Si tratta di Yosef e Hamza Alziadna, rapiti vivi il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit dove lavoravano. Il cordoglio di Netanyahu: "Abbiamo restituito alla famiglia Bilal e Aisha a novembre 2023, e volevamo fare lo stesso per Yosef e Hamza". Almeno 21 palestinesi sono morti a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza dall'alba. Liberata Cecilia Sala: aereo atterrato a Ciampino
Media: "Israele non si ritirerà del tutto dal sud del Libano"
Israele non si ritirerà del tutto dal sud del Libano ma manterrà una presenza militare su tre colline in territorio libanese a ridosso della linea blu di demarcazione tra i due paesi. E' quanto previsto dal meccanismo di disimpegno militare israeliano secondo quanto ha riferito alle autorità libanesi l'inviato speciale Usa, Amos Hochstein, citato oggi dal quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah. Secondo il giornale, il piano israeliano sostenuto dagli Stati Uniti prevede un ritiro israeliano entro il 27 gennaio, come previsto dagli accordi di cessate il fuoco dello scorso 27 novembre. Questo ritiro avverrà in tre fasi: entro il 17 gennaio dal settore ovest, entro il 22 dal settore centrale ed entro il 27 dal settore orientale. Ma le forze armate israeliane - scrive il giornale citando Hochstein - rimarranno in territorio libanese sulle colline di Labbune, nel settore occidentale della Linea Blu, su Jamal Blat nel settore centrale della linea di demarcazione e sulla collina Hamamis, di fronte all'insediamento israeliano di Metulla. Così facendo, aggiunge al Akhbar, l'esercito israeliano manterrà la sua capacità di dominare le valli e gli anfratti a sud del fiume Litani, nella profondità del territorio libanese.
Netanyahu smentisce la tregua di settimane in cambio della lista degli ostaggi
L'ufficio del primo ministro ha smentito con una nota le notizie diffuse dalla stampa araba riguardo una tregua di settimane nella guerra in cambio di un elenco di nomi degli ostaggi: "E' una bugia totale e una parte della guerra psicologica che Hamas sta cercando di utilizzare contro le famiglie degli ostaggi e i cittadini israeliani". In mattinata il quotidiano libanese Al Akhbar ha riportato che, secondo fonti egiziane, Hamas fornirà a Israele un elenco degli ostaggi e la loro ubicazione, compresa quella degli ostaggi uccisi, in cambio di un cessate il fuoco della durata massima di otto settimane.
Fonti Egitto, tregua di 6-8 settimane in cambio della lista degli ostaggi
Al tavolo delle trattative in corso si lavora alla possibilità che Hamas fornisca a Israele un elenco di tutti gli ostaggi in vita in cambio di un cessate il fuoco di sei-otto settimane. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah, citando fonti egiziane. In base a questa ipotesi, il movimento palestinese fornirebbe anche un elenco dei rapiti morti di cui si conosce l'ubicazione dei corpi. Durante la tregua, aumenterebbe la quantita' di aiuti che entrano nella Striscia e si lavorerebbe per ricostruire il sistema sanitario a Gaza.
La notizia circolata ha scatenato la reazione del ministro per la Sicurezza nazionale israeliano e leader dell'estrema destra, Itamar Ben-Gvir. "Se è vera la notizia secondo cui Israele pagherà un cessate il fuoco di sei settimane in cambio della 'lista', allora sarebbe un fallimento. Spero davvero che sia una notizia sbagliata!", ha scritto su X.
Onu: "Gli ospedali di Gaza sono trappole mortali"
Gli ospedali di Gaza sono diventati "trappole mortali": lo scrive su X l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Le famiglie sono distrutte, i bambini muoiono congelati, la fame sta accorciando le loro vite", aggiunge la Unrwa.
L'Iran annuncia l'espansione della centrale nucleare di Bushehr
Il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran (Aeoi), Mohammad Eslami, ha annunciato che saranno costruite altre 'due unità' presso la centrale nucleare di Bushehr, località sulla costa sud ovest del Paese, sul Golfo Persico. Parlando durante un incontro con i membri della Commissione parlamentare per l'Energia, Eslami ha affermato che è all'ordine del giorno dell'Aeoi la produzione di 20 mila MW di energia nucleare, riferisce Irna, e che il piano - in linea con le leggi iraniane e gli ordini della Guida suprema Ali Khamenei - riguarda la costruzione di centrali nucleari nelle province di Bushehr, Khuzestan, Hormozgan e Sistan e Baluchistan, situate sulle coste meridionali dell'Iran, e nella provincia del Golestan, nel nord est del Paese, al confine con il Turkmenistan.
Idf, attaccata una cellula di terroristi in Cisgiordania
L'esercito israeliano rende noto che l'aeronautica ha attaccato una cellula di terroristi nella città di Tamun, in Cisgiordania, a nord-est di Nablus.
I parenti degli ostaggi protestano sotto la sede del Likud a Tel Aviv
Proteste sotto la sede del Likud a Tel Aviv dei parenti degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno nella Striscia di Gaza. A riferirne è il Times of Israel. I familiari degli ostaggi chiedono un accordo che porti alla liberazione immediata dei loro cari. "Ponete fine alla guerra. Subito l'accordo per gli ostaggi", è lo slogan del corteo.
Media: "Hamas fornirà un elenco di ostaggi in cambio di una tregua di 8 settimane"
Hamas fornirà a Israele un elenco degli ostaggi e la loro ubicazione, compresa quella degli ostaggi uccisi, in cambio di un cessate il fuoco della durata massima di otto settimane. Lo riferisce il quotidiano libanese Al Akhbar, citando fonti egiziane, secondo cui, il potenziale accordo formalizzato a Doha consentirebbe di aumentare la quantità di aiuti umanitari destinati alla Striscia e di riabilitare i suoi sistemi sanitari.
Siria, Barrot: "Possibile rimuovere rapidamente alcune sanzioni"
Alcune delle sanzioni inflitte alla Siria durante il regime di Bashar al-Assad, caduto lo scorso 8 dicembre, "potrebbero essere rimosse rapidamente". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot. "Ci sono le sanzioni che hanno preso di mira Bashar al-Assad e i carnefici del suo regime, sanzioni che ovviamente non c'è intenzione di revocare. Poi ce ne sono altre che oggi ostacolano l'accesso agli aiuti umanitari, che impediscono la ripresa del Paese e che potrebbero essere revocate rapidamente", ha dichiarato Barrot a France Inter.
Carcere di Evin, pestaggi e 20 persone in una cella. I racconti degli ex detenuti
Una coperta utilizzata come letto, distesa sul pavimento di cemento; il chador come lenzuolo; 30 minuti d'aria in un piccolo cortile e per non più di 4 giorni a settimana. Sono solo alcune delle condizioni di detenzione a Evin, il carcere iraniano a nord di Teheran dove è trattenuta anche Cecilia Sala. Ecco i racconti diretti, di chi ci è stato, e quelli indiretti che arrivano tramite la voce di coloro che riescono a uscire dalla struttura. LEGGI QUI
Media, 29 morti in attacchi di Israele a Gaza, anche un bebè
Almeno nove persone, tra cui un bambino e un bebè di 15 giorni, sono state uccise prima dell'alba nella Striscia di Gaza da attacchi israeliani: lo riporta Al Jazeera. Gli attacchi, aggiunge l'emittente, sono stati lanciati poche ore dopo un bombardamento nella zona umanitaria di Al Mawasi - a Khan Yunis - costato la vita a 20 persone, inclusi cinque bambini.
Teheran condanna le dichiarazioni anti-Iran di Macron
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha respinto le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron in merito all'Iran, definendole "prive di fondamento e contraddittorie". "È Israele, che rappresenta una minaccia reale e immediata alla pace e alla stabilità regionale, espandendo la sua aggressività, ma gode ancora del pieno sostegno degli Stati Uniti e di alcuni paesi europei, inclusa la Francia", ha detto Baghaei in reazione alle dichiarazioni di Macron che aveva accusato l'Iran di essere la principale sfida strategica e di sicurezza nella regione, citando l'accelerazione del programma nucleare del paese e il suo sostegno alla guerra russa contro l'Ucraina. Secondo PressTV, Baghaei ha continuato dicendo: "Le attività nucleari di Teheran rientrano nel quadro del diritto internazionale e sotto la stretta e continua supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica". Inoltre ha anche respinto la partecipazione dell'Iran nel conflitto ucraino, affermando: "Tali dichiarazioni irresponsabili hanno lo scopo di distorcere i fatti". Per quanto riguarda la preoccupazione di Macron sulle interazioni dell'Iran con i paesi africani, Baghaei ha affermato: "I paesi che hanno una storia di colonialismo violento in Africa non possono determinare il destino dei paesi africani indipendenti e di altre nazioni con la stessa mentalità".
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Trump: se Hamas non rilascia gli ostaggi ci sarà inferno
Il presidente eletto ha parlato ai giornalisti dalla sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida. Dopo aver annunciato di essere pronto a graziare coloro che assaltarono Capitol Hill nel 2021, ha aggiunto: "Abbiamo sconfitto l'Isis e non abbiamo avuto guerre: ora il mondo è in fiamme". Il tycoon ha poi dichiarato di essere pronto a imporre dazi alla Danimarca per ottenere la Groenlandia e a usare la "forza economica" nei confronti del Canada
Gaza: uccisi a Khan Yunis 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini
Nell'attacco di ieri a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono rimasti uccisi 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini. Lo sostiene il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, mentre l'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito nella zona "alcuni terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023".
Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico del Nasser Hospital di Khan Younis, ha detto che cinque bambini sono stati uccisi nell'attacco aereo mentre si riparavano insieme nella stessa tenda. I loro corpi erano tra gli otto bambini e le cinque donne portati all'ospedale. Due corpi rimangono non identificabili, ha aggiunto.
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