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Raid Israele sul Libano, quasi 500 morti. Colpita anche Beirut

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Migliaia in fuga da bombe Israele nel Sul del Libano
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Migliaia in fuga da bombe Israele nel Sul del Libano
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L'Idf ha aumentato la pressione su Hezbollah colpendone "1.300 obiettivi" tra la valle della Bekaa e il sud del Libano e, secondo il governo libanese, uccidendo almeno 492 persone. Lo Stato ebraico ha condotto pure un nuovo "raid mirato" sulla periferia sud di Beirut, il quarto dall'inizio della parallela guerra a Gaza: l'obiettivo era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale, la cui sorte non è ancora certa. In risposta, i miliziani filoiraniani hanno lanciato sul nord di Israele circa 180 razzi

in evidenza

L'escalation sul fronte nord di Israele è arrivata, accompagnata da massicci bombardamenti. L'Idf, infatti, ha aumentato la pressione su Hezbollah colpendo circa "1.300 obiettivi" della milizia filoiraniana tra la valle della Bekaa e il sud del Libano.

Il ministero della Salute libanese afferma che almeno 492 persone sono state uccise e 1.645 ferite negli attacchi israeliani in tutto il Paese. 

Lo Stato ebraico ha condotto anche un nuovo "raid mirato" sulla periferia sud di Beirut: questa volta l'obiettivo era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale - appena nominato - e numero 3 di Hezbollah, la cui sorte non è ancora chiara. I miliziani filoiraniani hanno lanciato sul nord di Israele circa 180 razzi, alcuni dei quali a lungo raggio arrivati fino in Cisgiordania. 

"Israele sta indagando sulla possibilità che il leader di Hamas sia stato o meno ucciso a Gaza, basandosi su informazioni dell'intelligence militare" scrivono i media israeliani, sottolineando tuttavia che lo scenario sembra improbabile. 

Oggi l'Assemblea generale dell'Onu. In primo piano la guerra di Israele, con Guterres che parla di "Medio Oriente sull'orlo della catastrofe" dopo l'escalation tra lo Stato ebraico e Hezbollah in Libano.


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Usa contrari a invasione di terra di Israele in Libano

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Hamas: in Libano morto nostro comandante Al Nader

L'ala armata di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, afferma che il suo comandante sul campo nel Libano meridionale, Mahmoud al Nader, è stato ucciso in un attacco israeliano in Libano oggi

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Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi

Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. Questi formano gruppi che si distinguono o per appartenenza etnica e religiosa o per atteggiamento politico e confessionale. L'APPROFONDIMENTO

Bilancio morti in Libano sale a 492

Il ministero della Salute libanese afferma che almeno 492 persone sono state uccise e 1.645 ferite negli attacchi israeliani in tutto il Paese. Il bilancio dei morti include 35 bambini e 58 donne, secondo il ministero. Lo scrive il quotidiano israeliano 'Haaretz

Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. COSA SAPERE

Israele: "Gran numero' di militanti Hezbollah uccisi oggi"

L'esercito israeliano ha affermato che un "gran numero" di militanti di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi in Libano di oggi.

Gli Usa inviano altri soldati in Medio Oriente

Il Pentagono ha annunciato che invierà altri militari americani in Medio Oriente. "Alla luce dell'aumento della tensione e per estrema cautela, stiamo dispiegando un piccolo numero di soldati aggiuntivo per aumentare le nostre forze già presenti nella regione", ha affermato il portavoce del dipartimento della Difesa il generale Pat Ryder senza specificare il numero. Sono circa 40.000 i militari Usa presenti nella regione con basi in Iraq, Siria e nei paesi del Golfo Persico. Inoltre c'è la portaerei Abraham Lincoln nel Golfo di Oman e la Harry S. Truman è salpata dalla Virginia per il Mediterraneo.

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. I DETTAGLI

Blinken ha incontrato il premier dell'Iraq Sudani

Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato oggi il primo ministro iracheno Sudani all'Onu e ha ribadito "la nostra duratura partnership bilaterale per la sicurezza, volta a garantire la stabilita' regionale, la sconfitta dell'ISIS e gli sforzi continui per promuovere un Iraq sicuro e sovrano".

Hezbollah: "Il comandante Karaki sta bene ed è al sicuro"

Hezbollah annuncia che il comandante Ali Karaki, che secondo alcuni report sarebbe rimasto ucciso nel raid israeliano di oggi a Beirut, sta "bene" e si trova in un "luogo sicuro". 

Sono 1.300 gli obiettivi di Hezbollah colpiti nei raid di Israele: "Ci saranno giorni impegnativi"

Sono 1.300 gli obiettivi di Hezbollah colpiti oggi nei raid di Israele in Libano, ha precisato il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari anticipando che "ci saranno giorni impegnativi". I raid proseguono, ha aggiunto.  Fra gli obiettivi colpiti anche missili cruise "in grado di colpire a centinaia di chilometri", razzi con testate da mille chili, razzi e droni. In merito all'elevato numero di vittime, Hagari ha affermato che fra loro ci sono "numerosi terroristi che si trovavano accanto ai sistemi d'arma". 

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO

Beirut: "356 morti nei raid di Israele, 24 bambini"

Cresce ancora il bilancio delle vittime dei raid israeliani di oggi nel sud e nell'est del Libano. Secondo il ministero della Sanità di Beirut si contano 356 morti, tra cui 24 bambini. 

Media: "Ali Karaki ferito nel raid a Beirut, non ucciso"

Il comandante di Hezbollah Ali Karaki sarebbe rimasto "ferito nel raid israeliano a Beirut, non ucciso". Lo scrive Haaretz citando fonti saudite.

Tajani: "Chiederò al ministro degli Esteri iraniano di parlare con Hezbollah"

"Stasera ci sarà una riunione del G7 dove affronteremo i temi che riguardano le due grandi crisi, quella mediorientale e quella in Ucraina, per prendere posizioni congiunte. Ci sarà un documento che io firmerò a nome di tutti. Noi stiamo lavorando perché si possa raggiungere il cessato del fuoco a Gaza, l'elemento chiave è quello, per la liberazione degli ostaggi e per l'aiuto della popolazione civile palestinese". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un punto stampa a margine dell'Assemblea generale dell'Onu.

"C'è un problema che riguarda il Libano: Hezbollah continua a minacciare di non voler accettare la proposta di una frontiera con una blue zone, quindi di andare al di là del fiume e questo preoccupa Israele che ha diritto a difendere i propri confini. Domani incontrerò anche il ministro degli Esteri dell'Iran e gli chiederò di invitare i proxi, gli alleati dell'Iran, siano essi Hezbollah, siano gli Houthi, siano quelli che stanno in Siria, ad avere un atteggiamento diverso. Per quanto riguarda il Libano, poi molto credo dipende anche dall'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, c'è uno stallo ormai da anni. L'elezione del nuovo Presidente potrebbe anche essere uno strumento per cercare di avviare una fase nuova di dialogo. Con un nuovo Presidente, che per Costituzione deve essere un cristiano maronita, si può aprire un confronto, però questo dipende dal Parlamento libanese. Vedremo quello che succederà. Certo, siamo preoccupati, ma lavoriamo sempre finché c'è possibilità di farlo per trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Medio Oriente, che è il nostro obiettivo principale".

Netanyahu su Nasrallah: "Tutti sono un obiettivo"

"Tutti sono un obiettivo", ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riferendosi al leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in una riunione a porte chiuse in anticipo sul consiglio dei ministri, secondo quanto rende noto il sito di notizie israeliano YNet. 


Netanyahu

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L'Iraq chiede una riunione urgente dei Paesi arabi all'Onu

L'Iraq vuole una "riunione urgente" dei Paesi arabi a margine dell'Assemblea generale dell'Onu per "fermare" Israele in Libano. Lo afferma il primo ministro iracheno. E anche l'Egitto sollecita l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo la "pericolosa escalation israeliana" in Libano.

Nuovi raid Israele nella valle della Bekaa

Nuova ondata di raid delle forze israeliane in Libano. Questa sera sono stati presi di mira obiettivi nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, rende noto il sito di notizie israeliano YNet.

Israele: "Oggi colpiti 1.100 obiettivi di Hezbollah"

Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana ha colpito più di 1.100 obiettivi di Hezbollah in Libano. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che i jet e i droni hanno sparato oltre 1.400 munizioni contro edifici e altri siti in cui Hezbollah aveva immagazzinato razzi, missili, lanciatori e droni che "rappresentavano una minaccia e che erano destinati a essere usati contro Israele". I caccia stanno continuano a colpire anche in serata, è stato precisato, come riportano i media locali.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. COSA SAPERE

Israele adotta misure speciali per protezione dei civili

Il gabinetto di sicurezza in Israele ha approvato una "situazione speciale" per la popolazione civile. Lo riferiscono i media israeliani. Questo termine legale viene utilizzato in caso di emergenza e concede alle autorità una maggiore giurisdizione sulla cittadinanza, per semplificare le misure di protezione. La "situazione speciale" è valida per 48 ore, salvo proroga da parte dei ministri del governo. Non sono state annunciate modifiche specifiche alle istruzioni della difesa civile.

Gallant: "Nasrallah è rimasto solo"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant afferma che gli attacchi stanno "distruggendo" le infrastrutture di Hezbollah che erano state costruite per decenni, e che il leader Hezbollah, Hassan Nasrallah, ora è rimasto solo. Lo riferiscono i media israeliani. "In questi giorni stiamo distruggendo ciò che Hezbollah ha costruito in 20 anni. Nasrallah è rimasto solo al vertice, intere unità della Forza Radwan sono state messe fuori servizio e decine di migliaia di razzi sono stati distrutti", ha affermato dal suo ufficio.

Biden: "Sto lavorando a una de-escalation in Libano"

"Sto lavorando ad una de-escalation in Libano". Lo ha detto Joe Biden che oggi riceve alla Casa Bianca il presidente degli Emirati Arabi Uniti, per la prima volta a Washington nella storia dei rapporti tra i due Paesi.

Media: Karaki ucciso in raid Israele a Beirut

Ali Karaki, capo del fronte meridionale di Hezbollah e terzo comandante più alto in grado dell'organizzazione, sarebbe stato ucciso nel raid israeliano al quartiere Dahieh di Beirut. Lo riporta Sky News Arabia citando una fonte libanese. Secondo altre fonti la sorte di Karaki è ancora ignota.

Netanyahu ai libanesi: "Lasciate le zone degli attacchi"

Benyamin Netanyahu si rivolge ai cittadini libanesi invitandoli ad abbandonare le zone di conflitto. "Tiratevi fuori dai guai ora, non lasciate che Hezbollah metta in pericolo le vostre vite e quelle dei vostri cari", dice il premier israeliano. "Una volta terminata la nostra operazione, potrete tornare sani e salvi alle vostre case", prosegue nel messaggio in cui denuncia che "per troppo tempo, Hezbollah vi ha usato come scudi umani. Ha piazzato razzi nei vostri salotti e missili nei vostri garage". "Quei razzi sono puntati sulle nostre città". E per "difendere il nostro popolo dobbiamo eliminare queste armi", aggiunge.

Raid a Beirut, nel mirino comandante Hezbollah Ali Karaki

L'obiettivo del raid israeliano sulla periferia sud di Beirut era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale di Hezbollah e numero 3 dell'organizzazione. Lo riferisce Haaretz.

In Libano scuole aperte per sfollati, code ai benzinai

Le autorità hanno deciso di usare una serie di scuole in Libano per ospitare gli sfollati provenienti dal sud e dalla valle della Beqaa, sottoposte a intensi bombardamenti israeliani. Lo ha riferito L'Orient Today, aggiungendo che si sono formate code ai distributori di benzina in diverse zone del Paese, nel timore di uno scoppio imminente di un conflitto su vasta scala con Israele.

Israele, 'attacco mirato a Beirut'

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver condotto un "raid mirato" a Beirut, per la quarta volta dal 7 ottobre. Secondo Haaretz, l'obiettivo era Ali Karaki, comandante di Hezbollah per il fronte meridionale.


Mo: Lufthansa cancella voli per Tel Aviv e Teheran fino al 14/10

Lufthansa ha cancellato i suoi voli per Tel Aviv e Teheran fino al 14 ottobre, mentre quelli per Beirut restano sospesi fino al 26 del mese prossimo. Lo ha riferito la compagnia aerea tedesca, che continua a monitorare la situazione, prevedendo un'ulteriore valutazione degli sviluppi nella regione nei prossimi giorni.

Meloni: Italia convinta sostenitrice del multilateralismo

"Viviamo un tempo di crisi, pero' le crisi nascondo sempre una opportunita'. Del resto la parola crisi deriva dal greco crisis, che significa scelta, decisione: le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono di tentennare. Nessuno stato puo' governare le crisi del nostro tempo, per questo l'Italia e' una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione piu' rappresentativa che e' l'Onu, nella quale ogni voce viene ascoltata: il luogo nel quale siamo chiamati ad imparare, a capirci e a rispettarci": Lo afferma  la premier Giorgia Meloni parlando al Vertice del futuro all'Onu. 

Idf, 'Hezbollah oggi ha lanciato 165 razzi contro Israele'

Sono finora 165 i razzi lanciati oggi da Hezbollah dal sud del Libano contro il territorio di Israele. Lo hanno reso noto le Idf, precisando che la maggior parte dei razzi ha preso di mira aree in profondità nel nord di Israele, inclusa quella di Haifa. Almeno 10 proiettili a lungo raggio sono stati lanciati verso gli insediamenti in Cisgiordania, a più di 100 chilometri dal confine con il Libano. 

Raid di Israele sul Libano, la gente in fuga dal sud del Paese. LE FOTO

Migliaia di auto fuggono dal Libano meridionale verso Sidone e Beirut dopo che l'esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione in seguito agli attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano. LEGGI QUI

Unifil, 'a dipendenti civili rimasti al sud consigliato di trasferirsi per sicurezza nel nord'

"Sebbene molti dei nostri membri del personale civile abbiano operato da varie parti del Libano, come misura precauzionale, a quelli rimasti nel sud è stato consigliato di trasferirsi per sicurezza nel nord". Lo fanno sapere all'Adnkronos da Unifil, le cui "forze di pace militari e civili restano impegnate nella nostra missione e il nostro lavoro continuerà nella nostra area operativa nel sud del Libano".

Israele: 'Hezbollah nasconde missili in case, civili come scudi'

"Nasrallah schiera i missili di Hezbollah nelle case dei cittadini libanesi, usando la popolazione civile come scudi umani". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Per la loro sicurezza, tutti i civili che vivono in prossimità delle armi di Hezbollah dovrebbero abbandonare immediatamente le loro abitazioni", ha aggiunto. 

Hamas condanna 'crimine di guerra' Israele in Libano

Hamas ha condannato i raid israeliani sul Libano meridionale nel giorno più sanguinoso in quasi un anno di scontri continui tra lo Stato ebraico e Hezbollah. "Noi del Movimento di resistenza islamico Hamas affermiamo che questa aggressione barbara su vasta scala è un crimine di guerra", ha affermato la fazione palestinese in una nota in cui si ribadisce "la nostra solidarietà ai nostri fratelli di Hezbollah e al fraterno popolo libanese".

'Dai satelliti Nasa incendi in Libano, forse colpite munizioni'

I satelliti della Nasa hanno registrato le posizioni degli incendi scoppiati in Libano in seguito all'ondata di attacchi dell'aeronautica militare israeliana in tutto il Paese. Lo riporta Haaretz sottolineando che l'intensità degli incendi potrebbe indicare l'esplosione di grandi scorte di munizioni. Il filmato mostra anche gli incendi scoppiati nel territorio israeliano, a nord-ovest del Lago di Tiberiade. 

Usa, chiusura Al Jazeera incoerente con libertà stampa

La chiusura dell'ufficio di Al Jazeera in Cisgiordania da parte delle IDF è "incoerente con il sostegno degli Stati Uniti alla liberta' di stampa in Cisgiordania e in tutto il mondo". Lo afferma il Dipartimento di Stato americano. Il portavoce del Dipartimento di Stato ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno ancora raccogliendo informazioni sull'operazione delle IDF di domenica.

Libano: "Le forze israeliane confermano raid contro 800 obiettivi di Hezbollah"

Le forze israeliane (Idf) hanno attaccato solo oggi circa 800 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano e nella valle della Bekaa. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet riportando notizie confermate dai militari. Nel mirino delle operazioni, affermano, sono finiti edifici utilizzati da Hezbollah per immagazzinare razzi, missili, droni e altre munizioni.

Beirut: "274 morti nei raid, 21 sono bambini"

E' di 274 morti e 1.024 feriti il nuovo bilancio dei raid israeliani che oggi hanno colpito la regione della Bekaa e il sud del Libano. Lo ha confermato il ministro della Sanità, Firas Abiad, come riporta L'Orient Le Jour. Tra le vittime vi sarebbero 21 minori.

Media: "Gli Usa hanno inviato una nuova proposta su Gaza"

Un funzionario israeliano sostiene che l'amministrazione Biden ha recentemente inviato a Israele la bozza del testo di una nuova proposta di rilascio degli ostaggi e di cessate il fuoco a Gaza. Lo sostiene il Times of Israel confermando un rapporto di Channel 12. Il funzionario afferma che Israele sta ancora esaminando la proposta e non ha ancora risposto. A differenza della proposta avanzata dall'amministrazione Biden fin da maggio, questa non è divisa in tre fasi, afferma il funzionario israeliano. 

Libano, in migliaia in fuga dal sud: "Meglio spostarsi a Beirut"

Migliaia di famiglie in fuga dal sud del Libano. Si dirigono verso la capitale Beirut e le aree del Monte Libano. Lasciano le aree meridionali del Paese dei Cedri dopo i raid israeliani che, secondo il ministero della Salute di Beirut, hanno fatto da stamani almeno 182 morti e 727 feriti. L'agenzia Dpa riferisce di code di auto lungo le strade che collegano Tiro a Beirut, di auto piene di donne e bambini in fila per entrare da sud nella capitale.

Di raid "ovunque", parla una donna in fuga a bordo di un'auto. "Non sappiamo dove andare, ma è meglio venire nella capitale", sintetizza un uomo a bordo della macchina. Israele ha confermato di aver effettuato più di 300 raid aerei contro obiettivi di Hezbollah. Una fonte governativa libanese accusa Israele di "cercare di creare una crisi di sfollati per aumentare le pressioni su Hezbollah" in un Libano che fa i conti con la più grave crisi economica di sempre. 

Nei pressi di Beirut alcune scuole vuole sono state allestite per accogliere gli sfollati dal sud. Il ministro dell'Istruzione, Abbas al-Halabi, ha confermato che alcuni istituti nella zona del Monte Libano e in aree alla periferia di Beirut hanno aperto le porte agli sfollati.

Razzi di Hezbollah lanciati sul centro di Israele

Le sirene d'allarme di allerta anti razzi stanno suonando nuovamente questo pomeriggio nelle Krayot, cittadine vicino a Haifa. Per la prima volta gli allarmi si sono attivati anche in Cisgiordania per razzi in arrivo dal Libano. Lo riferiscono i media israeliani. 

Razzi su Israele

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Hezbollah: "Colpite basi israeliane in risposta ai raid"

Hezbollah ha affermato di aver colpito due basi israeliane "con decine di razzi" in risposta ai raid di oggi nel sud e nell'est del Libano. In due distinte dichiarazioni, Hezbollah ha affermato di aver preso di mira "i principali depositi" dell'Idf per la regione settentrionale di Israele, a ovest di Tiberiade, e una caserma militare, "in risposta agli attacchi del nemico israeliano". Stamattina la milizia libanese aveva annunciato il bombardamento di altri tre obiettivi nel nord dello Stato ebraico. 

Iran, esplosioni in un complesso industriare a Garmsar

Almeno tre esplosioni si sono verificate nella cittadina industriale di Fajr a Garmsar, nella provincia settentrionale di Semnan, a est di Teheran. Lo ha affermato il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Hamid Majidi, citato dai media locali. "Attualmente, c'è un enorme incendio nella città industriale e, poiché ci sono 12 serbatoi di condensato di gas nel sito, c'è un'alta possibilità di altre esplosioni", ha affermato Majidi, aggiungendo che alcune squadre di soccorso sono state inviate sul posto e che l'incidente è avvenuto intorno alle 15:15 di oggi. Mentre restano da chiarire le cause delle esplosioni e non c'è un numero ufficiale di vittime, i media locali affermano che almeno due persone hanno riportato gravi ustioni. 

Israele, suonano le sirene ad Haifa

Le sirene dell'allarme aereo stanno suonando ad Haifa, nel nord di Israele, bersaglio ieri del lancio di razzi da parte di Hezbollah. Lo riferiscono i media locali.

Il presidente dell'Iran: "Israele cerca un conflitto più ampio"

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian da New York afferma che Israele cerca un "conflitto più ampio". Quindi sottolinea che la guerra in Medio Oriente "non porterà benefici a nessuno". 

Netanyahu: "Non aspettiamo la minaccia, la anticipiamo"

"Non aspettiamo la minaccia, la preveniamo, e continueremo a farlo. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio della sicurezza nel nord, ed è esattamente ciò che stiamo facendo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, sugli sviluppi al confine con il Libano, in un video dal bunker del quartier generale della Difesa a Tel Aviv ripreso dai media locali. "Non toglieremo il piede dall'acceleratore", ha aggiunto, affermando che Israele sta eliminando alti esponenti di Hezbollah e distruggendo i loro depositi di missili. 

Netanyahu: "Giorni complessi, stiamo cambiando l'equilibrio delle forza al Nord"

"Stiamo affrontando giorni complessi. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio di forza al nord ed è esattamente quello che stiamo facendo”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di un incontro nel quartier generale del ministero della Difesa insieme a Yoav Gallant ed al capo di Stato maggiore Herzl Halevi per una valutazione della situazione sull'escalation in Libano.

Netanyahu

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Media: "Le analisi del Dna rivelano che fra le vittime dei raid di Israele non c'è Sinwar"

Sono negativi gli esami del Dna sui corpi recuperati a Gaza e portati a Tel Aviv per accertare se fra essi sia presente anche quello del leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo riporta il canale televisivo israeliano N12, precisando che i corpi sono stati portati all'Istituto di medicina legale Abu Kabir per confrontarne il Dna con quello di Sinwar.

Austin a Gallant: "Israele ha diritto alla difesa ma serve trovare soluzione diplomatica"

Israele "ha diritto di difendersi mentre Hezbollah estende i suoi attacchi più in profondità", ma è importante "trovare un percorso per una soluzione diplomatica che permetta ai residenti su entrambi i lati del confine di tornare alle loro case il più rapidamente e in sicurezza possibile, nonché di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza che riporti tutti gli ostaggi a casa". E' quello che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha detto al ministro della Difesa israeliano in un colloquio telefonico avuto ieri sera e di cui ha dato notizia oggi il Pentagono. Gli Stati Uniti, ha poi ribadito Austin, "restano pronti a proteggere le forze e il personale americano e determinati a dissuadere qualsiasi attore regionale dallo sfruttare la situazione o dall'espandere il conflitto".

Israele: "Non ci sono piani immediati per entrare in Libano"

Un funzionario militare israeliano ha affermato che Israele si sta concentrando sulle operazioni aeree e non ha piani immediati per un'operazione via terra. Lo riporta Haaretz. Il funzionario ha affermato che gli attacchi mirano a limitare la capacità di Hezbollah di lanciare ulteriori attacchi contro Israele. 

Soldati Israele

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Il governo libanese "determinato a fermare la guerra"

ll primo ministro libanese, Nagib Mikati, nel corso di una riunione del suo gabinetto tenutasi in mattinata ha dichiarato, secondo il suo ufficio stampa, che l'esecutivo "è determinato a porre fine alla ripresa del conflitto" con Israele. "Stiamo lavorando per fermare la nuova guerra israeliana ed evitare il più possibile di cadere nell'ignoto", ha detto Mikati, riferisce il quotidiano L'Orient le Jour online. Il premier ha allo stesso tempo sottolineato l'urgenza della situazione mentre gli attacchi aerei continuano a colpire le aree civili, provocando quasi 200 morti, e ha chiesto "sforzi internazionali collettivi per fare pressione su Israele". 

Teheran: "Raid in Libano folli, pericolose conseguenze"

L'Iran lancia un monito contro Israele dopo i raid in Libano contro Hezbollah. Il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani ha definito gli attacchi israeliani "folli" e ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose della nuova avventura dei sionisti". 

In Libano come a Gaza, dalle forze israeliane "due ore per lasciare la valle della Bekaa"

Ancora avvertimenti israeliani per i libanesi. Con un messaggio che ricorda quelli con cui da mesi le forze israeliane (Idf) chiedono ai palestinesi di sgomberare alcune aree della Striscia di Gaza in vista di operazioni militari contro Hamas, un portavoce delle Idf, Avichay Adraee, dà gli abitanti della Valle della Bekaa due ore di tempo per lasciare la zona, annunciando imminenti raid aerei con obiettivi di Hezbollah nel mirino.

"Se vi trovate all'interno o nei pressi di una casa in cui ci sono armi di Hezbollah - recita un post in arabo diffuso via X, corredato da una mappa - dovete andar via". Fuggire "entro due ore" dall'avvertimento, fino a raggiungere "una distanza di non meno di mille metri dalla località o raggiungere la scuola centrale più vicina a voi e non rientrare fino a nuovo avviso".

Avvertimenti analoghi sono arrivati anche Daniel Hagari, portavoce delle Idf, che ha confermato che Israele si "prepara a colpire obiettivi terroristici nella valle della Bekaa", dove "Hezbollah immagazzina armi strategiche, in edifici civili e usa la popolazione come scudi umani, mettendola deliberatamente in pericolo". Hagari, riporta il Times of Israel, avvisa "gli abitanti libanesi nelle località della valle della Bekaa", coloro che si "trovano vicino a edifici o all'interno di abitazione in cui ci sono missili e armi" e li invita ad allontanarsi "immediatamente". "Hezbollah - ha accusato - intende lanciare queste armi contro il territorio israeliano e noi non lo consentiremo".

Beirut: "Almeno 182 morti per i raid nel sud"

E' di 182 morti e 727 feriti il nuovo bilancio ufficiale dei raid israeliani che da questa mattina hanno colpito il sud del Libano. Il bollettino, ancora provvisorio, arriva dal ministero della Salute di Beirut, che - riporta la Bbc - sottolinea come comprenda "bambini, donne e paramedici". 

Centinaia di famiglie in fuga dal Libano meridionale

Centinaia di famiglie nel Libano meridionale stanno fuggendo dai bombardamenti israeliani. Lo affermano un funzionario locale e i giornalisti dell'AFP. Immagini pubblicate sui media internazionali mostrano lunghe file di auto sulle strade. 

Libano, 100 morti e 400 feriti negli attacchi di Israele

"Gli attacchi israeliani su località e villaggi nel sud del Libano hanno provocato 100 morti e più di 400 feriti", tra cui bambini, donne e soccorritori. Lo ha annunciato il Ministero della Sanità libanese. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha denunciato "un piano di distruzione" del suo Paese: gli ospedali del sud e dell'est sono stati messi in allerta per far fronte all'afflusso di feriti, mentre le scuole sono state chiuse per due giorni in diverse regioni. Gli attacchi hanno preso di mira il sud, in particolare la periferia della citta' costiera di Tiro, e il Libano orientale

Beirut

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Il ministro degli Interni libanese ordina di aprire le scuole agli sfollati

Le scuole e altri luoghi pubblici siano aperti per gli sfollati in fuga dalle zone colpite dagli attacchi aerei israeliani: è il senso dell'ordinanza diramata poco fa dal ministero degli interni libanese per far fronte al crescente esodo di civili dalle aree del sud e delle Bekaa preso di mira da incessanti raid aerei israeliani in zone densamente abitate da civili. 

Missione in Israele dell'inviato Onu per il Libano: "Non c'è soluzione militare"

Visita in Israele per il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert. In agenda, secondo quanto reso noto, ci sono colloqui con i responsabili israeliani sugli "sviluppi recenti". Il Coordinatore speciale, evidenzia una nota, sottolinea che "non c'è soluzione militare che possa rendere più sicure le parti". "Con il benessere dei civili su entrambi i lati della Linea Blu e la stabilità della regione in ballo, bisogna dare spazio agli sforzi diplomatici affinché abbiano successo", conclude.

Israele, attacchi su larga scala nella valle della Bekaa

L'esercito israeliano annuncia di voler lanciare attacchi "su larga scala" nella valle della Bekaa, nell'est del Libano. 

Idf: "Esplosioni nel sud del Libano dovute ad armi stipate nelle case"

Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato questo pomeriggio alla stampa che "quello che vedete ora nel sud del Libano sono esplosioni di armi di Hezbollah all'interno delle case. In ogni abitazione che colpiamo ci sono armi, missili e droni diretti contro i cittadini israeliani". Hagari ha inoltre aggiunto che le istruzioni per la popolazione civile israeliana rimangono invariate. 

Israele: "Il Capo di Stato Maggiore approva gli attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano dal Centro operativo sotterraneo del quartier generale dell'IDF. Oggi sono stati colpiti più di 300 obiettivi di Hezbollah"

Beirut, sale a 54 morti bilancio raid israeliano di venerdì contro Hezbollah

E' di 54 morti il nuovo bilancio ufficiale del raid israeliano di venerdì scorso che ha preso di mira Hezbollah nella periferia sud di Beirut. Lo riferiscono i media libanesi sulla base delle ultime notizie confermate dal ministero della Salute di Beirut. Cinque persone risultano tuttora disperse. 

Idf: "Hezbollah voleva lanciare un missile da una casa civile"

Alcune settimane fa Hezbollah aveva pianificato di sparare un missile da crociera da un'abitazione civile ed è stato fermato poco prima del lancio. E' quanto ha affermato il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, presentando in una conferenza stampa documentazione fotografica e video. "Hezbollah immagazzina missili da crociera, razzi e Uav all'interno di case civili con il via libera della popolazione libanese, mettendo così in pericolo i cittadini che vivono nel villaggio", ha affermato Hagari, mostrando con l'aiuto di immagini il "metodo di Hezbollah per nascondere un missile da crociera all'interno di una casa. I terroristi creano un'apertura designata nell'edificio per il lancio del missile". In questo caso, "poco prima del lancio, con un attacco preciso, l'Idf ha eliminato i terroristi e l'infrastruttura per lanciare il missile". "Consigliamo ai civili dei villaggi libanesi situati all'interno e accanto a edifici e aree utilizzati da Hezbollah per scopi militari, come quelli utilizzati per immagazzinare armi, di allontanarsi immediatamente dal pericolo per la propria sicurezza", ha esortato il portavoce dell'Idf. 

Hamas, 41.455 morti dall'inizio della guerra a Gaza

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, afferma che il bilancio dei morti dall'inizio della guerra è salito a 41.455.

Media: "Sinwar non ha scritto di suo pugno ultimi messaggi"

Funzionari dell'intelligence israeliana, citati in forma anonima dalla radio militare ritengono che i recenti messaggi attribuiti al capo di Hamas, Yahya Sinwar, non siano stati scritti personalmente da lui. In particolare, si fa riferimento ai messaggi di congratulazioni inviati al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, dopo la sua vittoria elettorale, e ai ribelli Houthi a seguito di un attacco missilistico contro Israele. Secondo la radio militare questi messaggi sono stati redatti da un altro funzionario di Hamas a nome di Sinwar, e non direttamente da lui.

Ministero della Sanità libanese: 100 morti in raid israeliani

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato in un nuovo rapporto che 100 persone sono state uccise e più di 400 ferite in intensi attacchi israeliani nel sud del Paese, il bilancio più pesante in quasi un anno di violenza. "Secondo gli ultimi dati, gli attacchi israeliani su città e villaggi del sud hanno provocato 100 morti e più di 400 feriti, tra cui bambini, donne e soccorritori", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Un precedente rapporto indicava un bilancio di 50 vittime. 

Media: "Fonti israeliane ritengono per ora che Sinwar sia vivo"

Fonti della sicurezza riferiscono che Yahya Sinwar, il principale leader di Hamas nella Striscia di Gaza, è stato fuori contatto per un po' di tempo, il che ha spinto a indagare sulla causa del suo silenzio. Le valutazioni attuali, secondo quanto riferisce Israel Hayom che cita fonti della sicurezza, indicano tuttavia che Sinwar sia vivo e stia usando ostaggi come scudi umani. Le autorità comunque stanno esplorando anche altri scenari, in particolare data la recente campagna di bombardamenti di Israele che ha preso di mira i tunnel nelle aree in cui si ritiene che Sinwar si nasconda. Al momento non ci sono altre conferme, né una posizione ufficiale dell'Idf sul tema. 

Massima autorità sciita Iraq: fermare aggressione al Libano

Il grande ayatollah Ali Sistani, massima autorità religiosa sciita in Iraq e nel mondo, chiede  di "fermare l'aggressione" al Libano: ha invitato a "fare tutti gli sforzi possibili per fermare la barbara aggressione" contro il Libano. Evocando in un comunicato "i giorni difficili che sta attraversando il popolo libanese, sempre più esposto alla brutale aggressione di Israele", l'ayatollah Ali Sistani invita a "esercitare tutti gli sforzi possibili". Secondo una dichiarazione sul suo sito web, invita "i credenti" a "contribuire ad alleviare le sofferenze" dei libanesi e "a rispondere ai loro bisogni umanitari". 

Beirut, 50 morti negli attacchi israeliani nel sud Libano

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che 50 persone sono morte negli attacchi israeliani nel sud del Paese. 

Hezbollah, lanciate decine razzi contro nord Israele

Hezbollah ha rivendicato il lancio di decine di razzi sul nord di Israele nell'ultima ora. Il gruppo sciita filo-iraniano ha affermato di aver preso di mira basi militari vicino a Safed, così come una struttura appartenente alla società di difesa Rafael vicino ad Haifa.

Peskov, preoccupazione per situazione Israele-Hezbollah

La situazione tra Israele ed Hezbollah, con il forte rischio di un'escalation, è fonte di grave preoccupazione per il Cremlino. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov. "In effetti, la situazione si è deteriorata praticamente ogni giorno, si sta rapidamente deteriorando e le tensioni e l'imprevedibilità stanno aumentando, il che è fonte di estrema preoccupazione".

Beirut lavora per bloccare le chiamate israeliane di evacuazione

Circa 60.000 chiamate in tutto il Libano hanno riprodotto un messaggio preregistrato che intimava alle persone di evacuare le proprie case: lo ha affermato Imad Kreidieh, presidente di Ogero che gestisce l'infrastruttura delle telecomunicazioni libanese. "Quello che stanno facendo gli israeliani è inviare un mucchio di registrazioni vocali automatiche tramite operatori internazionali, il sistema non le riconosce come chiamate israeliane, la maggior parte di esse sono generate come chiamate provenienti da un Paese amico", ha detto Kreidieh al Guardian, sottolineando che si tratta di una "vecchia tecnica" utilizzata da Israele anche durante la guerra del luglio 2006 con Hezbollah. Ogero ha "individuato la fonte delle chiamate e le fermerà", ha affermato Kreidieh. 

Mosca, estrema preoccupazione per la situazione in Medio Oriente

Il  Cremlino ha espresso "estrema preoccupazione" per la situazione in  Medio Oriente parlando di una "situazione che si sta deteriorando ogni  giorno": lo afferma il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, alla domanda  se Mosca teme un'escalation del conflitto tra Israele ed Hezbollah. Lo  riporta la Tass. "Certo, la situazione si sta deteriorando ogni giorno.  Le tensioni stanno aumentando. L'imprevedibilità è in aumento. Questo è  oggetto di estrema preoccupazione da parte nostra", ha detto Peskov  secondo la Tass.

Beirut, ospedali est-sud sospendano interventi non urgenti

Il ministero della Salute del Libano ha ordinato agli ospedali del sud e dell'est di sospendere tutti gli interventi chirurgici non urgenti per poter curare i feriti degli intensi attacchi israeliani. Il ministero "chiede a tutti gli ospedali" nei distretti del sud e dell'est del Libano "di sospendere tutti gli interventi chirurgici non essenziali per fare spazio alle cure dei feriti a causa dell'aggressione israeliana in espansione sul Libano", si legge in una dichiarazione. 

Idf, 'colpiti più di 300 obiettivi di Hezbollah in Libano'

Il portavoce dell'Idf ha riferito che, fino ad ora, sono stati attaccati oltre 300 obiettivi di Hezbollah in territorio libanese.

Gallant aggiorna Austin su operazioni contro Hezbollah

Il  ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha fatto sapere di aver  parlato con il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, in merito alla  campagna militare di Israele contro Hezbollah. "Ho parlato ieri sera con  il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, in seguito  alla mia visita al Northern Command dell'Idf", è il messaggio postato su  X. "Ho fornito al segretario una valutazione della situazione delle  minacce di Hezbollah e l'ho informato sulle operazioni dell'Idf per  ridurre la capacità di

Hezbollah di lanciare attacchi contro i civili israeliani. Abbiamo  anche discusso della situazione regionale più ampia e delle minacce  poste dall'Iran e dai suoi delegati", ha aggiunto Gallant.

Deputato Iran, 'Raisi aveva con sé cercapersone su elicottero precipitato'

Un deputato iraniano e membro della Commissione per la Sicurezza nazionale e la Politica estera del Majlis, Ahmad Bakhshayesh Ardestani, ha lasciato intendere che un cercapersone, simile a quelli usati per colpire Hezbollah in Libano, potrebbe essere esploso all'interno dell'elicottero sul quale viaggiava a maggio l'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi, facendolo schiantare. "Uno scenario probabile riguardo l'incidente in elicottero in cui è morto il presidente iraniano Ebrahim Raisi è l'esplosione del suo cercapersone", ha detto Ardestani, citato dai media iraniani. "Raisi utilizzava un cercapersone, sebbene il suo modello potrebbe essere diverso da quelli in possesso dei militanti di Hezbollah", ha precisato il deputato, sottolineando come la Repubblica islamica potrebbe aver un ruolo  nell'acquisto dei cercapersone. "(Le forze iraniane, ndr) hanno sicuramente avuto un ruolo nell'acquisto dei cercapersone di Hezbollah e, ​​pertanto, anche le nostre agenzie di intelligence devono indagare su questa questione", ha spiegato.

Generale Idf ipotizza attacco in Libano con forze terra

"E' del tutto possibile che l'Idf debba entrare in Libano via terra". Lo ha affermato l'ex comandante del corpo di Stato Maggiore Gershon HaCohen al Jerusalem Post. Mentre il nord di Israele rimane in stato di massima allerta, HaCohen ha ipotizzato la potenziale direzione dell'attività di Israele e ha affrontato la possibilita' di una manovra di terra in Libano. "Non c'e' scelta; dobbiamo, con qualsiasi mezzo, riportare i residenti evacuati alle loro case", ha detto HaCohen. "Lo Stato sta lottando per riuscirci, dati i continui combattimenti con Hezbollah. Israele ha capito che le sue azioni finora non possono riportare i residenti a casa, e quindi deve cambiare rotta".

Libano, 52 morti e 9 dispersi nel radi di venerdì a Beirut

Il ministero della salute libanese riferisce che il bilancio, ancora non definitivo, del raid aereo israeliano sulla capitale Beirut di venerdì scorso è di 52 morti, tra cui donne e bambini, e 66 feriti. Ci sono ancora 9 dispersi. Le ricerche continuano da giorni sotto le macerie delle due palazzine crollate a seguito dell'attacco missilistico israeliano nella periferia sud della capitale. Nell'attacco è stato ucciso, tra gli altri, Ibrahim Aqil, capo delle forze d'elite di Hezbollah.

Libano, nuova ondata di raid israeliani nel sud

Una nuova serie di attacchi israeliani si è registrata in diverse località del sud del Libano, secondo quanto riferisce il ministero dell'informazione. In questa terza ondata, dopo aver preso di mira località a ridosso della linea di demarcazione e la valle della Bekaa, i jet israeliani hanno bombardato aree a est di Sidone, 40 km a sud di Beirut, come Anqun, Maghushe, Bnaaful e Janjilaya. 

Anche ministero libanese riceve chiamata, 'evacuare'

L'ufficio del ministro dell'informazione libanese ha ricevuto una telefonata con una voce preregistrata che informava il ministro e i dipendenti di lasciare immediatamente l'edificio a via Hamra a Beirut, sede del dicastero. Lo riferisce lo stesso ministero, secondo cui questa telefonata si inserisce nel contesto della guerra psicologica di Israele contro il Libano e i libanesi. 

Media, 'pasdaran vietano dispositivi di comunicazione'

Le Guardie della Rivoluzione dell'Iran hanno ordinato ai loro membri di non utilizzare qualsiasi dispositivo di comunicazione, dopo l'esplosione di migliaia di cercapersone e walkie talkie in dotazione a membri di Hezbollah in Libano la scorsa settimana. Lo hanno affermato alti funzionari della Sicurezza di Teheran, come riporta Reuters sul suo sito, mentre uno di loro ha fatto sapere che è in corso un'operazione su larga scala da parte dei pasdaran per ispezionare tutti i dispositivi, non solo apparecchiature di comunicazione, e che la maggior parte di questi sono prodotti localmente o importati da Cina e Russia.

Messaggi di Israele ai libanesi a sud, 'evacuare'

L'agenzia ufficiale libanese (Ani) ha annunciato che i libanesi hanno ricevuto messaggi sui loro telefoni fissi da Israele che chiedevano loro di evacuare i luoghi in cui si trovavano. L'ufficio del ministro dell'Informazione ha dichiarato all'Afp di aver ricevuto tale avviso. "I residenti a Beirut e in diverse regioni hanno ricevuto messaggi sulla rete telefonica fissa, la cui fonte è il nemico israeliano, che chiedono loro di evacuare rapidamente i luoghi in cui si trovano", ha dichiarato l'Ani. L'ufficio del ministro dell'Informazione Ziad Makari a Beirut ha dichiarato all'AFP di aver ricevuto una chiamata di questo tipo. 

Hezbollah annuncia morte suo miliziano, 504esimo da inizio guerra

Hezbollah ha annunciato che un suo miliziano, Hussein Assad Amkhaz, è morto oggi per le ferite riportate ieri in uno dei raid lanciati da Israele nel sud del Libano. Si tratta del 504esimo miliziano ucciso dall'inizio della guerra il 7 ottobre.

Idf, sospetto attacco terroristico a base militare, ucciso l'aggressore

Un uomo, armato di coltello, ha cercato di colpire alcuni soldati israeliani all'ingresso della base militare vicino al kibbutz Beit Guvrin, a est della città meridionale di Kiryat Gat. I militari hanno sparato al sospetto terrorista uccidendolo, ha riferito l'Idf. L'aggressore era un contractor della base di addestramento di Lachish.

Idf, colpiti oltre 150 obiettivi di Hezbollah

Sono oltre 150 gli obiettivi di Hezbollah colpiti questa mattina in Libano. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegando che decine di aerei da combattimento di tutti gli squadroni dell'Aeronautica israeliana hanno partecipato ai raid.

Gli attacchi sono stati lanciati dopo che le Idf hanno dichiarato di aver intercettato i preparativi di Hezbollah per lanciare importanti attacchi missilistici contro Israele.

Famiglia di tre persone uccisa in raid scuola di Nuseirat

Una famiglia di tre persone è stata uccisa in un attacco israeliano alla scuola Khalid bin al-Walid, nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, Lo riporta al Jazeera, precisando che le tre vittime sono un uomo, sua moglie e il loro bambino.

L'esercito israeliano ha affermato che l'obiettivo dell'attacco, il terzo contro la scuola, era un centro di comando e controllo di Hamas.

Gallant informa Austin su 'minaccia Hezbollah e operazioni Idf'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico con il capo del Pentagono Lloyd Austin per aggiornarlo sulle ''minacce di Hezbollah'' e le ''operazione delle Idf'' in Libano. Lo ha scritto Gallant sui social spiegando che ha fornito ad Austin ''una valutazione della situazione delle minacce di Hezbollah" e lo ha informato sulle "operazioni delle Idf per ridurre la capacità di Hezbollah di lanciare attacchi contro i civili israeliani".

Gallant ha aggiunto che con Austin ha ''discusso anche della situazione regionale più ampia e delle minacce poste dall’Iran e dai suoi delegati''. Gli Stati Uniti hanno sostenuto di non essere stati informati in anticipo sui dettagli del presunto attacco israeliano della scorsa settimana, in cui sono esplosi cercapersone e walkie-talkie in Libano.

Katz, 'posizionare missili in case libanesi è crimine di guerra'

Il ministro degli Esteri, Israel Katz, ha commentato l'ondata di attacchi condotti dall'Idf nel sud e nel cuore del Libano, dichiarando che "Nasrallah ha trasformato i cittadini libanesi in ostaggi, posizionando missili e armi all'interno delle loro case e dei loro villaggi per minacciare il fronte interno israeliano. Questo è un evidente crimine di guerra. Non accetteremo questa realtà e agiremo con forza per cambiarla". "I cittadini libanesi devono evacuare ogni casa che è diventata un avamposto al servizio dell'organizzazione terroristica per evitare danni. Non ci fermeremo finché la minaccia contro i cittadini di Israele non sarà eliminata e finché i residenti del nord non torneranno nelle loro case in sicurezza", ha aggiunto.

Idf non esclude una incursione di terra in Libano

L'esercito israeliano ha suggerito che potrebbe essere necessaria un'incursione di terra in Libano per proteggere i suoi obiettivi di guerra. Lo scrive il Guardian, secondo cui a una domanda su una possibile incursione di terra in Libano, il portavoce militare Daniel Hagari ha risposto che Israele "farà tutto il necessario" per riportare i residenti evacuati dal nord di Israele alle loro case in sicurezza, una priorità di guerra per il governo di Netanyahu. Hagari ha spiegato che l'esercito ha iniziato a colpire in modo massiccio Hezbollah in Libano dopo aver identificato l'intenzione da parte dei miliziani di sparare su Israele. 

Idf, 'missile da crociera pronto per lancio da casa sud Libano'

"I terroristi di Hezbollah avevano pianificato di lanciare un pesante missile da crociera contro Israele da un'abitazione civile nel sud del Libano". Lo ha affermato questa mattina il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari. Subito dopo, l'Idf ha inviato messaggi di testo ai residenti del sud del Libano e della valle della Beqaa, avvisandoli di allontanarsi fino a nuovo avviso dagli edifici dove vengono immagazzinate le armi di Hezbollah. 

Cina a connazionali, 'lasciate Israele il prima possibile'

La Cina ha esortato i suoi cittadini in Israele a lasciare il Paese "il prima possibile" mentre aumentano le tensioni tra lo Stato ebraico ed Hezbollah. "La situazione lungo il confine tra Israele e Libano è estremamente tesa", scrive l'ambasciata cinese in Israele in una nota. "La situazione della sicurezza in Israele rimane grave e imprevedibile". L'ambasciata ha esortato i cinesi in Israele a "tornare nel proprio Paese il prima possibile o a spostarsi in un'area sicura". Il mese scorso la Cina ha chiesto ai suoi cittadini in Libano di andarsene dopo che un raid israeliano ha ucciso un importante militante palestinese.  

Idf: "Missile da crociera pronto per lancio da casa sud Libano"

"I terroristi di Hezbollah avevano pianificato di lanciare un pesante missile da crociera contro Israele da un'abitazione civile nel sud del Libano". Lo ha affermato questa mattina il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari. Subito dopo, l'Idf ha inviato messaggi di testo ai residenti del sud del Libano e della valle della Beqaa, avvisandoli di allontanarsi fino a nuovo avviso dagli edifici dove vengono immagazzinate le armi di Hezbollah. 

Raid Idf in Libano, un morto e 6 feriti

E' di un morto e sei feriti il primo bilancio dei raid aerei lanciati questa mattina dalle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla valle delle Beqaa in Libano. Lo rende noto l'agenzia di stampa libanese Nna spiegando che a perdere la vita è stato un pastore, mentre due sue familiari sono stati feriti.

Media, un morto e civili feriti in raid Israele in Libano

Una persona è stata uccisa e sei sono rimaste ferite in un attacco israeliano a Buday nel distretto di Baalbek, oltre cento chilometri a nord del confine tra Israele e Libano. Lo scrive il quotidiano libanese Al-Mayadeen, che riferisce inoltre di civili feriti ad Aytaroun, nel sud del Libano. 

Idf non conferma né smentisce che Sinwar sia vivo o morto

L'esercito israeliano ''non può confermare, né smentire'' che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo o morto. Lo ha dichiarato in un briefing il portavoce delle Forze di difesa israeliane Daniel Hagari. "Per quanto riguarda quanto emerso negli ultimi giorni sulla situazione di Sinwar, non posso né confermarlo né smentirlo", ha detto.

Cina a connazionali: "Lasciate Israele il prima possibile"

La Cina ha esortato i suoi cittadini in Israele a lasciare il Paese "il prima possibile" mentre aumentano le tensioni tra lo Stato ebraico ed Hezbollah. "La situazione lungo il confine tra Israele e Libano è estremamente tesa", scrive l'ambasciata cinese in Israele in una nota. "La situazione della sicurezza in Israele rimane grave e imprevedibile". L'ambasciata ha esortato i cinesi in Israele a "tornare nel proprio Paese il prima possibile o a spostarsi in un'area sicura". Il mese scorso la Cina ha chiesto ai suoi cittadini in Libano di andarsene dopo che un raid israeliano ha ucciso un importante militante palestinese. 

Media Libano: decine di attacchi israeliani a sud ed est

I media ufficiali libanesi riferiscono di decine di raid aerei israeliani nel sud e nell'est del Paese, dopo l'annuncio dell'Idf di voler sferrare attacchi "più estesi e precisi" in Libano.

Idf annuncia: "Attacchi più estesi e precisi in Libano"

L'esercito israeliano ha annunciato che si prepara a lanciare attacchi "più estesi e precisi" in Libano, consigliando ai civili libanesi di "stare lontani dagli obiettivi di Hezbollah" nel sud del Paese. In un briefing coi media, il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha spiegato che gli attacchi israeliani in Libano "continueranno nel prossimo futuro". 

Razzo di Hezbollah contro un carro armato di Israele, "vittime"

Hezbollah afferma di aver colpito con un razzo un carro armato israeliano Merkava al confine con il Libano e che i militari all'interno del mezzo "sono stati uccisi o feriti". "I nostri combattenti hanno usato un missile anticarro guidato e il veicolo corazzato ha subito un colpo diretto", scrivono su Telegram i miliziani sciiti appoggiati dall'Iran. L'emittente libanese Al Mayadeen riporta che il carro armato ha preso fuoco, due militari israeliani sono morti e uno è rimasto ferito. Da parte loro i media dello Stato ebraico danno notizia di un soldato leggermente ferito in un attacco missilistico anticarro di Hezbollah.

Idf chiede a libanesi di abbandonare zone vicine a obiettivi Hezbollah

Il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha lanciato per la prima volta un ampio avvertimento alla popolazione del Libano meridionale chiedendo di lasciare le loro case e presagendo così nuovi attacchi. ''Se i cittadini non si sono già allontanati dalle case e dagli altri edifici civili in cui vivono e risiedono, ma dove Hezbollah ha immagazzinato razzi o intrapreso altre azioni, ora devono abbandonare quelle aree'', ha dichiarato Hagari. Si tratta del primo avviso di evacuazione di massa rivolto ai cittadini del Libano meridionale, in merito alle aree in cui opera Hezbollah. Non si è parlata di una possibile invasione di terra, come quella nella Striscia di Gaza, ma Hagari ha mostrato come esempio una struttura civile che, alcune settimane fa, Hezbollah ha trasformato in una struttura dalla quale lanciare verso Israele missili di fabbricazione russa.

Raid nel centro di Gaza: almeno 5 morti

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa almeno cinque persone sono morte in un attacco israeliano che ha preso di mira una abitazione a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo il Ministero della Sanità locale in poco meno di un anno, dal 7 ottobre ad oggi, hanno perso la vita 41.431 persone mentre altre 95.818 sono rimaste ferite. 

Israele annuncia bombardamenti massicci e diffusi in Libano

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver lanciato attacchi massici e "diffusi" contro obiettivi di Hezbollah in Libano. I media locali parlano da parte loro di grandi attacchi aerei in corso nel sud del Paese e a nordest, nella Valle della Beqa'. 


Media: Israele sta verificando se Sinwar è stato ucciso

"Israele sta indagando sulla possibilità che il leader di Hamas, Yahya Sinwar sia stato o meno ucciso a Gaza, basandosi su informazioni dell'intelligence militare". Lo scrivono i media israeliani, sottolineando tuttavia che lo scenario sembra improbabile. Una fonte vicina al dossier - scrive The Times of Israel - ha affermato che "ci sono state delle volte in passato in cui è scomparso e abbiamo pensato che fosse morto, ma poi è riapparso". Per ora mancano informazioni che confermino o meno la sua morte, scrivono ancora i media.

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