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Guerra Ucraina Russia, Zelensky da Meloni a Roma. Premier: "Fermo sostegno a Kiev"

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Meloni: "Serve negoziato credibile con Mosca"
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Dopo la visita a Londra dove è stato ricevuto dal premier Starmer a Downing Street, il presidente ucraino ha incontrato a Parigi Emmanuel Macron, poi faccia a faccia con Meloni per discutere del futuro della guerra. Meloni: "L'Ucraina continua a resistere in modo eroico perchè è un popolo che vuole decidere il proprio futuro, la comunità internazionale ha il dovere di aiutarla".  Il leader ucraino ringrazia Roma per il "sostegno solido" e per la Conferenza sulla Ricostruzione che si terrà a Roma nel luglio 2025

in evidenza

Dopo la visita a Londra dove è stato ricevuto dal premier Starmer a Downing Street, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Parigi Emmanuel Macron e in serata è sbarcato a Roma per un faccia a faccia con Meloni per discutere del futuro della guerra. La premier: "L'obiettivo del nostro sostegno a Kiev è mettere l'Ucraina nelle migliori condizioni possibili a un tavolo di pace perché pace non può essere resa".  Con il piano che il presidente ucraino Volodyyr Zelensky ha messo a punto per la pace in Ucraina ''vogliamo proteggere la nostra indipendenza, le nostre famiglie, i nostri cittadini''


Oltre 600mila soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte delle forze di Mosca: lo hanno detto ai media funzionari del Pentagono che hanno voluto mantenere l'anonimato, come riportano i media internazionali.


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Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. L'ANALISI

Meloni,reagire e convincere Mosca negoziato credibile

"Le prospettive di integrazione euroatlantica restano una componente fondamentale della discussione, siamo pronti a continuarla con l'Ucraina e gli altri partner. Abbiamo concordato sull'importanza di coinvolgere gli attori internazionali che possano convincere Mosca a sedersi

a un tavolo e a negoziare in maniera credibile ma nel farlo

dobbiamo anche continuare a reagire in maniera ferma, in modo diretto o indiretta, allo sforzo bellico russo". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte al termine del bilaterale con il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Zelensky: "La Russia ignora la diplomazia"

La Russia ignora ignora la diplomazia. Importante che tutti collaborino per ottenere una pace giusta". Lo afferma il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che incontrato questa sera a Villa Doria Pamphilj la premier italiana Giorgia Meloni. Zelensky ha illustrato all'Italia e agli alleati il 'Piano per la vittoria'. Il leader ucraino ringrazia Roma per il "sostegno solido" e per la Conferenza sulla Ricostruzione che si terra' a Roma nel luglio 2025

Zelensky a Meloni, grazie per sostegno solido

"Ringrazio Giorgia Meloni per il sostegno solido e sincero all'Ucraina". Lo afferma il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al termine dell'incontro a Villa Doria Pamphilj con la premier italiana Giorgia Meloni. "I sistemi di difesa - prosegue Zelensky - ci aiutano a salvare delle vite. Apprezziamo ciò che l'Italia fa a livello di G7 e Ue".

Meloni, occorre sostenere l'industria della difesa ucraina

"Stiamo ragionando insieme su come sostenere l'industria della difesa ucraina per rendere questi sforzi sempre più sostenibili verso il futuro". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte alla stampa al termine dell'incontro bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma

Meloni, continuità a sostegno Kiev

"Ovviamente è un gran piacere accogliere oggi a Roma il presidente ucraino Zelensky. Con lui vedersi ormai è una consuetudine. Non si tratta di forma, è per noi una forma di continuità  necessaria di sostegno all'Ucraina, una nazione che è  stata brutalmente, ingiustificatamente e illegalmente aggredita ormai 955 giorni fa dalla Federazione russa che non accettava l'idea di un'Ucraina prospera, democratica e libera". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni dopo il bilaterale con il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Palianytsia, cosa sono le nuove bombe usate dall’Ucraina contro la Russia

Sono state utilizzate per la prima volta in territorio russo il 24 agosto e  si ipotizza – non è certo – siano state impiegate anche nell’attacco di  Tver. Molte caratteristiche tecniche rimangono riservate, ma alcune sono  state diffuse: sono alimentate da un motore a turbogetto e vengono  lanciate da una piattaforma a terra. DI COSA SI TRATTA

Nuovo test fallito per Sarmat, super missile russo di Putin: esplode e distrugge il sito

Le immagini dei satelliti mostrano l'area di lancio completamente rasa al suolo e trasformata in un enorme cratere. Il primo a condividerle, secondo quanto riporta Adnkronos, sarebbe stato un utente su X. LEGGI L'ARTICOLO

Ucraina, Usa valutano fornitura Joint Standoff Weapon: cos’è e come può cambiare la guerra

Gli Stati Uniti starebbero valutando l'invio all'Ucraina di missili a medio raggio per la sua nuova flotta di F-16, come parte di un pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari che dovrebbe essere annunciato lunedì. Si tratterebbe del Joint Standoff Weapon, un missile già utilizzato dagli Stati Uniti e da numerosi alleati, può colpire obiettivi fino a 110 chilometri di distanza. Il pacchetto di aiuti militari Usa, ancora in fase di definizione, sarà comunque il più grande da maggio e includerà anche munizioni di artiglieria, razzi e missili di difesa aerea. I nuovi missili, pur non avendo la portata richiesta da Kiev, forniranno comunque ai piloti ucraini una nuova potente arma mentre le loro forze combattono le truppe russe nell'est del Paese, dove le truppe ucraine stanno lentamente perdendo terreno. L'ANALISI

Meloni riceve Zelensky a Roma, al via l'incontro bilaterale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Villa Doria Pamphilj a Roma, accolto dalla premier Giorgia Meloni. Dopo un caloroso abbraccio tra i due presidenti all'esterno del Casino del Bel Respiro, Zelensky è stato salutato dal picchetto d'onore dei Lancieri di Montebello. Al termine dell'esecuzione degli inni nazionali, al via l'incontro bilaterale. Quella di Roma è la terza tappa, dopo Londra e Parigi, del tour in Europa del presidente dell'Ucraina. Domani Zelensky incontrerà il Papa in Vaticano e il cancelliere Scholz a Berlino.

Londra: nessun ok all'uso di armi in Russia dopo visita Zelensky

Il Regno Unito non ha revocato le restrizioni all'Ucraina sull'uso di missili a lungo raggio dopo la visita di Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato un portavoce di Downing Street citato dal Guardian. Il portavoce del premier Starmer ha detto ai giornalisti che "nessuna guerra è mai stata vinta da una singola arma e non c'è alcun cambiamento nella politica del governo sull'uso di missili a lungo raggio". Gli Usa e il Regno Unito sembravano pronti a cedere alla richiesta di Kiev il mese scorso, prima del viaggio di Starmer a Washington. Tuttavia, non c'è stato alcun cambiamento di posizione dopo l'incontro tra Starmer e Biden.

Zelensky è arrivato a Roma

Volodymyr Zelensky è a Roma. L'aereo con a bordo il presidente ucraino è atterrato all'aeroporto di Fiumicino.

Mosca: presto incontro membri permanenti Consiglio sicurezza Onu

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha annunciato che i cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - Russia, Usa, Cina, Francia e Gran Bretagna - avranno un incontro "a margine" di una seduta della "prima commissione dell'Assemblea generale dell'Onu, a New York", nelle prossime due settimane. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale russa Tass sottolineando che questi cinque Paesi possiedono armi nucleari.

Norvegia stanzia ulteriori 90 mln dollari per armi

Il Ministero della Difesa norvegese ha annunciato la  decisione di stanziare fino a 90 milioni di dollari per quattro nuovi  progetti che mirano ad aumentare la capacità per la produzione di armi  per l'Ucraina. Lo scrive la Pravda di Kiev. Secondo il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gramm, ora  c'è un bisogno urgente di attrezzature di difesa sia in Ucraina sia tra i  suoi alleati, nonché a livello nazionale. "La road map è un piano globale che aiuterà ad aumentare la capacità  produttiva dell'industria della difesa norvegese", ha sottolineato. Il Ministro ha sottolineato che in Norvegia e in Europa la capacità  produttiva dell'industria della difesa è stata ridotta dopo diversi  decenni di pace e di calo della domanda, e che l'invasione dell'Ucraina  da parte della Russia richiede un cambiamento di questa tendenza.

Macron a Zelensky: nostro sostegno è incrollabile

"Benvenuto a  Parigi, Presidente Zelensky. Ieri ho visto il coraggio e la  determinazione dei soldati ucraini della brigata Anne a Kiev che i  nostri soldati stanno addestrando con l'equipaggiamento che daremo loro e  che useranno. Il nostro sostegno è incrollabile". Lo scrive il  Presidente francese, Emmanuel Macron.

Lettonia: "La Russia usa disinformazione per dividerci"

"Dobbiamo essere consapevoli del fatto che la Russia continuerà a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per diffondere disinformazione e interferire nei processi democratici con l'obiettivo di dividere le nostre società e minare il sostegno all'Ucraina". Lo ha dichiarato la ministra degli esteri lettone, Baiba Braze, intervenendo a Disinfo2024, la conferenza internazionale sulla lotta alla disinformazione tenutasi tra ieri e oggi a Riga. Nel suo intervento, Braze ha sottolineato la centrale importanza delle nuove tecnologie nella lotta alla disinformazione e l'impellente necessità di elaborare quadri normativi che permettano di contrastare più efficacemente la propaganda. Disinfo2024 ha visto la partecipazione di 585 esperti e professionisti del settore della lotta alla disinformazione provenienti da svariati Paesi europei e occidentali.

Lettonia: stranieri potranno servire nell'esercito

Il Parlamento lettone ha approvato in terza lettura una legge che permette l'ammissione nelle file dell'esercito di cittadini stranieri in caso di mobilitazione generale o parziale. A poter prestare servizio su base totalmente volontaria saranno i cittadini appartenenti ai Paesi dell'Ue, dell'Associazione europea di libero scambio, della Nato e i cittadini di Australia, Brasile, Nuova Zelanda e Ucraina legalmente residenti in Lettonia e in grado di comunicare in almeno una delle lingue ufficiali dei Paesi Nato.

Times: 'Gb valuta invio di istruttori militari in Ucraina'

Il Regno Unito sta valutando la possibilità di inviare istruttori militari in Ucraina per addestrare le truppe di Kiev. Lo rivela il Times citando fonti della Difesa di Londra, secondo cui piccoli gruppi di soldati dell'esercito di sua maestà potrebbero essere mandati nell'ovest del Paese impegnato nella guerra contro la Russia per preparare le reclute in vista del loro trasferimento a est in prima linea. Il quotidiano ha diffuso la notizia dopo l'incontro di oggi a Downing Street fra il premier britannico Keir Starmer, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Zelensky a Macron: 'Prima dell'inverno abbiamo bisogno di voi'

"Prima dell'inverno, abbiamo bisogno del vostro sostegno": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all'omologo francese, Emmanuel Macron, che lo ha ricevuto questo pomeriggio all'Eliseo.

Mosca facilita l'ingresso in Russia senza visto per i georgiani

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che amplia il regime di ingresso in Russia senza visto per i cittadini georgiani consentendo loro di entrare nel Paese per motivi di lavoro o di studio per oltre 90 giorni senza bisogno di un visto. Lo riporta l'agenzia Interfax. Già l'anno scorso la Russia aveva introdotto la possibilità per i cittadini georgiani di entrare in Russia senza visto per un periodo fino a 90 giorni e aveva annullato la sospensione dei voli diretti tra le due repubbliche ex sovietiche. Il provvedimento arriva alla vigilia delle elezioni parlamentari georgiane in programma il 26 ottobre. Ma anche dopo che lo scorso 20 settembre - stando a quanto scrive la Reuters sul suo sito web - l'ambasciatore Ue in Georgia, Pawel Herczynski, ha dichiarato che se il voto non dovesse essere considerato "libero, equo e pacifico" l'Unione europea potrebbe prendere in considerazione la possibilità di sospendere temporaneamente l'attuale sistema che dal 2017 consente ai cittadini georgiani di entrare nella zona Schengen senza visto per un periodo non superiore a 90 giorni. Alcuni osservatori ritengono che sia in corso un riavvicinamento tra i governi di Russia e Georgia, che ancora non hanno relazioni diplomatiche formali dopo la guerra del 2008 che vide le truppe russe arrivare quasi alle porte di Tbilisi e il Cremlino riconoscere come "indipendenti" le repubbliche separatiste georgiane di Abkhazia e Ossezia del Sud, di fatto sotto l'influenza di Mosca. Diversi Paesi occidentali hanno inoltre criticato delle nuove leggi georgiane che molti osservatori considerano potenzialmente lesive delle libertà civili o di fatto una violazione dei diritti delle minoranze sessuali e ritengono riprendano leggi similari in vigore in Russia.

Zelensky a Parigi: 'Cessate il fuoco non è tema in agenda'

Il "cessate il fuoco" non è un "argomento" sul tavolo delle discussioni di questi giorni con i principali governi europei: lo ha detto a Parigi, dove all'Eliseo ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kiev approva il primo grande aumento delle tasse dall'invasione

Il parlamento ucraino ha approvato oggi il primo grande aumento delle tasse dall'invasione della Russia, una mossa che i legislatori sperano possa colmare il deficit a causa dell'impennata delle spese militari. La guerra di Mosca ha martoriato l'economia ucraina negli ultimi due anni e mezzo, causando distruzioni per decine di miliardi di dollari, provocando un enorme buco nelle finanze statali e costringendo Kiev a fare affidamento sugli aiuti occidentali per mantenersi a galla. La legge adottata impone un'aliquota effettiva sui profitti delle banche del 50%, un aumento della tassa di guerra pagata dai civili dall'1,5% al 5% e un'imposta sulle società finanziarie del 25%, oltre ad altre misure. L'aumento delle tasse ha suscitato una reazione contrastante da parte dei parlamentari ucraini, 40 dei quali hanno votato contro la misura e 11 si sono astenuti. "In effetti, la Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) ha votato una decisione vergognosa di aumentare radicalmente le tasse per tutti gli ucraini", ha dichiarato ai giornalisti il deputato ucraino dell'opposizione Oleksiy Goncharenko. "Questa tassa è pagata da ogni ucraino che lavora: medici, insegnanti, giornalisti, ingegneri energetici... tutti la pagano", ha detto. L'anno prossimo Kiev prevede di spendere più del 60% dell'intero bilancio statale per la difesa, aumentando le spese per armi e attrezzature militari. Ma deve ancora affrontare un deficit di bilancio pari a circa un quinto del Pil. Anche l'inflazione è in aumento: i prezzi al consumo sono saliti dell'8,6% su base annua nel settembre 2024, rispetto al 7,5% di agosto, secondo i dati pubblicati oggi dal servizio statistico statale.

Media, deposito greggio in Crimea ancora in fiamme dopo 3 giorni

Non sarebbe stato ancora estinto l'incendio scoppiato tre giorni fa in un deposito di petrolio di Feodosia, in Crimea, impianto che le forze armate ucraine affermano di aver colpito in un raid il 7 ottobre: lo sostengono diversi media, tra cui la Tass. "La liquidazione delle conseguenze della situazione di emergenza prosegue", ha detto il sindaco de facto di Feodosia, Igor Tkachenko, secondo l'Afp. Tkachenko ha inoltre annunciato che 1.137 abitanti della zona sono stati evacuati per motivi di sicurezza. La Tass afferma che in alcune zone si sono registrate interruzioni nel servizio di approvvigionamento idrico "a causa della riparazione del Canale della Crimea settentrionale iniziata a settembre e del maggiore consumo di acqua per spegnere l'incendio", ma che secondo l'azienda pubblica locale "Acqua di Crimea", le forniture idriche saranno ripristinate in circa 12 ore. 

Cremlino conferma invio Trump test covid ma nega telefonate private con Putin

Il Cremlino conferma l'invio, da parte di Donald Trump nel 2020, di test per il covid, anche se parla dell'invio in Russia e non a Vladimir Putin, ma smentisce le diverse telefonate personali fra l'ex Presidente americano, ora candidato alle presidenziali di novembre, e il Presidente russo, di cui scrive nel suo nuovo libro "War" il giornalista premio Pulitzer americano Bob Woodward. "Quanto alle telefonate, non è vero, non ci sono state", ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov, parlando delle conversazioni telefoniche private, fino a sette, che i due avrebbero avuto, secondo un collaboratore di Trump. L'invio dei test rientra nel quadro di un programma di cooperazione internazionale all'inizio della pandemia, ha semplificato il portavoce. "I primi funzionavano male e in un primo momento non c'erano abbastanza dispositivi...tutti i Paesi cercavano di scambiarsi materiali. Abbiamo inviato ventilatori agli Usa, loro ci hanno inviato test", ha spiegato. 

Ue condanna attacchi russi contro mercantili nel Mar Nero

L'Unione Europea condanna i crescenti "attacchi" della Russia contro mercantili che trasportano grano ucraino solcando le acque del Mar Nero, azioni che violano "palesemente" il diritto internazionale e vanno fermate "immediatamente". Lo ha detto il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri, Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Nei giorni scorsi - ha sottolineato - la Russia ha intensificato gli attacchi contro navi civili che trasportavano grano ucraino nel Mar Nero, minando ulteriormente la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione".   

Ieri, ha continuato, "due navi sono state prese di mira con missili balistici nel porto di Odessa", una battente bandiera di Panama e un'altra di Palau. "Gli attacchi al porto hanno provocato almeno 7 morti e 11 feriti. Pochi giorni fa è stata attaccata anche una nave proveniente da Saint Kitts e Nevis; il mese scorso la Russia ha bombardato una nave che trasportava grano in Egitto", oltre ad aver attaccato un mercantile turco. "Tutte queste azioni - ha proseguito - si aggiungono alla distruzione da parte della Russia dei depositi di grano e delle infrastrutture portuali dell'Ucraina, con attacchi mirati giornalieri, e al continuo furto di grano ucraino".   

Zelensky è arrivato a Parigi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Parigi da Londra, come parte di un tour europeo volto a garantire aiuti prima delle elezioni presidenziali cruciali negli Stati Uniti. La presidenza ucraina ha detto all'Afp che Zelensky è arrivato nella capitale francese, dove incontrerà il presidente Emmanuel Macron. Questa sera il leader ucraino è atteso a Roma dove incontrerà la premier Giorgia Meloni. 

Zelensky con Rutte e Starmer: 'più armi e vicini a Nato per pace giusta'

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e il Segretario generale della Nato Mark Rutte con i quali ha parlato di ''integrazione euro-atlantica e rafforzamento militare dell'Ucraina''. Perché ''questi sono i passi che creeranno le migliori condizioni per ripristinare una pace giusta'', ha sottolineato il leader ucraino su 'X'. ''Abbiamo anche discusso della rapida attuazione delle decisioni del Summit Nato di Washington e concordato sui nostri prossimi passi'', ha aggiunto.

Mosca, 24 leader e Guterres al vertice dei Brics in Russia

Ventiquattro capi di Stato o di governo e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, saranno presenti al vertice dei Paesi Brics, in programma dal 22 al 24 ottobre a Kazan, in Russia. Lo ha detto oggi il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov. Altri otto Paesi saranno rappresentati a livello minore. Ushakov, citato dalle agenzie russe, ha precisato che nove dei dieci Paesi Brics saranno rappresentati a livello di leader, mentre il decimo, l'Arabia Saudita, invierà il ministro degli Esteri. Il consigliere ha aggiunto che a margine dell'evento il presidente Vladimir Putin ha in programma una ventina di incontri bilaterali, che cominceranno già il 21 ottobre. Del Brics fanno parte Russia, Brasile , India , Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati arabi uniti e Arabia Saudita.

Esperti di missili nordocreani dispiegati con le forze della Russia, ci sono già vittime

Decine di ingegneri militari nordcoreani stanno operando al fianco delle forze russe, dietro le linee, per aiutarle a orientare i missili balistici KN-23 contro obiettivi ucraini, denunciano fonti ucraine e sudcoreane citate dal Guardian. Nelle zone occupate dell'Ucraina ci sono già stati dei nordcoreani uccisi, in particolare nel raid missilistico ucraino contro le zone controllate dai russi nella regione di Donetsk della scorsa settimana, ha precisato Andriy Kovalenko, direttore del Centro per il contrasto della disinformazione ucraino e confermato il ministro della difesa sudcoreano Kim Yong-hyun. 

Sarebbe questa la prima volta in cui un governo straniero ha inviato militari in uniforme per combattere al fianco della Russia. Nei giorni scorsi i militari ucraini hanno reso noto di aver distrutto munizioni nordcoreane in un raid contro un magazzino della regione russa di Bryansk.

Budapest: "Se l'Ucraina entra nella Nato ora è guerra mondiale"

Un ingresso dell'Ucraina nella Nato "nelle attuali circostanze" provocherebbe la "Terza guerra mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, parlando con i giornalisti a margine del Forum internazionale del gas a San Pietroburgo. "Se l'Ucraina viene accettata come membro della Nato nelle attuali circostanze, significherebbe lo scoppio della Terza guerra mondiale, e noi ci siamo dichiarati contrari a provocare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato", ha affermato Szijjarto, citato dalla Tass. 

Zelensky: "Sostegno militare a Kiev chiave per la pace"

"Ho incontrato il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer e il segretario generale Nato Mark Rutte. Gli argomenti chiave delle nostre discussioni sono stati l'integrazione euro-atlantica e il rafforzamento militare dell'Ucraina. Questi sono i passi che creeranno le migliori condizioni per ripristinare una pace giusta. Abbiamo anche discusso della rapida attuazione delle decisioni del Summit NATO di Washington e concordato i nostri prossimi passi". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

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Podolyak: "Garanzie di sicurezza? Alleati sblocchino divieti sulle armi"

Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e il concetto di "deterrenza" sono "vaghi e leggendari" se oggi "alcuni degli alleati mancano chiaramente della volontà politica di prendere decisioni assolutamente logiche ed efficaci (e molto più semplici) sulle armi e sull'abolizione dei divieti informali". Lo ha dichiarato Mikhailo Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sul social X. 

Nel giorno in cui Zelensky è in visita nelle principali capitali europee, tra cui Roma, Podolyak ha respinto con forza l'ipotesi che Kiev ceda la sovranità su alcuni territori in cambio di "garanzie di sicurezza" o altre "forme di scambio". Secondo il consigliere, che invita a lasciare da parte "le illusioni illogiche e le aspettative ingiustificate", senza la sconfitta della Russia "non ci sono garanzie di sicurezza efficaci e nessuno accetterà di darle".

Ucraina: attacco russo a porto Odessa, bilancio sale a 8 morti

Otto persone sono state uccise e altre nove ferite, secondo l'ultimo bilancio aggiornato degli attacchi russi sulla regione costiera di Odessa, nel sud dell'Ucraina. "Il bilancio delle vittime dell'attacco di ieri è salito a otto persone. Un uomo di 26 anni è morto in ospedale", ha detto su Telegram Oleg Kiper,  governatore della regione di Odessa, poco dopo che un'altra persona è morta a causa delle ferite riportate.

L'attacco ha colpito una nave portacontainer civile battente bandiera di Panama, ha spiegato il governatore Oleg Kiper su Telegram. "Questo e' il terzo attacco contro una nave civile negli ultimi quattro giorni", ha aggiunto la stessa fonte. L'attacco è avvenuto due giorni dopo che un missile russo ha colpito una nave battente bandiera Palau nel porto di Odessa, uccidendo una persona a bordo, secondo le autorità locali. Dall'inizio della guerra, la Russia ha preso di mira ripetutamente la regione costiera ucraina di Odessa, colpendo navi e silos di grano in quello che Kiev vede come un tentativo illegale di distruggere la sua capacita' di esportazione.

Zelensky: "Con Starmer lavoreremo al Piano per la vittoria"

"Durante il mio incontro con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, ho delineato i dettagli del nostro Piano per la vittoria. Abbiamo concordato di lavorarci insieme ai nostri alleati. Il piano mira a creare le giuste condizioni per una giusta fine della guerra. Ringrazio il Regno Unito per il suo continuo supporto alla difesa del nostro Paese, anche con armi a lungo raggio". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo del suo incontro col premier britannico a Londra. 

Media: "Evacuato oltre un milione di civili dal Donetsk controllato da Kiev"

Oltre un milione di persone sono state evacuate, dall'inizio della guerra, dal territorio della regione ucraina di Donetsk (est) ancora sotto il controllo di Kiev: lo ha reso noto il capo del dipartimento delle operazioni e delle comunicazioni presso l'amministrazione militare della regione, Dmytro Petlin, come riporta Ukrinform. "Durante il periodo di evacuazione dal territorio della regione di Donetsk sotto il controllo ucraino, sono state ricollocate circa 1.161 milioni di persone, tra cui 185.500 bambini e circa 46.000 persone con disabilità", ha affermato Petlin. "Nella zona controllata dalle autorità ucraine nel Donetsk rimangono circa 335.000 persone", ha aggiunto Petlin, spiegando che le evacuazioni vengono effettuate quotidianamente. 

Ex ambasciatore a Kiev: "Fine guerra nel 2025? Decide solo Putin"

Volodymyr Zelensky ‘apre’ alla fine della guerra in Ucraina nel 2025, ma è solo Vladimir Putin che deciderà quando chiudere il conflitto. Nel giorno dell’arrivo a Roma del presidente ucraino, l’ex ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, commenta le parole di Zelensky, secondo cui il prossimo anno potrebbe essere quello per “un’azione decisiva” per la fine della guerra. “Lo decide Putin se avviare i negoziati, non l’Ucraina – dice all’Adnkronos – perché tuttora il presidente russo è convinto di potere vincere. Quando arriverà alla conclusione che l’Occidente continuerà a sostenere Kiev, allora deciderà di sedersi al tavolo per chiudere la guerra”.

Intanto, il presidente ucraino presenterà in queste ore, tra Roma, Londra, Parigi e Berlino il suo piano per la vittoria, che “è un piano di pace non di guerra, ancorché il termine vittoria si presti effettivamente a qualche equivoco”, spiega l’ex ambasciatore, rientrato in Italia in estate, dopo aver vissuto a Kiev tutte le fasi del conflitto. “L’obiettivo che gli ucraini si prefiggono è infatti quello di ottenere il ritiro delle truppe russe dai territori occupati ed il raggiungimento di una pace giusta e duratura – sottolinea Zazo - Gli ucraini chiedono innanzitutto un rafforzamento degli aiuti militari e finanziari da parte degli alleati, compresa l’autorizzazione all’utilizzo delle armi a lungo raggio per poter colpire gli obiettivi militari in profondità interritorio russo da dove partono gli attacchi missilistici indiscriminati e i bombardamenti aerei alle infrastrutture energetiche e civili ucraine”.

Quello che Kiev chiede, sostiene l’ex ambasciatore, “è di poter combattere ad armi pari con i russi”, oltre a “ottenere rassicurazioni sull’adesione, possibilmente in tempi rapidi, alla Nato e alla Ue”. “Nel giudizio ucraino – ricorda - solo allora vi saranno le condizioni favorevoli per il raggiungimento della pace poiché Putin rispetta solo il linguaggio della forza e sarà disponibile ad avviare negoziati soltanto quando sarà finalmente convinto che non potrà più vincere”.

Putin

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Kiev: "Colpito in Russia deposito con 400 droni kamikaze"

La Marina militare ucraina ha annunciato di aver distrutto ieri, in collaborazione con il Servizio di sicurezza di Kiev, un deposito di droni kamikaze Shahed vicino alla città di Oktyabrsky, nella regione russa di Krasnodar. "Secondo le informazioni disponibili - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram - nel deposito c'erano al momento dell'attacco circa 400 droni". La distruzione della base "ridurrà significativamente la capacità degli occupanti russi di terrorizzare i civili nelle città e nei villaggi ucraini", conclude la nota. 

L'Ue: "La Russia fermi gli attacchi alle navi con grano ucraino"

Gli attacchi russi alle scorte e forniture di grano ucraino "sono una palese violazione del diritto internazionale e devono cessare immediatamente. La Russia sta prendendo di mira direttamente la fornitura di cibo alle persone più bisognose e questo dimostra la determinazione della Russia a continuare a trasformare ulteriormente il cibo in un'arma influenzando negativamente la sicurezza alimentare globale mettendo a rischio milioni di persone non tanto in Ucraina o in Europa ma nelle persone vulnerabili nei paesi dell'Asia e dell'Africa". Lo ha detto il portavoce per la politica estera Ue Peter Stano, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa della Commissione europea. "Questa è anche la risposta di Putin a tutti coloro che dicono che la pace con Putin", ha aggiunto. "Invitiamo tutti i paesi del mondo a condannare gli attacchi della Russia alla libertà di navigazione e alla sicurezza alimentare globale e chiediamo loro anche di fare appello alla Russia e pressioni affinché fermi immediatamente questi attacchi così come l'aggressione illegale contro l'Ucraina". "La Russia ha intensificato gli attacchi alle navi civili che trasportavano grano ucraino nel Mar Nero, minando ulteriormente la sicurezza alimentare globale e la libertà di navigazione - ha sottolineato Stano -. Ieri due navi sono state prese di mira con missili balistici", ha aggiunto ricordando diversi attacchi degli ultimi giorni, incluso quello a "una nave che trasportava grano in Egitto. In precedenza proveniente dalla Turchia è stata presa di mira". Sono "Paesi che Putin afferma essere amici". "Tutte queste azioni si aggiungono alla Russia che distrugge i depositi di grano e le infrastrutture portuali dell'Ucraina con attacchi mirati giornalieri e il continuo furto di grano ucraino".

Cremlino: "Soldati nordcoreani in Ucraina? Una fake news"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto oggi come "un'altra fake news" quella secondo la quale militari della Corea del Nord sarebbero impegnati nel conflitto in Ucraina al fianco delle forze russe. Venerdì scorso la testata ucraina Kyiv Post, citando fonti di intelligence, aveva scritto che sei soldati nordcoreani erano stati uccisi in un attacco missilistico ucraino su una parte del territorio occupato dalle truppe russe vicino a Donetsk. E il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Yong-hyun, aveva affermato in Parlamento che l'invio di soldati nordcoreani in Ucraina era "altamente probabile", tenuto conto di quella che ha descritto come "un'alleanza militare" tra Pyongyang e Mosca. 

Starmer, discusso del "piano vittoria" con Zelensky e Rutte

Il cosiddetto "piano della vittoria" evocato da Volodymyr Zelensky come road map per mettere fine alla guerra con la Russia nel 2025 è stato al centro di una discussione a tre avuta stamani dal presidente ucraino a Downing Street con il premier britannico Keir Starmer e con il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte, unitosi a un certo punto ai colloqui. Lo ha sottolineato lo stesso Starmer a conclusione dell'incontro. 

In Crimea aeroporti militari colpiti da droni di Kiev

Per il quarto giorno consecutivo è in fiamme l'aeroporto militare di Feodosia, in Crimea, mentre nella notte un'altra infrastruttura aeroportuale militare è stata colpita da droni ucraini nel sobborgo di Maykop. Lo ha riferito il governatore locale della penisola ucraina annessa a Mosca.

"La scorsa notte, il sobborgo di Maykop è stato attaccato da droni nemici", ha detto Mourat Koumpilov, funzionario locale della repubblica di Adygea (sud), in una dichiarazione su Telegram. Koumpilov ha assicurato che "non si registrano vittime", ma ha riferito di un incendio che i vigili del fuoco "stanno spegnendo". Secondo il suo commento all'agenzia di stampa Interfax, una quarantina di persone sono state evacuate dalla zona attorno al sito, tra cui 13 bambini. Il canale russo Telegram Mash, noto per essere vicino alle forze dell'ordine, ha assicurato che l'Ucraina ha "tentato di attaccare" l'aeroporto militare vicino a Maykop con droni PD 2. Da parte sua, Andrii Kovalenko, funzionario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, ha affermato che l'aeroporto vicino a Maykop e' stato "attaccato" dalle forze ucraine e che "continua a bruciare". Secondo il suo racconto, l'esercito ucraino ha preso di mira e "distrutto" un "deposito di carburante e lubrificanti" industriale sul sito. Ieri sera, Kiev ha dichiarato di aver distrutto un deposito che ospitava centinaia di droni esplosivi Shahed nella vicina regione di Krasnodar, un modo per "ridurre significativamente" il potere d'attacco russo. 

Zelensky a Roma, giovedì da Meloni e venerdì dal Papa. VIDEO

Cremlino: "Cessate il fuoco? Nessuno sta prendendo iniziativa"

"Ci sono molti discorsi ed esercizi di scolastica su questo nei media, ma nessuno sta prendendo l'iniziativa" per un negoziato, ha aggiunto Peskov.
In queste ultime ore, in coincidenza con un viaggio in Europa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si sono diffuse su alcuni media le ipotesi che Kiev potrebbe accettare di cedere non ufficialmente alla Russia i territori occupati in cambio di garanzie di sicurezza per il futuro da parte di Paesi occidentali.

Cremlino: "Nessun segnale da Kiev su un cessate il fuoco"

La Russia non ha ricevuto alcun segnale sulla disponibilità di Kiev per un cessate il fuoco in cambio di garanzie di sicurezza da Paesi occidentali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

Kiev: "Nella notte la Russia ha attaccato con 8 missili"

Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina la notte scorsa otto missili di vario tipo dai territori occupati del Paese: lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev su Telegram.
Due missili balistici Iskander-M sono stati lanciati dalla Crimea occupata, un missile guidato Kh-31P e due missili guidati Kh-59/69 sono stati lanciati dallo spazio aereo della Crimea occupata e tre missili guidati antiaerei S-300 dal territorio occupato della regione di Donetsk.

Zelensky questa mattina a Londra durante l'incontro con il primo ministro Starmer

 Zelensky a Londra da Starmer, nel vivo il tour in Europa

©Ansa

Kiev: "Nella notte abbattuti 41 droni russi su 62"

Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina la notte scorsa 62 droni kamikaze, 41 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev, mentre di altri 14 sono state perse le tracce in varie regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina.
Attualmente sono in corso combattimenti e diversi droni si trovano nello spazio aereo ucraino, si legge inoltre nel messaggio.
In seguito all'attacco russo, sono stati colpiti obiettivi civili e infrastrutture critiche nelle regioni di Odessa, Poltava e Donetsk.

Zelensky a Londra da Starmer, nel vivo il tour in Europa

Volodymyr Zelensky è giunto questa mattina a Londra ed è stato ricevuto dal premier Keir Starmer a Downing Street. Si tratta della prima di quattro tappe nei principali Paesi dell'Europa occidentale - dopo un passaggio ieri a Dubrovnik, in Croazia, per un vertice con i leader balcanici - nell'ambito di un tour che mira a ottenere nuove garanzie sul sostegno a Kiev in una fase difficile della guerra con la Russia. Nel pomeriggio il presidente ucraino sarà a Parigi, poi è atteso a Roma (sia da Giorgia Meloni, sia da papa Francesco) e a Berlino. Starmer più tardi vedrà invece il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Ucraina: bombe russe su Kryvyj Rih, ferita una donna

Una donna è rimasta ferita e un condominio di 5 piani è stato danneggiato questa mattina in seguito ad un attacco russo sulla città di Kryvyj Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione statale regionale, Serhiy Lysak, come riporta Ukrainska Pravda.

Kiev: "Colpito deposito carburante nel sud della Russia"

Un deposito di carburante è stato distrutto vicino all'aeroporto di Majkop, la capitale della Repubblica autonoma russa dell'Adighezia, nel sud del Paese: lo ha reso noto su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko.
Il funzionario ha precisato che il deposito si trova "a 410 chilometri dalla linea di combattimento".

Mosca: "Nella notte abbattuti 92 droni ucraini"

Le difese aere russe hanno abbattuto la notte scorsa 92 droni d'attacco ucraini in varie regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa russo.
In particolare, si legge in un comunicato, 47 velivoli senza pilota sono stati intercettati sul territorio della regione di Krasnodar, 12 sulla regione di Kursk, nove sulla regione di Rostov, quattro sulla regione di Bryansk, due ciascuno sui territori della regione di Belgorod e della Crimea occupata, uno sulla regione di Voronezh e 15 sul Mar d'Azov.

Pentagono, 600mila soldati russi morti e feriti in Ucraina

Oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte delle forze di Mosca: lo hanno detto ai media funzionari del Pentagono che hanno voluto mantenere l'anonimato, come riportano i media internazionali. Questa stima, commenta Politico, è di 40 volte superiore alle perdite subite dalla Russia durante la sua decennale invasione dell'Afghanistan negli anni '90 ed è in linea con le precedenti stime del governo Ucraino.

Stoltenberg, armi all'Ucraina nel 2014 avrebbero impedito guerra

In un'intervista a Politico, l'ex segretario generale Jens Stoltenberg afferma che se i paesi Nato avessero fornito armi all'Ucraina dopo l'inizio dell'occupazione russa della Crimea e di parti del Donbass nel 2014 si sarebbe potuta evitare una guerra su vasta scala.
"La guerra non è iniziata nel 2022 ma nel 2014, sia con l'annessione illegale della Crimea che quando la Russia è entrata nel Donbass orientale. Ho lavorato duramente per cercare di convincere gli alleati Nato a fare di più: a fornire più supporto militare, più addestramento. Alcuni lo hanno fatto, ma è stato relativamente limitato e molto difficile per diversi perché la politica della Nato era che non avrebbe dovuto fornire supporto letale all'Ucraina", dice Stoltenberg. "Nessuno può dirlo con certezza, ma continuo a credere che se avessimo armato di più l'Ucraina dopo il 2014 avremmo potuto impedire alla Russia di invadere, o almeno avremmo aumentato la soglia per un'invasione su vasta scala". Se i paesi Nato "avessero consegnato una frazione delle armi che hanno consegnato dopo il 2022, avremmo potuto effettivamente impedire la guerra invece di sostenere lo sforzo dell'Ucraina di difendersi in una guerra", aggiunge l'ex segretario generale della Nato.

Media ucraini, due feriti in attacco russo su Zaporizhzhia

Due persone sono rimaste ferite in un attacco russo che stanotte ha colpito alcune case nella città ucraina di Zaporizhzhia, secondo le autorità locali citate dai media di Kiev.

Zelensky: "Possibile porre fine alla guerra nel 2025"

"A ottobre, novembre e dicembre, abbiamo una vera possibilità di muovere le cose verso la pace e una stabilità duratura. La situazione sul campo di battaglia crea un'opportunità per un'azione decisiva per porre fine alla guerra non più tardi del 2025". Lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso al vertice Ucraina-Europa sudorientale in Croazia rilanciato sul suo account X. "Contiamo sulla leadership del presidente Biden e sui passi forti e saggi di Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia per portare sicurezza e pace in Europa", ha sottolineato.

Oggi Zelensky ricevuto all'Eliseo da Macron

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarà ricevuto oggi all'Eliseo da Emmanuel Macron, secondo quanto si apprende da fonti della presidenza francese.
Questa quinta visita di Zelensky a Parigi dall'inizio della guerra con la Russia giunge all'indomani della visita del capo dello stato francese in una zona militare dell'est della Francia dove si svolge la formazione di una brigata ucraina.
L'incontro sarà l'occasione per Macron di "riaffermare la determinazione della Francia a continuare a fornire, nel tempo e con l'insieme dei suoi partner, un sostegno incrollabile all'Ucraina e al popolo ucraino", aggiunge l'Eliseo.

Zelensky a Roma: questa sera vedrà la premier Meloni

La premier Giorgia Meloni riceverà il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky questa sera alle 20.15 a Villa Doria Pamphilj, a Roma. Non sono previste dichiarazioni alla stampa.

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