L'Idf ha aumentato la pressione su Hezbollah colpendone "1.300 obiettivi" tra la valle della Bekaa e il sud del Libano e, secondo il governo libanese, uccidendo almeno 492 persone. Lo Stato ebraico ha condotto pure un nuovo "raid mirato" sulla periferia sud di Beirut, il quarto dall'inizio della parallela guerra a Gaza: l'obiettivo era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale, la cui sorte non è ancora certa. In risposta, i miliziani filoiraniani hanno lanciato sul nord di Israele circa 180 razzi
L'escalation sul fronte nord di Israele è arrivata, accompagnata da massicci bombardamenti. L'Idf, infatti, ha aumentato la pressione su Hezbollah colpendo circa "1.300 obiettivi" della milizia filoiraniana tra la valle della Bekaa e il sud del Libano.
Il ministero della Salute libanese afferma che almeno 492 persone sono state uccise e 1.645 ferite negli attacchi israeliani in tutto il Paese.
Lo Stato ebraico ha condotto anche un nuovo "raid mirato" sulla periferia sud di Beirut: questa volta l'obiettivo era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale - appena nominato - e numero 3 di Hezbollah, la cui sorte non è ancora chiara. I miliziani filoiraniani hanno lanciato sul nord di Israele circa 180 razzi, alcuni dei quali a lungo raggio arrivati fino in Cisgiordania.
"Israele sta indagando sulla possibilità che il leader di Hamas sia stato o meno ucciso a Gaza, basandosi su informazioni dell'intelligence militare" scrivono i media israeliani, sottolineando tuttavia che lo scenario sembra improbabile.
Oggi l'Assemblea generale dell'Onu. In primo piano la guerra di Israele, con Guterres che parla di "Medio Oriente sull'orlo della catastrofe" dopo l'escalation tra lo Stato ebraico e Hezbollah in Libano.
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Usa contrari a invasione di terra di Israele in Libano
Gli Stati Uniti si oppongono a un'invasione di terra di Israele in Libano. Lo riferisce un funzionario americano
Hamas: in Libano morto nostro comandante Al Nader
L'ala armata di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, afferma che il suo comandante sul campo nel Libano meridionale, Mahmoud al Nader, è stato ucciso in un attacco israeliano in Libano oggi
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Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi
Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. Questi formano gruppi che si distinguono o per appartenenza etnica e religiosa o per atteggiamento politico e confessionale. L'APPROFONDIMENTO
Bilancio morti in Libano sale a 492
Il ministero della Salute libanese afferma che almeno 492 persone sono state uccise e 1.645 ferite negli attacchi israeliani in tutto il Paese. Il bilancio dei morti include 35 bambini e 58 donne, secondo il ministero. Lo scrive il quotidiano israeliano 'Haaretz
Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. COSA SAPERE
Israele: "Gran numero' di militanti Hezbollah uccisi oggi"
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Gli Usa inviano altri soldati in Medio Oriente
Il Pentagono ha annunciato che invierà altri militari americani in Medio Oriente. "Alla luce dell'aumento della tensione e per estrema cautela, stiamo dispiegando un piccolo numero di soldati aggiuntivo per aumentare le nostre forze già presenti nella regione", ha affermato il portavoce del dipartimento della Difesa il generale Pat Ryder senza specificare il numero. Sono circa 40.000 i militari Usa presenti nella regione con basi in Iraq, Siria e nei paesi del Golfo Persico. Inoltre c'è la portaerei Abraham Lincoln nel Golfo di Oman e la Harry S. Truman è salpata dalla Virginia per il Mediterraneo.
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L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. I DETTAGLI
Blinken ha incontrato il premier dell'Iraq Sudani
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato oggi il primo ministro iracheno Sudani all'Onu e ha ribadito "la nostra duratura partnership bilaterale per la sicurezza, volta a garantire la stabilita' regionale, la sconfitta dell'ISIS e gli sforzi continui per promuovere un Iraq sicuro e sovrano".
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Hezbollah annuncia che il comandante Ali Karaki, che secondo alcuni report sarebbe rimasto ucciso nel raid israeliano di oggi a Beirut, sta "bene" e si trova in un "luogo sicuro".
Sono 1.300 gli obiettivi di Hezbollah colpiti nei raid di Israele: "Ci saranno giorni impegnativi"
Sono 1.300 gli obiettivi di Hezbollah colpiti oggi nei raid di Israele in Libano, ha precisato il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari anticipando che "ci saranno giorni impegnativi". I raid proseguono, ha aggiunto. Fra gli obiettivi colpiti anche missili cruise "in grado di colpire a centinaia di chilometri", razzi con testate da mille chili, razzi e droni. In merito all'elevato numero di vittime, Hagari ha affermato che fra loro ci sono "numerosi terroristi che si trovavano accanto ai sistemi d'arma".
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO
Beirut: "356 morti nei raid di Israele, 24 bambini"
Cresce ancora il bilancio delle vittime dei raid israeliani di oggi nel sud e nell'est del Libano. Secondo il ministero della Sanità di Beirut si contano 356 morti, tra cui 24 bambini.
Media: "Ali Karaki ferito nel raid a Beirut, non ucciso"
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Tajani: "Chiederò al ministro degli Esteri iraniano di parlare con Hezbollah"
"Stasera ci sarà una riunione del G7 dove affronteremo i temi che riguardano le due grandi crisi, quella mediorientale e quella in Ucraina, per prendere posizioni congiunte. Ci sarà un documento che io firmerò a nome di tutti. Noi stiamo lavorando perché si possa raggiungere il cessato del fuoco a Gaza, l'elemento chiave è quello, per la liberazione degli ostaggi e per l'aiuto della popolazione civile palestinese". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un punto stampa a margine dell'Assemblea generale dell'Onu.
"C'è un problema che riguarda il Libano: Hezbollah continua a minacciare di non voler accettare la proposta di una frontiera con una blue zone, quindi di andare al di là del fiume e questo preoccupa Israele che ha diritto a difendere i propri confini. Domani incontrerò anche il ministro degli Esteri dell'Iran e gli chiederò di invitare i proxi, gli alleati dell'Iran, siano essi Hezbollah, siano gli Houthi, siano quelli che stanno in Siria, ad avere un atteggiamento diverso. Per quanto riguarda il Libano, poi molto credo dipende anche dall'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, c'è uno stallo ormai da anni. L'elezione del nuovo Presidente potrebbe anche essere uno strumento per cercare di avviare una fase nuova di dialogo. Con un nuovo Presidente, che per Costituzione deve essere un cristiano maronita, si può aprire un confronto, però questo dipende dal Parlamento libanese. Vedremo quello che succederà. Certo, siamo preoccupati, ma lavoriamo sempre finché c'è possibilità di farlo per trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Medio Oriente, che è il nostro obiettivo principale".
Netanyahu su Nasrallah: "Tutti sono un obiettivo"
"Tutti sono un obiettivo", ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riferendosi al leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in una riunione a porte chiuse in anticipo sul consiglio dei ministri, secondo quanto rende noto il sito di notizie israeliano YNet.
L'Iraq chiede una riunione urgente dei Paesi arabi all'Onu
L'Iraq vuole una "riunione urgente" dei Paesi arabi a margine dell'Assemblea generale dell'Onu per "fermare" Israele in Libano. Lo afferma il primo ministro iracheno. E anche l'Egitto sollecita l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo la "pericolosa escalation israeliana" in Libano.
Nuovi raid Israele nella valle della Bekaa
Nuova ondata di raid delle forze israeliane in Libano. Questa sera sono stati presi di mira obiettivi nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, rende noto il sito di notizie israeliano YNet.