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Guerra Ucraina Russia, Finlandia: "Stanchezza occidentale verso Kiev sta crescendo"

©Ansa

Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, secondo cui i Paesi occidentali sperano sempre più in una qualche forma di risoluzione del conflitto e alcuni funzionari hanno iniziato a discutere in privato le modalità per raggiungere un cessate il fuoco, nonostante le forze di Putin occupino circa un quinto del territorio ucraino. Un attacco russo contro la città ucraina di Mykolaiv ha provocato la morte di una persona e il ferimento di almeno 16, secondo il governatore della regione

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Il ministro degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, avverte del pericolo "reale e crescente" della stanchezza dei paesi occidentali nell'aiutare l'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda, riprendendo dichiarazioni al Financial Times. Secondo Valtonen, i paesi occidentali sperano sempre più in una qualche forma di risoluzione del conflitto e alcuni funzionari occidentali hanno iniziato a discutere in privato le modalità per raggiungere un cessate il fuoco, nonostante le forze di Putin occupino circa un quinto del territorio ucraino.

Una persona è morta e altre 23 sono rimaste ferite in seguito ad un attacco missilistico russo lanciato la notte scorsa sulla città di Mykolaiv, nell'omonima regione dell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vitaly Kim, come riporta Ukrainska Pravda. 

Le forze armate russe, che da mesi avanzano nella regione orientale ucraina di Donetsk, passano all'offensiva anche più a ovest, in quella di Zaporizhzhia. Qui il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato l'occupazione del villaggio di Levadne, che lo scorso anno era stato liberato dalle truppe ucraine durante la limitata controffensiva d'estate. 



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Le immagini dei satelliti mostrano l'area di lancio completamente rasa al suolo e trasformata in un enorme cratere. Il primo a condividerle, secondo quanto riporta Adnkronos, sarebbe stato un utente su X. LEGGI L'ARTICOLO

Baltici, 'guerra in Ucraina non diventi un tema tra tanti'

"Non possiamo permetterci di lasciare che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina diventi solo un tema tra tanti. E' giunto il momento di rendersi conto che la Russia non si fermerà e deve essere fermata". Lo ha affermato il viceministro degli Esteri lituano, Simonas Satunas, intervenendo al consiglio Affari generali dell'Ue tenutosi oggi in Lussemburgo. Satunas ha sottolineato che l'Ucraina ha bisogno di sostegno non solo nella lotta contro l'aggressione russa, ma anche nell'attuazione delle riforme necessarie per l'adesione all'Ue e ha invitato i Paesi europei a fornire a Kiev tutto l'appoggio necessario per rendere il percorso di adesione agile e veloce. Analoghe anche le parole della segretaria parlamentare del ministero degli Esteri lettone, Dace Melbarde, che ha pregato i colleghi europei a prestare maggiore attenzione agli attacchi ibridi impiegati da Mosca e a implementare la lotta comune contro di essi. 

Morta Victoria Roshchyna, la reporter ucraina catturata da Mosca

Catturata nel 2023 mentre stava facendo un reportage nell’Ucraina orientale. La 28enne sarebbe morta durante il trasferimento da una prigione all’altra in Russia. Lo riportano funzionari ucraini. LEGGI L'ARTICOLO

Steven Seagal su Putin: "Morirei per lui". Mosca pensa di mandarlo in Ucraina

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Lituania, la sicurezza sia il perno della politica Ue

"Le circostanze geopolitiche conseguenti alla guerra mossa dalla Russia all'Ucraina e le conseguenze che questo ha avuto sulla situazione della sicurezza ci impongono di mobilitarci e guidare l'Ue verso un nuovo corso politico con al centro la sicurezza dei cittadini europei". Lo ha affermato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, durante il bilaterale, tenutosi oggi a Parigi, con il suo omologo francese, Emmanuel Macron. Durante l'incontro, dedicato alle questioni della difesa e della sicurezza in Europa, Nauseda ha sottolineato che la difesa deve rappresentare una delle principali preoccupazioni dell'Ue e ha invitato i Paesi europei a investire con maggior decisione nel settore della difesa e nello sviluppo dell'industria bellica. Il presidente lituano ha inoltre ribadito la necessità di implementare le sanzioni europee nei confronti di Mosca e dei suoi alleati ripetendo che i futuri colloqui di pace potranno avvenire esclusivamente alle condizioni di Kiev. "La vittoria dell'Ucraina è necessaria per la sicurezza e la stabilità dell'intera area euroatlantica e la formula di pace proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky è il modo più veloce per raggiungere questo obiettivo", ha chiosato Nauseda.

Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le  armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori  rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici  sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune  stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto,  abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. L'ANALISI

Michel: "Zelensky al summit Ue per discutere il suo piano"

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invitato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al vertice del Consiglio Europeo del 17 ottobre per "fare il punto sugli ultimi sviluppi della guerra russa contro l'Ucraina e presentare il suo piano per la vittoria". Lo rende noto Michel su X. Zelensky, a quanto si apprende, parteciperà in presenza.

Onu: 208 morti tra civili a settembre; numero record

Settembre è stato il mese con il più alto numero di morti in Ucraina, secondo il monitoraggio delle Nazioni Unite. Lo ha detto il portavoce del segretario generale Antonio Guterres. A settembre ci sono stati 208 civili uccisi e circa 1220 feriti.

Putin trasferisce allo Stato gestione società alimentare Usa

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo allo Stato della gestione della società Glavprodukt, tra le produttrici leader di cibo in scatola nel Paese, controllata dall'americana Universal Beverage Company. Lo riferiscono i media di Mosca. La Glavprodukt produce vari tipi di cibo in scatola, quali carne, latticini, verdure e pesce, in parte simili a quelli prodotti ai tempi dell'Unione Sovietica, facendo leva sui diffusi sentimenti nostalgici per quel periodo.  La compagnia è stata fondata nel 1999 dalla Universal Beverage, di proprietà di Leonid Smirnov, un ex cittadino sovietico emigrato negli Usa negli anni '70 e tornato in Russia a metà degli anni '90, dopo la caduta del regime. Nel 2023 Putin aveva firmato un decreto per permettere il trasferimento alla gestione temporanea dello Stato di beni di Paesi considerati ostili per far fronte ai possibili sequestri o restrizioni dei diritti di compagnie russe all'estero. 

Media, 'Mosca crea battaglione buriato con soldati Corea Nord'

I russi hanno creato uno "speciale battaglione buriato" reclutato tra i cittadini della Corea del Nord. A scriverlo è l'Ukrainska Pravda citando fonti dei servizi segreti di Kiev secondo cui 18 militari di Pyongyang sono già fuggiti dalle posizioni situate lungo il confine tra gli oblast russi di Bryansk e Kursk. Secondo il portale ucraino, la fuga sarebbe avvenuta a 7 chilometri dal confine di Stato con l'Ucraina. Una fonte nei servizi speciali ha detto che le ragioni della diserzione dei nordcoreani restano sconosciute. Ukrainska Pravda scrive ancora che secondo le stime, il personale del 'battaglione buriato' sarebbe composto da circa 3.000 persone. 

Media, russi schierano battaglione nordcoreani

Gli occupanti russi hanno formato uno "speciale battaglione" composto da cittadini nordcoreani. Diciotto militari nordcoreani sono gia' fuggiti dalle posizioni al confine tra le regioni di Bryansk e Kursk della Federazione Russa. Lo scrive la Pravda ucraina, citando fonti di intelligence di Kiev. Si stima che il battaglione sia composto da 3000 persone.

'Da 18 mesi famiglia non può contattare Kolesnikova in carcere'

"L'ultima volta che un membro della famiglia di Maria Kolesnikova ha avuto contatti" con la leader dell'opposizione bielorussa in carcere "è stato più di 18 mesi fa": lo denuncia l'Associated Press sul suo sito web aggiungendo che "altri detenuti della colonia penale" in cui la dissidente è rinchiusa in Bielorussia "hanno riferito di aver sentito la sua richiesta di aiuto medico dall'interno della sua cella piccola e puzzolente". Sua sorella, Tatiana Khomich, ha dichiarato che, secondo delle ex detenute, Maria Kolesnikova peserebbe solo circa 45 chili. "Stanno lentamente uccidendo Maria - ha denunciato - e ritengo che questo sia un periodo critico perché nessuno può sopravvivere in tali condizioni". L'ultima volta che Kolesnikova ha scritto dal carcere è stato nel febbraio del 2023, sostiene la sorella, secondo cui alcune ex detenute raccontano che le lettere indirizzate alla dissidente "vengono strappate davanti ai suoi occhi dal personale carcerario".   Il padre, Aleksandr Kolesnikov, ha detto per telefono all'Associated Press che sa che è "seriamente malata" e ha cercato di farle visita nel carcere vicino a Gomel dove sta scontando una condanna a 11 anni di chiara matrice politica, ma non vi è mai riuscito. "Le autorità ignorano le mie richieste di incontro e di" poter ricevere da lei delle "lettere: è una terribile sensazione di impotenza per un padre". Maria Kolesnikova, 42 anni, è una delle leader delle manifestazioni antiregime del 2020 e, assieme a Svetlana Tikhanovskaya e Veronika Tsepkalo, una bandiera delle proteste pacifiche contro il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, al potere dal 1994 e accusato di gravissime violazioni dei diritti umani. 

Mosca, 'mercenario francese condannato a 14 anni in contumacia'

La Procura generale russa ha reso noto che un cittadino francese è stato condannato in contumacia a 14 anni di reclusione perché riconosciuto colpevole di avere combattuto come mercenario nelle file ucraine contro le forze di Mosca. Secondo quanto rende noto l'agenzia Interfax, l'uomo, Guillaume Andreoni, è stato condannato dalla Corte suprema dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, in Ucraina, annessa alla Russia nel settembre del 2022 in seguito a un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di "partecipazione come mercenario in un conflitto armato". Secondo il capo d'imputazione, Andreoni avrebbe partecipato alle ostilità "in varie zone di combattimento dal maggio del 2022 all'aprile del 2023", venendo pagato con un equivalente di 1,4 milioni di rubli". Vale a dire circa 14.000 euro al cambio attuale. 

Zuppi incontra a Mosca metropolita Antony, braccio destro Kirill

Nella sua seconda giornata della missione a Mosca, dopo la la commissaria della presidenza russa per i diritti dei bambini Maria L'vova Belova, il cardinale Matteo Zuppi ha incontrato presso il Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato ortodossa il metropolita Antony di Volokolamsk, presidente dello stesso Dipartimento e stretto collaboratore del patriarca Kirill. "Durante la conversazione le parti hanno discusso dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina, nonché di altre questioni di reciproco interesse", si legge in una nota sul sito del Dipartimento patriarcale. Della delegazione al seguito dell'inviato speciale di papa Francesco per la pacificazione in Ucraina faceva parte tra gli altri il nunzio apostolico presso la Federazione Russa, mons. Giovanni D'Agnello. All'incontro hanno partecipato anche il vice presidente del Dipartimento, l'archimandrita Filaret (Bulekov) e l'arciprete Igor Yakimchuk. Il metropolita Anthony di Volokolamsk, si legge ancora nella nota, "ha salutato gli ospiti a nome di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'". 

Consiglio d'Europa: "Siti culturali ucraini bersaglio di Mosca"

"Dall'inizio della guerra in Ucraina sono stati danneggiati o distrutti più di mille siti culturali, come i centri storici di Odessa e Leopoli, entrambi inclusi nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco". Lo denuncia il congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa, riunito in sessione plenaria, in un documento adottato all'unanimità, in cui "sottolinea che gli attacchi ed il saccheggio di siti culturali da parte della Russia sembrano riflettere una politica sistematica volta a cancellare l'identità storica e culturale dell'Ucraina, in linea con un intento genocida". Nel documento si afferma che "è giunto il momento di mettere il patrimonio culturale ucraino e il suo ripristino in cima all'agenda politica, anche in occasione della conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina del 2025 che si terrà a Roma". Il Congresso chiede inoltre agli enti locali e regionali di tutta Europa d'intensificare gli sforzi per aiutare Kiev e di creare partenariati per il patrimonio culturale per lavorare al restauro e alla protezione urgente del patrimonio culturale, avanzando anche con la valutazione dei danni e dei rischi.

Kiev: 'Il Brasile arresti Putin se osa presentarsi al G20'

Il procuratore generale dell'Ucraina, Andriy Kostin, ha chiesto al governo brasiliano di arrestare il presidente russo, Vladimir Putin, se si presenterà a Rio de Janeiro il mese prossimo per il G20. "L'arresto del dittatore russo, se osa visitare il Brasile, sarebbe un passo storico e un contributo vitale al rafforzamento dell'architettura di sicurezza internazionale. Spero davvero che il Brasile lo arresti non appena metterà piede sul suolo brasiliano, riaffermando che è una democrazia governata dallo stato di diritto, con un sistema giudiziario indipendente e una forte società civile", ha detto Kostin a Cnn Brasil. Il capo del Cremlino è bersaglio di un mandato d'arresto della Corte penale internazionale per crimini legati alla deportazione di bambini ucraini. Il Brasile, come firmatario dello Statuto di Roma, è obbligato a eseguire le misure richieste dall'Aja. "Putin attacca continuamente il diritto internazionale attraverso le sue azioni e le visite programmate in altri Paesi", ha aggiunto Kostin, che ha poi criticato la partecipazione del presidente Luiz Inácio Lula da Silva al vertice dei Brics della prossima settimana in Russia.

Si è dimesso Pozdniakov, presidente del Comitato olimpico russo

Il presidente del Comitato Olimpico russo, Stanislav Pozdniakov, ha annunciato le dimissioni. Una decisione a sorpresa intesa a "rafforzare il movimento olimpico russo", i cui atleti dal 2022 sono banditi dalle competizioni internazionali a causa dell'invasione dell'Ucraina. "Le sfide geopolitiche che il nostro Paese deve affrontare rendono necessario ottimizzare e centralizzare la gestione dei settori chiave, compreso lo sport di alto livello", ha affermato Pozdniakov, 51 anni, in una dichiarazione. In carica dal 2018, il quattro volte campione olimpico di scherma ha assicurato di vedere attualmente "le premesse opportune, soprattutto economiche, per sostituire il leader e la squadra olimpica" al fine di "rafforzare il movimento olimpico russo". "Per questo motivo, sono sicuro che l'esecutivo del Comitato olimpico russo, nella prossima riunione del 7 novembre, sosterrà la mia proposta e fisserà la data per l'elezione del nuovo leader", ha concluso.

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