baciare sulla testa due uomini armati e mascherati di Hamas che erano vicino a lui.
La Croce Rossa consegna all'Idf 3 ostaggi rilasciati a Nuseirat
Il Comitato della Croce Rossa internazionale ha consegnato ai militari delle Idf i tre ostaggi israeliani che sono stati rilasciati poco fa a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo conferma l'esercito israeliano con una nota. Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert "sono attualmente scortati" da membri delle forze speciali contro il territorio, spiega l'esercito israeliano.
Gli ostaggi Shoham e Mengistu portati in ospedale
Tal Shoham, ostaggio liberato da Hamas questa mattina, è stato trasportato con elicottero dell'aeronautica militare israeliana da una base militare vicino al confine di Gaza a un ospedale nel centro di Israele dove riceverà cure mediche e incontrerà il resto della sua famiglia portata con un altro elicottero. Anche Avera Mengistu, che ha passato dopo 3.821 giorni di nelle mani di Hamas, ha incontrato i membri della propria famiglia nella base dell'IDF prima di essere portato in ospedale in elicottero. Lo riporta il Times of Israel.

©Ansa
Rilascio ostaggi, Omer Shem Tov bacia due miliziani di Hamas sulla testa
Omer Shem Tov, rilasciato oggi a Nuseirat insieme a Eliya Cohen e Omer Wenkert, ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas in segno di gratitudine mentre era sul palco durante la liberazione. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, Omer Shem Tov ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio.
Altri 3 ostaggi israeliani trasferiti alla Croce Rossa a Nuseirat
Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
I veicoli di Hamas al punto di rilascio degli ostaggi a Nuseirat
I veicoli di Hamas sono arrivati al secondo punto di rilascio a Nuseirat, nella centro di Gaza, dove verranno rilasciati gli altri ostaggi. Le immagini trasmesse da al Jazeera mostrano gli edifici intatti - poiché non sono stati colpiti dai bombardamenti israeliani - intorno allo spiazzo scelto come punto d'incontro con la Croce Rossa. Diversamente dai posti scelti dai terroristi nei precedenti sei round dove si vedevano solo palazzi in macerie.
Hamas: "Hisham al-Sayed sarà liberato senza cerimonia"
Hamas ha annunciato che Hisham al-Sayed, un beduino israeliano tenuto prigioniero a Gaza dal 2015, verrà rilasciato senza una cerimonia pubblica, in rispetto per la sua famiglia. Al-Sayed, affetto da problemi mentali secondo la sua famiglia, è stato catturato dopo aver attraversato volontariamente il confine con la Striscia quasi un decennio fa. Il 37enne verrà consegnato alla Croce Rossa più tardi.
Fonte di Israele: "Il sesto ostaggio verrà liberato altrove"
La Croce Rossa è arrivata a Nuseirat dove verranno liberati Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert. Il sesto ostaggio, Hisham al-Sayed, verrà consegnato in un altro luogo, ha riferito una fonte della sicurezza israeliana citata dai media.
Hamas: "Pronti a scambio globale di ostaggi con detenuti"
Hamas afferma di essere pronto a procedere con la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco con Israele e spinge per accelerare il processo di scambio di tra ostaggi e detenuti. In una dichiarazione rilasciata questa mattina, Hamas ribadisce di essere pronto a un "processo di scambio globale" con gli ostaggi che porterà a un "cessate il fuoco permanente e al ritiro completo dell'Idf da Gaza".
La famiglia di Mengistu: "Dopo 10 anni di sofferenza ritorna Avera"
"Sono trascorsi dieci anni e cinque mesi di inimmaginabile sofferenza per la nostra famiglia. Durante questo periodo, sono stati fatti sforzi incessanti per riportarlo indietro: preghiere e pianti, alcuni silenziosi, rimasti senza risposta fino a oggi". E' il messaggio della famiglia Mengistu, in "trepidante attesa per il ritorno del nostro amato figlio, fratello e zio, Avera", rilasciato da Hamas. Il 37enne, affetto da problemi mentali, è entrato nel 2014 nella Striscia di sua spontanea volontà e da allora è stato prigioniero.
La Croce Rossa verso Nuseirat per la consegna degli altri 4 ostaggi
La Croce Rossa è in viaggio verso il secondo punto di rilascio degli ostaggi a Nuseirat, nel centro della Striscia, dove verranno rilasciati Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed. Lo riporta la stampa israeliana.
Hamas: "Pronti a passare a seconda fase dell'accordo"
Hamas si è detto pronto a passare alla seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e a raggiungere lo scambio completo tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. L'obiettivo, ha sottolineato Hamas, è quello di arrivare al cessate il fuoco permanente e al ritiro completo delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza.

©Getty
Gli ostaggi Tal Shoham e Abera Mengistu trasferiti alle Idf a Gaza
La Croce Rossa Internazionale ha trasferito i due ostaggi israeliani, Tal Shoham e Abera Mengistu, rilasciati da Hamas a Rafah, alle Idf a Gaza.
Leader Hamas Katkawi sarà scarcerato oggi con 600 palestinesi
Uno dei leader di Hamas in carcere, Salama Katkawi, sarà scarcerato oggi nell'ambito dello scambio con gli ostaggi israeliani. L'operazione prevede la liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa di sei ostaggi. Tra i detenuti palestinesi che verranno rilasciati figurano altri esponenti di spicco, come Abdel Nasir Issa, responsabile di due attentati suicidi; Othman Balal, condannato a 27 ergastoli per una serie di attacchi terroristici, e Omar Azban, legato a attentati che hanno provocato numerose vittime civili. Verranno liberati anche detenuti veterani, tra cui Naal al-Barguti, considerato il detenuto più longevo, Alaa al-Bazziyan, e Samar al-Makhroom, condannato per un omicidio risalente a 40 anni fa. Inoltre, dei 602 detenuti, 445 sono stati arrestati a Gaza durante la guerra, 110 sono ritenuti particolarmente pericolosi e 47 erano stati rilasciati in precedenti accordi per poi essere nuovamente arrestati.
Hamas, da Israele "bugie assolute" sulla morte dei Bibas
Sulla morte dei due piccoli Bibas, Israele ha diffuso solo "bugie assolute". Lo ha riferito Hamas, sottolineando che l'accusa dello Stato ebraico nei confronti del gruppo palestinese di averli uccisi a mani nude "è un disperato tentativo di eludere la responsabilita' del suo esercito criminale per l'uccisione della famiglia". I Bibas sono morti a causa "del genocidio, dei brutali bombardamenti, della distruzione diffusa di edifici e quartieri e dell'ostruzione dell'accordo di cessate il fuoco da parte del criminale di guerra Netanyahu".
Gli ostaggi Mengistu e Shoham consegnati alla Croce Rossa
Avera Mengistu e Tal Shoham sono stati consegnati ai funzionari della Croce Rossa. Il 37enne di origini etiopi e il 39enne austriaco-israeliano sono stati mostrati alla folla sul palco dai miliziani di Hamas durante la consueta cerimonia di rilascio. Gli altri quatto ostaggi verranno rilasciati a Nuseirat, nel centro della Striscia. Shoham è stato rapito dalla casa dei genitori di sua moglie Adi nel Kibbutz Be'eri il 7 ottobre 2023. Nel massacro sono stati assassinati il padre e lo zio della donna, mentre lei e i loro due figli piccoli, Naveh e Yahel, sono stati presi in ostaggio e rilasciati durante la breve tregua nel novembre 2023. Mengistu, affetto da problemi mentali, era entrato di sua spontanea volonta' a Gaza nel 2014, attraversando il confine vicino a Zikim Beach, appena a nord della Striscia. E' rimasto prigioniero per oltre 10 anni.
Due ostaggi Shoham e Mengistu sul palco di Hamas a Rafah
Gli ostaggi Tal Shoham e Avera Mengistu sono saliti sul palco allestito da Hamas a Rafah aiutati a camminare dai miliziani. I due stanno per salire sulle auto della Croce Rossa che li consegneranno alle forze armate israeliane.
Israele pubblica la lista dei 602 prigionieri palestinesi che libererà oggi
Israele ha pubblicato l'elenco dei 602 prigionieri palestinesi che intende liberare oggi dopo la restituzione degli ostaggi da parte di Hamas. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.
Rafah, Hamas mostra sul palco armi israeliane prese il 7/10
Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i consueti cartelli con messaggi tra cui "Noi siamo il diluvio", così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate all'IDF il 7 ottobre 2023. La cinghia di uno dei mitra è marchiata con la parola "Ravshatz", l'acronimo ebraico per il capo del team di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo del genere ucciso dai terroristi durante l'attacco del 7 ottobre. LO scrive il Times of Israel.
Media: "Drone israeliano sorvola il luogo della consegna degli ostaggi a Rafah"
Il Palestinian Information Center ha pubblicato su X un filmato che mostrerebbe un drone militare israeliano volare sopra il luogo della consegna degli ostaggi nella città di Rafah, nel sud di Gaza.
La Croce Rossa verso Rafah per la liberazione dei primi ostaggi
Funzionari della Croce Rossa sono in viaggio verso Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove avverrà la liberazione di un primo gruppo di ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani, citando una fonte della sicurezza. Secondo Al Jazeera, a Rafah verranno rilasciati Tal Shoham e Avera Mengistu mentre gli altri quattro Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed saranno consegnati più tardi a Nuseirat, nella zona centrale della Striscia.
Idf: "Sei ostaggi saranno rilasciati in due località di Gaza a partire dalle 9"
L'esercito israeliano si aspetta che Hamas rilasci sei ostaggi in due diverse località della Striscia di Gaza a partire dalle 9 di stamattina. Lo ha dichiarato l'esercito, secondo cui Hamas rilascerà prima gli ostaggi a Rafah, nel sud di Gaza, e poi a Nuseirat, nel centro della Striscia.
Tregua Medioriente, il corpo di Shiri Bibas recuperato dalla Croce Rossa. VIDEO
Folla si raduna a Nuseirat e Rafah per liberazione ostaggi
Nonostante la pioggia, numerose persone si stanno radunando a Nuseirat e Rafah nella striscia di Gaza, nei due luoghi dove è previsto il rilascio di sei ostaggi israeliani. Lo mostrano le immagini di Al Jazeera. In entrambi i siti, dove sono stati allestiti palchi per la consegna dei sei alla Croce rossa, c'è una massiccia presenza di miliziani armati di Hamas. Il rilascio dovrebbe iniziare attorno alle 8 ora italiana, scrive il Times of Israel, anche se sono possibili ritardi. La prima consegna degli ostaggi avverrà a Rafah. Gli ostaggi liberati oggi sono Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed.
Pronto a Rafah palco di Hamas per consegna ostaggi israeliani
I combattenti delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, sono stati schierati stamattina sul sito in cui oggi avrà luogo la consegna dei prigionieri israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riportano media arabi e palestinesi. Nelle foto pubblicate da Quds News Network, si vedono file di miliziani armati e a volto coperto che fanno la guardia a un palco decorato con striscioni propagandistici. E un altro palco simile è stato allestito nel campo profughi di Nuseirat, nel centro dell'enclave palestinese, secondo media locali citati dall'emittente araba La Jazeera.
La famiglia conferma: "Il corpo consegnato da Hamas è di Shiri Bibas"
La famiglia Bibas ha confermato che i resti restituiti in Israele ieri sono stati quelli dell'ostaggio Shiri Bibas, fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell'ottobre 2023.
"Dopo il processo di identificazione presso l'Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare", ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione. "Nonostante i nostri timori per la loro sorte, continuavamo a sperare di poterli riabbracciare, e ora siamo distrutti e addolorati", hanno dichiarato i familiari di Shiri Bibas su Instagram. Giovedì Hamas ha consegnato quattro corpi, affermando che appartenessero a Shiri Bibas, ai suoi due figli piccoli e a un ostaggio anziano.
Mentre i resti dei suoi due figli e dell'anziano ostaggio sono stati identificati come tali, le autorità israeliane hanno affermato che il quarto corpo non era quello di Shiri Bibas, scatenando rabbia e dolore in tutto Israele. Ma ieri Hamas, che ha attribuito la responsabilità a un possibile "scambio" di corpi, ha consegnato nuovi resti alla Croce Rossa, che ora sono stati identificati come quelli di Shiri Bibas.
Hamas sostiene da tempo che Bibas e i suoi figli, Kfir e Ariel, siano stati uccisi all'inizio della guerra. La famiglia Bibas è diventata il simbolo del calvario subito da Israele in quanto ostaggi dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha innescato la guerra a Gaza.
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L'APPROFONDIMENTO