"Accetto la candidatura. Non torneremo indietro". Dal palco della convention democratica di Chicago, a 74 giorni dalle elezioni, la vice di Joe Biden fa il discorso più importante della sua carriera politica, accettando di correre contro Donald Trump per la Casa Bianca. Le prime parole per l'attuale presidente: "Ti ringrazierò per sempre". Tanti i temi toccati, anche controversi per la sua figura: immigrazione, politica economica, fronte ucraino, medioriente, aborto, diritti
È arrivato il momento di Kamala Harris. Nell'ultima giornata di convention democratica di Chicago, la vice di Joe Biden è stata accolta da un'ovazione appena salita sul palco dello United Center da dove tiene il discorso più importante della sua carriera: accettare la candidatura a rappresentante del partito democratico nella corsa alla Casa Bianca contro Donald Trump. "A nome di mia madre - ha detto Harris - e di tutte le persone con cui sono cresciuta, le persone che lavorano duro, inseguono i loro sogni e pensano agli altri, a nome di tutti coloro che hanno scritto la storia della più grande nazione sulla Terra, io accetto la vostra nomination". Harris parla appena mezzora, si rivolge direttamente agli americani e fa appello al concetto di unità nazionale. "Con queste elezioni, la nostra nazionale ha la preziosa opportunità di superare l'amarezza, il cinismo e le battaglie divisive del passato. L'opportunità di tracciare una nuova strada da seguire. Non come membri di un partito o una fazione, ma come americani". In chiusura, Harris è stata raggiunta sul palco dal marito, il candidato alla vicepresidenza Tim Walz e la moglie Gwen, tutti accolti da una pioggia di 100.000 palloncini bianchi, rossi e blu mentre suonano le note di Fredeom di Beyoncé, che era stata annunciata ma alla fine non si è presentata.
Harris: "Ci battiamo per il futuro dell'America"
"Questa non e' solo l'elezione più importante della nostra vita ma di una generazione", dice Harris, augurando subito buon decimo anniversario di matrimonio al marito Doug Emhoff. " Ti amo", è il messaggio che gli manda. Il secondo pensiero è rivolto a Joe Biden. "Il tuo record da presidente è straordinario e la storia lo dimostrerà. Io e Doug ti saremo grati per sempre", ha detto, per poi passare a ricordare la sua famiglia e la sua infanzia, le difficoltà, la separazione dei genitori. "Mia madre mi manca ogni giorno ma ora più che mai", confessa Harris ricordando che è stata sua madre a crescere lei e la sorella Maya quando i suoi genitori si sono separati. "Mia madre era una dura: ci ha insegnato a non lamentarci delle ingiustizie ma a fare qualcosa per cambiarle", dice prima di attaccare Donald Trump. "Una persona non seria ma le conseguenze di riaverlo alla Casa Bianca sono estremamente serie. Considerate il potere che avra', soprattutto dopo che la Corte Suprema gli ha concesso l'immunità". Poi, il racconto delle origini del suo percorso e il ruolo di procuratrice. "Quando ero al liceo - ha raccontato - ho iniziato a notare qualcosa nella mia migliore amica Wanda. Era triste a scuola. E c'erano momenti in cui non voleva tornare a casa. Così, un giorno, le ho chiesto se andasse tutto bene. E mi ha confidato che stava subendo abusi sessuali da parte del suo patrigno. E le ho detto subito che doveva venire a stare con noi. E lo ha fatto". Ancora: "Questo è uno dei motivi per cui sono diventata un pubblico ministero. Per proteggere persone come Wanda". "Per essere chiari, nella mia carriera ho avuto un solo cliente: il popolo", ha affermato Harris. Un riferimento doveroso ai due fronti di guerra più caldi. "Quando sarò presidente gli Stati Uniti, resteremo più che mai accanto all'Ucraina e insieme alla Nato e ai nostri partner europei", ha detto prima di passare al Medioriente. "Sono per il diritto di Israele di difendersi, e mi assicurerò che abbia le risorse per farlo. Ora è il momento di un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Io e Biden stiamo lavorando per mettere fine alla guerra in modo che Israele sia sicuro, le sofferenze a Gaza finiscano e i palestinesi possano realizzare l'aspirazione per la loro autodeterminazione".
Harris: "Con Trump l'America tornerebbe indietro"
Nella parte centrale del suo discorso, Harris si prende parecchio tempo per rispondere al tycoon anche sul tema immigrazione, suo tallone di Achille che la espone a forti critiche da parte dei repubblicani. "Donald Trump crede che un accordo sui confini danneggerebbe la sua campagna, quindi ha ordinato ai suoi alleati al Congresso di bocciarlo", ha detto. "Io mi rifiuto di fare politica con la nostra sicurezza". Harris si è impegnata a intervenire e riformare il sistema dell'immigrazione, anche offrendo un percordo di cittadinanza a chi lo merita, e risolvere l'emergenza al confine. Nel frattempo Trump sul social Truth provoca scrivendo: "Sta parlando di me?", mentre Harris da Chicago lo sta attaccando sull'assalto a Capitol Hill, sulla condanna per abuso sessuale, sul Project 2025 e sulla promessa di graziare gli assalitori del Congresso. "Trump vuole farci arretrare. America, noi non torneremo indietro - ha detto Harris - Non mi alleerò mai con i dittatori come fa lui". La promessa di creare un'economia delle opportunità in contrapposizione a quella del candidato repubblicano che "vuole imporre una tassa sulla classe media".
Gli interventi nell'ultimo giorno di convention dem
Tanti gli interventi sul palco prima del momento di Kamala Harris. Dal senatore Mark Kelly dell'Arisona, finalista nella short list dei papabili candidati alla vicepresidenza prima che Tim Walz fosse scelto, e la moglie Gabby Gifford, l'ex deputata democratica colpita da una pallottola nel corso di una sparatoria nel 2011 in cui furono uccise sei persone: "Kamala Harris affronterà e batterà la lobby delle armi", ha affermato. L'ex segretario alla Difesa ed ex capo della Cia Leon Panetta che ha accusato il tycoon di "non capire il mondo e il sacrificio dei nostri militari". "Non sono perdenti, sono eroi", ha detto ricordando l'infelice uscita del tycoon sui militari in Normandia. "Kamala Harris manterrà l'esercito americano il più forte del mondo e capisce che il suo ruolo è difenderci da minacce esterne non portare gli immigrati nei centri di detenzione". "Donald Trump è un uomo debole che pretende di essere forte", ha detto l'ex deputato repubblicano Adam Kinzinger intervenendo alla convention democratica. Kinzinger era un componente della commissione di indagine della Camera sul 6 gennaio. "Ho imparato una cosa sul partito democratico. Sono patrioti come noi», ha aggiunto.
Eva Longoria: "Si se puede
"Kamala è entrata nella mia vita quando avevo 14 anni, come tutti sanno un periodo difficile. Ma lei c'è sempre stata per me e ci sarà per tutti voi". Lo ha detto Ella Emhoff, figlia del secondo gentleman Doug, sul palco della convention dem con una nipote di Harris, Meena e la sua figlioccia Helena, in uno degli iterventi più emozionanti. "Somos familia, in America siamo tutti la stessa famiglia e dobbiamo guardarci le spalle". Lo ha detto l'attrice Eva Longoria parlando alla convention democratica a Chicago. La star ispanica di Desperate Housewives ha poi coniato la versione spagnola dello slogan "Yes she can", lanciato da Barack Obama qualche sera prima, "Si se puede".