Israele - Hamas, raid israeliani in Siria: almeno 18 vittime. Colpiti siti militari

©Ansa

Almeno 18 civili sono morti, e altri 32 sono rimasti feriti, in una serie di attacchi sferrati da Israele in Siria. Nel mirino ci sarebbero stati obiettivi a Damasco, Tartus e Homs, oltre al centro di ricerca situato nella provincia di Hama. L'Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che uno dei raid aveva preso di mira un deposito di missili in una base militare a circa 5 chilometri dall'aeroporto militare di Shayrat

in evidenza

Almeno 18 civili sono morti, e altri 32 sono rimasti feriti, in una serie di attacchi sferrati da Israele in Siria. Nel mirino ci sarebbero stati obiettivi a Damasco, Tartus e Homs, oltre al centro di ricerca situato nella provincia di Hama. L'Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che uno dei raid aveva preso di mira un deposito di missili in una base militare a circa 5 chilometri dall'aeroporto militare di Shayrat.

Tre israeliani sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco in un attacco  al valico di Allenby, al confine con la Giordania. Lo hanno reso noto  fonti del servizio di soccorso, secondo cui le vittime sono tre uomini  sulla cinquantina. L'attentatore è stato "eliminato", fa sapere l'Idf.


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui:

Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di martedì 10 settembre

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LEGGI QUI

Riunione ministri arabi ed europei a Madrid su soluzione 2 Stati

La "soluzione dei due Stati" per il conflitto in Medio Oriente e come applicarla saranno al centro di una riunione venerdì a Madrid in cui il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, farà da anfitrione con i ministri del cosiddetto Gruppo di contatto arabo-islamico con omologhi europei e con l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell, attualmente impegnato in un giro in Libano ed Egitto, segnalano fonti diplomatiche. I partecipanti, i cui nomi non sono stati indicati perché l'agenda non è ancora chiusa "condividono la preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e sostengono il dialogo e la pace nella regione", riporta l'agenzia Efe. Lo scorso 28 maggio il governo spagnolo ha riconosciuto lo Stato palestinese, in funzione della soluzione dei due Stati. Il giorno successivo, il premier Pedro Sanchez ha ricevuto i partecipanti al Gruppo di contatto arabo con i quali si è impegnato a cooperare per realizzare l'obiettivo. 

Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO

Valico di Allenby, 6 settimane fa sventato attentato dinamitardo

Sei settimane fa circa, l'intelligence giordana ha sventato un piano che prevedeva di fare esplodere un camion al valico di frontiera tra Israele e Giordania, il ponte Allenby. A riferirne è l'emittente israeliana Canale 12, citata dal Times of Israel, all'indomani dell'uccisione ad opera di un camionista giordano di tre israeliani in un attacco terroristico al valico. 

Un mese e mezzo fa, i funzionari dell'intelligence giordana hanno arrestato quattro membri di una cellula a Salt, a ovest di Amman, che hanno condotto gli inquirenti a un laboratorio di armi in cui sono stati trovati diversi ordigni esplosivi. L'intelligence giordana sospetta che i membri della cellula avessero intenzione di piazzare gli ordigni su un camion e di farlo esplodere al valico di Allenby Bridge. I presunti terroristi erano tutti cittadini giordani.

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Usa sollecitano indagine approfondita e trasparente su morte cittadina turco-americana

Gli Stati Uniti si aspettano che Israele conduca un'indagine "approfondita" sull'uccisione della cittadina turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, in Cisgiordania la scorsa settimana. A dichiararlo è stato un portavoce del Dipartimento di Stato. "Abbiamo sollecitato un'indagine rapida, approfondita e trasparente e stiamo lavorando con urgenza per ottenere maggiori informazioni possibili sulle circostanze della sua morte", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel.

La 26enne è stata colpita alla testa mentre partecipava a una manifestazione a Beita, in Cisgiordania, venerdì scorso. L'esercito israeliano ha dichiarato che le sue forze hanno "risposto con il fuoco contro il principale istigatore di attività violente che ha scagliato sassi contro le forze e ha rappresentato una minaccia per loro" durante la protesta.

Eygi era un membro dell'International Solidarity Movement (ISM), un'organizzazione pro-palestinese, e venerdì si trovava a Beita per una manifestazione settimanale contro gli insediamenti israeliani, secondo l'ISM. Sabato il gruppo ha respinto, definendole 'False', le affermazioni secondo cui gli attivisti dell'ISM avrebbero lanciato sassi contro le forze israeliane. 

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. I DETTAGLI

Shin Bet, intifada possibile se cambia status quo Spianata

Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ha avvertito i membri del gabinetto politico sicurezza riguardo a eventuali cambiamenti dello "status quo" della Spianata delle Moschee (Monte del Tempio) a Gerusalemme che potrebbero portare a un'esplosione di violenza, al limite di un'intifada. Lo ha riportato l'emittente televisiva Kan 11 nell'edizione serale. Secondo Bar, "un cambiamento dello 'status quo' potrebbe unire i vari fronti e provocare un risveglio nelle strade, qualcosa che dieci mesi di combattimenti a Gaza non hanno scatenato". Ieri, all'inizio della riunione del gabinetto, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che non ci sarà alcun cambiamento dello "status quo", ribadendo che i ministri "non possono salire sul Monte del Tempio senza il suo previo consenso, tramite il suo segretario militare".

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Gaza, bimbo palestinese estratto vivo dalle macerie. VIDEO

Borrell: "Pronti a riattivare la missione Ue a Rafah"

L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, oggi in visita al confine tra l'Egitto e Gaza ha detto che l'Ue e' pronta a riattivare la sua missione a Rafah a patto che siano rispettate le condizioni di sicurezza. "Oggi la cosa più urgente e' che le ambulanze entrino o accolgano i feriti. Ed è per questo che l'Unione europea è pronta a presentare le sue capacita' logistiche per riaprire questa frontiera e a far sì che il personale dell'Ue venga dispiegato dall'altra parte della frontiera in modo che possa essere aperto", ha detto Borrell in un punto stampa davanti al valico di frontiera nella città egiziana di Rafah. Ha sottolineato l'importanza della missione civile sul confine Eubam, il cui mandato continua anche se la missione si e' ritirata nel 2007 dopo che Hamas ha preso il potere nell'enclave, affinchè "i feriti attraversino il confine verso un ospedale e affinchè gli aiuti umanitari possano entrare". Tuttavia, Borrell ha sottolineato che affinchè la missione possa essere dispiegata, il cui personale sia disposto a farlo, devono essere soddisfatte almeno tre condizioni: cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e un accordo politico. 

Borrell

©Ansa

Borrell da al-Sisi: "Ue ed Egitto partner strategici"

"Approfondito dibattito con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al Cairo su Gaza e sulle crisi correlate che hanno un impatto sull'Egitto, e sulla necessità di impedire un'ulteriore escalation. L'Ue e l'Egitto sono partner strategici a tutti i livelli: dallo sviluppo economico al raggiungimento della pace nella regione". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, oggi in visita nel Paese. 

Capo Idf: "Droni su Nahariya fatto grave, pronti a operare a nord"

L'attacco dei droni di Hezbollah contro un edificio residenziale a Nahariya "è un incidente grave". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, sottolineando che "l'Idf opera intensamente nel nord" ed è "pronto per qualsiasi missione che sarà richiesta". 

Halevi, Idf pronto per qualsiasi missione nel nord di Israele

"L'esercito israeliano opera con forza nel nord ed è a un alto livello di prontezza, con piani operativi pronti per qualsiasi missione necessaria". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, generale Herzi Halevi. Halevi ha definito l'attacco con droni di Hezbollah contro un edificio residenziale a Nahariya, avvenuto questa mattina nel nord di Israele, "un incidente grave". Lo ha riferito l'Idf.

Attivista Usa uccisa, centinaia a funerale in Cisgiordania

Centinaia di persone si sono radunate a Nablus, in Cisgiordania, per rendere l'ultimo omaggio all'attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, uccisa venerdì scorso mentre protestava contro gli insediamenti israeliani in una città vicina. Il corpo della 26enne, avvolto in una bandiera palestinese e con la testa coperta da una kefiah, è stato portato in corteo per le strade di Nablus dalle forze di sicurezza palestinesi, accompagnata da una folla. Secondo l'ufficio per i diritti umani dell'Onu, la giovane è stata uccisa con un colpo alla testa sparato dai militari israeliani. L'Idf ha ammesso di aver aperto il fuoco nella zona di Beita e ha fatto sapere che sta "esaminando i rapporti". La Turchia ha condannato la sua morte, mentre gli Stati Uniti l'hanno definita "tragica" e hanno fatto pressioni sull'alleato israeliano perché indaghi.

La Casa Bianca sta rivalutando strategia su accordo a Gaza

La Casa Bianca sta rivalutando il suo approccio alla strategia per chiudere l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Secondo quanto rivelato ad Axios da funzionari americani, il presidente Joe Biden vuole continuare a spingere per un accordo, ma i suoi consiglieri pensano che una nuova proposta non andrebbe da nessuna parte in questo momento, e lui stesso non vuole essere visto come "disposto a premiare Hamas" con ulteriori concessioni. "È un periodo difficile. Le persone alla Casa Bianca sono depresse, sconvolte e frustrate. Stiamo ancora lavorando, ma non abbiamo intenzione di presentare nulla nell'immediato. Siamo in una situazione difficile", ha detto un funzionario Usa al sito. L'amministrazione Biden sta ancora lavorando con Qatar ed Egitto su una proposta più dettagliata per un accordo, ma non ha ancora elaborato una formula che possa colmare le attuali lacune. Secondo i funzionari statunitensi, gran parte dell'attenzione è incentrata nel capire se Doha e il Cairo possono fare pressione sul leader di Hamas, Yahya Sinwar, per ridurre le sue richieste.

Hamas, bilancio Gaza a 40.988 morti, 16 nelle ultime 24 ore

Dall'inizio della guerra a Gaza, almeno 40.988 palestinesi hanno perso la vita e 94.825 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore ci sono stati 16 morti. 

Wafa: "6 persone uccise da attacco aereo israeliano a Gaza nord"

Sei civili palestinesi sono stati uccisi e diversi altri feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito una casa nella città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Wafa. 

Mondo: I più letti