Catturata nel 2023 mentre stava facendo un reportage nell’Ucraina orientale. La 28enne sarebbe morta durante il trasferimento da una prigione all’altra in Russia. Lo riportano funzionari ucraini
La giovane giornalista ucraina, Victoria Roshchyna, scomparsa nell'agosto del 2023 durante un reportage nei territori orientali occupati dai russi è morta in Russia. Lo riferisce Petro Yatsenko, portavoce del quartier generale di coordinamento dei prigionieri di guerra dell'Ucraina. Le circostanze del suo arresto non sono state rese pubbliche e non è chiaro dove fosse detenuta all'interno della Russia.
Scomparsa misteriosa
Victoria Roshchyna ha fatto perdere le sue tracce ad agosto del 2023 quando suo padre ha ricevuto una lettera dal ministero della Difesa di Mosca in cui si diceva che sua figlia si trovava in Russia ma non era chiaro dove fosse detenuta. L'agenzia di stampa russa Mediazona ha riferito che la 28enne è morta durante il trasferimento da una prigione di Taganrog, vicino al confine con l'Ucraina. "Purtroppo, le informazioni sulla morte di Victoria sono state confermate" ha affermato Yatsenko. “Conoscevamo Victoria. Questa è una notizia estremamente triste per noi e per tutto il giornalismo ucraino" ha detto il capo del servizio stampa della sede centrale del coordinamento. "E' troppo presto per parlare delle circostanze della morte, stiamo lavorando per stabilirle" ha aggiunto il funzionario.
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Chi era
La giornalista ha lavorato come freelance per varie agenzie di stampa indipendenti, tra cui Ukrainska Pravda, e ha collaborato con il servizio ucraino dell'agenzia di stampa finanziata dagli Stati Uniti, Radio Free Europe. Nel 2022, le è stato conferito il premio Courage in Journalism dall'International Women's Media Foundation per i suoi reportage dall'Ucraina orientale. La reporter scriveva anche per il sito di informazione ucraino Ukrainska Pravda. "Purtroppo, le informazioni sulla morte di Victoria sono state confermate. Conoscevamo Victoria. Questa è una notizia estremamente triste per noi e per tutto il giornalismo ucraino", ha detto il capo del servizio stampa della sede centrale del coordinamento, Petro Yatsenko.