Guerra Israele e Siria, Idf trova corpi di 2 ostaggi, padre e figlio di 22 e 53 anni

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Si tratta di Yosef e Hamza Alziadna, rapiti vivi il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit dove lavoravano. Il cordoglio di Netanyahu: "Abbiamo restituito alla famiglia Bilal e Aisha a novembre 2023, e volevamo fare lo stesso per Yosef e Hamza". Almeno 21 palestinesi sono morti a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza dall'alba. Liberata Cecilia Sala: aereo atterrato a Ciampino

Centcom: 'Effettuati attacchi di precisione contro depositi degli Houthi'

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato di aver effettuato attacchi di precisione contro i depositi sotterranei di armi convenzionali avanzate degli Houthi nello Yemen. Il Centcom ha affermato che gli Houthi hanno utilizzato le strutture per condurre attacchi contro navi della Marina statunitense e navi mercantili nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden. "Gli attacchi rientrano negli sforzi del Centcom per smorzare i tentativi degli Houthi, sostenuti dall'Iran, di minacciare i partner regionali e le navi militari e mercantili nella regione", si legge nella dichiarazione.

Fonti Iran: 'Speriamo che anche Abedini torni presto a casa'

"Speriamo ora che anche l'ingegnere iraniano" Mohammad Abedini Najafabadi, detenuto a Milano, "torni presto a casa": così fonti qualificate del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran, contattate da La7 e rilanciate da David Parenzo durante la trasmissione 'L'Aria Che Tira', hanno commentato la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala. "Ci auguriamo - hanno aggiunto le stesse fonti, riferisce una nota della trasmissione - che l'Italia non si faccia coinvolgere nella vecchia guerra tra gli Stati Uniti e l'Iran".

Tajani: 'Abedini-Sala? L'Iran stesso ha separato le cose'

"Gli stessi iraniani hanno separato le due cose. Intanto godiamoci il rientro in Italia di Cecilia Sala, una brava giornalista". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nell'edizione straordinaria del Tg1, risponde alla domanda su quanto abbia pesato l'incontro di qualche giorno fra tra la premier Giorgia Meloni e il presidente eletto Usa Donald Trump in Florida alla luce della vicenda dell'ingegnere iraniano Mohammed Adedini Najafabadi. "Mi fa particolarmente piacere anche perché sono amico personale del padre, quindi oltre al dovere da ministro ci ho messo anche un po' di affetto per il padre, che è un amico", ha aggiunto.

Idf, colpito centro di comando di Hamas in un'ex scuola a Gaza

Un elicottero dell'aeronautica militare israeliana ha lanciato un attacco contro un gruppo di miliziani di Hamas in un'ex scuola a Jabalia, nel nord di Gaza. Lo ha riferito l'Idf. Secondo l'esercito, i terroristi si trovavano in un centro di comando nascosto nella scuola di Halawa e utilizzavano il complesso per attaccare Israele. Secondo i media palestinesi, l'edificio fungeva anche da rifugio per gli sfollati di Gaza. 

Unicef, a Gaza almeno 74 bambini uccisi nel 2025

Almeno 74 bambini sarebbero stati uccisi nei primi sette giorni del 2025,  in attacchi di massa notturni a Gaza City, Khan Younis e Al Mawasi.A rilevarlo è l'Unicef.  "Per i bambini di Gaza, il nuovo anno ha portato più morte e sofferenza a causa di attacchi, deprivazione e la crescente esposizione al freddo-  ha dichiarato Catherine Russell, direttore generale - Un cessate il fuoco è atteso da troppo tempo. Troppi bambini sono stati uccisi o hanno perso i propri cari nel tragico inizio del nuovo anno". Secondo l'Unicef più di 1 milione di loro vive in tende di fortuna e dal 26 dicembre, 8 neonati sarebbero morti per ipotermia.

Siria, Teheran: "Israele si ritiri e ne rispetti i luoghi sacri"

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto il ritiro di Israele dal territorio siriano dopo la caduta di Bashar al-Assad, storico alleato di Teheran. Le sue osservazioni sono state rilasciate durante la visita a Teheran del primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani, durante la quale si sono discussi argomenti quali commercio, cooperazione e recenti sviluppi in Siria. "Tra le preoccupazioni c'è la necessità del regime sionista di ritirarsi dai territori occupati e l'importanza di rispettare i sentimenti religiosi in Siria, in particolare per quanto riguarda i luoghi sacri e i santuari sciiti", ha affermato Pezeshkian in un briefing insieme a Sudani, mettendo in guardia contro la "riattivazione di cellule terroristiche" in Siria. 

Ong: "L'esercito israeliano estende il controllo sul Golan siriano"

L'esercito israeliano ha esteso nelle ultime ore il controllo di alcune zone sulle Alture siriane del Golan, nella regione di Qunaytra. Lo riferisce l'Osservatorio per i diritti umani in Siria, precisando che le forze armate israeliane hanno continuato ad allargare la loro presenza militare a sud della cittadina di Qunaytra, in particolare nella località di Kudna. Questo mentre si sono ritirate dalla cittadina di Rafid, sempre a sud di Qunaytra, ma solo dopo aver sradicato diversi alberi e dato fuoco ad arbusti e vegetazione bassa nella zona a est della linea del cessate il fuoco del 1974. Da quando si è dissolto a Damasco il regime della famiglia Assad, al potere da mezzo secolo, causando il collasso delle forze iraniane e degli Hezbollah libanesi filo-iraniani in Siria, Israele ha preso l'iniziativa di estendere il controllo di fatto di regioni nel sud-ovest della Siria oltre la linea del cessate il fuoco tra i due paesi. 

Cecilia Sala libera, Tajani: "Diplomazia e gioco di squadra". Schlein: "Un sollievo"

Dopo l'annuncio della liberazione di Cecilia Sala, detenuta dal 19 dicembre nel carcere di Evin a Teheran, in Iran, tanti i commenti e le reazioni del mondo della politica. "Diplomazia e gioco di squadra", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Un sollievo, grazie al governo e a chi ha lavorato per il risultato", ha riferito la segretaria del Pd, Elly Schlein. LE REAZIONI

L'Iran: "Condividiamo con l'Iraq le preoccupazioni sulla Siria"

"L'Iran e l'Iraq condividono preoccupazioni comuni sugli sviluppi siriani, tra cui l'integrità territoriale del Paese, la stabilità, la pace e il rispetto dei siti religiosi degli sciiti in quel Paese, nonché la necessità di ritirare le forze israeliane dalle terre occupate": lo ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro iracheno in visita, Mohammed Shia' Al Sudan. "Durante l'incontro con il premier iracheno, abbiamo anche discusso del pericolo del terrorismo e della riattivazione dei gruppi terroristici in Siria e della necessità di affrontare questi gruppi", ha aggiunto il presidente, citato dall'Irna. Al Sudan è arrivato in Iran per una visita di un giorno nel Paese confinante orientale dell'Iraq. 

L'arrivo dell'aereo di Cecilia Sala previsto per le 15.30 a Ciampino

E' previsto alle 15.30 all'aeroporto di Ciampino l'aereo C130 dell'Aeronautica militare che riporterà a casa Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre.

Herzog domani a Cipro, vedrà Christodoulides

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, sarà domani a Cipro per incontrare il presidente Nikos Christodoulides. Lo riferiscono i media locali. In cima all'agenda, si legge sul Times of Israel, il "lavoro intensificato per assicurare il ritorno degli ostaggi dalle loro famiglie" e gli ultimi sviluppi nella regione e a livello internazionale. 

Cecilia Sala è stata liberata, sta tornando in Italia

La giornalista, detenuta in Iran dallo scorso dicembre, è stata liberata e sta tornando in Italia, secondo quanto si apprende da Palazzo Chigi. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Palazzo Chigi: "Decollato da poco l'aereo che riporta Sala a casa"

"È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala". Lo rende noto Palazzo Chigi. "Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia", spiega il comunicato.

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Onu, a Gaza "ostruzione sistematica degli aiuti umanitari"

A Gaza, mentre la situazione peggiora per le piogge torrenziali e l'abbassamento della temperatura ed è aumentata la dipendenza dell'enclave palestinese dagli aiuti internazionali, l'Onu denuncia una "pericolosa tendenza al sabotaggio". Il  capo degli aiuti di emergenza dell'Onu, Tom Fletcher, ha dichiarato che i numerosi incidenti avvenuti negli ultimi giorni, sono l'esempio della volontà di ostruzione degli aiuti umanitari a Gaza. Dopo aver elencato gli ultimi attacchi israeliani a convogli per la distribuzione di beni alimentari, Fletcher ha ribadito: "nonostante la nostra determinazione a fornire cibo, acqua e medicine ai sopravvissuti, i nostri sforzi per salvare vite umane hanno raggiunto il punto di rottura". "L'ostruzione sistematica degli aiuti - ha aggiunto - arriva in un momento critico, poiché le rigide condizioni meteorologiche invernali peggiorano la situazione già catastrofica nell'enclave". Dopo aver ricordato che l'Oms ha riferito che il freddo e le forti piogge degli ultimi giorni minacciano la sopravvivenza delle famiglie sfollate a Gaza, l'Onu ha ribadito "che i civili devono essere protetti in ogni momento e che i bisogni fondamentali per la loro sopravvivenza devono essere soddisfatti". 

Wafa: "Due bambini e un ragazzo uccisi in Cisgiordania"

Due bambini e un ragazzo sono stati uccisi da un drone israeliano che ha bombardato la città di Tamoun, a sud-est di Tubas, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti della sicurezza palestinese all'agenzia di stampa Wafa. Secondo le fonti, le vittime avevano 9, 10 e 23 anni.   In mattinata l'Idf aveva reso noto di aver colpito una cellula terroristica a Tamoun. 

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 45.936

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 45.936, di cui 51 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 109.274, secondo la stessa fonte.

Khamenei: "Sosteniamo ovunque la resistenza contro Israele"

"La resistenza è viva e deve restare viva. Sosteniamo la resistenza ovunque essa si opponga a Israele". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, durante un discorso a Qom, come riferisce Isna. "Sosteniamo la resistenza a Gaza, la resistenza in Cisgiordania, la resistenza in Libano, la resistenza in Yemen", ha detto Khamenei, aggiungendo che "coloro che prendono le decisioni non dovrebbero in alcun modo prendere in considerazione le richieste e le posizioni dell'America e dei sionisti". 

Siria, milizie filo turche accerchiano Kobane: 100 morti a Manbij

Rimane alta la tensione nel nord-est della Siria, dove le milizie filo-turche dell'Esercito libero siriano stanno preparando carri armati e artiglieria intorno alla città di Kobane per sottrarla all'organizzazione separatista curda Ypg. Proseguono anche gli scontri nella provincia di Manbij, dove i morti tra le due fazioni sono piu' di 100. A renderlo noto è l'agenzia di stampa turca Anadolu. Nei giorni scorsi il governo di Ankara ha ribadito che la presenza di Ypg nel nord-est della Siria non sarà tollerata e ora i filo turchi stanno radunando l'artiglieria pesante in attesa del via libera all'attacco. Secondo Anadolu, nel mirino non c'è solo Kobane, ma anche Ayn Isa e Tel Amir. Intanto gli scontri tra filo turchi e Ypg proseguono nella vicina provincia di Manbic. In base a quanto reso noto dall'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra, i morti sono ormai più di 100: 85 le vittime tra i miliziani separatisti curdi, 16 tra i paramilitari sostenuti da Ankara. In ballo c'è il controllo della strategica diga di Tisrin. 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023  lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche  tentativo è stato  fatto. L'APPROFONDIMENTO

Khamenei: "Gli americani hanno sbagliato i calcoli sull'Iran"

"Gli americani hanno sbagliato i calcoli sull'Iran, perché non hanno capito la Rivoluzione islamica del 1979 e sono stati ingannati e addormentati. Anche negli ultimi decenni hanno continuato a commettere errori sulle questioni relative all'Iran": lo ha detto ieri il leader Ali Khamenei, rivolgendosi a "coloro che sono intimiditi dalle politiche americane". "Alcuni dicono perché l'Iran non negozia né stabilisce legami con gli Stati Uniti, e perché al contrario l'Iran ha legami con gli europei, che sono uguali agli Stati Uniti - ha proseguito -. Neanche l'Iran non considera alcuni Stati europei come amici, ma la differenza è che gli Stati Uniti fanno azioni ostili per ripristinare il loro potere in Iran, che esisteva prima della Rivoluzione islamica, e cercano di compensare la loro perdita". 

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