Elezioni Usa 2024, Kamala Harris accetta la candidatura: i momenti clou della serata. FOTO
Tra musica e palloncini, serata di festa a Chicago, con la vicepresidente Usa che ha accettato ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e ha promesso che rappresenterà "tutti gli americani" e di lavorare per rendere "di nuovo forte la classe media", da cui proviene
- La quarta e ultima giornata della convention democratica a Chicago ha visto Kamala Harris protagonista. Nella storica notte ha assunto il ruolo di candidata alla presidenza Usa, prima donna nera ad accettare questa sfida. Con un discorso carico di significato, ha promesso di essere una leader per tutti gli americani, impegnandosi a riportare la classe media al centro delle politiche nazionalo (nella foto, da sinistra, il marito di Harris, Doug Emhoff, la candidata presidente, il candidato vicepresidente Tim Walz e sua moglie Gwen Walz
- Harris ha sottolineato la necessità di superare l'odio, l'amarezza e il cinismo che, a suo avviso, hanno caratterizzato l'era Trump e le politiche repubblicane. Pur rimanendo salda nella difesa dei valori americani, ha inviato un avvertimento chiaro all'Iran, ribadendo al contempo il privilegio e l'onore di essere americana. Il suo discorso, acclamato dai sostenitori, segna un passo importante nella sua campagna e nella storia politica degli Stati Uniti
- Il suo discorso di accettazione della candidatura rappresenta il momento più alto della sua carriera politica. “A nome di coloro la cui storia poteva essere scritta solo nella più grande nazione sulla Terra, accetto la vostra nomination”. Il cuore dell’intervento, all’inizio, è girato attorno alla classe media. Harris ha ricordato quando sua madre lasciò a 19 anni l’India per raggiungere gli Stati Uniti, spinta dal “sogno incrollabile di diventare una scienziata che avrebbe curato il cancro al seno”
- “Rafforzare la classe media è un fatto personale per me - ha sottolineato - perché è la classe media quella da cui provengo”. Su Gaza, la vicepresidente ha ricordato il massacro del 7 ottobre, invocato la liberazione di tutti gli ostaggi di Hamas ma anche definito “devastante quello che sta succedendo a Gaza da dieci mesi”
- Harris ha detto di stare lavorando con il presidente Biden al cessate il fuoco in Medio Oriente, a garantire la sicurezza di Israele ma anche fare in modo che i palestinesi possano vedere garantito il loro diritto a essere uno Stato (nella foto, Harris col marito Doug Emhoff)
- La candidata Dem ha messo in guardia da Trump, definito “uomo poco serio” ma il cui ritorno alla Casa Bianca “avrebbe conseguenze serie”
- Come presidente "garantirò che l'America avrà la più forte e possente forza armata al mondo" e quanto ai veterani "non disprezzerò mai il loro sforzo e il loro sacrificio", ha detto Harris. Voglio rafforzare la leadership globale dell'America e non abdicare" a questo ruolo, "voglio che l'America e non la Cina vinca la competizione" per la guida del mondo mentre "Trump ha detto alla Russia che poteva fare quello che voleva"
- "Io amo questo Paese con tutto il mio cuore, dovunque vada vedo una nazione pronta al prossimo passo in questo cammino incredibile che è l'America, un Paese dove niente è fuori dalla nostra portata, dove ci prendiamo cura uno degli altri, perché abbiamo in comune molto più di quello che ci divide", ha sottolineato Harris chiudendo il suo discorso
- Al termine di un discorso incentrato sui temi delle molte libertà minacciate, Kamala Harris si è congedata fra l'entusiamo della platea della convention democratica mentre in un tripudio di palloncini bianchi, rossi e blu partono le note di 'Freedom' di Beyonce, la hit tratta dal suo album del 2016, “Lemonade' che la candidata democratica ha scelto per il suo primo spoo 'presidenziale'
- Prima del suo intervento, era stata una notte musicale, da vero show americano, in grande stile, a tratti sembrava la serata dei Grammy, con cantanti protagoniste, da Pink alle Chicks, con il deejay che aveva scaldato la platea al ritmo di James Brown, Bruce Springsteen e disco dance anni ‘70 (nella foto, Pink durante la sua esibizione)
- L’apoteosi c'è stata ovviamente con l’ingresso di Harris in coda a una giornata in cui molti ospiti hanno attaccato Trump. Il reverendo Al Sharptin lo ha accusato di aver “alimentato” il razzismo. La senatrice Elizabeth Warren, accolta da un’ovazione che le ha sciolto le lacrime, ha ricordato come a Trump “non interessi il conto della spesa o del carburante ma solo dei suoi avvocati”
- Il senatore Pat Ryan ha definito il tycoon “un bugiardo seriale”. Molti ospiti hanno ricordato la definizione di “falliti” data ai caduti di guerra
- Harris ha riportato la barra al centro, sottolineando le battaglie per i diritti, a cominciare da quella per l’aborto. Migliaia di donne si sono presentate allo United Center vestite di bianco, in onore delle suffragette e come omaggio alla seconda donna candidata per la Casa Bianca, dopo Hillary Clinton nel 2016. Kamala ha promesso che da presidente firmerà la legge che reintrodurrà il diritto all’aborto (nella foto, Harris e Walz)
- Come detto, il finale ha riservato il diluvio di palloncini bianchi, rossi e blu, scesi dall’alto, per dieci minuti, e che hanno coperto tutta la platea, mentre Harris, raggiunta dal marito, Doug Emhoff, e il candidato vice, Tim Walz, insieme alla moglie Gwen, si sono abbracciati come fosse la notte della vittoria
- Adesso la campagna elettorale entra nel suo rettilineo finale. Harris dice che uno degli insegnamenti di sua madre è stato quello di non lasciare che venisse definita dagli altri, ma dimostrare loro chi è. Kamala ha promesso di farlo. Se ci riuscirà, le possibilità di vittoria aumenteranno. Nella foto, un supporter di Harris che indossa un cappellino con la frase tormentone "Kamala is brat" (Kamala è una monella) tratta di una serie di meme e post online legati alla cantante inglese Charlie XCX