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Israele Medio Oriente, Israele conferma: giovedì restituiti i corpi dei Bibas e Lifshitz

Guerra in Medioriente, atteso rilascio corpi ostaggi
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Guerra in Medioriente, atteso rilascio corpi ostaggi
00:01:39 min

Confermati i nomi degli ostaggi morti che torneranno giovedì in Israele. Tutti gli ostaggi rimasti saranno rilasciati in un unico scambio nella seconda fase. L'Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Secondo fonti libanesi, le forze israeliane "hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud", dove i militari di Beirut "si stanno schierando". Meloni riceve il presidente israeliano Herzog a Chigi

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Hamas si dice pronto a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio nella seconda fase degli accordi sulla tregua a Gaza. Un alto funzionario palestinese ha intanto dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". Intanto, Israele ha confermato che i quattro corpi degli ostaggi uccisi che saranno riconsegnati giovedì da Hamas sono quelli della famiglia Bibas (i due fratellini e la madre) e di Oded Lifshitz. 

L'Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Lo ha detto il numero due dei Guardiani della rivoluzione, generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024, Teheran lanciò due attacchi contro Israele scatenando la reazione dello Stato ebraico: in particolare la seconda risposta israeliana, a ottobre, distrusse gran parte dei sistemi di difesa aerea iraniana e alcune importanti strutture militari. Secondo fonti libanesi, le forze israeliane "hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud", dove i militari di Beirut "si stanno schierando". Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog. Meloni ha ribadito "l'importanza della tenuta dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza che ha consentito il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l'assistenza umanitaria nella Striscia, dove l'Italia è in prima linea anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza'". 

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Medioriente, Hamas: "Consegneremo i corpi della madre Bibas e dei due bambini giovedì"

Ad annunciarlo è stato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil Al-Hayya, il quale ha precisato che “consegneremo quattro salme, comprese quelle della famiglia Bibas”. I due bambini, che al momento del rapimento avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni, erano infatti gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre 2023. Secondo quanto riferito da Hamas, la madre Shiri Bibas e i piccoli Ariel e Kfir sarebbero morti a causa di un raid aereo israeliano sulla Striscia. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"

A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI

In Cisgiordania continua l'operazione Muro di Ferro. VIDEO

In Cisgiordania continua l'operazione Muro di Ferro
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In Cisgiordania continua l'operazione Muro di Ferro
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Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI

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Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. CHI SONO

Israele, uccisi tre terroristi palestinesi in Cisgiordania

Tre terroristi palestinesi sono stati uccisi questa sera da agenti della polizia di frontiera in borghese nel campo di Far'a, nella Cisgiordania settentrionale. Lo hanno affermato funzionari della difesa israeliani. I tre terroristi erano coinvolti nel contrabbando di armi, affermano le IDF, lo Shin Bet e la polizia in una dichiarazione congiunta. Durante l'operazione sono stati arrestati altri due palestinesi ricercati.

Guerra Israele, i pescatori in crisi nella Striscia di Gaza. VIDEO

Guerra Israele, i pescatori in crisi nella Striscia di Gaza
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Guerra Israele, i pescatori in crisi nella Striscia di Gaza
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Halevi interrompe il viaggio negli Usa per il ritorno degli ostaggi da Gaza

Il capo uscente dell'esercito israeliano, Herzi Halevi, ha interrotto il suo viaggio ufficiale negli Stati Uniti e ripartirà verso Israele già stasera. Lo rende noto il Times of Israel, aggiungendo che il rientro era previsto per domani, ma l'Idf “ha accelerato il suo ritorno a causa dei progressi nell'accordo per la restituzione degli ostaggi e del previsto ritorno degli ostaggi deceduti domani”.

Durante la visita, Halevi ha tenuto una serie di incontri con alti funzionari della difesa statunitense. È stato anche insignito della Legione al Merito. Ieri sera ha incontrato l'omologo statunitense, il generale Charles Q. Brown, e hanno discusso “questioni strategiche e operative attuali”, afferma l'Idf. Prima di ripartire, Halevi incontrerà il capo del Centcom, Michael “Erik” Kurilla, per una valutazione delle “sfide in Medio Oriente, con particolare attenzione al Libano e all'Iran, e dei modi per rafforzare la cooperazione tra le forze armate”. 

Si tratta dell'ultimo viaggio di Halevi negli Stati Uniti in qualità di capo di stato maggiore, prima delle dimissioni che avverranno il 5 marzo.

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO

Herzog in Italia, vede Mattarella, Meloni e poi in Sinagoga. VIDEO

La famiglia Bibas chiede di "aspettare notizie ufficiali prima di salutare i propri cari"

“Se dovessimo ricevere notizie devastanti, queste devono arrivare attraverso i canali ufficiali appropriati, dopo che tutte le procedure di identificazione sono state completate”. Questa la richiesta della famiglia Bibas, in una dichiarazione pubblicata dal Times of Israel. “Chiediamo di astenersi dal salutare i nostri cari fino a quando non ci sarà la conferma dopo l'identificazione definitiva”, si legge.

I corpi della moglie Shir e i due figli di Yarden Bibas - rilasciato da Hamas due settimane fa - dovrebbero venir riconsegnati nella giornata di domani. I due bambini, Kfir e Alex, che al momento del rapimento avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni, erano gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre del 2023.

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Herzog: "Felice per il piano italiano contro l'antisemitismo"

"Sono appena tornato dall'incontro con Meloni e sono felice dell'adozione del programma per la lotta contro l'antisemitismo". Lo ha rimarcato il presidente israeliano Isaac Herzog nel suo discorso alla sinagoga di Roma dove ha incontrato la comunità ebraica. 

Herzog a comunità ebraica Roma, siamo unico popolo

"Per tutti noi, gli ultimi mesi sono stati e sono tuttora difficili e turbolenti. Vorrei esprimere il mio profondo apprezzamento per il vostro sostegno allo Stato di Israele e alla società israeliana. Avete dimostrato che siamo un unico popolo con un unico cuore". Lo ha affermato il presidente israeliano Isaac Herzog, parlando alla comunità ebraica di Roma alla sinagoga.

Herzog: "Auguro a Papa pronta guarigione"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha augurato a Papa Francesco "salute e pronta guarigione" nel discorso pronunciato nella sinagoga di Roma, durante l'incontro con la comunità ebraica. "E' questa anche l'occasione per augurare a Sua Santità Papa Francesco una pronta e completa guarigione e ricordare - in questo luogo sacro - le sue importanti parole di condanna dell'antisemitismo", ha affermato Herzog. 

Meloni a Herzog: "Importante che regga il cessate il fuoco"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog, "nell'ambito dei recenti incontri avuti con i principali Leader del Medio Oriente e del Golfo". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "il quarto incontro tra i due Leader dall'assunzione del suo incarico ha permesso" a Meloni "di ribadire l'importanza della tenuta dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza che ha consentito il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l'assistenza umanitaria nella Striscia, dove l'Italia è in prima linea anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza'". 

Meloni a Herzog: "Bene tenuta accordo su cessate il fuoco a Gaza"

Meloni riceve il presidente israeliano Herzog

La premier Giorgia Meloni riceve a Palazzo Chigi il presidente dello Stato d'Israele Isaac Herzog.

Mattarella: "Israele abbia la sicurezza, palestinesi un futuro"

"Siamo vicini a Israele in questi giorni tristi in cui si acuisce il dolore per l'inaccettabile e disumana strage del 7 ottobre con la restituzione dei corpi degli ostaggi. Difendiamo il diritto di Israele alla sicurezza. Se è vero che non c'è pace senza sicurezza è anche vero che non ci può essere sicurezza senza pace. Per avere una pace reale nel Medio Oriente bisogna assicurare una concreta prospettiva di futuro ai palestinesi, con ovviamente l'esclusione di Hamas". È quanto ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi colloqui con l'omologo israeliano Isaac Herzog, oggi in Italia per una visita di stato.

Idf: attaccato e eliminato agente Hezbollah nel sud del Libano

L'Idf ha reso noto su Telegram di aver attaccato e eliminato un agente di Hezbollah identificato che maneggiava armi nell'area di Ayta ash Shab, nel sud del Libano. "L'Idf continua ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele, in conformità con gli accordi tra Israele e Libano", scrive l'esercito israeliano.

Media: Usa sospendono finanziamenti all'Anp

L'amministrazione Trump ha sospeso i finanziamenti ai meccanismi di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese, nell'ambito delle procedure che sta promuovendo per congelare gli aiuti internazionali. Lo ha riferito il Washington Post, citando funzionari americani e palestinesi, rilanciato da Ynet. 

Hamas: "Pronti a liberare tutti gli ostaggi con unico scambio in seconda fase tregua a Gaza"

Hamas afferma di essere pronto a liberare, in una sola volta, tutti i restanti ostaggi nelle sue mani durante la seconda fase dell'accordo con Israele per la tregua a Gaza. "Abbiamo informato i mediatori che Hamas è pronto a liberare tutti gli ostaggi in una volta durante la seconda fase dell'accordo, invece di procedere per tappe come è stato fatto durante la prima fase", ha detto all'agenzia Afp Taher al-Nounou, un esponente di Hamas, senza chiarire quanti ostaggi siano attualmente in mano a Hamas o ad altri gruppi nella Striscia di Gaza.

Dal 19 gennaio, quando è iniziata la prima fase della tregua, sono stati rilasciati 19 ostaggi israeliani e più di 1.100 prigionieri palestinesi sono stati liberati dalle carceri israeliane. Al termine della prima fase, a Gaza resterebbero 58 ostaggi, comprese 34 persone che i militari israeliani ritengono siano morte

Hamas: tutti gli ostaggi in unico scambio nella seconda fase

Hamas si dice pronto a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio nella seconda fase degli accordi sulla tregua a Gaza.

Oms: sabato riprenderà vaccinazione anti-polio a Gaza

L'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che sabato riprendera' la campagna di vaccinazione dei bambini di Gaza contro la poliomielite. "L'attuale situazione a Gaza, tra cui il sovraffollamento nei rifugi e le infrastrutture idriche, igienico-sanitarie e igieniche gravemente danneggiate, che facilitano la trasmissione oro-fecale, creano le condizioni ideali per un'ulteriore diffusione del poliovirus", ha sottolineato l'Oms, definendo "probabile che l'ampio movimento della popolazione conseguente all'attuale cessate il fuoco esacerbera' la diffusione dell'infezione da poliovirus". 

Delegazione Kairos Palestina alla Fondazione Basso

E' in corso una visita in Italia di una delegazione del movimento Kairos Palestina che, dopo la tappa a Napoli, è arrivata a Roma, prima di recarsi nei prossimi giorni a Firenze, Bologna e Padova. Alle 16 la Fondazione Basso ospita una conferenza stampa con la partecipazione di Munther Isaac, preside del Bethlehem Bible College e direttore del ciclo di conferenze Christ at the Checkpoint, Rifat Kassis, attivista nella lotta non violenta palestinese, coautore del documento Kairos Palestine e coordinatore della coalizione Global Kairos for Justice e Sahar Francis, avvocata e direttrice dell'associazione per i diritti umani dei prigionieri Adameer di Ramallah.

Wafa: una donna ferita dai colpi dell'Idf a Jenin

Una donna di 50 anni è rimasta ferita mercoledì pomeriggio dai colpi delle forze israeliane all'ingresso del campo di Jenin. Lo riferisce Wafa. La Mezzaluna rossa ha dichiarato che i soccorritori hanno trasferito in ospedale la donna colpita da proiettili al petto nei pressi dell'ingresso occidentale del campo. L'operazione dell'Idf nella città di Jenin e nel campo dura da un mese. Finora ha causato lo sfollamento di migliaia di civili, in un contesto di distruzione, demolizioni e incendi, riporta Wafa. 

Media libanesi: attacco israeliano nel sud, un morto

I media ufficiali libanesi riportano che l'esercito israeliano ha colpito oggi una città del sud del Libano, uccidendo una persona, all'indomani del ritiro delle truppe dalla maggior parte dell'area di confine, tranne che in cinque località ritenute strategiche. "Un drone nemico ha colpito un veicolo... nella città di Aita al-Shaab", vicino al confine meridionale, secondo l'agenzia di stampa nazionale ufficiale Nna, che aggiunge una persona è stata uccisa.

Iran: "Smantellati centri di spionaggio legati a Usa e Israele"

Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno annunciato di avere smantellato centri legati all'intelligence degli Stati Uniti, di Israele "e altri Paesi avversari" che tentavano di raccogliere informazioni utilizzando turisti stranieri come copertura. "Molti di questi agenti operavano sotto le mentite spoglie di società commerciali, centri culturali e associazioni di beneficenza, cercando di raccogliere dati classificati o di stabilire reti di influenza all'interno dell'Iran", ha affermato il comandante dei pasdaran della provincia settentrionale di Mazandaran. L'operazione "non solo ha neutralizzato considerevoli minacce per la sicurezza, ma ha anche impedito potenziali crisi", ha aggiunto, come riferisce Mehr.

Herzog: "Israele difende l'Occidente e il mondo libero"

"L'Italia esercita una forte influenza nel nostro Paese e siamo attenti ai sentimenti italiani perché le riconosciamo di essere aperta e franca nei nostri confronti. Può criticare Israele, come è legittimo tra amici. Ma offre anche un enorme sostegno in nome della chiarezza morale che nasce dal fatto che in Israele stiamo difendendo il mondo occidentale e libero. Siamo in prima linea sul fronte dello scontro di civiltà e di valori". Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog, intervistato da La Stampa alla vigilia del suo viaggio a Roma. Per Herzog "l'Europa dovrebbe dimostrarsi altrettanto ferma al nostro fianco. Ma pochi, nel Vecchio Continente, sono disposti a schierarsi come l'Italia". Herzog avrebbe dovuto incontrare anche il Papa, se la sua salute lo avesse consentito: in merito alle osservazioni sulla possibilità che le azioni dell'esercito israeliano sui palestinesi di Gaza si configurino come genocidio, "respingiamo completamente ed energicamente l'accusa". Inoltre "ci aspettiamo che la Santa Sede capisca che quando combatti il male, lo combatti fino in fondo. E che comprenda che ci siamo difesi secondo il diritto internazionale". Dopo il 7 ottobre 2023, secondo Herzog l'invasione di Gaza era inevitabile: "Abbiamo agito in modo mirato e nel rispetto del diritto internazionale, con consulenti legali affiancati a ogni unità e sotto la supervisione della Corte Suprema. È stato ed è doloroso. Ma non credo che avessimo altra scelta". E a proposito del piano americano che prevede di mandare via i palestinesi dalla Striscia di Gaza per costruire una Riviera, "il presidente Trump è un grande amico di Israele e rispettiamo le sue idee e i suoi sforzi. Ha dato una scossa alla regione, e lo ritengo corretto, dicendo che il ciclo di terrore non può continuare. Nelle ultime settimane ha cambiato alcune dichiarazioni, ma in sostanza sta spingendo per sradicare il terrore a Gaza, coinvolgendo i nostri vicini, gli egiziani e i giordani, perché è anche nel loro interesse. E con l'Arabia Saudita, i partner degli Accordi di Abramo e i palestinesi moderati dobbiamo lavorare insieme a un piano che sia fattibile, che abbia senso e che cambi la storia, con il supporto degli Stati Uniti".

Iran: "Piano coloniale Usa per Gaza viola diritto internazionale"

"L'Iran condanna il piano coloniale degli Stati Uniti di sfollare e sradicare con la forza i palestinesi dalla loro stessa terra a Gaza, come una flagrante violazione del diritto internazionale e un grave attacco ai diritti umani fondamentali", ha detto ieri l'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Saeed Iravan. Intervenendo a un dibattito al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, Iravani - citato dalla tv statale - ha sottolineato che la Striscia di Gaza è la legittima terra del popolo palestinese.

Hamas restituirà i corpi dei piccoli Bibas giovedì

L'accelerazione chiesta da Israele per la liberazione degli ultimi sei ostaggi vivi, dei 33 previsti nella prima fase dell'accordo, è stata accolta da Hamas. Che ha confermato anche la restituzione di quattro salme di rapiti per giovedì e altrettante la prossima settimana. Il capo negoziatore di Gaza Khalil al Hayya, in un discorso registrato trasmesso da al Quds news ha annunciato che nelle bare consegnate all'Idf ci saranno anche Shiri, Kfir e Ariel Bibas, la madre e i due bambini dai capelli rossi rapiti il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Nir Oz. Israele aspetta il risultato dell'esame del Dna prima di qualsiasi conferma. La tv pubblica Kan ha fatto sapere che i corpi saranno identificati entro 48 ore dalla consegna ad Abu Kabir. Le autorità esortano alla cautela per rispetto al dolore dei parenti. Ma la famiglia Bibas, pur non avendo ricevuto aggiornamenti ufficiali, ha voluto chiarire che la notizia, trasmessa da media e social palestinesi, non ha mancato di raggiungere anche loro, con quel che ne consegue.

Iran: "Attaccheremo Israele per la terza volta"

Il comandante della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amirali Hajizadeh, ha affermato ieri sera che l'Iran lancerà sicuramente un terzo round dell'operazione 'True Promise' con attacchi missilistici e con droni contro Israele. "Durante i precedenti round dell'operazione iraniana, il regime israeliano ha dovuto affrontare un grande fallimento nella sua difesa, nonostante fosse sostenuto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Oman", ha aggiunto Hajizadeh, citato da Tasnim. L'anno scorso l'Iran ha lanciato due attacchi missilistici contro Israele, che in risposta ha attaccato l'Iran due volte, distruggendo i sistemi di difesa aerea del Paese e alcuni siti militari lo scorso ottobre.

Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO

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