Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime nella Striscia è di 46.006 morti, con 70 decessi in 24 ore. L'esercito israeliano ha ritrovato nella Striscia i corpi di due degli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023: erano padre e figlio e avevano 53 anni e 22 anni. Blinken parla di accordo "molto vicino" per una tregua nella Striscia. Oggi a Roma riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto sulla Siria. Libano, il 60enne generale Joseph Aoun, è stato eletto presidente della Repubblica
Il ministero della Salute di Gaza guidata da Hamas ha dichiarato che il bilancio complessivo delle vittime nella Striscia è di 46.006 morti, 15 mesi dopo la guerra tra Israele e Hamas innescata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023. Il nuovo bilancio complessivo è stato aggiornato con l'ultimo dato di 70 morti in 24 ore fornito dalla stessa fonte.
L'esercito israeliano ha ritrovato nella Striscia di Gaza i corpi di due degli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023: erano padre e figlio e avevano 53 anni e 22 anni. Ieri morti in combattimento altri 3 soldati delle Idf, nel nord dell'enclave palestinese. Blinken parla di accordo "molto vicino" per una tregua nella Striscia.
Oggi a Roma riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto sulla Siria. Libano: il 60enne generale Joseph Aoun, comandante dell'esercito libanese, è stato oggi eletto presidente della Repubblica, carica rimasta vacante per più di due anni e che, secondo l'ordinamento libanese, spetta a un cristiano maronita.
Approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
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Al-Jolani: "Cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa"
Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell'Osservatore Romano. LEGGI QUI
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Carcere di Evin, pestaggi e 20 persone in una cella. I racconti degli ex detenuti
Una coperta utilizzata come letto, distesa sul pavimento di cemento; il chador come lenzuolo; 30 minuti d'aria in un piccolo cortile e per non più di 4 giorni a settimana. Sono solo alcune delle condizioni di detenzione a Evin, il carcere iraniano a nord di Teheran dove è trattenuta anche Cecilia Sala. Ecco i racconti diretti, di chi ci è stato, e quelli indiretti che arrivano tramite la voce di coloro che riescono a uscire dalla struttura. LEGGI QUI
Usa, Camera: "Ok sanzioni a Cpi per Israele, ora Senato"
La Camera del Congresso americano ha approvato una legge che prevede sanzioni, come il congelamento dei beni o la negazione del visto, a tutti coloro della Corte penale internazionale che "metteranno sotto inchiesta o perseguiranno persone protette". L'iniziativa arriva in risposta all'incriminazione decisa dalla Corte dell'Aja nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini contro l'umanità per la guerra a Gaza, in cui sono morte più di quarantamila persone, soprattutto donne e bambini. Il testo è stato approvato con 243 voti a favore e 140 contrari. Ai Repubblicani si sono uniti 45 Democratici. La legge è destinata a essere approvata, considerato che anche al Senato i conservatori hanno la maggioranza.
Libano, Biden: "Aoun è il leader giusto"
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, accoglie con favore l'elezione di Joseph Aoun a Presidente del Libano, affermando in una nota che il capo dell'esercito è il "leader giusto" per il Paese devastato dalla guerra. "Il presidente Aoun ha la mia fiducia. Credo fermamente che sia il leader giusto per questa volta", afferma Biden, aggiungendo che Aoun fornirà una "leadership critica" nella supervisione di un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.
Siria, distrutto dalle autorità un milione di pillole di Captagon, la droga della jihad
Le autorità hanno distrutto le scorte di alcol, cannabis, captagon e hashish del regime per "proteggere la società siriana" e "tagliare le rotte di contrabbando utilizzate dalle aziende della famiglia Assad", ha detto all'Afp un funzionario delle forze di sicurezza siriane. LEGGI L'ARTICOLO
Ministro egiziano all'Olp: "Niente esodo da Gaza"
Il ministro egiziano degli Esteri egiziano Badr Abdel Aty ha incontrato una delegazione dell'Olp per riaffermare il sostegno dell'Egitto alla causa palestinese, respingendo ogni ipotesi di trasferimento forzato dei palestinesi e condannando le provocazioni israeliane. Lo riferisce su Facebook il suo dicastero segnalando che Abdelatty ha sottolineato gli sforzi egiziani per un cessate il fuoco a Gaza, l'assistenza umanitaria e il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina. Durante l'incontro, il ministro ha ribadito "il rifiuto dell'Egitto di qualsiasi piano di trasferimento dei palestinesi dalle loro terre" e il sostegno all'Autorità nazionale palestinese. Ha illustrato i "contatti egiziani per un cessate il fuoco a Gaza" e per garantire l'accesso agli aiuti umanitari. Abdel Aty ha enfatizzato gli sforzi per ottenere un riconoscimento globale dello Stato palestinese "sui confini del 4 giugno 1967 con capitale Gerusalemme Est" e ha chiesto l'unità interna palestinese. Inoltre ha condannato "la pubblicazione di una mappa israeliana che include territori arabi di Giordania, Palestina, Libano e Siria", definendola una provocazione.
Media: "Netanyahu non invitato formalmente ad insediamento Trump"
Secondo un collaboratore di Benyamin Netanyahu che ha mantenuto l'anonimato, il primo ministro israeliano non è stato formalmente invitato all'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per il 20 gennaio. Lo riferisce il Times of Israel ricordando che nelle ultime settimane funzionari israeliani avevano dichiarato che il premier avrebbe dovuto presenziare al giuramento e avevano insistito sul fatto che avesse ancora intenzione di farlo, anche dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico per l'asportazione della prostata. Non è chiaro al momento se gli fosse stato chiesto informalmente di partecipare all'insediamento.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Libano, Consiglio sicurezza Onu: "Nomina Aoun permette pieno funzionamento Stato"
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha accolto con favore l'elezione di Joseph Aoun a presidente del Libano, che segna ''la fine di due anni di assenza di questa importante posizione''. I membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno sottolineato "l'importanza dell'elezione di un presidente del Libano per garantire il pieno funzionamento delle istituzioni dello Stato, per far fronte alle sfide economiche e di sicurezza urgenti", ha detto Amar Bendjama, ambasciatore presso l'Onu dell'Algeria che presiede il Consiglio a gennaio.
Idf, due droni lanciati dallo Yemen abbattuti sul Mediterraneo
Due droni lanciato dallo Yemen sono stati intercettati sul Mar Mediterraneo prima di raggiungere lo spazio aereo israeliano. Lo riferisce l'Idf.
Libano, Joseph Aoun è il nuovo Presidente della Repubblica
Il generale 60enne, dal 2017 a capo delle forze armate, è sostenuto dai Paesi occidentali e da quelli arabi del Golfo ostili all'Iran. LEGGI QUI
Tajani: "Aoun può favorire una nuova stagione con Israele"
"Un elemento importante per la stabilità in Medio Oriente è l'elezione del nuovo presidente libanese il generale Aoun, un uomo di grande spessore e qualità. E' un amico dell'Italia, lo conosciamo molto bene e quindi riteniamo che possa favorire una nuova stagione nei rapporti tra Libano e Israele, quindi si possa rafforzare il cessate il fuoco e una sempre più efficiente presenza italiana in Unifil nel sud del Paese, magari anche cambiando le regole di ingaggio". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani prima della riunione del Quint sulla Siria a Roma.
Hamas augura "ogni successo" ad Aoun
Hamas si è congratulato con il popolo libanese per aver eletto Joseph Aoun come Presidente, dopo più di due anni di vacatio. In una dichiarazione, il gruppo ha augurato all'ex capo dell'esercito "successo nel guidare il Paese verso la prosperità" e ha detto di sperare che possa aiutare il popolo libanese a raggiungere il suo obiettivo di "liberare la propria terra dal nemico sionista". Hamas ha anche chiesto che ai rifugiati palestinesi in Libano vengano garantiti i loro diritti sociali e umani per vivere una "vita dignitosa" fino a quando non potranno tornare nella loro patria. Nel suo primo discorso dopo la sua elezione al Parlamento, Aoun ha ribadito la sua opposizione alla concessione della cittadinanza ai rifugiati palestinesi in Libano. Il Libano ospita centinaia di migliaia di palestinesi, sopravvissuti e discendenti della Nakba, quando "i gruppi armati sionisti cacciarono i palestinesi dalla loro terra per consentire la fondazione dello Stato di Israele nel 1948".
Erdogan a Meloni: "L'Italia guidi la revoca delle sanzioni alla Siria"
Il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, ha auspicato che l'Italia possa guidare un processo di revoca delle sanzioni contro la Siria, per agevolare la ricostruzione del Paese, durante una telefonata con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Sottolineando l'importanza di agire senza indugio per ricostruire la Siria, il presidente Erdogan ha espresso la sua convinzione sul fatto che la revoca delle sanzioni contro la Siria, assieme ad una leadership dell'Italia in questa materia, gioverebbe al processo" di ricostruzione, si legge in una dichiarazione della presidenza della Repubblica di Ankara, che cita una telefonata tra i due leader.
Media Israele: "Netanyahu verso l'assenza alla cerimonia di insediamento di Trump"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, non dovrebbe partecipare alla cerimonia di insediamento di Donald Trump in programma a Washington il 20 gennaio. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un assistente del premier, secondo cui Netanyahu probabilmente non sarà tra i leader mondiali che parteciperanno alla cerimonia.
Tajani sente il collega turco: "Siria stabile obiettivo comune"
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro per gli Affari Esteri della Repubblica di Turchia, Hakan Fidan. Nella telefonata i due ministri hanno discusso del dossier siriano anche in vista della riunione Quint in programma questa sera a Roma - alla quale parteciperanno Italia Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito e Unione Europea - e della missione che Tajani svolgerà domani a Damasco. Il colloquio ha fatto emergere una comune volontà di lavorare assieme per favorire un processo politico inclusivo in Siria che porti alla completa pacificazione e stabilizzazione del Paese. In questo senso, i due ministri hanno convenuto sulla importanza di accompagnare le autorità di fatto siriane nel percorso di transizione in corso e sulla necessità di sostenere il Paese per affrontare le sfide socio-economiche a conclusione del conflitto civile. I due ministri hanno inoltre convenuto di mantenere uno stretto coordinamento sul dossier siriano, con il ministro Tajani che ha assicurato al suo omologo la propria disponibilità nel dare risalto alle istanze della Turchia durante la riunione di questa sera.